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abito g;ii ilcscritlo vanno indi a destra, portando l’ima nella sinisira un lanio di jialnia, l’altra tenendo
jicl lungo niaiiico una tabella rettangolare con cornice , destinala quasi a contenere ima iscriziono.
Quattro persone poi procedono verso dcsira , sostenendo a due a due sulle loro spalle una cassa
icltnngolarc, suH’allo della quale si vedono due figure di minori dimensioni, Ira loro affrontate, sedenti
sojira sasso o allro a foggia di dado, curv.andosi c lenendo le mani sopra una incudine, che sla in
mezzo a loro. L ’una di queste jiiccole figuro è jiiire in allo di elevare il maiicllo con la dcsti'a, per
battere suH’incudine. lianno eiitranibc il cajio cojicrlo di jiileo, c sembrano nude. Seguono infine altre
cinque figure tutto volte nella stessa direzione, cioè a dritta, c di esse tre sono in abito succinto, c
tengono l’una con entrambe le mani un bastone, e le altro duo la (uba dritta apjnossiniata alla bocca
c in allo di suonarla. Le ultimo due figure sono togate, cd liamiu nelle loro destro i fasci, ossia le
verghe legale, ma senza la scure. È chiaro clic queste due figure aprivano la pompa funebre, che è
qui rap|irosciilafn, od it cui ui'diiio per conseguenza era precisamente l'inverso di (jucllo, che abbiamo
seguito nella nostra descrizione.
Nolla zona centrale 6 raiijircscntalo un combatlimenlo gladiatorio. Cominciando da sinistra, vedesi
una figura stante di fronte , con lesta cojierla di galea, dail’ uu lato della (jualc si eleva una specie
di pinna: vestila di tunica, c con calzari, ia cui [¡arto sujicrioic mostra diversi ceicbi o anelli, ba il
In-accio desil o privo della nir.no c inleramcnte (iiiilo di ijuci cerchi, che si credono le mrtiiicae destinate a
clirciulerlo (Gioven., Sul. A l vs. 255), c con ia sinisira elevata sostiene un piccolo clijieo, nel ijualo è
iscritto un (juailralo, od in questo uu rombo con rosone nei mezzo; due jialnicttc .sono su i lati sujicriori
del rombo. Presso la descritta figura no è giacente a terra un’altra, che ini il medesimo costume c le
medesime armi, nioslrando jicrò nella galea una doppia pinna, o nolla destra un juceolo jnignale, che forse
anche la jiroccdcntc figura aveva nella destra, clic, come si c detto, c jierduia. Elevando ia parte supcriore
del coi'jio, questa ligura distende la sinistra jn esso .ad un dijico, die jiurc è a terra come poggialo ad un
niui'ti, c che ha intorno roiiianicnto di uno stelo .sorjiegginnlc con fiorellini, c nel mezzo due cerchi tramezzali
da due linee in croce. La terza figura è in piedi, c si jucsenla quasi di spalle; ma ndla direziono ddla
destra. Ila in lesta la galea crislala con visiera c parngnatidi; è armata di torace c anche di corte brache,
clic lasciano mule in parte le cosce: prelcndeiKlo il destro braccio, difeso dai solili anelli, ora in jiarte
sconscrvati, siringo in questa mano un breve jiugiiale , mentre tiene nel braccio sinistro lo scudo
rctlangolarc, ma curvo o col suo umbonc. Non è conservata ia gamba dritta , ma la sinistra vcdcsi
difesa (la ocre« n gambale ndia parte anteriore, c da cerchi nella jjosicriore. Succedo una figura di
fronte, vestita di tunica alqu.anto ampia, e con stivaletti ornali superiormente di cerchi; con ambe le
mani sostiene un lungo bastono alquanto Irasvcrsairacntc. Seguo a questa ligura nn grujijro di sci
persone, assai notevole anclic jicr la maestria c la vivacità ddla comjiosizioiie. Di esse ima vedesi di
prospetto nel fondo, vestila di tunica, col braccio sini.slro jiiegalo sul petto, e tenendo verso il lalo destro
im breve scudo rcllaiigijiaro con romboide in esso iscritto: la lesta svciituralnmcnte n’è danneggiata. Di
rincontro a questa ligura se nc vede un’altra inginocchiala di spalle con galea in lesta, cintura ai lombi c
zona 0 fascia (subUgaculnin) pendente dalla cintura: è difesa nello cosce c nelle gambe dai soliti
cerchi o ¡incili cd anche da gambali. Simili cerchi ha al jiolso dritto, o nella destra, corno sembra,
il pugnale. Quattro figure di minori pi'oporziuni, tunicato e con calzari di varia forma, circondano
c sono in allo di sostenere la figura, clic c in ginocchio, tenendone jairticolarmcnto le braccia.
