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rì„almo.te nel me.lcsimo tomi« SanOlli s. .■.„vanno, tempo fa “ W ” ” ? T
,0110 oopo,,¡oon,roto, «Ho I o ".'S« » .2».
M I» Coimii»!.™« Coiiiifooirtoe M immaaali ,m-1» ¡m m t ia é lerra di L iimv anno ISSO p. 138)
0 rìpio,lotto (lii,/.o»,o.-l> ep.>«)*ioo voi. Vili p. 87 „• 319) con rann„l..,o„o : voce,»
iV o L io c l . fini lini volcnliooi la pnbbitol.iamo J i nnnvo, o pco confora.aono 1 at.lentio.la c poiché
r apograló del Novi è poco esatto nella distribuzione dello linee :
CLAVDIAE
LAVDICAE
AVG • LIB
VIXIT • ANN • LV •
Dovomlo chi»,loro ¡1 presento volume, ci vcili.imo obblsali a boovo,nonio i risultali
deffli scavi eseguiti in Pompei dall’ anno 1891 a lutto il 1895. • , ,,
Sarebbe slato nostro desiderio di continuare la descrizione particolareggiata delle scopcrtyvvcnute
iu questo quiiiqucmiio; ma le esigenze dello spazio c’ inpungono di non tener conto clic delle case c
dei monumenti di maggior rilievo. _ , m i u n • v
Dal gcnnajo 1891 a tutto il 1893 gli scavi vouiicro ripresi nell Isob. i de la Regione V, o o no
a luce un complesso di cinque abilnzioni, delle .inali due con ingresso dal vicolo, che rasenta il la o
occidcntaie dell’ Isola, c tre con ingresso dal lato settentrionale non ancora distcrralo. Gonnnecrcmo la
nostra breve descrizione dalla prima delle due case sul vicolo ad occidente.
È una modesta abitazione di pianta assai semplice. Dal vicolo, senza passare pel solito nndione
(faaees), si enlra direttamente nell’ atrio, dio era coperto del tutto c r.cevova lume da mi fnicstrmo
nella ¿rete sud. Privo del consueto impluvio, questo alrio ha nell angolo a s.mstra deil >ng'’esso una
bocca di cisterna cinta di muratura, accanto a cui si apre una stanza, clic poticbbo csseic s .
triclinio. Di Ireiitc all’ingresso si trova il labiino, decorato mollo semplicemente a londo bianco, e sul
Iato nord dcll’alrio si trovano una scalcila asccndcnie agli ammezzati superiori e un pasaggio al guidino
Nel prolungamento di iiueslo passaggio ha l’adito un cubicolo. Ilgnaidino è cinto nei lati sud cd ovest
dal cimalotlo per le piovane, muralo e rivestito di opus sujmnum, dal quale un canale copeito, lasentando
il lato sud della cucina, portava l’ acqua di discarico in qualche fogna. La cucma, che si apre sui
lato ovest del giardino, ha il focolare nell’ angolo a dritla di chi entra c poco discosto il cesso.
La seconda casetta è di pianta irregolare c come la precedente, è priva deli androne. L alno
iiitcramcnto coperto ha a drilta di chi entra un basso altare, con tracce di fuoco, c il cesso ; di fronte
una scaletta ascendente ed mi cubicolo; e a sinistra un triclinio, fiancheggialo da nn corridojo, eh
mena ad nn locale, che potrebbe essere la dispeiiza. Sul lalo sud dell atrio si fova dapprima un
passaggio, accessibile per tre gradini , nel .pule a dritta è mia bacca di cisterna coi, putcalc di
terracotta c accanto ad essa una vasca.
Un’ •dira vasca si trova nell’ angolo a sinistra. Dal menzionalo passaggio si passa m una stanza
mutloslo spaziosa, alla quale potrebbe anche convenire la determinazione di triclinio. Seguo sul medesimo
luto sud dell’ atrio uu eorlilctlo, che comunica con un cubicolo: nel cortdctto sta un gran dohum.
