N. 2 1 . Gradinata di u n ’abitazione collocata nel piano supcriore,
N, 22. È il pistrino appartenente alla casa di Prisco, cho ha l’ arca delle m a c in e , il l'orno, un a
piccola cella, i soliti poggiuoli cd un g rande serbatoio d'acqua: indi seguo u n atriolo con tettoia sorretta
da pilastri, di solto alla quale trovasi a sinislra il pnnt/ícíiiín, elio comunica col pracfurmum, poi l’ho rm tm ,
la latrina, la scaletta dei lastrici, c finalmente il vano di comunicazione colla casa di Prisco.
N. 2 3 . E u n ’altra abilazionc, nella quale si entra pel solito androne, devo a dritta è u n a la trin a.
NcH'atrio si veggono nel mezzo u n puleale di marmo cd u n Irapczoforo, noncliò u n incavo nell’ estremo
della parete sinistra adibito per arjnadio : a drilla c J a sinislra della p o rla trovansi due cubicoli. Di
rincontro all’ ingresso è situato il labiino costeggialo da un a faucc c dal triclinio, ed ornalo u n tempo
di due imp o rtan ti dipinti trasportali nel Musco Nazionale, dei quali il p rimo rappresenla Marte c Venero
c il secondo Amore pu n ito . In ullimo trovasi un piccolo viridario circondato da due celle e da duo
cubicoli.
N. 24-26. In quesla casa si entra por un androne preceduto da vestibolo , e fiancheggialo dalla
cucina, c h e ha allato la la trin a ed un a cellella con ingresso separato sul vico n. 2 4 , e dalla bottega
II. 26, elio contiene il podio per la vendila ed u n .dormiiorio , da cui si riusciva anche nel suddetto
androne. Questo p rima di immettere nell’atrio moslra a sinislra i p rimi gradini della scalinata a l piano
supcriore. Nel mezzo delTalrio irregolarmente disposto cvvi u n ’area scoverla, circoscriita dà pilastri che
no sostenevano la tettoia, congiunti fra loro mediante u n podio assai basso col solilo canaletto per ia
coltivazione dei (lori; a drilla slava ima seconda scaletta, c a sinistra u n triclinio fincstrato o u n a cella
comunicanle con a l t r a , d i cui T uscita è dalla p arte orientale dell’ a lrio. Viene in seguito il viridario
decoralo di. u n a grande rappresentazione di p iù animali , che si azzuffano tra loro. Ai iati di questo
q u adro sono dipinte due erme, c nello zoccolo si veggono in allrcllan li riquadri Tritoni, Chimere, an itre,
|icsci, grifoni, ed un a marina con ba rc a e ligure d i pigmei. In fondo al viridario si trova la nicchia dei
Penali, c u n lalo di esso è coverto da tettoia so rre tta da un a soia colonna e che protegge gli aditi di
u n cubicolo c di u n oecus.
N. 2 7 . È un a o fficina, avente u n doppio in g re s so , aggregata alla casa n. 3 5 . Presenta u n ’ area
con fo rn a ce , vasca c duo p o g g iu o li, nonché un a cella con uscita n . 2 9 , ed u n a fauce che comunicava
colla porla secondaria della casa n. 35.
N. 2 8 . È un a pubblica latrina.
N. 30. Altra officina dcl p a ri'an n e ssa alla casa n . 3 3 , e formala di u n ’area con focolare, e di una
cella, dà cui pcr tre g radini si discendeva nelTalrio delia suddetta abitazione.
N. 31. Adito d i u n a gradinala indipendente, che portava ad u n piano sujicriore.
N- 3 2-33. Taberna vinaria con banco rivestilo di marmo, in cui stanno infisse sette grandi urn e di
terracotta.
N. 34. Bottega ru stica con la solila scalcila.
N. 3 5 . Questa casa lia l’androne, pcr cui si enlra in u n ’ a trio Iclr.islilo con impluvio e due solo
colonne, essendo crollate le allro d ue, e sosliluilc da travi di legno. Sul lalo orientale delTatrio irovansi
du e cu b ico li, u n ’ ala cd un triclinio fincstrato , c su ll’ occidentale un a spaziosa slanza , u n ’ angusta
apotheca c la gradinala del ¡liano su p c rio re ; indi la porla cbe comunicava con l’ officina n. 3 0 ,
c la l'auce che menava all’ officina n . 27 e a cui era attiguo il tablino seguilo da viridario, dove fu
elevalo u n ¡iodio di terra per la coltura dei fiori.
