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dove addossala alla parelc del fondo vedesi un a fontana rivestila d i musaici e conchiglie, che contiene
in u n a nicchia la sta tu e tta marmorea di Sileno, il quale dalTolro faceva sc aturire l’acqua nella vaschetta
di marmo postavi innanzi. NoH'ambuiacro occidentale c la cucina col cesso.
N. 57. È u n ’ a ltra abitazione, ia cui porla è costeggiala da du e pilastri di fabbrica sormontati da
capitelli s c o lp ili, che ritraggono ligure dol tiaso bacchico. V androne preceduto da breve vestibolo
c posto fra la cella delTostiario cd u n oecus immette nelTalrio, dove, oltre alTimptuvio di pietra c il puleale
di ma rm o , eravi nel mezzo u o a fonte, la cui vasca somigliava ad u n a lampada circolare a dieci becchi,
con o rnali d i maschere c fogliami. Su i lalo sinistro stan n o u n a cella contenente la gradinala delle stanze
superiori c due cubicoli; a drilla poi u n triclinio e due altri cubicoli. Seguono da ambe le parti le alae,
u n a delle quali ha u n rialto di fabbrica per Tarmadio deslinato a rinchiudere lo majorum imagines.
11 labiino, che lia la soglia di musaico ritraente u n serto di edera, teneva addossala ad u n a delle
suo «nías l’arca dcl domeslico peculio fatta di legno, foderala di ferro c con pregevoli ornali di bronzo.
Accanto a i tablino, col quale comunicano, sono u n oecus quadrato e la fauce a ttigua ad u n allro o em .
Amendue questi oeci aveano l’ingresso dal peristilio, che pcr tre luti circondava il viridario, c conteneva
u n pergolato so rre llo da colonnelle di fabbrica. Sulla parete occidentale, cui è addossalo il g ia rd in o ,
è prahcata la nicchia dei Penali; e sotto al porlico orientale irovansi Ire msticlie colle, delle quali una
racchiudeva la gradinata delio località superiori.
^ N. 58-00. Costeggiano l’androne di quosla casa due labernae: quella n. 5 8 ha nei fondo due scainlte.
c Talira N. 6 0 fu occupala da un tal Sa turnino, che probabilmente vi esercitava il mestiere di negotiaior
aerarius.
L ’alrio di della abitazione è luscanico con impluvio di pietra, cd è circondalo da q uallro cubicoli e
due ali. 11 tabiino è situalo fra la fauco cd u n oecns decoralo dei dipinli di Polifemo c Galaica , c di
Andromeda c Perseo. Il viridario è circuito per Ire lati da porlico, c avea nel mezzo una vasca semicircolare
che riceveva l’acqua da un a vaschetta minore, in cui si accoglieva quella dello lolloie. Sollo a! porlico
occidentale si trovano la gradinala per il piano su p e rio re , la porla postica che esce su ll’ angiporto n.
8 ed ha accanto un a cellella, e (inalmcnlc u n apolheca. xNcIT ambulacro meridionale stanno la cucina
col pozzo, la la trin a , la nicchia dei Penali cd u n larario , in cui erano rappresentati Vulcano cd un
Lare; c più nello interno un a cella p en aría costeggiata da u n dormitorio pei servi. Viene quindi il triclinio
preceduto dall’apoiAeca c decoralo di pregevolissimi dipinli, clic esprimono sacrifizii falli in onoro delle tre
dee intervenuto al giudizio di Paride. Con queslo triclinio comunica u n occi«, che u n tempo era dol
pari elegantemente adornalo.
N. 01-C3. Come la casa precedente, anche quesla ha Tandronc fra du e holtcglic comunicanti con
l’atrio, che privo di slanze su l Iato sinistro tiene invece a dritta ia gradinala dcl piano supcriore, due
cubicoli c l’ala che per un a fauce introduce nel triclinio, dove si osservava il dipinto di Ilvla rapilo dalle
Ninfe. Di fronte a ll’ ingresso stanno il lahiino c due ocet aventi l’uscita nel porlico dol giardino, nel cui
ambulacro occidentale si trovano u n cubicolo con armadio nel mu ro , un a cella rainiliare cd u n apolheca
seguila dalla cucina con le sue dipendenze. Dal peristilio si usciva inoltre nclTangiporlo u. 8.
L’Isola quinla circoscrilla dalle vie secunda, scplima e octava e dal (jcciiinaiias major comprende la
più antica Terma di P om p e i, fatta p e r decreto dei decurioni a pubbliche spese. Alla sua costruzione,
che non fu ultimala p rima della m orte di Augusto, presiedettero il duumviro L. Cesio figlio di Caio ’
c gli edili C. Occio figlio di Marco e L. Niremio figlio di Aulo.
