la p a rte superiore della figura ora è distrulla. Dielro a lu ì appare immersa nei flutti Elle, che stende
verso il fratello ambe lo braccia. Sopra di esse volano due Eroli. fi eli. Caedeclicns ' ritenendo pcr
muliebre la figura che cavalca il montone riferisce queslo dipinto al mito di Teofane.
Sulla parale opposta è rappresentata Euro p a rapita dai loro e al di sopra di queslo dipinto se
ne osserva u n a ll r o , in cui il eh. Brizio * ravvisò una composizione relativa al fascino degli antichi.
Una nave c au d ico rin , carica di persone e di anfore vin a rio , nel mentre rimonla la corrente del Nilo,
lu tto ad u n tratto si arresta, nc può a n d ar oltre malgrado gli sforzi dei barcaiuoli, che prima coi remi,
poi collo funi tentano di mandarla innanzi. Il repentino nrrcnarsi di essa è stalo cagionato dalla presenza
di u n all'ascinatore, probahilmenlc u n eun u co , che in quel momento passava lì presso. Pc r allontanarlo
i naviganti ricorrono agli alti o sc en i, clic hanno v irtù di distruggere il funesto ellctlo della malia *; opperò
u n a donna inginocchiatasi quasi bocconi alza la veste c moslra il d o r so , mentre u n uomo p o rla la
mano sinistra alle pudenda cd u n ’ allra persona stendo tu lle e due le braccia , facendo con le mani
il dito impudico. Respinto da tali segni contrarii al fascino , 1’ ammalialora abbassa il capo e si
allontana.
Le rimanenti pareli dcl peristilio offrono ornati arcbiletloniei con Faimetli e ligure volami. Il viridario
ha a dritta un o spazioso triclinio ed ai lali duo cubicoli finestrati con pavimento e zoccolo di marmo,
dei quali l’un o a sinistra nulla offre di notevole, ossendovisi lolli i dipinli al tempo della loro scoverta
e T a llro a destra nc pi'esenla due sul m u ro del fo n d u : nel quadro superiore ' vediamo Marte o Venere
scduli ed abbracciali, mentre due Amorini scherzano con le armi dcl nume , ed in quello inferiore ’ si
riconosce Paride seduto, che guarda Elcna in piedi poggiala ad un pilastro. Nella parete destra di queslo
ultimo cubicolo è praticala un a nicchia, nella quale si rinvenne u n a sla tu e lla di bronzo ed accanto im
vasetto di oro del peso di 85 grammi
Fiiialmciilc nell’ ambulacro anteriore vi è l’ adito alla cucina, che contiene il focolare, la gradinala
pcr le slanze superiori c la seìla \ In q u anto alla destinazione di questa p arte della casa, siamo dello
stesso avviso del eh. OverhecU “ , il quale non trova ragioni sufficienti p e r ritenerlo u n venereo.
Congiunto all’abitazione or descrilla è u n piccolo priiriiiuw n. 0 , dove lo stesso padrone lavorava
probabilmente per conto proprio. Esso " conliene tre macine, il forno con due piccole vasche per l’acqua,
la scala dei lastrici cd il rcpositorio del pane già collo. Accanto alla porla d’ en trata è il pani/ìcmm
col focolare c la latrina.
N. 7. Segue un a ta b e rm avente nel fondo u n a cella, ove sono fabbricate in terra aleuiin urne di
iciTacotla. Per un a fauco. si va a due spaziosi cenacoli, divisi fra loro da un atriolo che ha nel mezzo
u n puteale di te rracotta; a sinislra di questo airiolo è la cella pciinria con la cucina cd il cesso.
N. 8 e 9. Gradinata di a ltri cenacoli dcl pian o superiore.
N. 10. È u n a piccola casella, a cui serviva di androne u n a bottega con cubicolo a sinistra. L’ atrio
privo d’ impluvio ha a destra un o spazioso oecus , in fondo u n piccolo tabiino , e u n altro cubicolo
adiacente al ¡irimo. Dal labiino si passa in u n ¡liccolissimo viridario, accosto a l quale ò un a cella pcnniT«,
la cucina e la latrina-, e dallo opposto canto sla il Irielinio.
