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(jcnhis del isidroiic di casa c la ¡uno della sua coiisorle. Dalla presenza della descritta nicchia qualche
dotto l)a argomentato che il cubicolo si mutasse posteriormente in larario; e hilc coiigellura viene avvalorai;
» dal ti-ovamcnto ivi fatto di uiui piccola ara di tufo frammcnlata o dagli avanzi di parecchi chiodi
confini nella parete della nicchia , c dcsliiuili probabilmenle a tener sospese tenie e ghirlande. Oltre alhi
mentovala ¡irelfa di tufo, vi si rinvcnnci'o il D) ollobrc 4885 una bottiglia e (re balsamarj di vetro; il
giorno 20 poi vi si raccolse: rerraco/iif. Una coppa con puliiia verde invetriala, esternamente decorai:»
«Ielle rap[)rescnLan/.e a rilievo di Mercurio che conduce mi cavallo corrente , e di Ercole lottante con
l’idra; rappi-cscnlanze ripetute due volle. È l'Otfa nel pieduccio , cd c danneggiala in varie ¡Kirti : alt.
in. 0,11, diam. 0,15. Bronzo. Un candelabro, uu coperchio di vaso o ima fibula per cavallo. E_ il
giorno 24 vi si ti'ovò: uu ¡liecolo urceolo di terracotta, venlili-e globelti di pasta viirea c una conchiglia.
Ein:iliiientc il 13 novembre: Bronzo. Un paniere di forma bislunga e una piccola fibula ¡»riva dell’ardiglione.
Mtirmo. Un piccolo piede destro fi-ammentato c appartenente a qualche statuetta. Tcrraivllu. Un piatto
scheggialo nell’ oi'lo, e varj fr;mmicnli.
Sul lalo oi’ientalo dell’ali'io si ti’ova «lapin'ima uno spazioso triclinio comunicante col descritto cubicolo
0 lai'ario , c cbc contiene un piccolo focobirc (li tiibbrica a due fornelli c un fiisoriiiin. Segue
una sUmza con la scaletta dei cenacoli suj)ci-ìori, e che nello stesso tempo poteva servire d:i dormitorio
servile: indi un cubicolo con poi'ta nell’ «ito, pavimento di opas c decorato dei solili l'iquadri
gialli e rossi, fraiiimczzati da candelabri su fondo nero. In mezzo ai ri«iuadri cenfi'iili rossi erano «lua-
di'clfi di jiacsaggio, dei «piali è conservato quello sulla pai-etc meridionale, c rappresenta nn sdcellum,
innanzi ;i cui si vedono ;»doianti, nello sfondo albeià; «fuindi uu poi'lico e ilietro di esso uu grande edilizio
a jiiii piani soi-relli da colonne. Sulla parete d’ ingi-csso o occidcntaie a sinistra di ehi entra , in
un riquadro giallo, 6 cavala una piccola nicchicUa (|ua«lrala , anclic rivestita d’ intonaco gi:dlo , c nel
fondo dclbi <]uale h dipinto un |Miiipag'allo, clic tiene sollevalo coi becco il copcreliio di un casscttino
per ìcvanic qualche cosa. Presso questa nicchia , sul fondo giallo è dipinta una biga a due ruote senza
raggi (lympana), tirata da pavoni. In mezzo delle riipiadratiii'c nere sottoposte ai candelabri si vede o
ima testa di Medusa o un busto di Minerva con la galea distata c lo scudo: nelle iRpiadi'alurc dello
zoccolo nero poi, mostri mai-iiii e delfini, grifi vulimli ecc. Fiiiidmeiite s’iuconli'a su «jucsto lato orien-
(aìe dell’atrio l’ala sinisira con pavimento di opus sii/iiiiuim e con decorazione di riiiuadri neri c rossi,
tramezzali da fasce gialic c sostcìnilì da zoccolo anche giallo. Nei riiiuadri ccnfi-ali neri erano pitture;
ina «inolia sidia parete del ibndo o orientale, c caduta col muro ; dell’ altra sulla parete scflciilrioiialc
è rimaslo un lacero avanzo, iu cui si vede la parte superioi’c di una figura nuda , sdi-ajafa nella posa
di Nareisso; o della tei'za finalmenle sulla pai'otc meridionale sì osserva pure un misero avanzo, che contiene
piirle di ima figura femminile giaccnle sul suolo (Arianna dormciilc). È a nofai-c die bile decorazione,
assai brulla «lei resto ilovca essere riiiiiovala , poiché sull’ intonaco ossci'vansi <pi;i c b'i coli>i di
martello, fatti per dai' presa ol nuovo intonaco.
