■ : F f
• t
1 !^
MUSAICO- — Vivacissimo sono lo linCo dello pietre, elio
coiiipoiigiin) i|iio5to mnsaìco, p ivinionto di un loMlno. scoverlo
in uno staio iiiiriibilo di conservazione.
TAV. Xl.VIll.
MUSAICO. —Unico escrnpio rinvenuto in Pompei è al corto il
simbolo, sognalo in quesla tavola. .Multi nrclicologi no parlarono
III suo scovrinienlQ, c Tra qucsli, vi Tu in Germania dii credellc
aver relaziono coiralluale simbolo
PITTURE MURALI. — Sono queslo cinque bande, ornalo in
ilivoi-sa guisa die servivano, si da imposta delle volle di coverlura,
dio sui basameiili deile pareli.
TAV. L.
BRONZI. — Diverso diiiivi, una loppa o varia marche sono
raccolti in questa tavola. N.' 1 cliiave con cnlona u barbazzale
II.' 2, 3, 4, 5, G e 7 diverso marche. S.' 8, 9, e 10
pezzi dio si suppoiigoiiu apparlciierc nd un islesso scrrnnie.
fi.' Il altra chiave.
TAV. LI.
PITTURA MURALE. — Pochi sono i dipinti dello sofllllc rin-
veniilo in Pompei , poiché quasi tulle cadulo. Questa è la
terza die noi puhhiidiiamo, la quale di mollo più ricca, è net-
1’ assiemo consimile alle ntlrc. Il sito ove siasi questa rinvenuta
è incerto , conio supposto c quello rappreseulalo nella
r Tavola dd noslro elenco, l.’allra fu rinvenula nella Villa
Diomede, come giù fu pubblicalo.
TAV. LII.
PITTURE MURALI. — Dodici molivi di trafori, dipinli su bando
in diversa guisa, servivano agli anlicbi decoralori da ri-
qu.idraluro delle loro pareti.
TAV. LUI.
PITTURA MURALE. — In quesla lavda è evidentemente dimostralo
che il soppollimenlo eli Pompei dovelle avvenire in
diversi periodi, cd in più o meno denso calorico. l'i però in-
ccrlo il precisare, se i rossi per lali circoslanza, divennero gialli
0 viceversa , ma cbe ciò avvenisse è indnbilalo, come vedcsi
in quosla parete (utlor.i esislenle in Pompei,
TAV. LIV,
PITTURE MURALI. — Eleganli sono lo dito pircUno qui accennate,
come il deltagiio del mnnianle, poslo nel mezza di
esse. Si sono r|uoste riprodotlc dal disegni dcU'cpoca, esscmlosi
ora (pmsi perdute.
TAV. LV.
PITTURE MURALI — Da una ¡stessa mano, scorgesi diiara-
mcnlo, essere siale dipinlo lutlo le stupende.figuro, die ornavano
la casa volgarmente nominala dd Naviglio, c fra le quali
quesla due son forse le più belle. Sono di oro, di gemino o
di porporn i troni delie duo divinilà Bacco c Cerere. Il Bacco
ha il manto violaceo, foderalo di verde, ed è accompagnalo
dalla solila li.gre, accovacciala ai piedi. La Corore & rieopcrla
da una Umica celeste foderata di bianco, con manlo giallo,
il quale con pieghe , maesirevolmenle dipinlo , sì svolge.
Poggia i piedi chiusi nei colurni su di uno sgabello parimenli
dì oro. E Inutile qui il rimarcare gii allribuli della face c delle
spighe cho accompagnano sempre lo immagini di Cerere, che
sono qui puro riprodollo dali’anlieo pillorc.
TAV. LVI,
PITTURE MURALI- —Parlicdari dipinli sopra inlonnci, raccdli
da più sili noi scavi di Pompei, Il pezzo di ceniro riunisco
varii allribuli apparlcnenli a diverse divinilà, fra i quali
primeggia l’AquiLi di Giovo. Essi furono tagliali c trasporli
al Museo ovo si conscrvono.