N. 36. Boltega d’ incerta destinazione.
N. 37 . Altra bottega dipendcnlc dalla casa seguente, con cui comunicava.
N. 3 8 . Questa piccola casa fu aggiunta più tardi a ll’ abitazione di Popidio Prisco: consiste d i un
atriolo con impluvio d i fabbrica, ove a drilla sta un a la trina c il vano di comunicazione col viridario
della casa di Popidio; a sinislra Irovansi du e c u b ico li, u n a gradinata solto alla quale è u n 'a p o th e ca ,
c il tablino rasentalo da un a fauce, per la quale si perviene ad allro piccolo cubiculo.
N. 3 9 . Una seconda ta b e rm era annessa a questa casa, ma pare d ie la porla di passaggio sia poi
divenuta un a latrina comune.
N. 4 0 . E un a bottega preceduta da g radino, la quale in fondo Ita il cosso nascosto da muricciuolo.
N. 41. Cella vinaria, nella quale, oltre ad alcu n e anfore poggiale alla sinistra parete c circondale
da un canaletto di lerracolta , perchè l’ a c q u a , con cui venivano r in f re s c a te , n on si fosse sparsa sul
pavimento , s’ incontrano due sotterranei ad uso di cantina, e q u a ttro poggiuoli d i pietra : ha inoltro
nel mu ro di fronte u n ’a n gusto adito alla latrina.
N. 43-44. Spaziose botteghe, di cui ia p rima dipendeva dalla casa di C. Vibio.
N. 4 4 . Questa laberna appartenne ad u n tal E d o n c , cd ha in fondo la gradinala pcr le stanze
su p e rio ri, cd un a porla di comunicazione con la casa seguente.
N. 45. La quale era piuttosto piccola, ma splendidamente decorala con p ittu re e musaici- Sul
pavimento delTandronc è effigialo a musaico u n orso ferito nel ventre da un venabuio, c al di sopra
di esso è scriiro IIAVE. Sullo pareti si veggono i b u sti di Pane e di u n a Ninfa riu n iti insiome, c Ire
figuro muliebri librale in aria. L ’ a lrio ha l’impluvio non interamente rif a tto , cd è decoralo di alcuni
gruppi di Fau n i e Baccanti, e di u n a ltro in maggiori proporzioni rap p resentante Marte c Venero scduli
in amoroso colloquio. S u l lato drillo trovasi u n oecus abbellito d i due quad re lli , T u n o esprimenle
Danae clic siringe fra le braccia il bambino Pe rs eo , c T a llro Narciso che si mira nel fo n d o , nonclié
u n cubicolo ed u n triclinio con fineslra sporgente su! viridario. Sul Iato sinistro poi si trovano u n ’apo//iecit
con T a ttigua c u c in a , u n cubicolo cd u n a cella conlcnenlc la grad in a la d i le g n o , por cui si saliva ai
cenacoli superiori e di solto alla quale cravi u n armadio di t.avolc fornito di po rla. Di fronte alTingresso
si apre il tabiino preceduto da u n gradino di marmo o costeggialo da u n ’ a ltra apolhcca. Alle spalle
del lahiino è il viridario elegantemente decoralo dei dipinti di Ninfe in piedi, che simulano slalue, di
un a sfinge alata che regge un a v a sca , c , n c lT a llo , delle figure di u n cinghialo e di u n orso che si
azzuffano. Addossala alla parete dcl fondo o sellenlrionale ovvi u n a bellissima fontana rivestila di conchiglie
e musaici, i quali rapprescnlano N c llu n o in piedi poggialo al tridente; Venere Euploia sdraiata nella conchiglia
e col velo inarcalo sul capo ; n n Amorino, volante clic p o rla in mano u n ’ insegna milita re ; a ltro
Amorino che reca la corona c il ramo di palma ; du e teste di Medusa ; o p iù pesci cd anitre n u o tan ti
in uno stagno.
N. 46- Botlcga.
N. 4 7 . Lali'ina pubblica.
N. 4 8 . È questa T abitazione d i u n lai D. Caprasio P r im o , come lo attesta u n suggello quivi
rinvenuto. Un lungo androne , avente a sinistra la cucina ricavata dal rimaneiilo delia bottega adibita
poi pcr T anzidelta la trin a, immette nell’ atrio con impluvio marmoreo nel mezzo, a capo del (¡uale è
u n poggiuolo p e r la sta tu e tta , da cui zampillava l’ acqua, lu fondo all’ alrio, invece del solito labiino,
trovasi un a cella rasentata a sinistra dalla faucc, e da u n lalo cvvi solamente u n vano di comunicazione
colTatligua bottega n. 4 9 , e dalTallro due occi frammezzali da u n ’apolheca. Succede ai due occi u n triclinio
finestrato adorno delle figure della Sfate coronata , c h e , recando nella sinislra alcune spighe , con la
dritta si fa arco sul capo dei velo svolazzante; delTAulunno solto sembianze muliebri, po rtan d o in mano
e nel grembiale varie f ru tta ; e finalmcnlc delTlnveruo anclic solto forme femminili, con lungo manto clic
ne ricovre il capo.