La prima delle abitazioni con l’ ingresso dal vicolo seltentrionale ha 1 alno regolare , preceduto
ffidi’ androne posto fra dnc stanze. Sul lato ovest dell’ atrio si trovano la cucina c una cella o domntorio
servile; su .|ucllo orientale due cubicoli, c di fronte il labiino situalo fra un altro cubicolo a dntla
c la fa’ucc a sinistra, per la quale si passava nel viridario preceduto da
ambulacro coperto da
tettoia In iiucslo ambulacro s iiicoiilra a drilta un cubicolo servile c a 1 su sinistra un grande .
triclinio ,
con larga fiiicslra sotto al portico, e clic al teiii)io della catastrofe non era ternmiato, non avendo
uè pavimento nè stucco nelle pareti. Il dello triclinio comunicava anche con la faucc.
La seconda casa con l’ ingresso sul vicolo- setlcnlrionale ha 1’ androne, clic immetlo nell alno
avente nel mezzo un piccolo impluvio. L ’ androne è situato fra due stanze non ancora mlcramenlo
sgombre • c l’atrio è privo di stanze laterali. Di fronte si apre d tablino, clic era decorato di medaglioni
contenenti ciascuno un busto maschile coronato di alloro. Di tali medaglioni solamcute due avanzano,
ed oc"i sono conservati nel Musco Nazionale di Napoli. Nell’ uno sulla parete orientale c dipinto di
f,oiilc°il busto di un giovinetto, imberbe, cinto la testa di mia grande corona di alloro, c vestilo di
tuga bianca. Alla sua sinistra vcdcsi un volume bianco , arrotolato da ambe le estrcmiU’i : dall una
delle estrcmitil arrotolate, da quella cioè più vicina alla testa, sporge una largbetla bianca, nella quale
è scritto con colore nero c in lettere corsive:
HOMERVS
Benché la esecuzione sia mcn che mediocre , pure gli occhi hanno una certa espressione : si
direbbero occhi di un ispirato. ,
Nel secondo medaglione, sulla parete opposta o occidentale , è dipinto anche ili fronte il busto
di un giovine, senza barba, cinto del pari la testa di una grossa corona di alloro, c con toga scura
sulla spalla sinistra. Innanzi alla si
sporge similmente una larghclla bia
I spalla destra si vede il volume del f
ca, con epigrafe in nero, in cui si lei
PLATO
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0 , dal quale
La csccuzioiio è la stessa, forse un po’ migliore; ma è meno conservato.
Sono dunque duo dipinti, appartenenti alla classo del ijonerc cllenislko c che rappresentano «Ine
giovanetti studiosi, l’ uno con tendenze poetiche, l’ altro più incliiialu agli studi filosofici, come si
rileva dal volume di Omero por riiiio o da (piulla di Platone per l’ altro. La corona di alloro li
carattcriz-za forse come vincitori in qualche gara scolastica.
il prof. Sogliano (jVoiirie degli miri di uniithiln aiiiio 1892 p. 28 sg.) ritiene invece cho il busto
del giovinetto col volume di Omero raiqircsciiti Virgilio, c così ragiona: « Poiché dunque per la epigrafe
« sappiamo cho il volume contiene i poemi omerici, ii busto nuii può rappresentare che Virgilio,
« popolarissimo in Pimipci. II decoratore pompejano, rilracndolo sotto le sembianze di giovinelto, nou
« ha (iiUo clic esagerare (jucl tipo giovanile, che del poeta ci olTrono taluno miiiialtirc del decimosecondo
« 0 dccimoterzo secolo, lo quali ccrtaniontc derivano da un originale antico del tempo imperiale. E
« in queste miniature appunto Virgilio c rappresentato anche iu vesta bianca c con la suppellettile dolio
« scrittore, cioè i pugillari c lo wriuiiiin ». Saremnio anche noi della opinione del Sogliano, se si
riuscisse a determinare T altro busto col volume di Platone; ma sinora intorno a quest’ ultimo busto i
dotti non si sono lu’oiiiinziall.
Nel descritto tabiino si raccolse: Rroiizo. Uno specchio in l'orma di disco, con manico Icrinirianlc
in mi piede suino. Nell’ urlo del disco, è una zona di forcllini. Oualtro monete, cioè mi asse di
Tiberio, uu sesterzio e un asso di Claudio c un dupondio di Gabba consunto. Ferro. Una lucerna,
ima scure o due ronclicttc. Osso. Un fuso. Temicolla. Una pelvi spianata, con la leggenda:
0 • OSCIVS
Dal labiino si passa in una localiti'i coperta, che a sinistra dà l’ accesso ad un cubicolo c di
fioiilc comuiùca con un ampio triclinio c col piccolo viridario, preceduto da un ambulacro coperto
da Ictioja, sostenuta da due in piedi di legno, dei quali si vedono tuttora gl’ iiicasti nel pavimento.