TAV, LVII.
BRONZI.—11 primo cho si presenta innanzi è uno doi più
beili ulensili rinvenuti in Pompei. Queslo Tripode fu doscrillo
dal Quaranla, che osservava doversi alluderò alla oscurità dogli
oracoli che dal Tripode pronunziavasi, le tro sfingi ivi
accovacciale, ed i festoni o buecrani in giro, elio i Tripodi
erano dosliiiali anche a ricevere il sangue dolio villimo quando
giuravano i palli coiilriilli. L’altro più iiidielro segnalo, sobbono
semplicissimo nella sua forma,è sempre oleganlo o mollo ingegnoso
pel movimonlo doi Ire piedi congiunli fra loro da alzare od
abbassare lu ceppa a volontà.
TAV, LVni-
PITTURE MURALI. — Parlicoi.iri di diverso pareli dì Pompei,
i duo lalerali apparlenevano aila decorazione di una slessa
camera , con lullo cho vai'ialo fossero tra loro.
TAV. LIXPARETE.
— Ognuno può immaginare di questo dipinlo quanto
grandioso dovea essere l’ inlera parola, poiché quesla al cerio
può giudicarsi la pai'lo sottoposta , la quale decorala corno
vedesi dai comparlimenli archilollonici, dovea ohi sa in qual
modo variare nolla parte superiore.
TAV. LX.
TAVOLETTE CERATE.— Nel Luglio dol 1875 si rinvennero
nella Cosa situata alla lleg. V Is. I ii.' 2fi sopra il porlico
dcl poristifio, in uno spazio d'un mezzo metro cubo incirca,
con ordine, rnccolli contotrcnladue libelli, fra trillici, dillici ed
isolali, incisi con siilo su tavolone spalimilo di cera. Esempio
unico rinvenuto Un’oggi, ed in allora doscrillo dal Professore
De Petra, attuale Direttore del Museo Nazionale.
VEDUTA. — Di u
dalla (|uale per ine
alle Termo.
TAV. LXI.
T.AV. LXll.
BRONZI EO AVORII. — Destinale alla cura della persona sono
lo qui segnalo suppellettili. Due vasi di avorio ed uno di
crislallo di rocca adatti a conservare bellelli. Un anello,
riunisco assieme un vasello quattro strigili ed una patera.
Il vasetto conteneva gli unguenti odorosi, dei quali nel bagno
ungevansi il corpo gli antichi, prima dello fregazioDi, che i servi
facevano loro sulla epidermide, mercé lo segnalo strigili.
La patera serviva allo bevande. Due pellini uno di bronzo ,
l’altro di avorio sono pure qui segnali, come aghi crinali
quelli in appresso, puro ossi di avorio, o l’anforetla desli-
iiala ad ncque odoroso. Un elegante specchio col manico in
bronzo è pure qui pipurlato cd in fine una bagnarola anche in
bronzo che serviva nelle privalo dimoro.
TAV, LXIII.
MUSAICI. — Diversi dettagli da diversi pavimenti raccolli
sono rappresentati in questa lavola. Nel mezzo è segnala una
colonna riveslila di eguale musaico. Lavoro dillìcollosissimo,
per la sua spianatura, dovendosi otlenero su di una suparlicie
curva quale è quella di una colonna. Dossa fu rinvenuta nella
\’ia doi Sepolcri nella casa di fronte alla Villa Diomede.
T.AV. LXIV.
TERRE COTTE- —Queste duo statue di misura media M. 1,17
rappresentano un’allorc cd un'altricc, ablàgliati nei ooslumi da
loro rappresentali, conservando sul volle lo consuolo maschere,
che usavano pcr spandere con facilità la voce nei teatri.
