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SVIVRVC ONIBAS
SVNIBAS OIVRVC SALVTEM
SVIVRVC OILIMEA SALVTEM
SVILIMEA CVRVIO &MVTEU
Vi si legge pu re inciso con lo stilo u n verso serbalo nelTAutologia greca di Giovanni Pian u d e
(VI, 1 3 ), sc rin o due volte in greco c rip etalo in lellcrc Ialine.
3 0 . lis cila deiroiTo della casa di Epidio Rufo, avenle accosto u n sedile di fabbrica.
3 1 . Piccola bolloga dipendenle dalla casa seguente.
32. E quesla un a modesta abitazione, il cui an d ro n e mena in u n atriolo circondato d a l Irielinio,
d al labliiio e Ire celle,
33. Ingresso principale del p istrin o n . 3.
3 4 . Grad in a ta di un piano su p c rio re indipendenle.
L ’ isola seconda della Regione n o n a è circoscrilla dal cardo e dalle vie secunila, lerlìa e quarta.
1. Sembra al Fio re lli u n a cella per i L ari com p ila li, simile a qviella della Reg. V i l i , Is. IV ,
n . 2 4 , d e scritta altrove.
2 . Rollega, in cui sono Ire calillì d ì macine già consumati.
3. Altra boltega.
4 . Bottega con V annessa abitazione del proprietario, la qu a le consisteva d i u n alriolo contenente
la scalcila e il Irielinio con finestra sporgerne in u n cavedio d ic lroposto, a cui si perveniva per un a
fauco, che conduceva anche alla c u cin a , al cesso c ad u n anguslo reposilorio.
5. Viene in seguito u n a q u a rta boUcga , cui del pari e ra addossata u n abitazione ; qu e sta si
componeva dcl triclinio , che d e co rato delle rap prcsenlanze di Arian n a abb an d o n a la, e d i Pc ro n a c
Cimone avea d ’ accanto una faucc conducente a l virid a rio , ad u n cubicolo c a un o slrcllo passaggio,
in cui era la s c alc ila delle slanzo superiori, con solto la la lrin a . Un a llro cubicolo conlenenle il puleale
della cisterna e la nicchia dei Penati avea ingresso dal viridario.
6. La bottega seguente h a internaraciUe la scalcila dell’ ammezzalo, il triclinio ed u n recesso che
pare il silo della cucina.
7. Bottega con abitazione an nessa, aila qu a le si accedeva per un a breve faucc comunicanle con
u n a trio lo , ove e ra la g rad in a la delle stanze su p e rio ri, la bocca della c isle rn a , il fusorium e l’adito
a lla c u c in a , che contenendo la la tr in a , un'n^o/fteca e un a seconda cisterna avea u n ’ uscita sep arala
nell’ an d ro n e n . 8 . All’ estremo della su d d e lla fauce Irovasi il lablino e , mo n tan d o du e g r a d in i, il
viridario co n u n cubicolo cd il Irielinio.
9 . Bollega con la so lita scaletta dell’ ammezzato c u n a cella nel fondo.
1 0 . È un a casa , il cui androne immette in u n v irid a rio cinlo per due la li da porlico so rre llo
(la (luatlro colonne congiunte fra loro mediante u n podio. A sin istra dell’ambulac ro an terio re Irovasi
il triclinio, e ncH’a llro lalo u n a scala di pielra, indi ire cubicoli. Di fronte è situ ato il tabiino costeggiato
da u n occus c da u n ampia localilà rozza con adilo indipendenle nel vicolo meridionale n . 14: accanto
al viridario sta u n ' apotheca, a lla qu a le e ra n o contigue un a cella, la cu cin a e la la lrin a.
11. 12. BoUcghe app arten u te a i fratelli Aldi, fabbricami di colori; ad esse e ra addo ssata l’ollicina.
13. Abituro composto di duo stanzette terrene.
15, E n tra la secondaria della casa n. 16.
