la parle superiore col braccio dcslro. Tenendo con la sinistra una tenia pavonazza c nella diitta alijuanlo
protesa un rumo di palma, è in allo d’inecdeic a sinistra. I tratti del volto rivelano un uomo maturo.
Nelle piccole riquadrature pavonazzo delle basi gialle dei duo ¡ladiglioni sono dipinti in giallo
nioslri marini. _ i - • »
Nel padiclionc centralo dcll.i parete meridionale gl’ intei'colunnj laterali appaiono chiusi da un
parapetto giallo , i cui hallcnti [icrò sono aperti nell’ intercolunnio di mezzo , dove in capo ad una
scaletta, sul tondo celeste, sta in piedi in posizione altera un giovine atleta alto ni. 0,97, tutto nudo
0 cinto il capo, a modo orientale, da una specie di cercine giallo reticolato rosso. Il prol'. Sogliano
(Nolhie ikyli scavi di uuticitilà 1889 [i. M7 sg.) crede che uu tal cercine abbia l'atto parie del costume
atiolico, servendo a garcntire il capo dai colpi terribili dello lotte. Il nostro atleta , avendo lo scudo
inibi'acciato , lionc nolla sinistra due lance capovolte , c con la destra un ramo assai lungo di palma
poggialo al suolo. Accanto a lui vcdcsi iu piedi ia \iltoria alala, alta m. U,93, in lungo cbilonc giallo
orlato pavonazzo c con manto soviajiposlo pavonazzo; lui un ramo anche di palma nella sinistra abbassata,
0 poggia la dcsira sulla nuca dell'atleta vincitore in segno di protezione. Sul suolo si vedono un gladio
0 iiir piccolo scudo rotondo, ambedue di giallo. Nell'intercolunnio a sinisira del medosiino padiglione
sporge dal [»rapotlo la parte supcriore di una figura virile, senza barba, che rivolta verso il descritto
gruppo 6 ili atto di suonare ima lunga tromba: ha il capo similmente cinto di un alto cercine giallo
reticolalo rosso , e indossa un mantello bianco l'odorato di rosso. Nelle rappresentanze atletielic non
di rado s’ incontra la tromba, il cui suono accoinpagnava il Irionlb del vincitore. La parte supcriore
dcll’inlercoiumiio a destra non è conservala; ma senza dubbio doveva esservi una figura simile (Vedi lav. VI).
Nelle piccole riquadrature della baso del padiglione sono delfini a monocromo giallo ; c ai Iati
del padiglione medesimo si vedono sul suolo verde due grandi vasi atletici.
Nei padiglione a sinistra, che c del pari difeso da un parapetto rossastro, di cui un battente è
aperto, sta al sommo di una scaletta ia figura nuda di un atleta, allo m. 0,89, elio lenendo poggiato
sul capo il braccio dcslro, si slrcggliia con la sinistra il fianco driito. È in altri termini un npo.ri/oi»em>.!,
clic ricorda quello celebre del Valicano. L ’esecuzione n’è eccellente.
Nell'arcli.tcllura poi della cstremitii sinistra della parete si vede poggiata sopra un murelto una masclicra
tragica, alta m. 0,35, coronata di edera. Essendo ii lalo destro di questa parete meridionale distrutto in
gran parte, come sopra è detto, del padiglione a destra avanza la parte inferiore, ove in capo alla scaletta si
osservano ora soltanto le gambe dell’atleta, che vi era dipinto, e clic certamente era un altro iipoxijoincms. E
ncirarcbitcllura della estremità dcsira si distinguo appena la sagoma della ii.aschei-a.
Lo zoccolo a Ibiido bianco simula basi nuirmoree in corrispondenza delle arcliilctlurc, decorale di delfini
c di mostri marini in giallo. Vi sono inoltre dipinte lo scgucnii figure, che alla lor volta simulano statucllc
di bronzo addossate alle dette basi marmoreo :
Parete orientale — Nel mezzo Mercurio, il dio della palcsli'a, alto m. 0,40, in piedi, col pctaso alato,
la clamido c il caduceo nella destra. Mciilre ciui il dio era dipinlo, c in figura intera, nella palestra delle cosi
dette icrnic Slabiane esso era invece rappcsentato da un’erma marmoreo finiente in pilastro, quale appunto
vedcvasi nel ginnasio di Figalia, giusta la testimonianza di Pansania.
Su ciascun lalo una figura di ninl'a, alta m, 0,40, nuda superiormente, elio innanzi al grembo
sorregge con ambe le mani una conca.