PITTURE MURALI. — Due diversi motivi sono espressi in
quesla tavola. Si l’uno cbo l’altro al certo destinali a guarnire
pareti di maggioro importanza, a di ciò si può aocerturo
pel siiloma largo tenuto dal pittore ancbe nollo parti più iiii-
PARETE.—È al certo una delle più grandiose Pareli quella
cbo riportiamo. Essa conluUoccbè in parlo sfregiala, ne é facile
la sua divinazione. Il quadro di mezzo sembra rapprcsenlaro
la favola di Laocoonte. Non di facile inlcrpclrazione però è il
firogio cho ia decora superionnonle pcr lo lìgurelle Egiziane ivi
dipinto simili, a quello espresso nella parole a Tav, LX\.
TAV, LXVII,
TERRE COTTE. — Oltre lo slucco. gli .nnlichi adopravano la
lerra-colln, per lutlo ciò che serviva loro a decorare gli esterni
degli Edifici. I vari esempi ohe qui segniamo, apparteiievano
all'estremità sporgenli del letli. La maggior parlo di ossi, sono
Anlefisse, olio servivano da tosíalo allo lególe curve, dcsliiialc
a covrire l'unione dello piane, o gli altri, erano sbocchi di
condulti piovali.
TAV. LXVIII.
DIPINTI MURALI.—Lo cinque bando in diversa guisa ornate,
cbo qui ossorvnnsi , sono stalo ricavate da più pareli , allo
quali servivano di base, girandu ciascuna di esse all’inlovno,
degli inlori compresi.
TAV, LXIX.
PARETE. — La simétrica disposiziono di quesla Parete, c
l'accordo dello sue tinto ò lale, cbe l'abbiamo credula degna
d’essere pubblicata. Dal quadro nel mezzo espresso può supporsi
cbo il eompro.so ove fu rinvenula doslinnlo fossn od abbigliarsi.
TAV. LXXPARETE.
— Di assai maggior lavoro ù quesla cbo siegue,
0 può dirsi pure variala mollo da tulle lo altre pubblicale.
Le duo figiirelle dipinte nella parlo superiore in cosUiine
Egizio sono simili a quello osservalo a Tav. LXVI. Quesla
fu rinvenula alia Reg. VI, Isol. XIV, N.’ 20.
T,\V. LXXI.
DIPINTI. — Quallro Amorini, sopra allrcllanlo bighe, lirnlo da
Capri, furon rinvenuli nel mezzo di quattro pareti in uu
cubicolo appirlencnle ad una modesta dimora. Essi sono
dipinti a chiaroscuro su fondo giallo, della grandezza poco
più di questi cbo riproduciamo.
TAV. LXXII.
ARGENTI. — Sei svariali pozzi di vascllamo , in argonlo
cesellali, da cui dopo IS secoli, l’odierna modi ba preso ad
iinilarc, son quesli cbe pubblicliiamu. 11 bicchiere a guisa di lesta
di cervo ci fa nolo, che fin da quei tempi era usanza, di vuotare
la Coppa una volla posta al labi'o, non polendovi reggere il
liquido in vermi modo si posasse.
TAV. LXXIII.
DIPINTI MURALI. — I dne gruppi volanti , di una Baccante
cbe guida un Sileno , e di ua Fauno cbo sorreggo altra
B.iccanlc, sono fra i più bolli cbe hanno rivisla la luco, dopo
lauti secoli sepolti. La loro composizione è lanlo largamcnlo
Irallala, quanto accurato ne sono lo parti.
TAV. LXXIV.
PARETE. —Nella Reg, VI, Is. XIV, N,’ 20 si è rinvenuta
questa stupenda parelc. La grande figura scdula nel mezzo
sembra cho sia un Orfeo in atto d’ accingersi n suonare la
cetra, pria cbe gli animali s’ assopissero a quel suono come
iieccnna la favola. Tal momento fu scoilo dal Pillorc pcr più
vivncomento rappreseiilarli,
TAV. I.XXV.
DIPINTO MURALE. — In un cubicolo, solo imbiancbilo, furon
rinvonute noi ceniro dello pareti, ciò cbo in quesla lavola è
rappresent ilo, 0 che si riproduco sobo per dimostrerò come quei
pilliiri, aacbc Irattnndosi di piccola cosa, fossero oicganli o
come dipingessero il somplieo ohlaro-oscuro.