16. Quest’ abitazione ricca di pittu re pregevoli ap partenne ad u n lai Tito P a n te ra , come si rileva
da u n suggello rin v en u to il 4 marzo 1869. L’ an d ro n e è costeggialo da dn e cubicoli, splendidamcnle
d e co rati; in quello a sinistra eran o q uattro q u ad ri, dei (piali u no è d islru llo , il secondo rappresentava
Diana C(1 Atteone, il terzo Narciso ed il q u a rlo Moleagro; su pe rio rmco lc ad essi rico rre u n fregio con
le rap presentanze di Apollo e Maisia, e di Medea o le Peliadi. L’ a trio e ra anche ornalo di du e q u ad ri,
di cui è conservalo quello clic rappresenla Bcllerofonte in a llo d i ricevere la le llc ra da Preto alla
presenza di Slcnebca, che rimira altentamenie l’ e ro e , mentre è quasi pe rd u to l’a ltro , in cui si vollo
riconos cere Erco le ed Esione. A drilla delTalrio Irovasi u a ’cxedra con du e po rle, dove si ammiran o ire
importanti (lipinti: il primo rap p resen la Erco le e Nesso, nel secondo vedcsi u n eroe a rmalo dcl tulio
come un solilato rom an o , il (piale combalto co n lro u n ’ Amazzone a c av a llo , e il lerzo esibisce due
scene relative al mito di lìeilcrofontc. Questa c.xedra è p receduta d a u n oecu*, al qu a le si perveniva
per l'andito solloposlo a lla g rad in a ta , avente l'accesso d alla l’au ce attigua. Il lablino fregialo anclTcsso
di dipimi, fra cui è notevole u n q u ad ro con le Ire Grazie ignudo, nel loro ben noto aggruppamento,
tiene un a spaziosa fin es tra g u a rd a n te n ella casa v ic in a , posta in u n livello su p c rio re , e d alla (¡uale
era forse diviso con cancello d i legno. Dal tabiino e dalle f a u c e , che si trova d’ acc an to , c nel cui
estremo è situ alo il Irielinio, si passa nei giardino avenlc il la ra rio , e dove tro v an s i un «pol/icca, u n a
scaletta di fabbrica pcr le slanze su p e rio ri, la cucina c il cesso sottoposto alTanzidetta s c a le tta , con
u n a cella d 'in c o n tro , occupata forse dal servo che custodiva la porta n . 15.
E u n ’abilazione, il cui a n d ro n e costeggiato dal triclinio c da u n cubicolo, contenente la grad in a la
dei cenacoli su p e rio ri, immclle nelTatrio con impluvio, c islerna, focolare c du e nicchio per i Penali.
In fondo alTatrio trovasi il tablino, situ ato fra u n cubicolo e la faucc, la qu a le contenendo u n a seconda
grad in a ta menava al viridario. Questo circondalo da portico so rre tto da undici colonne di fabbrica
ha il puleal marmoreo cd il solito la ra rio . SoUo a l porlico stanno u n ’ e .redm , u n secondo Irielinio
g u a rd an te nelTabitazione n. 16, e finalmcnlc Tajìoi/iecrt con Tadilo a lla cu cina. •
18. Altra casa con l ’an d ro n e , avente d a u n lato u n cubicolo, in cui si trova la scala dei cenacoli
sovrapposti, e dalTaltro il Irielinio decorato del dipinto di Io ed Argo. L’a trio lia nel mezzo Tim|iiuvio
di pietra c di fronte il labiino costeggialo da im cubicolo o dalla faucc, nella qu a le stava u n a scalcila
c la nicchia dei Pen a li. P c r questa fauce si en trav a nel viridario con portico soslenulo Ua tre colonne,
avente a sinistra due cubicoli, e nel lato meridionale u n altro cubicolo orn ato delle rapprosciilanzc
di Galaloa sul delfino c di Venere che addila ad E lcna il pastore Pa rid e. Al termine dol portico
Irovansi Tapoi/iecij c hi cucina.
19. Uscita se condaria della casa n . 2 1 . Qui presso è dipinto sul mu ro cslcrno il busto di u n
g uerriero quasi di grandezza n a tu ra le , con galea crisfala, lo ric a, scudo c lancia.
2 0 . Bollega annessa a lla seguente abitazione.
2 1 . Questa ha il solito a n d ro ne , che immclle nclTatrin lu sc an ico , ove Irovasi dapprima u n cubicolo,
poi u n ’ala con le rappresentanze di Amor punito o di Tcsco che riceve il gomitolo d a A rian n a ; indi
u n a fauce, che chiusa nel fondo in epoca più la rd a venne aggregata ad un a cella, la quale ha ingresso
dal portico dcl virid a rio . Di fronle è situato il tablino, cui sta d’accanto u n cubicolo, divenuto larario.
Viene in seguito il viridario circondalo per due lali dal po rtico ; vi si trovano iiu ’a ra di fab b ric a, il
la ra rio in forma di edicola c due bocche di c isterna. A drilla dclTuscila de! labiino stanno due cubicoli,
c a sin islra vi l'anno riscontro il triclinio, u n ’ apotheca, ed un passaggio che menu alla cucina cd al
poslicum della casa n . 19.
2 2 . Botlcga con sc alc ila p c r l’ammezzato ed u n cubicolo.