II grujipo seguente c di due sole figuro: la jirima, volla a dritta c armata di galea con visiera
calala, di corazza con gorgoneion e di gamb.'ili, eleva il destro braccio difeso da anelli, c nella cui
mano stringeva forse qualclio arma, ora perduta, e col sinislro braccio dimesso tiene un picc(jlo scudo
ellittico con iimbono prouiiiieiitc nel mezzo. Innanzi alla descritta figura sta col sinistro ginocchio in
terra l’allva clic con essa si aggruppa , c che ha siiiiilmontc la lesta cojicrta di galea con visiera ;
mostrando il dorso, vi si scorgono vario bendo clic lo cingono, c dolio (juali duo incrooiandosi scendono
dagli omeri. Essa ha pure il cinto, il goimcllino, le corto braclic , i gambali c gli anelli .ni braccio
dcslro, come la figura jiiecedentc. La niano dc.stra rimali nascosta, c la sinistra è elevala; sembra clic
dal braccio sinistro ic sia caduto lo scudo, il (jualc vcilrsi ¡i terra, come poggialo al muro, di forma
obtong.n, con romboide iscritto od ninbone nel mezzo. 1 due griqipi seguenti si coiiijioiigoiio l’ uno di
quallro, l’ altro di Ire sole figure. Nel juimo una figura virile con galea legata sotto il collo dallo
jiaragnalidi, ma priva di visiera, con gonneliino o con molli cerchi, che ne cingono I.1 jiartc inferiore
delle gambe sino ai calzari, si volgo verso dcsira, sostenuta c sorretta da due figure vestite di semplice
tunica e con piccoli coturni ai ¡liedi: di esse l’una sorregge la figura media al dorso, l'altra le prende c
sostiene la mano sinistra, mentre una figura tunicata, di minori dimensioni, curvandosi o piegando
alijuanto ii sinistro giiioccliio, si avanza a jjrcndcrc con ambe le mani ia gamba sinistra della suddetta
niodi.n figura, la quale tiene nella sua destra un oggetto a guisa di jiiccola falce o uncino. Nel seguente
griijijw di (re figure, iic ajijiaro anche una media sorretta dalle altre due , od ivi puro (jucsla figura
media ha la galea con le jiaragnalidi ma senza visiera, e il gonnellino stretto dal cinto, e molli ccrclii
cd anelli al di sopra dei calzari; ir.o.slra jjure di tenere nella sinistra quella l'alcctta o uncino, clic ha
la figura procedente. Le due figure, che la sorreggono, sono tunicate, con cerchi o anelli nella jiarle
sujieriore dei calzari, cd inoltre quelia, che vodesi a sinistra di dii guarda, lia nella mano sinistra
elevata un oggetto sconscrvalo, clic niostra ora la forma, di un dado.
1
NUOVI SCAVI
(loH'Isola 2.® della Regione Vili c lomà a luce il caseg-
iiii , clic si aprono nolla via dotti dalla soiiole ad oriente
;li scavi , jirocciloiido verso la basilica , seguono 1’ ordine
Negli anni 1888-91 continui!) il distaría
gialo compreso Ira i niiuicri 21 c l i dei v
delle ciu'ic. E (pii dobbiamo ricordare die j
inverso della nuincraziuiie.
Sono duo grandi u cosjiicue abitazioni, delie (juali la jirinia ba sulla strada una IVonta, che si
estendo dal vano n." 21 al vano n." 18, l'orniaiido un angolo dolcniiiiialo dall’ andamento dei ciglio
della collina, clic volge ad occidente; la seconda coinjircndc i vani n. Iti c l i . La facciata di
.ambedue queste caso è in bcH’oj)cra rclicol.ata con stipiti laterizj, cbc si estende sino al vano n.” 21,
ad oriente del (jualo vien seslituila dall’ojicra incerta di tufo giallo.
N, 21-18. Questa prima casa , ricostruita sul jiosto di località demolita , cd in jiarlc ancora
in via dl ricostruzione al tenijio dd scjipclliuicnto, consta di cinque jiiaiii , di cui ijuatlro seguono
il declivio dolla collina, c il (juiiito c rornialo da un ammezzalo sovrapjioslo al jiiano sujiorioro. È dunijue
un’ altezza cho non trova facile! riscontro in Pomjici. II piano sujieriore risulta di due atrj situali
cogl’ ingressi (21 o 18) iu modo che i loro assi prolungati s’ iiicoiifrano ad angolo , e rindiiudotili
fra loro un jicristilio jier (juaiilo piccolo alireltaiilo elegante , con terrazzo , dalle (juali godevasi la
splendida vista del golfo Slabiaiio già celebrato da Seneca quale ninownii,? .simi.s.
L ’ ingrosso princijialc ddla casa era dal vano n." 2Ü, che si apro noirangolo, fra gl’ ingressi ai due
atrj; ma noi cominceremo la de.scrizioiic dal ii.“ 21. Queslo vano iriiigresso è abbastanza largo, e piullosto
clic di ima casa, si direbbe di uua bottega. Varcala la soglia di Iravertiiio, si enlra in mia specie di
ambulacro copcrlo, die nella estremità orientale inette in mi comjn'cso, risultato dalla demolizione di
località preesistenti, con avanzi dì jiavimenlo a musaico; c ndla cstroniilà occidentale termina con uu
altro comjircso abbastanza sjiazioso, di forma irregolare, aneli’cs-so risultato, come jiarc, dall’ abliatlinicnio
(li località jircesislcnli, con l’avanzo di uu jmviiiiciifo signino, la bocca de! jiozzo rivestila di travertino o
nn gran focolare. A questo comjircso , adibito cvidenlcmcnlo, per cucina negli ultimi tempi, e dove si
trovarono alcuni jiczzi di Iroiidii di colonne in tufo c (pialdic caj>itdlo d’ordine dorico, si accede aiiclui
dall’ androne n.“ 20.