Qucslo triclinio h a l’ adito nella ccnnala fauco, pcr cui d a lT a lrio si perveniva a l viridario c a tre
cubicoli , dei quali il secondo fu mu ta to in apotheca coutcncnle la gradinala del piano supcriore. In
fondo alla stessa faucc cravi u n armadio di tavolo con tro ordini d i scansie.
N. 5 0 . Bottega con scaletta p c r T ammezzalo.
N. 5 1 . Pcr androne costeggiato da duo cubicoli si cnlra n e ll’ a trio , nel quale oltre all’ impluvio
cvvi la cisterna, la cui bocca è formala da u n grosso dado di travertino. Su l lato orientale delTalrio sì
trovano allri du e cubicoli ed u n ’ apotheca, o su ll’ occidentale , in u n angolo gli avanzi di u n focolare
provvisorio, un a rozza cella c u n ’ala. In fondo sta il tabiino, clic è posto tra la faucc, e un o spazioso
triclinio, e comunica p c r u n angusto passaggio col piccolo viridario; esso è circondato pcr due lali da
p o r lic o , sotto a l quale s’ incontrano gli aditi d i u n oecus e di u n esedra , clic costeggiala da un a
seconda fauco ha alle spalle la cucina col cesso ed u n piccolo forno. Al di sopra dcl forno erano due
cellcllc, forso il tepidario cd il caldario di n n bagno.
N. 52 . Questa laberna lia di fronte u n an d ito , in fondo al quale era forse u n a v.asca di fabbrica.
N. 5 3 . Adito di u n a scaletta, che menava ad una abitazione supcriore.
L’ isola lerza di questa regione ò circoscrilla dal deciimoniis m a jo r , dal cardo , dalla via p rini« c
nona.
N. 4 . Taberna avente an che due p o rle secondario sul vico occidentale, il podio p e r la vendila cd
un a cella por gli avventori; di fronte vi è u n ’ a ltra localilà, pcr cui si passava ad u n cubicolo c ad u n
triclinio , di rin co n tro a l quale trovasi la cucina.
N. 2. Gradinala di u n piano supcriore indipendente.
N. 3. Spaziosa bottega, nella quale a destra sono cinque urn e di terracotta addossala alla parete,
e accanto ad esse n n mortaio di travertino. Nel fondo stanno la cella por gli avventori ed u n a fauce
che rasentala dalla scala doli’ ammezzalo con sottoposta la trin a menava ad u n cubicolo c ad u n a
apotheca.
N. 4. È u n ’officina annessa alla casa seguente n. C c formala di u n a laberna con podio, d i un a cella
in fondo c di u n passaggio che conduce ad uiT arca scoverla, la quale a sinislra presenta due anguste
celle, a drilla u n pìccolo forno, un a vasca con can.alc, c la la trin a, c di fronte u n triclinio finestrata
alligno ad u n cavedio. In questo sono la cucina cd u n ’ apotheca.
N. 5-7. Quesla casa h a T androne costeggiato da due botteghe. NclT atrio avente T impluvio
rivcslilo di marmo trovasi sul lalo destro luT ii/ioi/iecn, c di fronte a lTingresso ì) labiino posto tra un
cubicolo e la f a u c c , pcr la quale si andava all’ officina sopra descritta. Alle spalle dcl labiino stanno
un a cella , u n triclinio finestrato , ove furono rinvenuti gli scheletri di o tto infelici clic vi si erano
rifu g ia li, cd il viridario , in fondo al quale si vede u n ’ edicola , in cui era collocalo il sim ulacro in
marmo di Venere Anadionicnc. A dritta del dello giardino s’ incontra u n secondo vano di comunicazione
con T officina n. 4.
N. 8. Seguo un a iaàerii« , con ampia cella f in e s tra ta , accosto alla quale è un a fauco uscente in
u n alriolo, che coverto per due lali da lettoja ha in fondo du e cubicoli e la la trin a , e a sinislra u n
breve vestibolo con gradinala , la cucina due cubicoli cd un o spazioso triclinio. Nella n ic c h ia , clic si
vede in dello alriolo ornala dcl dipinto larario si rinvenne u n a slaliiclla di Ercole.
N. 9. Quesla taberna era divisa mercè u n int.avolato sorretto da u n pilastro di fabbrica. I la il
banco pcr la vendila, c contiene il focolare, u n triclinio, un a cella ru stica c la latrina.