Sul lato oecideulale dell’ atrio vi è primieramctilc l’ adito di una scalcila ascendente, .icc;mto alla
quale c il vano di coinimicazioiie con l;i liolfega n. 38. Seguono poi tre cubicoli, dei quali due furono
¡idibiti come apolliecap, veilendosi nelle pareli i fori pei miiìuli di Ire scansie di legno. Nel terzo cubicolo
si raccolse il 7 scllcrabrc 1885 un piccolo anello di oro, aderente ad un cliiodo. Da ultimo Iro-
vasi l’ala deslra, con un bel pavimento di opus siijninum e con un armadio incavato nolla parete del
fondo 0 occidcnlalo. Sulla parete sctiontrionalc, dove son ¡iraficali dei fori a due lineo verticali c quasi
[larallelc (probabilaicnic per poggiarvi i piedi c così sidirc o discendere), si vede sul fondo giallo senza
cornice, un dipinto, del «[naie, caduti in gran parte i colori, sono rimasti i contorni gralliti; sopra un
basamento sorge un tcmpicllo, innanzi a cui si distinguono «lue figure, l’uria seduta c l’altra stante; c
l'ra amendue evvi su di una baso un idoletlo virile, che ba la destra ;dzala vei'so il inculo o la bocca.
Apinè del basamento si vedono tre donne con olfcrte, delle «piali la seconda sfa pi'csso un’ara. Il prof.
Mail (Rii//. (IcU’iinp. Mitilo .Urli. Germatiiro voi. 11 p. 119) ba riconosciuto Arpocrale nell’idolctto, e
giusbmientc ìia messo «[ueslo dipinto in relazione col Irovamento, fatto il 15 luglio 1709 nella incdc-
sima casa, di una statuetta in bronzo della stessa divinibì egizia (e/’r. Pomp. ani. hisl. 1 pr. 1." p. 233).
Al (li sollo del descritto dipinlo ve nc ba un altro, pia abbozzato che eseguilo, rap[)resentante un giardino
con im erma di Silvano nel mezzo. Sulla parete meridionale è apcrbi un:» finestra, che dava luce
.iiroeciis adiacente.