N. 11. Segue u n ’ altra abilazionc , cho è nolevola per la distribuzione delle sue parti. A dritta
dell’ ingresso è u n a n fra c lim , in cui era la latrina cd il b .co larc, che mandava fuori il fumo per un
finestrino pralicalo a tale uopo nel muro. L’ atrio avente T impluvio nel mezzo è abbastanza spazioso;
da esso hanno ingresso due cubicoli, dei quali Timo ha una gradinala a llato, e sono culramhi paralleli
all’androne. A sinislra deH’ati io stanno dne altri cubicoli costeggianli il labiino, che secondo l’ordinario
schema della casa pompeiana avrebbe dovuto esser collocalo di fronte alTingresso. Invece nella parete del
fondo si a|ire un a fineslra munita di cancello di ferro o di legno, che sporgeva sul viridario dell’alligna
abilazionc.
N. 12. 11 protiro di quesla ca'O è costeggiato da du e cubicoli, di cui Tuiio a destra ha allato la
gradinala al piano supcriore. In fondo alTalrio luscanico privo di stanze laterali sta il labiino fra Toecus
c la fauco, nella quale trovavasi una seconda g rad in a ia . Nel piccolo viridario inconlriamo uiTqioIàcca
solloposla ai subscalare di una lerza Gradinala, u n triclinio lincslralo e ia cucina col cesso.
N. 13. Questa casa è mollo angusta. L’androne c fiancheggialo da due cubicoli, che hanno Tingresso
d a lT a lrio , il quale è privo di stanze la lc ra 'i: in fondo si apre il tablino fra u n rustico triclinio ed una
gradinala, solto alla quale slava u n ’ apol/iecn. Un’a ltra scalcila vedcsi nelTatrio, accanto al cubicolo a
destra dclTandronc. Pcr la mancanza del viridario possiamo rannodare lo schema di ipiesT abitazione a
quello delle casc più anliclie, le quali però non aveano il piano supcriore, nè l’atrio illuminalo dal lello.
N, 1 ì . Mollo più importante è T abilazionc seguente, detta delle Amazzoni Due stanze, un a delle
quali contiene la gradinala al piano superiore, lianchcggiaiio l’androne. L’atrio è privo del solilo impluvio
• UELBIO, n. 1311.
’ OVBBBEOK, PomìKji, liritte Aufiago, p. 203-
• Nella cuciDa ai raccolse ; Bronzo. Una secchia. TeiracoHa. l
. patera, un Taso a foggia di caldaia, un piatto, un mortaio, un ole
. ed una pignatta. rioKEi.Li, Pomp. ani. hlsl. I, prs. 2.* p. 8Ü.
• Op. cit. p- 288.
Fu sterrato nel 1808. Cfr. fiorelli, Pomp. ani. /usi. J. prs. 2.“
c conslnnll velerum I, olìscaena maximam v
e sul suo lalo destro apresi fra due piccole celle u n a località non chiusa da porla , che potrebbe
chiamarsi ala ; di fronte sta il tabiino , dove è rimasto u n dipinto ' ritraen te u n giovane in piedi di
delicate fo rm e , forse Apollo, che solleva la faretra. Ai lali del tablino trovansi la fauco cd il triclinio
che spoige nel viridario *. In questo slava u n a retia di fabbrica innanzi ad un a n ic c h ia , nella quale
erano dipinte due figure panneggiate, Tuna femminile, forse Iside, col sistro nella destra e il cornucopia
nella s in is tr a , e 1’ a ltra maschile con ba rba , probabilmente Osiride, avente nella destra u u a secchia e
nella sinislra u n cornucopia; fra esse cravi Arpocrate n udo coll’indice delia destra poggiato sulla bocca
c col cornucopia nella sinistra. T u tte c tre queste ligure erano coronale di loto Cerlamenle doveano
essere le immagini dei n um i p ro tetto ri della casa. A sinistra del viridario trovasi u n oecus decoralo di
belle pittu re , cioè u n giovano con clamide svolazzante a cavallo, sul cui dorso egli poggia la destra *;
un Amazzone mu n ita di calzari, corto chitone c clamide svolazzante, che cavalca tenendo nella sinistra
la pelta e nella destra elevata Tazza u n gruppo di Venere con Amore od altre figure indeterminate
Arianna addolorala c finalmente tre figurino appaiTcncnli a l ciclo delle divinità della luce
Dopo il poslicum n, 15 della casa n . 2 2 , che h a Tingresso principale nel vico ad oriente, inconlriamo
T abilazionc n. 10. Questa h a similmente T androne costeggialo da due cubicoli , T un o con finestra
sulTatrio e Tallro con gradinata allato. L’atrio h a nel mezzo l’impluvio rivestito di ma rm o ; in fondo si
apre il labiino situato tra la fauce, che mena al viridario, cd un a seconda grad in a la , a cui era sottoposta
Vapolheca. 11 viridario* è circondalo p c r duo lati dal portico, solto al quale hanno l’ingresso u n ’ czcdra
costeggiata da due oeci ed u n triclinio spazioso , che avea allato u n corridoio , p e r cui si andava alla
cucina ed alla cella p en arla. Da ultimo troviamo l'u scita postica n . 21.
