APPENDICE
KTJOVI SCAVI DAL 1874 A TUTTO IL T882
Regione !, Isola 5.® — Por 1’ ordine cronologico dei cavamenli si è della i/tiinln quest’ Isola della
1. Regione, la quale per essere parallela c vicina alla 1.® dovrebbe piullosto indicarsi come 2®. Confinante
a mezzogiorno con lagger delle piibbliclie mura, è delimitala negli allri tre lati da vicoli non lastricali,
dei quali il scUenlrionalc ù accessibile solo per i due alti inargincs, ricongiunti nel mezzo di esso da
un piccolo pónte in l'abbrica. Quest’ Isola, per la sua situazione presso la porla Stabiana e per le sue
località, sembra sia stala abitata in gran parte da persone viventi col commercio e con l’ industria.
1,° E una bottega con piccola abitazione del padrone; preceduta da vestibolo, ha nclf interno a
sinistra due cubicoli fincstrati e in fondo ima dictrobollega.
2.° L ’edilizio che segue, e che forma gran parie dell’ Isola, è chiaramcnle un opificio, in cui mollo
probabilmente è da riconoscere una oflicina coriariomin (Cfr. sogliano in Giorn. Scae. Pom. n. s. I l i pag. 8
seg.). Si entra dapprima in un androne con reposilmio a sinistra c a dritta una rustica cella ; indi
ovvi un conclave, con finestrino sotto il poiTico del peristilio, in cui si trovano gli aditi di una scalinata
in tufo di Sarno, di una cella rustica c di un oeciis comunicante con un cubicolo, elcganleinonlc decoralo.
Dal conclave si va in un vasto peristilio, che costituiva l’ opificio: esso non conteneva il solilo viridario,
poiché il terreno c battuto, misto a mattone pesto. Sul lato destro sono i tre Iclii in fabbrica del
triclinio con la tavola in mezzo, sulla quale si riiivcmie un pregevole musaico (v. Descr. gen.lav. 48)
cbc ora conservasi nel Museo di Napoli. Rappresenta un teschio, di sotto al quale vi è una farfalla
con le ali aperte di color rosso, screziale di blcu, che poggia su di una ruota a sei raggi. Di sopra
al teschio sta un archipendolo, e accanto vcdonsi a dcsira un pedo, e a sinistra una lancia capovolta,
a cui sono sospesi con tenie drappi di vario colore. 11 fondo è verdognolo, tranne una striscia al
basso, che imita il Icrrcno; il tulio è cinto da una cornicetta nera. N’ è mirahilc la finezza e 1’ esecuzione
specialmente nei chiaroscuri del teschio. Il significalo di questo musaico è allàllo simbolico; l’archipendolo,
isli'iimcnto adoperalo per livellare un piano, accenna alla iiicsoiabilc giustizia della morto; la farfalla
è simbolo dell’anima sensitiva, clic ha abbandonato finviluppo terrestre, c la ruota, attributo di Nemesi
c della Fortuna, allude al giro della vita umana. Da ultimo nei drappi sospesi a! pedo o alla lancia
sono ad evidenza indicali i beni terreni, di coi la morte ci priva. Facilmente si scorgerà la relazione,
che un tal tristo soggetto può avere col triclinio, qualora si pensi clic nell' immagine della morte gli
antichi vedevano nuli’ altro clic un cccitamcnlo alla gozzoviglia.
Come luogo destinalo al lavoro, il suddetto peristilio non mostra alcuna traccia di decorazione:
per due Iati, cioè a scllenlrione c ad orioiile, era cinto da portico sorrcllo da pilastri, fatti a strati di
mattoni e di pezzi parallelepipedi di tufo accuratamente sovrapposti e commessi. Sotto il portico orientale,
il cui ambulacro è abbastanza largo, si trovano sei piccoli compresi spartiti da muretti, adoperali per
i vari usi delfopificio. Nel primo, procedendo dal nord verso il sud, sonovi tre piccole vasche in
fabbrica, comunicanti fra loro, delle quali una ha la forma allungala e sinuosa di un canale. Esse
probabilmente contenevano l'acqua, che vi si trasportava a braccia, e la versavano per un foro praticato