Nel menzionato ambulacro coperto è jiralicalo uu eanaicllo di discarico dell’ inijiluvio, il quale,
jiassando al disotto ddla soglia, allravcrsa il mardajiicdc e versava l’ acqua nella via. Naturalmente il
canalctiu doveva essere cojierto dal jiavimento, die non era stata ancor l'atto : il che dimostra, insieme con
altri iiuiizj , die questa jiarlc della casa era in ricostruzione. 11 dello ambul.aero ora iiluminato da due
finestre a lume ingrediente, situale lalcralmciile alla porla d’ ingresso, di fronte alla ijuaic si apre il vano,
quasi dciiii medesiiua largbezza, die dà accesso aU’alrio, c a destra del quale, scnijire nel medesimo ambulacro,
è la discesa al piano sottoposto , garentila da uu basso iiiiiro o jiarajietlo.
L ’ alrio presenta dovuiujue tracce ddla ricostruzione ; il |iavimcii(o non solo iiuii fallo, ma ancor non
livellalo; fraiiimeiili di colonne inarnioree, di soglie di Iraverliiio; l’antico impluvio dislrullo c le pareli
spoglie affalto d’ intonaco , Inlto insoniniu accenna a rinnovazione. Mci ilaiio di essere notali alcuni
JICZZI lavorali di Info, elio ccrlameiUe faccv.-in jiarle della decorazione dcH’impluvio c cbe dovevano cunloncre
nd mezzo la bocca della cisterna ovvero del così detto chiusino, cioè canaletto di espurgo. Sul lalo
orientale l’ atrio lia due vani murali, c sonu quelli di due stanze aggregale all'adiacente jialcslra già
sojira descrilla. Anche l'ala di (jiioslo lato venne rislrella in vantaggio della dotta jialcslra, tanta da
divenire nicnle altro die un recesso assai jioco jirofondo. Sul lato ojiposlo o occidentale non v’ ba clic
l'u/« corrisjiondeiilc, anch’cssa di una jirol'ondilà ndiiima. Ui Iroiilo si apre il tabliiio ampio abbastanza,
con tracce di decorazione iiianiiorca, costeggiato a sinisira dalla faucc o corridojo c a destra da uua
1 Jiarte caduta non piu'i dctarmina!' ! località ! allo spalle
1 del (juale
a pubffiica
località , che j
del tabliiio sono sproi'ondatc.
Sulla strada, a destr.a dell'ingresso, è addossalo al muro uu sedile di lidibrica, dopo
il caseggiato volge ad angolo, c ndl’angolo corrisjioiidcnlc I'ornialo dal marciajiicde si trova i
fontana in iiiiiraliira , coi cijipo di tufo.
II vano n." 20 cogli stipiti latcri/.j c con la soglia di travertino era (liuKjue, conio abbiamo già
detto, l’ingresso jirindjiale dcirabilazionc: iinnicllc in un comodo c lungo corridojo, cbc non ha nulla
(la l'aro coi brevi cd angusti androni dello case poinjiejaiio. Ila jiavimoiilo signino , c alla sua parete
sellciitrioiialc è addossido un lungo sodile di fabbrica, ma jioco jirol’ondd, diviso in duo da un jdlastro
ialerizio cbc sta nel mezzo ; ¡diri due [lilaslri .si vedono idle estremità del sedile: cosi (jiicsto, come ia jiarctc,
cui è addossalo, ciano rivestili d’intonaco di niatlonc jicsto. Nd descritto corridojo , a sinLstra di dii
entra è il vano di comunicazione con ia cucina di sopra nieuzioiiala , c a deslra ii vano di accesso
al comjircso n." 19, già anteriormente dislerrato, c in cui, [liiitloslo die mia bottega, è da ravvisare
la cella ddl’ostiurio, jiassando jicr la quale jiotcvasi entrare nella casa, senza aprire la porla (l’ingresso
11.” 20. l’rocedcndosi jm'i oltre, s’ incontra a destra il vano di comunicazione col bell’ atrio n.' 18, c
a sinistra ima piccola fauce. 11 menzionalo lungo corridojo o androne riceveva jioi lume , iiicdiaiitc
(lue larghe finestre, da un eorlilctlo o jiozzo di luce, di pianta tri.mgolare, costituita da una jiiccola
arca scojicrta, circondala da canaletto di lufo, clic conserva ancora gli sjiigoli vivissimi, o riiicliiusa
da tre muri, dei (juali l’orientale è cicco, nel setlcnlrionale sono ajicrle le due finestre menzionate e