Di fi'Oiitc all’ingresso, cioè sul lato meridionale dcH’atrio, s’ incontra ia fauce, clic, contenendo a
«Irithi r adito all’ oecus or menzionato, decorato di riquadri rossi ti'amczzali da fasce giallo, riesce in un
gran salone, nel quale il La \'cga presso Mazois disegna colonne, c che il Mazois perciò ritiene essere
una specie di oeciM foriji//iii«.s. Sul lalo setlcntrion;de del dello salone si apre il lablino , con larga
finestra con'isiiondcnte nell’ asse dei vano d’ ingresso all’ abitazione. Il hiblino , al ¡»ari delle altre località
circostanti , ba il ¡lavimenfo di musaico , cd era decoralo di riquadri rossi e neri. Sul riquadro
nero centrale della parete occidentàlc vi è sul i'ondo nero, senza cornice, un dipinto svanito assai, relativo
al culto di Alleilo : vi si distingue appena un grosso tripode , appiè dol (|iialc un idolo del dio
con la lira , c il corvo poggiato sull’ omfalo : innanzi figurine imconoscibili. Del dipinlo nel riqiiadi'o
centi'alc della parete opposta si ravvisa pocliissimo o quasi nulla. In mezzo di ciascun l'iipiadro
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rosso poi si osserva mi quadretto a Ibndo nero , conlcncnte una figurina ornamentale molto svanita :
nelle riquadrature dello zoccolo giallo , ra))prcscn(aiize di pigmei , in parlo oscene , in parte iiisigiii-
fìeanti, e di animali cbe si combaUono e s’inseguono. A dritbi del descritto labiino è situalo uu cubicolo,
che comunica col piancroltolo in ciniii alia scaliiiala disccndcnie al iiiaiio sotlojioslo, e con una rustica
località, dove trovansi un’altra scaletta, ma nscendonle, e una bocca di cisterna in tufo. A (¡iiesla riisltàa
località si accedeva aiitbe didl’atrio por un breve passaggio, clic l'a riscontro con la fauco. II pcan salone,
elle precedo il labiino, è fianciteggialo «la due vasti Iriciinj, ciascuno ilbmnnalo da «lue larghe finestre.
Della decorazione di qncsli Iriciinj non rimane che cpialcbe avanzo: per«'» ipiolia del triclinio orientale
dovca essere splendida, come si acgomeiibi dalle forme orcliitcttoniclic dello zoccolo c da un miscrci
avanzo «li riqinidro di rosso-ciiiabi-o. Le stanze o (eri'az/.c snl lalo meridiomde del gran salone c dei
due ti'ielinj ora sono sproi'ondafc; ma la pianta del l>:i Voga presso Mazois vi colloca un portico prcee-
diito da uua tcri-azza.
Dal menzionalo pi;ineroltolo si discende per una scaleltà di 28 gradini ben conservali di picfi-a vesuviana,
divisa in tre branclic, nel piano sottoposto. L’adito, come la branca superiore di questà scalinata,
era iminito di parapetto di legno; e la branca inrci'iorc coi pianerottolo c il corridojo, col quale
infila, sono coverti di vòlta. A sinistra,'aecanlo ai primi scalini di «piesf ultima branca, trovasi 1’ ingresso
ad una rustica cella, cou finestrino sul detto braccio della scaletta, c comimicaiile per mi vano,
poscia muniti dagli aulicbi stessi, con uiùillra rozz;i cella, ove (ornò a luce un focolare moderno, cbe è
sialo ileiiiolilo.
Non si può decidere se queste due celle servissero d:i dispense, ovvero da doriiiitorj servili: ambedue
som» coperte di vòlta a bolle, c rivestite di rustico iiitumico; c nella seconda, poiché fu muralo il \:uio
di comiiiiìcazioiie con la prima, si enlrava per uu vano praticato nella iwrelc meridioiiide, il quale si
apriva su di un pianeroKulo o ammozzato, ora siirofonihilo, sovrapposto alla scalelUi, per la «[ualc si discende
ai piano infimo, e comuiiicaiile con altro ammezzato sovrastàule ad uu cubicolo del piano medio cbe
descriviamo. Appiè della scaletta a Ire branche, che menu, come si c detto, a questo piano, a drilla s’iii-
coiitra l’adito di uu secondo coiridojo, muralo nella estremità oppostà c coverto di vòlta. Lo seopo di
questo lungo corridojo, che non mena ad alcuna località, potè esser duplice, di custodire cioè le stàirze
