« pi-ovitieiiilc die cagionò ia eoiiicsa l'ia i ronipojani od i Nocerini non sarà, crediamo, iiivcrosiiiiilo
« congcUura il riporlarc a ([Uel Icmpo cd a ()ucl l'alto il curioso graffito die qui publdidiiaiiu). E paro
« a noi dio quel Pompeiano dio come meglio poteva voleva esprimere questa vittoria sui Nocerini abbia
« inteso con (|uclla specie di scale a lapprescntarc 1’ aiditcatro die fu campo a quella rissa municipale,
a il trionfo di Pompei con ipiclle palmo e «pici guerriero die scende armalo, c non so dio di prigionia
B lidie altre due (igtire, una delle ,|tiali pare abbia incatenalo c sia in allo di strascinare l’altra che
B gli è soiloposla, A diiarirc le quali cose (che l’ imperizia di disegno dd Pompeiano che gralfi quesli
a aborti di (igiire fa piuttosto iiidovinarc die ravvisare) viene in aiuto l’ iscrizione che dice (secondo noi):
Coinpi/iii in una s
Campimi, vicloriii
t villoria coi Nocerini, siete morii,
m cum Niiccrinis pcrislis.
a Ora essendo verosimile a presumere questi graffili fatti nel bollire di (|uolla gara : 1 cjjoca
1 di ipiesto plebeo monumento dolerniinata con islorica precisione s.
Don altra interpretazione volle dare il Garrucci a (picslo disegno che egli ri|iroducc dal Musco
Borbonico, c clic interpreta nel modo seguente :
B A dritta è assiso un personaggio in Ioga dio sembra un nuigislrato, davanti a lui s’abbassano
6 alcuni gradini die potrebbero essere .pidii del tribunale dove sedeva il |irc5Ìdcnlc dei giuodii. Si
« vede al lato opposto un gladiatore die eleva una palma nella mano destra cd è pi'onto a diseemlcre
9 nell’ arena por alcuni gradini. E si legge al disotto ;
CAMPANI VICTORIA VNA
CVM NVliERINIS PERISTIS.
Campani malcsima Villoria perisle insieme coi Nocerini.
li vede il Garrucci dà a (jucsla ligura ima interpretazione del tutto dilTerenfc, che accompagna
di osservazioni acute. Noi però non osiamo accettare In tulio o per lutto la sua opinione (1).
Abbiamo raccolto tìnalmonlo ai N, 9 , 10, 11 c 12 alcuno caricature di gladialori, clic se per
l'alliira seno imperfettissime , mostrano nondimeno io spirilo di coloro die lo eseguirono. Facciamo
notare spocialnienic ia figura dd N. IÜ, che rappresenta il prooocalor armalo della parmii.
Al N. 13 (inalnicnlc si vede il graffito :
MATVVTINÌ’S
c a] disotto una figura di gladiatore samiila , quasi intoramcnlc ricoverato dallo scudo e dall’ elmo.
Aecanlo a lui sono scritte XXXil vittorie tra una palma c una corona, simboli ambedue della villoria.
Si sa infalli che dopo ogni combattimento al vincitore si dava la palma c la corona
premio
del suo valore.
GRArHTI
TAV. r.
Il I
lo osswv««ioni del Gnrrucci affiiicì.6 i i
« fiirutta; uoii posso per conscpienri
< lum sulle dote gii odotlalo degli
. Boriouim). Si 1 detto cbe l’ iseri
< l'idto relativo oM'aeno 813 di Ui
o curiosa è da lungo tempo dì-
esprimero ani clic una conget-
tutori della pubblicneiono {Mùaeo
io speetoeuio yneci i. . . . . . .
a incÌMm ìiimskMcs, protro, dn'udc si
ere, validioK l’ompciamrum pItU n/md
re una selurione pii so
Ulano II gla.iialoro traceialo colla pirata. In questa ipotesi noi
IO pili davanti agli occbi l'esprassiono poco naturale (?
■ Io genti di Capua. Questi gln-
sa son ollinniali VICTOilES