N. 17. Quest’ abitazione , come le altre già doscrillc, presenta anche l’ androne fra due cubicoli.
Accanto a quello posto a sinistra della porla trovasi la solila gradinata , a lia quale è adiacente u n
passaggio , che conduce alla cucina ed al cesso. Su questo slcsso lato dell’atrio stan n o u n oecus, un a
seconda scaletta, ed il triclinio. Di fronte aprcsi il tablino costeggiato da u n cubicolo e dalla f a u c e , la
quale è mu rala nel fondo ed avea a sinislra u n a porta o cancello.
■ IISLBIO, op. cit. n. 1837.
'Vi si rinveana; . (2.3 Pebbrajo 1811)—iiroiuo. Vaso della forma 81
quei da Qisura, Indicato già di sopra, ad un manico, quale è ornato da
una fronda mollo bene intesa, ed abbraccia la bocca ua ornalo ohe
termina in teste di animali chimerici. Sopra io scudo, che resta sulla
pancia, termina detto manico con una testa quasi di tutto rilievo, molto
bella e di carattere grandioso. 11 corpo del vaso come il manico son così
ben conservati, che paiono essere stali ora fatU. Resta solo il manico
dissaldato, cosa che facilraente si ripara. È alto pai. l'[„ ed badi
diametro al
re bene 01
dei migliori che esìstevano nella passata
sembra da misura ad ua manico, che mi
0 stato, e crsdo dilDcile potersi rostauraremaslietto.
irrispondonti piastre. Un poizo a squadro cho
ro il piede di qualche mobile di legno. Un piccolo
Tre chiodi. I
. 10 circolare con orlo ail'Intorno da una
parte, e poriione di perno di ferro dali'allra; diametro eneo 2'i,- Ferro.
Un masticllo grande. Pietre. Una corniola ovata, di diametro maggiore
minuti quattro, con l'intaglio dalla testa d'una donna. Mascherina di
un giovine di giallo antico, servita per un termino, mancante del colio
e rimasta per allo, alta once 3’i,. Terracolta- Lucerna ordinaria ad un
luminello e manico ad anello. Più peni di una gran lana o scodella
di terra rossa, abbellita da graziosi ornati ad arabesco. Vetro. Due
lacrimatoi ». fiobelli, P. a. h. I, prs. 3‘. p. 31.
‘ llELBiG, op. cit. n. 1842-
‘ iiELBio.op. cit. n. 987.
’ VisiU-ovò: .Rmuc. Una moneta di modulo gronde. Slatuadi giovine
tutto nudo all'impiedi, con le gambe incrocicchiate, tenendo eoo ia
sinislra la lira o con la destra il plettro. L'accomodatura della testa é
donnesca, c non propria di Apollo, perchè si è solito faro dagli antichi
sempre con chioma lunga; e però potrebbe credersi di Orfeo. Qll occhi
erano di una pastiglia come si osserva dagli avanzi, ohe ne sono restati.
Posa questa su di una base circolare lavorata al tornio con più
scorniciature. La lira pare sin una cosa adallalagli, perchè non si
comprendo come la sostenga. La sola statua è alta pai. 3. Candelabro
con lo stelo tulio Uscio, e coppa lavorala al tornio; piede formato da
tre zampe di leone su base, e fra queste aitretlanto foglie che lo legano
alio stelo, i, ben conservalo, solo le basette sono dissaldale ; alto pai. 3.