Sotlo a tal portico, nel muro setlcnlrionale, è praticala la nicchia dei Penati, fatta a volta c con una
( riiaraciitazionc pcrfctlamoiilo conservala in rilievo di stucco dipinto. Nel fondo della iiicdiia è dipinto
Ercole con lo scifo c la clava, accanto al quale dall’ un lato è l’ altare ardente c dall’ allro un majalc.
Ili questa nicchia si rinvenne la intera suppellettile sacra : Teiracolla. Un’ ara rnstica di fomia circolare,
alla m. 9,19. Una lesta di Baccanlc coronata di vile e di rozzo lavoro : è alquanto screpolata c
feaiiimcntata nel mento, alta m 0,12. Una statuetta di Minerva, in lungo chitone cinto , con l’ olmo
iu testa, lo scudo imbracciato con ia sinistra, c la patera nella dritta. La parte interna dello scudo,
la cresta dell’ elmo c la supcificio della ba.sc sino di color rosa. La sua altezza c di m. 9,13. Una
lucerna circolare con smallo vitreo verdastro, del diametro di m. 0,08- -Bromo. L'na statuetta rappresentante
una figura muliebre ingiiioccliiata , con lo braccia levato c le palme rivolle al cielo; è ccrtamciilc la
ligura di uu’ adorante : alta m. 9,05. Un’ altra statuetta ben conservata c con tracce di doratura,
rappresciilaiile Mercurio nudo, coronato di foglie, con la clamide sulla spalla sinistra c la borsa nella
destra abbassala , poggia su piccola base circolare , cd c alta m. 0,14. Un amuleto rappresentante
un delfino, lungo m. 0,05. Un asse di Germanico cd un sesterzio di Nerone.^ Sotto il dcscnllo
larario si rinvennero quattordici anfore, sette delle quali avevano epigrafi di|iintc. E poco discosto da!
detto larario si raccolse : Teiracolla. Sette lucerne di forma circolare, semplici, lunghe circa ni. 0,09
ogmma. Lucerna nel cui disco è rilevato uu delfino, lunga ra. 0,09. Altra con ansa falcata c becco
alquanto sporgente: nel disco è rilevalo il busto di un guerriero con cimo in capo; lunp m. 0,12.
Altra con ansa làlcata, ma frammentala, c nel disco porla il nolo rilievo di Giove con 1’ aquila dalle
ali spiegalo c nel fondo lo sigle A • P ; lunga m. 0,14. Luceeiia circolare con manico cd ¡mollo c
porlaiilc rilevala sull’ orlo una ghirlanda, lunga in. 0,09. Lucerna circolare, con un aiiioriiio rilevato
nel disco , lunga ni. 0,09.
In fondo al piccolo viridario, dove si rinvenne iiii’ arcUa cilindrica di terracotta, che un serpente
avvolgo nelle sue spire, trovasi ima stanza d’ inccrla destinazione.
La terza casa con l’ ingresso dal vicolo settentrionale è di certo la più cospicua, clic sia tornata
a luce in questo scavo. L ’ androne non ancora distcrralo immette in un superbo atrio tetrastilo, il
cui letto era sostenuto da quallro robuste colonne corintio di tufo rivestito di stucco, che rinvenute
abbattute l'nroiio rimesse in piedi, non senza gran fatica, dalla direzione degli scavi.
Nell’ impluvio è collocata una base rivestila di lastre mormorcc, la quale dovca sorreggere qualche
slaluetta decorativa por mi gcllo d’ aciua , clic si versava in una vasca circolare di marmo posta
dinanzi alla delta base.
Delle stanze clic circondano l’ atrio, quelle laterali all'androne , non ancora scavale, sono lorse
botteghe; ic altre a dcsira c a sinistra sono cubicoli c dispense, oltre alle solite alae. Di queste l’ ala
dcsira 0 occidentale comunica con un cubicolo assai elegantemente decorato e contenente già tre quadri,
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