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TAV. I.XXXVI.
DIPINTI MURALI. - I Irò conlorni ric.ivali Un ilipìnli murali
Pompoinni, Uelincnti in quesln Tavolo r.ippraseiilano, il primo
Apollo die condanna Marzia. Il secondo Efigenia in Tmipido.
Il lerzo più grande , poslo al disotlo. Perseo che recido il
capo a Medusa sollo l’ègida di Minerva. Questi furono rinvenuli
TAV. I.XXXVir.
DIPINTI MURALI.—Gli olio quadrelli segnali in quosla Tavola,
ci perveniioro da vari sili, scavali in Porapej. Essi han rnpporlo
alla domeslica vila, o dimoslrano quanto gli nnliclii, in molle
usanze fossero a noi uguali.
TAV. LXXXVIir.
PARETE.—Di nn inlera camera dipinta a giardinaggio, no
ripopliamo una Parete. Non si comprendo come ossa si acourala
alcuno, da supporsi che por frolla trascurala, in appresso
più acconcia dovca nel basso terminare.
TAV. XCII.
PARETE. — In questa lavola riportiamo una dello bello
Pareli rinvonute negli ultimi scavi dolio scorso anno. Oltre
le figurino, che l'adornano, il quadro dipinto net mezzo
sembra volere indicare Adone elio parte per la caccia, Inscimido
Venere col suo figliuolo Amore, circondala da vario ninfe che
la corteggiano.
TAV. xeni.
UTENSILI CHIERURGICI.—R iprodolli in quesla Tavola veggonsi
varii islpumenti adoprali per la Chieturgia , che in genorale
erano quasi simili ai nostri. Fra essi il più imporlanlo è il
forfice, ohe si è credulo di reconle invenzione.
TAV. XCIV.
BRONZO.—Il soggello di quesla slatuctla può con ccrlezza
rilenersi per un Sileno, che ha slrella sotto il braccio un olra
di vino. Lo stalo malconcio cui fu Irovala. por la spessezza
del larlaro che la ricovro , rendo impossibile ammirarne U
solloposla bellezza olio in qualclio punlo scovorln appare.
BrSCEIZIONI GENEBALI
TAY L
TAV. LXXXIX.
DIPINTI MURALI.—Diversi particolari raccolti da più pareli,
sono riprodotti slaecatunienle, perchè util cosa è pei decoralnri
conservarne memoria.
PARETE. —Grandioso è il frammento d’una parete cho qui
riproduciamo. Porvenulo al Museo dai primi soavi , ci fa
ignorare il silo precìso ove fosso sialo rinvenuto; certo è da
considerarsi una perdila, il non averia potuto rinvenire inlera.
TERRE COTTE. — Le cinque coppo che veggonsi segnalo
sono pur esse surle dagli scavi Pompejnni- Queslo , non
avendo nulla di specinle, appartener doveano airiiso di gente
volgare.
TAV. XCV.
UTENSILI.—Diverse forme di candelabri o lucerne di bronzo,
pervonulici da Porapoj veggonsi qui raccolto. Ingegnoso è il
sistema che usavano gli anticlii per alzare cd ab.nssaro i
candelabri , onde tegolare il livello di luce , come vedesi a
deslra delia Tavola. Lo varie specie di lucerne qui espresse
dimostrano quanto gli antichi fossero bizzarri nolla scelta delle
forme.
TAV. xcvr.
MARMI.- Quasi lulle lo case Pompejane erano corredalo nel loro
cortile di un boccaglio corrìspondonla alla sollo posla cisterna,
pcr allingere l’ acqua. Qucsli sono come veggonsi riprodotti
più 0 mono ricchi d’intagli, a seconda della importanza della
casa II cui appartenevano. Per lo più sono sompiicemcnlc
scannellati , ed a molli veggonsi lullora inlcrnamenlo , in
giro all’orlo, i solchi lasciati dallo stropiccìo delle corde.