Un picdo di lettisternio con una dolio fascie che lo legavano per uno
dei lati corti, e questa ornala ili meandro incastrato in argento, lunga
quesla fascia pai. 1 ed once 11. Vaso forse ad uso di riscaldar vivando,
di ngura cilindrica, con sotto tre piedi formali da zampe di grifi, cho
legano al vaso pcr mezzo di quasi ali. Questi piedi posano su altrettanto
basette circolari. Alla metà quasi di altezza del vaso, interiormonto, vi
resla una croce di ferro, e questa è sormontata da cocoi per reggere
il Ajocoolacenci-e. All'orlo superiore pare ohe vi fosse stalo unoei-ohio
di ferro per le vestigia che se ne veggono, lì allo il solo vaso senza i
piedi once 3, di diametro pai. 1 ed once 2. Restano dissaldali 1 piedi o
le basette. Casseruola o patera molto copputa, con manioo piano e foro
ia questo pop sospenderla, diametro once 0 ’(, profonda once 5; in buono
stato. ~Vaso di figura sferoidea, con colio corto e largo abbracciato da
due manichi lutto lisci, dissaldali; il vaso però è in buono stato. Allo
once 11 'it, di simile diametro alla pancia, ed alla bocca once 5
Vaso pure sferoideo oon collo piuttosto stretto ohe forma la bocca, e
l'orlo all'Intorno ripiegato un poco in dentroi ha duo manicbl ornati
nello scudetto con testo di vecchi a lunghe barbe acuminate; mancante
dei tondo. Diametro alla pancia once 7 '(,. Una cassetta mollo bone
lavorata, con dentro ferri chirurgici, emplaslri ec. lunga oooeO, larga
eneo 3 q ,. Una maschera scenica, alta enee 2 , ed altra con gran
bocca aperta, aita oncia 1 'i ,, pcr ornalo di qualche mobilo. Serratura
tutta chiusa, con chiave di ferro unita; dall'altra parto della chiavavi
resta, credo, un dio Pano di medioore lavoro; gli occhi sono senza
frutti; la cassa della serratura è di once 4 in quadro. Due biilichi colle
corrispondenti plaslre.Num. 29mastleUi mezzani. Dnaborchia tornita
sorvllaUi scudetto, edaltramolto convessa.Trestanghetto porserrature-
Due maniglie ad uso di un qualche mobile di legno, e quattro altre
molto sottili puro allo stesso uso. Una Abbietta. Più pozzi di guarnizione
di porta, ed altri insigniacanU. Plomiìo. Vaso di figura ovaie, che
restringesi al fondo cho è piano, a labbro ohe sporgo In fuori, diametro
maggiore palmo l ’[,, minore pai. 1 ed once 1 alto once 8. Vaso di
figura cilindrica, ornato esteriormente con compartimenti por allo, e
figure circolari ohe contengono figurine ed animali- Alto pai. 1
diametro pai. 1 •[,, consimile ad altro trovalo nel tempio d'Iside a
Pompei anni addietro, rotto alquanto verso la bocca. Duo piccoli pesi.
Fetvo. Una pala. Porzione di un rastollo. Più pezzi indistinguibili.
Marmo. Figura rannicchiala, n"
e dietro alla st
>n cappuccio
in fagotto di panni; e quasi sulla
IO sinislra tiene il manico di una cesta
sorcio. Lungo il pezzo su cui posa onco
nella quale vuole introdursi
8. Cerva in positura molto adattata a tale specie di animale, c
he allatta
il suo cerviotto. Le manca uua zampa d'avanti, ed altra di dietro, ed
un orecchio. Il pezzo su cui posa è lungo once 10, e largo once 5. Un
mortaio piano a due piccole anse, di diametro pai. 1 od once 1 . Un
poso. Vetro. Vasi quadrati oon bocca larga num-3 alti circa once 8.
Carato quadrato con collo corto e labbro all' intorno num. 2, alte once
9 'I,. Tre altre della stessa forma, una nltaoncel, e le altro due di
once 6 'i ,. Cinque altre parimenti della stessa forma, ma alte da once
4 'i, ad onco 3 'I ,. Bottoncino di vetro verde. Carafa a collo lungo. Due
altre quasi oomc lacrimatoi. Terracotta. Lucerna di figura circolare
ad un luminello, e manico ad anello; nel contorno vi è formato una
corona di fronde incavate, e nel mezzo, a bassissimo rilievo vi è
espresso il busto di Giove, con avanti aquila colleali spiegate, stringendo
il fulmine negli artigli. Varii altri pezzi di poca considerazione. Osso.
Porzione di una stecca. Una piccola fibia. Un verticello, ed altro piccolo
pezzo circolare. Più pezzi dei soliti stinchi forati che li trapassano.
Produzioni naturali. Il guscio di una tesliiggino torrostrc. Una lumaca
di mare. Una conchiglia pure di mare...,. Una mensa di marmo bianco
di figura circolare di diametro pai- 3, ed once 2. con il piede allo pai.
2, con ¡scannellature; come pure si era trovato il labbro di una conserva
d' acqua ancora con scanalature, di travertino di Caserta ». fiorelli,
Pomp. ant. htst. I, prs. 3.' p. 54-57.
" Fu scavaU ni