La hnmvMTmu di .Marco Tullio vcrsu la colonia giuslilica picnn.uoutc la concessione fàllagli dai decurioni,
lu processo di leiupo, Ibrsc perchè mancavano eredi, l'arca sepolcrale di M. Tullio lu invasa, c persino
i Irnuiiii l'urono aholili, essendosi rimemili Funo del tutio, Fallro in gran parie copcrlo di Icrra antica.
IVr l'intervallo alihaslanza lungo di mezzo secolo al meno dalla morte di M. Tullio al sopiiollimcnlo di
l’ouinci si può spiegare FaLbamlono c iiuindi Foccupazii iie dei scpoicro di lui.
II recondo sedilo, (V. iViiori Serii'i Tav. IX) come (jucllo notissimo della sacerdotessa Manna,
porla incisa nella spalliera, in belle Icltcrc alle m. 0,22 c in un sol rigo, la seguente iscrizione :
,\l ■ ALLEIO ■ Q ■ E-MEN- MINIO -TÌ ■ V ■ I ■ I) ■ LOCVS ■ SEDVLTVIIAE ■ lUlSLICE ■ lU TV S EX ■ 0 ■ I)
V'alc a dire: A Mnrvo Alido dibiio, liylio di Quinto, della Irilni .l/eiieiiid, dmmii'iro niusdimile, fu dato
■m puOldko suolo il luogo della scpollin'u pn- derrdo dei decurioni. Adiimine Fuso sepolcrale di lali
scholae, sinora attestatoci dalla sola epigrafe incisa in (pialla di Mamia , viene pienamente coiilcrnialo
dal sedile non ha guari scoperto ; senonchè rosta sempre difficile a spiegarsi il perchè non siasi
rinlraccialo alcun indizio di sepolcro nè dioli u, nc accanto, uè sotto cosi a questo sedile come all' allro
allic'uo di .Marco Tullio. .
Benché r osislcnza degli Allcj in Boatpoi ci sia attestata da parecchie iscrizmm , ecl un Jliinus
ricorra iu una epigrafe di|>inta scoperta da alcuni anni (cl'r. iVoiLic </. Semi. 188G ji. 33(ì), pure e
imovo affiiKo iK'lla"('as1ogra(ia poirpcjaiia il uomo del duumviro Marco Alleio Mimo, al ipialo i dcciirioni
decretarono di concedere il luogo della sepoltura. Ma jiarc al prol'. S, gliano (No/nw cil.) che d
duumvirato di lui dovette aver luogo in tempi non prossimi alla catastrofe, poiché anche la sua area
sepolcrale, al pari di ipiella di M. Tullio, si riiivcmic invasa da terra di antico scarico. In ogni modo
è da snpjiorrc che aucbo Alleio .Minio abbia vantalo verso la colonia lali bcneniercii/.o, cbe gli otlcimeru
la riconoscenza dei suoi eoiieiltadiiii.
làs-seiidosi sgomberalo, come di sopra è detto, il cumulo di terra antica, clic occupava ambo lo
arco sepolcrali a ridosso dei dcsciilli sedili, loniarono a luce due lilolelli, di cui l’uno, rinveiinlo il
i ottobre 1881) è mi piccolo cippo ad orma di marmo bigio, allo m. 0,3!), con l'epigrafe :
lANVAUl
V - AI I
ma di marmo bigio, rranimcnlalo
scguculc iscrizione in letleve
Cioè: /(iHimri.' v(mlj a(iniu.s) diw.s.
L’altro, raccolto F U gciiiiajo 189(1, è simibuentc un cijipo ad i
inforioniicnle (altezza massima m. 0,54, largbezza m. 0,22), con
incise e dipinte in rosso :
SATVRNINA
V - A X X
E (|ui non |iossiamri non fare osservare una volta ancora il severo laconismo delia epigrafia Ialina
di fronte alia prolissità dulie iscrizioni moderne; il caso doloroso di mi bamluiiu , cbc per soli due
anni l'u la delizia dei suoi geniti ri. c (¡uello ancor più miserando di una l'anciulla, strappala a venti
anni all’alì'cllo dei suoi cari, oggi esigerebbe il conforto di ben altre parole più o mono mendaci, cbc
certo non sono il mulo nome c l’ arida indicazione degli anni di vila !
Alle spalle del secondo sedile si rinvenne il 1 ottobre 1889 un l'raiiinicnto di travertino di l'orma
incgobire, cbc presenta la l'accia della base spianata c raiileriorc modanala, oon zoccolo soniioiiUito da
gola c lislello: in esso si aprono duo incastri, clic dalla base si addentrano nel blocco, c ucllo cui Iacee
sono tracce di ossido di reno (altezza massima ni. 0,28, larghezza massima m. U,35, grossezza m. U,10).
Nell’ avanzo di
Nella gola ;
Nello zoccolo ;
■iipiiulrafura superie I listello si legge; ¡H'IHVM
FIlONTlll
n- V1I|,||I|11
È cerlamenlc una memoria relativa a .Marco Numi.slrio Froiitoiio , figlio della nula sacerdotessa
Eumacbia c dnumviru ueiraiiiio 3 d. Cr. (cl'r. C. I. !.. \ u. 810, 811 892).