Parete iiieridioiiaic— Nel mezzo, di fronte all’ ingresso, ia base marmorea simula alla sua volta
uu semicerchio, ove siede sur una sedia con larga spalliera un vecchio barbato allo m. 0,53, clic
coverlo di luaiilcllo tiene la gamba destra sovrapposta alla sinistra, c col braccio driito là puntello al
inculo: c probabilincnle un dirigente o sorvegliante degli esercizj ginnastici. Su ciascun lato un Amorino
col cigno allo in. 0,57, cbe ricoi-da qualclic simile statuetta di bronzo rinvenuta in Pompei c collocata
ad omainciito di fontana.
Nella estremità sinistra della parete vedesi un discobolo all. m. 0,C0 in atto di lanciare il disco;
nella cstroniilà destra un atleta in piedi aito m. U,5(i, il quale là esercitazioni con due cilindri, uno
in ciascuna mano.
Accanto all' androne trovasi lo spogliatojo per coloro , che volevan prender parte agli esercizj
gimiastici: è ima stanza dalfampio ingresso senza porla, con pavimento di musaico bianco, c decorala
a fondo rosso con fasce nere, fregio a fondo bianco e zoccolo nero. Cbc sia stato uno spogliatojo, si
rileva da una sc4inzia di legno, cbc era addossala alle pareti scUenlrionalc cd orientale, all' altezza di
IU. 1,70 dal pavimento, c della quale si vedono iu queste iiareti i lori pei imduli di legno. La descritta
stanza eoniuiuea col sottoscala della gradinata ii. 22, cbc, avendo l’adito indipendente sulla via, menava
al piano supcriore.
Un secondo spogliatojo s’incontra sul lalo orientale della palestra: ha anche pavimento di musaico,
l'd c decorato a fondo nero con fasce rosse, alto fregio bianco c zoccolo nero. Aveva tre ordini di
scaiizic a ridosso delle pareti orientale c meridionale, c delle quali la prima o infima era all’ altezza
di m. U,70 dal pavimento, c i’ ultin;a all’ altezza di m. I,7U. Nell’ ampio ingresso, senza porta, si
trova un podio di fabbrica piuttosto alto rivestito d’intonaco rosso c, superiormente, di lastre iiiormorcc;
nel lalo clic guaida la stanza, esso picsenta un incavo rettangolare alto m. 0,02, largo in. 0,83,
profondo m. 0, 10, con arcolravc di legno, e rivestito internamente d’intonaco rosso.
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Sul lalo occidentale della palestra si a)irono due exedrae, dalle (piali si assisteva esercizj
ginnastici, e di cui l'uiia comunica con una stanza rustica, d’incerta destinazione,
Lassando ora a descrivere le salo dei bagni , presso 1’ angolo sud-ovest della [laleslra è il vano
d’ingresso alfapoditcrio. Coverto di vòlta, decorata di ornali a rilievi di stucco, aveva le pareti rivestito
di lastre marmoree e probabilmente il pavimento di musaico; ma oggi nulla avanza di sillàtta decorazione.
A dritta di chi vi entra, è la vasca del frigidario, che invoco di esser circolare, come nello piibblicbe
termo, 6 rettangolare: in essa si discendeva per tre gradini rivestiti (li marmo. Di marmi colorali
erano del pari rivestite le pareti sino all’ orlo della vasca , aneli’ esso coverto di marmo. In un furo
praticato nell’ angolo nord-est , a|ipiè delle pareti c a livello dell’ orlo della vasca , vedesi tuttora uu
l'ramiiieiitu di fistula di piombo, la ([ualc, riuscendo iicH’aiigolo sud-ovest della palestra, l’attraversava
diagoiialmcnlc per ricongiungersi al tubo di piombo, derivante dall’ acquedotto, sotto l’ altare n. 2u.
L’aciiua dumiuo raggiungeva l’ iiilenio del frigidario, correndo a livello dell’ orlo della vasca sul iato
nord e nella metà dol lato ovest, dove diveniva verticale iiell’mcasli'o tuttora esistente nel muro, (icr
l'orniare un getto nella vasca. Questa si vuotava per mezzo di un allro lubo di [liombo incastrato nel
Ibndo, nel medesimo angolo nord-est.
A sinisira delt’apoditerio è situalo il tepidario, del quale non esisto altro cho alcuni avanzi dei
liilastriiii laterizj , i quali (eiicvaiio il iiaviiiicnlu sospeso. Nelle pareti si vede tuttora qualcuno dei
chiodi, che fermavano le Icyidac maimuidac. Nell’angolo nord-est è raiierliira, per la ([ualc l’aria calda
entrava dirctlamcnic dalla fornace, che nel nostro bagno c adiacente cosi al tepidario come al caldario,
con la dilTerenza però che (jueslo vi ha contatto con un intero lato , mentre quello col solo angolo
nord-est. In ciascuna delle pareti orientale cd occidentale del tepidario vi è una nicchia , che poteva
bellissimo contenere una vasca.