23 . A ltra bo tteg a, cui è addossato un cubicolo decoralo d elle rap p resen tan ze della Villoria, della
Prim av e ra , della State c di u n quadrello csibenle Danae a Serifo.
2 4 . È u n /lospitiiim avente l’area la strica la di pielra vesuviana e divisa in due parli; delle quali
la più interna era so rm o n ta la da cenacoli, ai quali si saliva mediarne un a gradinala situala accanto
a lla p rim a di tre robusto colonne, poste a sostegno dei cenacoli stessi e della toUuia. AlTarea faceva
seguito u n an d ro n e costeggialo dal triclinio e d a lla la trin a , e dopo trovavasi u n ambulacro coverto
p e r tro lali destinalo al ricovero degli animali.
2 5 . Botlcga col focolare cd u n a ru slica cella pcr gli avventori. ^
2 6 . E u n a casa , il cui an d ro n e situ ato fra la cu cin a cd il triclinio immclle ncH'atrio , che ha
T impluvio di fabbrica, il basamento che sosloneva l’a rc a dcl domeslico peculio cd il larario. A dritta
si Irovano miapolheca ed n n cubicolo, e a sin islra dn e a llri cubicoli, dei (piali imo aveva nel pavimcnlo
u n q u ad re llo a musa ico, rap prcsciitanle du e colombe. In fondo alTatrio slan n o il labliiio, la faucc c
la g ra d in a la del piano supcriore. L'ampio g ia rd in o è prec ed u to da u n ambulacro, su cui dovca trovarsi
u n log g ia to cou stanze , nelle quali o rausi rifuggite nove pci'sonc , i cui scheletri insieme, ai ricchi
monili, gli anelli c i pendenti d’oro furono rin v en u li ai 18 e 2 0 novembre 1869. Da ullimo è im’e.redra
con dictroposta apolhecu. Tra le iscrizioni grallile che si leggono su i pilastri del detto amb ulacro la
più iiuporlanle è quella che conliene il verso dell’ Eneide ( I, 234):
27. Piccola abilazionc, la cui p o rta intro d u c e in un po rtico , avcnle a drilla la la trin a cd il puleale
della c islerna, di fronte u n piccolo viridario cinlo da podio c a sin istra u n ’ampia slan za , il cui pavimento
e ra decoralo d i u n imp o rtan te q u a d ro a musa ico, rap p rescn lan tc lo nozze d i NcUuno e Amlitrilc, o ra
traspoiTalo nel Museo Nazionale di Napoli. Accanto a qu e sta stan za cvvi u n cubicolo, che nel pavimento
avea pu re pesci cd an itre in musaico rinchiusi da un a zo n a, che ad essi serviva d a co n to rn o ; c poi
Ull repositorio nel siibscninrc di un a g rad in a ta a ttigua, nonché la cu cina, in cui sono gli adili di un
angustissimo ergastolo e di u u ’npoi/iecn sottoposta alla scala aiizidetta: di fronte alla cucina sta il triclinio,
con liiieslra sul virid a rio , abbellito della rap p resen tan za di Narciso.
28 . Gradinata d i u n piano supcriore.
L’ Isola terza della Regione n o n a è c irco sc ritta d a l cardo e dalle vie p rima e seciiiida.
1. Bottega dipciulcnle dall'abitazione seguente.
2. Questa bii il solito a n d ro n e , che avendo a d ritta un a cella, immette nelTatrio, dove sono tre
gran di fornaci. A sinistra si Irovano il tablino ed u n cubicolo , di fronte il viridario c ircondalo da
portico so rre tto da pilastri, c in to rn o ad esso u n oecus, il tric lin io , u n rcpositorio seguilo da g rad in a ta ,
rlic menava alle slanze su p e rio ri e anche a lla cucina, alla cella penuria e alla la lrin a.
3-6. Lo Ire bollegho seguenti appartennero al medesimo pro p rieta rio della casa, di cui fiancheggiano
l’ ingresso c che fu ab ilala d a Marco Lu crezio, Ilumine c decurione. A sinistra della p o rta è la cella
delTostiario, situ ala n e l so ttoscala di un a g rad in a la pel piano su p c rio re . P e r T a n d ro n e , decoralo di
du e q u adrelli c d elle ligure isolale di Baccanti, si en tra n e ll'a lrio , dove a d rilla trovansi il la ra rio in
forma di lempictlo, già o rn a to di piccole colonne, c due cubicoli, dei quali Tuno era abbellito dalle
rappreseiilaiize d i Endimione ad d o rme iilato , di u n a Ncrcide suìTippocampo, d i Ghirone clic insegna