Fuori appena ramlronc della porta Stabiana trovasi uu angusto passaggio esterno, dopo del (jiiaic
la .strada si slarga, lianclieggiala da marciajiicdi, largo abbastanza sul lalo orientale, strollissimu sul
lato opjwslo. Su (jneslo lalo occidentale corre paralleianicntc alla strada un muro di opera reliciiiala
di tufo giallo, alto ni. 1,25, dietro del (¡naie il terrcnu si abbassa per iii. 2, forniando im avvailamcnio,
iu cui bisogna riconoscere cerlaiiieiile Fanlico fossato, cbe, correva apjiiè del muro di cinta. La slradii
dunque attraversava il fossato sur uu argine , o dojio di avere incontralo il ponte sul Sarno c la
stazione dei cisim'ii si dirigeva \ciso Sl;ibia. Di (iiiosla strada ci parlano due impoitaiilissiiiio cpigrali,
già scopeitc (la circa ipiarant’aimi, c clic ora giova di ipii ricordare. La ¡nriia si legge in un cippo
di travertino (ora nel Museo di Napoli), rinvenuto iniisso in terra nell’ angolo siicl-ovc.sl dell’ aiidninc
delia Jiorta, ed è il iiioimir.enlo cjiigralieo più iiiijioitanle dell’ejioca Sannitica; Inubitla in Ialino suona co.si:
Maiiis Sillius Mail ¡il. Niiiwrius Ponliiis M. f i .
aediles haiic eìuin lenninareriiiil
aule ponlein Slnbinimiii.
uid lenninala e.d pri.s.siàti.v
decem. ¡idem viain Pompcianain terininareriml
passibus Iribii.s aule ciiiiìain
lovis Milklin. Iiascc i’i-
US el viam Ìoi'ium e! (/ci‘nrmlem
iiiedicis Puinjieiaul
auspicio siibslriieiidas curiiriniU iidcm
aed'Ics pruburiiiil.
Par chiaro quindi che al Icmjio osco un trailo di (jucsla strada (.rendesse il nome di via pompeiana.
La seconda iscrizione c in mi cijipo di travertino Uillora collocato inmicdialanieiile Imu
iieU’angoIu orientale, e dico:
I. .VVUMVS • i. • y • MF.N
EL.VCCVS • PONTIANVS
Q Sl'I-mVSQ r-MKN
A MII-UAIIIO ADGISIARIOS
gVA - T eRIUToHIVM - EST
rO.Ml’El.VNORVM • SVA
l'EC • MVMERVNT
Le due. cjiigiTÌl ci attcstano che al temj>o dcli’autononiia di Pomjici, essendo edili Maio Sillio e
Numcrio Ponzio , l'u tracciala (tcmiiiiatri esl) questa strada , cbc nei primi tempi imjieriali lu latta
lastricare, (iimiiirej dai duumviri giusdicenti L. Aviaiiio Fiacco Poiiziano c Q. Siiedio Firmo.
Fra la cslrciuilà nord del iiieiizionalo muro roticolato c il muro di ciiila trovasi uua piccola
ramjia, per la quale si discendeva nel fossato. Ajijiiè di (jucsta ramjia si raccolse il 23 aprile 1891)
una lastra di nuiriiu. bigio alla m. U,18, larga m. 0,39, con la ejiigrafc;
Presso la jioita il fossato era ombreggiato da lauri , di imo dei quali la cenere ci conservò I
leolli
inipruiila cava, cbc gettata di gesso fa ora bella mostra di sò nel jiiceolo .Museo Pompejano.
Da ultimo trascriviamo qui il Giornale dei sopruslunli, dove soi.o registrali gli oggctli i
durante lo scavo:
» 17 giugno 1889. — .. . presso un muro reticolalo, clic trovasi a destra fuori la [.orla Stabiana,
« si racciilse: Tcrrarolla. Testa di grosso scrjieiitc con tracce di diiùntara iu giallo c rosso lunga ni. 0,15.
« 19 detto.— ... nello strato superiore delle terre si raccolse: Tcrracoila. Uua lucerna di l'orma
« circolare, ad un luminello, con rilievo al centro del busto di Giovo, con Faijiiila ad ali sjaegale;
a diam. IU. 0,11. Un manico l'orso apjiavtcìieiite a lucerna, ralliguranle la lesta di mi cavallu luiigliczza
a m. 0 ,0 0 5 .- l’BÌru. Un balsamario scheggiato nel labbro, lungo m, 0,09.
a 1 agosto. Conlimiaiidosi lo sterro fuori la porta Stabiana, cd alla distanza di circa m. 3
« diclru il muro reticolato, clic trovasi a drilta, uscendo dalla succciinaUi jiorta, fra lu strato sujieriore
s delle ferro a circa m. 2 di aliczza dal livello antico, sono stati messi in luce; .trau.-i oryavu-i.
« Uno sclielelro umano in frantumi.
„ C detto. — .. . è stato eseguilo un saggio nel cmmilo di terra di scarico antico, addossato
« dietro ii jiiodcUu sedile j quello cioè di Alleio Minio j , c ciò jicr ricercare altre tombe. Dal dello
0 poggio sino luinali in luce i sogiienli oggetti: Ve.'ro. Sci lacrimaloj, lunghi m. D J2 . Due di essi
0 coiiteiiguno il residuo di una malrria nerastra. — Bronzo. Cim|uc monete. - -leon'o. Una piccola
(( statuetta, rajiprcseiilaiilc Venere ignuda, priva della parte inferiore delle gambe, alta m. 0,033, In
« l'uso con fiisaiiiolo. lungo m. 0,17. l.'ii'asta di l'uso frammentata, lunga m. 0,15.
(( 7 dello. — Alla distanza di circa ra. 3, dietro il muro di reticolato che trovasi a drilla uscendo
a dalla j.orta, si raccolse: Tcrracodu. Un anfora ccn iscrizione. Uu jiczzo di tegola con marca osca.
a 12 (letto.— Continuandosi lo scavo cslcrnamcnlc alle mura della porla Stabiana, nel punto sojira