TAV. LXXVI.
DIPINTI MURALI. — Quesli dipinli rinvenuti in giro d’ un
pilaslro nella Fullonica, chianinioiilo dimoslrano di quali mezzi
si servissero gli anlicbi pcr nettare i loro panni ; niez/.i che
a quanto sembra sono gli stessi cho noi adopriamo , tranne
la Slrelloja che cortamenlo servir dovea loro, in luogo dei
ferri a stirare.
TAV. LXXVII.
DIPINTI MURALL-1 particolari che si racchiudono in questa
lavola, sono presi dalla Collezione dei dipinti murali, raccolli
al Museo Nazionale, cd apparlcner doveano al corto por la loro
dimensione ad una grande parete. Essi ci fan supporre quanto
elegante dovca essere, dipinta su campo bianco dcl lutto dissimile
allo altro ricavale su fondi colorali, da cui gli arlisli Iruovano
quel brio dio lanlo le dislingiio.
TAV. LXXVIil.
PITTURE MURALI. — Elegantissimi sono i diversi gruppi
marini rilraUi in quesla lavola. La purezza dello formo , o
la bizzarria della composizione , dimostrano quanto il genio
dell'arte guidasse gli arlisli di quel tempo.
TAV. LXXIX.
PARETE. — Questa paiole varia dalle allre, pei suoi fondi
cclesli reramcnlo iidoprali. Ricca nel dcllaglio e brillanic nel
colorilo, può rilcnersi fra Je più belle rinvenute fin ora, con
liiltiiccbé le mancasse un quadro figuralo nel mezzo,
TAV. I.XXX.
BRONZI. —Qui raccolti veggonsi vario formo di lucerne, da
sospendersi o portarsi a mano. Cho gli anlichi avessero lale
arnese con uno o più becchi di luce, è chiaro conio veggiamo,
e che queslo si usassero più o meno alte, lo provano i
candelabri di diverso altezze ohe qui pure riponiamo.
TAV. LXXXI.
DIPINTI MURALI. — Dello due figure scdoiili , a conloriio
qui disegnate, solo la prima può cliiaramento definirsi pcr un
Giovo, atieso l’aquda posla vicino. Esso furono scoverlo nolla
cosa voigormento nominala dcl Naviglio, o del .Marinaio, nella
Reg, VII, Isol. XV, N.* 2.
TAV. LXXXII.
PITTURE MURALE. — Grandiosa è la composiziono di questo
quadro rii|ipresenlaiite una accanila caccia di belve. Bollo è
il gruppo della ligro cho iivvenla il toro, come il movimcnlo
dol grand’ orso ohe vedcsi noi mozzo. Più di tulio poro è
pregevole la composiziono dell’ intera scena, ovo veggonsi
quasi piilpilanli i cacciatori che insegnano lo belve.
TAV. LXXXI1Í.
VETRI.— Riponiamo qui riimili , vari oggetli di pnsla
viirea. Questo gonero di lavoro , adoprato mollo da’ Greci ,
fu pure da’ Romani usalo , in special modo nei sopolcri ,
come lo alloslano lo lombo Cimianc, ove in gran copia si
fra lo urne cenerarie.
TAV. LXXXIV.
DIPINTI MURALI, — Dai primi scavi della dissepoll.a Citt.à,
verniero fuuni i duo grandi quadri qui accennali. Il primó
rappresenla la fanciniiczza di Ercole, in alto di strozzare i
scrpenli, il secondo Tolcfo rieonoseiulo da Ercole. Quesli duo
dipinli, staccali dai muri, furono IrasporUili al Museo Naziunalo
ove mnmiransi nella corrispondenlo collezione.
TAV. LXXXV.
PARETE. — Si è qui credulo util cosa pubblicare solo la
mola (li una grande parete, perchè ripetendosi quesla uguale
si è avuto l'agio di usare proporzioni maggiori, onde riprodurre
con chiarezza la quantità di miniili ornamcnli lanlo bcllamciilc
disposli.