del piano medio dalla umidità, allonlaiiaiidole did terrapieno, e di dare accesso, per mezzo di scalcttà di legno,
a due anmiezzaii, che sovrapposti a duo stanze, site alle spalle del corridojo, hanno ciascuno un vano nel
medesimo corridojo aU’altczzu «li circa ni. 3,2U dal suolo. II primo corridojo poi, col (jualo infila la sea-
ictbi tli discesa ai piano medio, couliciie a sinistra gii adili di due cello coperte di vòlta e risdiiarale da
feritoje; c riuscendo in capo alla scaictbi, per la «piale si discende al piano infimo, mena in un’ ampia
iocalitii gii't coverta di vòlta c iilumiiiata da due fincslrc, che fianclioggiano il largo vano di accesso ad
una terrazza. Accanto alla lincslra a dritta è addossalo all’ angolo lui poggiuolo dì làbbrica con uu vaso
di lerracolla infissovi. Da quest'ampia località centrale liaimo l’ ingrosso tulle le altre stanze: infatti sul
lato nord di essa trovasi una stanza, forac mi’ea:c(/r« , gii'i coverta di vòlUi a botte c situala Ira due
cubicoli, anclic a volta, ai «|u;ili erano sovrapposti gli ammezzali, accessibili forse, come sopra è dello,
dal corridojo, che sta alle spalle. Sul lalo ovest della mciizioiiala località s’ ìiicoiifi'a l’ adito di imo
spazioso Iriciìiuo , illuminalo da finestra iirospicienic sulla terrazza ; e sul lalo opposto evvi un terzo
cubicolo, che riceveva aneli’ esso luce da una finestra sulla terrazza, o la cui parete orienlale è munita
(li una coniroiiarctc destinala senza dubbio a garcnlirc l:i stanza dall’ uinidifii, elio le avrebbe prodolto
il terrapieno del Foro triaimolarc. Sovrastava a «¡ucsl’ ultimo cubicolo un luumczzalo, alle cui spile si
li'ova, «piasi a livello del Foro triangolare, uua vasca di fabbrica, probabilmenie un lavulojo. Delhi decorazione
di questo gruppo di stanze non resta cbe ([ualclic tratto «lua e là del tutto msignilicanie.
Didl’ ampia localihì centrale si discende per due scalini nella terrazza accennata di sopra,^ sovrapposta al
bagno del piano infililo , c dal i iii suolo sporgono Ire sfiataloj del bagno iiicdesiiiio , 1’ uno in foi'ina
cilindrica, l'altro iu forma conica c iì ferzo a cono tronco, l'ormali di un tubo di IcrracolUi rivcsiilo di
l'abbrica. È a notare che i pilaslri del largo vano di accesso alla terrazza sono cslcriiaiiientc ralìbrzali ila
due altri pilastri. Notevole è auebc la disposizione del descritto complesso di stanze inlorno ad un’ ampia
località centrale coverta, clic ricevea lume da una terrazza; disposizione, come giustàmenle osserva il
Mau (oj). cit. [). 129), assai rara nelle case pompcjane, dove le stanze sono quasi sempre ;iggriippalc
lungo portici o iiilorno a cortili scovcrli.
La scaletta, por la quale si disccude al bagno privato, silo nel piano infiiim, era aneli’ essa dil'es:i
da parapetto di legno, cd è l'orniala di undici scalini di lava iu due Itraiiclie. Essa iiiciia m un corridojo,
coperto iu parte di vòilla piana e in parte di vòlta a botte, riscliiiiralo da «ma leriloja nel iiuiilu
d’ incontro «lolle due volle, o fortcnicnlc inclinato, con uno scalino sul limitare, uu secondo iicl mezzo
e (re nella estremità opposta. Nel suo proluiigamciilo trovasi a sinistra mi apolheca, ancbc riseluarata
da feritoja. l'er cpieslo corridojo si perviene ad un forno, clic serviva anche a soimuinistrare il calorico
al bagno adiacente. Del forno propriamente detto non resta elio il suolo; ma, poiché il Mazois lo disegna
più conservato, si può credere cbc sia stato distrutto al tempo del primo scavo. La località, cbe lo
coiiliciic, iia il pavimento di un grossolano opus spirulum, ed c illuminala da due tiiicstrmi nella parete
sud 0 da un terzo nella parole est, al di sopra del forno, accosto al quale è praticato m «piesla mc-
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