Segue il caklario , la cui parete iiicriilionale si rinvenne rasa del lutto. Di esso avanza assai
meno clic del tcp'dario, in iiuanlo che si riconoscono solo sulle pareti le tracce dei pilastrini , che
sostenevano il pavimento. La vasca doveva essere addossata al muro sellentrionalc, dove, verso l’angolo
nord-ovest, c l’apertura comunicante con la fornace; in corrispondenza di tale apertura e a livello del
fondo della vasca ii’è praticala uii’altra, ma ad arco, nel medesimo muro selleiilrionaic , e chiusa da
una lastra di metallo serviva a tenere in imincdialo contatto co! fuoco l’acqua della vasca. Una simile
disposizione si riscontra anche nel caldario delle ilunnc nelle (erme delle Stabiaiic. Ai di sopra della
descritta vasca 6 cavata nella parete settentrionale una piccola nicchia semicircolare, o un’altra nicchietta
rettangolare nella parete orientale, la quale verso I’ cslrciuilà sud coiilciicva poi una grande nicchia
semicircolare, evidcnlcnieiKc la scìiola labri.
Lo spogliatojo sui lato orientale della palestra c fiancheggiato da una breve faucc, con pavimento
di matton pesto e intonaco bianco nelle pareti, per la quale si accedeva alla lalriiia e ad un eorlilctlo
scoperto, clic, contcnciido una scalinata al piano supcriore, coniunica col pracfurnium mediante una
piccola rampa discendente. 11 pracfurnium era coverto di vòlta c rischiarato dal finestrino rispondente
sulla palestra ; esso conteneva due l'oi'iiaci, c su ([uella a sinisira o orientale si vede nella [wrcle
l'incastratura del recipiente metallico, cbc presso il l'ombi era cinto da due ccrchj, di cui si ravvisam)
nella malta le imprente delle teste dei cbioili. Alle spalle di questa fornace è una stretta scaletta di
mattoni, per la quale si accedeva, dopo il terzo scalino, ad un serbatoio d’acipia, c poi al recipiente
metallico murato sulla fornace. L ’altra fornace a dritta o occidentale, sulla quale doveva poggiare un
secondo recipiente metallico, è in gran parte distrutta.
Nel fianco della menzionata scaletta sono praticate, l’una aecanlo nU’altra, a guisa di finestrini,
due aperture rcllaiigolari con avanzi o Irarcc di tubi di ¡limiibo, intorno ai qnali c intorno alla dislribuzionc
delle acque in questo bagno veggasi quanto Iniimu serillo i professori Mau o Sogliano {Ihdl. d. imp.
Isl. arci,. Gmn. IH p. 2ü4-jYofi:ie d. scav. 1889 p. 121).
Ma l'u nel descritto pracfurnium, e propriamente a)iiiiò della connata scaletta clic il 20 settembre 188/
ebbe luogo un inipoi(aule trovamcnto, cbc ricliiaiiiò l’attenzione dei dotti. Si rinvennero cioè avviluppali
in un forte tessuto, di cui si riconobbero cbiaramoiile le tracce, molti vasi d’argento uniti a tre libelli:
e poiché dallo stesso (rovanienlo si ebbe una quantità notevole di pezzi di legno assai massicci e diversi
per qualità dal legno adoperalo nei libelli , è da supporre clic f involto sia stato chiuso in (puilcbe
cassa di losrno , rinvenuta disfalla , c i cui avanzi furono raccolti c confusi con lo tabelle cerate o
libelli.
La maggior parte del vasellame d’argento forma un servizio per (piatirò persone, e si compone
di quattro coppo , quallro sottocoppe , quallro tazze con anse cbe sporgono orizzontalmente dall’ orlo,
ciuattro tazzine simili più piccole, ([ualtro ovajiioli, un filtro cd mTanipolla col fondo sforacchialo. In
bnoiiissinio stalo si trovò (ulta questa suppellettile, salvo un.i coppa, cui manca un’ ansa.
Vi è poi un’ alil a parie di argenti spajala o rolla, die doveva esser fusa, cioè :
4 (azzinc con piede , tulle frainmciilalc , salvo una sola ; 1 lazza senza anse ; I cucchiajo ; 1
cuccliiiirino ; 1 manico di grosso cucchiajo ; 1 lungo tubo fianinicntalo ; 2 asic riunito dall’ ossido ;
1 collo di boccetta.
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