N. d . Gradinala che menava ai cenacoli sovrapposti, ed è preceduta da u n banco d i fabbrica per sedere.
N. 2 . È queslo l’ingresso al bagno virile. Una faucc introduce in u n ampio a^ìodgierimn, il quale
nobilmente decoralo con fregi di stucchi a rilievo moslra addossali alle pareli i sciliÌi di fabbrica coi
rispondenti suppedanei , c ad un a certa altezza dal suolo i buchi dei travicelli infissi nel mu ro jier
sostenere le vesti dei bagnanti. Nella parete di fronte c pralicalo u n loculo, chiuso da vetro, dove di
n ollo si poneva la lampada, c al di sopra un a fineslra alquanto am p ia , con gran vetro muralo nella
fabbrica stessa. Di sollo alla fineslra si vede in rilievo la protomc delTOccano.
Olire alla porla della fauce suindicata, ve nc sono in questo spogliatoio altre cinque ; la p rima a
drilla di chi entra immetto in un a cella, rileniila da qualche d otto per un elacolhcshm, cioè stanza destinala
alle fricazioui degli olii e degli u n g u en ti; pcr ia seconda, allraversaiido un a lu n g a l'auce, si perveniva
alla fornace; dalia terza si entrava nel lepidarinm-, la q u a rta dava nel frigidarium-, e la qu in ta comunicava
col viridario dcl liagno.
D frigidarium presenta la forma circolare, c h sua volla era superiormente illuminala da finestra.
Al di sollo della volla gira alT intorno un a c o rn ic e , nella quale è effigiata a rilievo di bianco slucco
sopra fondo rosso una corsa di Amorini in bighe cd a cavallo. Nella parelc avente lo zoccolo di marmo
sono incavale q u a ttro nicchie semicircolari per contenere i sedili dei bagnanti, c di rincontro all’ingresso
cvvi la lingua di bronzo , da cui sgorgava l’ acqua nella vasca rivestila di marmo , con gradino pcr
discendervi, c fornita di due emissarii per vuotarla c pulirla.
11 tcpidariiim rischiaralo del pari da una finestra a quallro vetri ritcìuili da u n lelaro di bronzo lia
la volla abbellita di ornamenti di slucco, e moslra sulle pareli i loculi per riporvi le vesti, frammezzali
da figure di Atlanti o Telamoni in terracotta , che sostengono la cornice della volta. Un M. Nigidio
\ accula fornì il tepidario dcl braciere e delle tre panche di bronzo, che vi stan n o intorno c che portano
incisa !’ epigrafe:
M • NIGIDIVS ■ VACGVL.à P S
cioè jW. JVigidio yocciila con suo danaro.
Dal tepidario si passa nel ca/«dnrium, che ha lo p a rd i vuoto per il passaggio delT aria calda c il
pavimento poggiato sulle suspensurae. In esso da un lato è la grande vasca d i ma rm o , c d a lT altro un
labrum anche di marmo, su l cui orlo si legge in lettere di bronzo: CN ■ MELISSAEO • CN • F • APRO-
M • STAIO • M • F ■ RVFO • 11 - VIR • ITER • ID LABRVM - EX ■ D • D • EX • P P • F • C ■ CONSTAI • IIS
lo) • C • C • L, cioè Cneo Molisseo Apro, figlio di Cneo, e Marco Siajo Rufo, figlio d i Marco, essendo duumviri
per la seconda volla, fecero pcr decreto dei decurioni con pubblico denaro ipieslo bacino. Costa 5 2 5 0
sesterzi. Questa sala ora illuminala da q u a ttro finestre, cd un a lampada vi splendeva di notte in q u e l
lucernajo, che sovrasta al sito del fatriim .
Il c irid arium, al quale si enlrava pcr la porla sita in fondo all’ /yiodgferiiim, è circondato pcr tre
lali da le tto ja , che negli ambulacri di sellcnlriono c di occidente è sostenuta da colonne c in quello
orientale da pilastri. Al d i sopra del porlico eran o alcune celle occupate forse dalle persone addette al
servizio dei bagni. Sul lalo settentrionale si trovano u u occus, il cui ingresso è costeggiato da lu n g h i
sedili di fabbrica, cd una faucc, la quale riesce aW a p o d ylc rhm , cd accanto ha u n a porla che per un
anfraclum contenente la latrina mena ad u n ingresso secondano sulla strada ad orienlc dell iso a.
Un’altra uscita, con ¡tllalo u n cesso, s’incontra sollo il porlico occidentale.
N. 3 -6 . Talieritae d’incerta destinazione.
N. 7, Ingresso alla fornace della Terma. Dapprima si entra in u n ’ arca, nella qu a le a d n lta e la
scalinata dei lastrici, a sinislra la faucc di comunicazione con Vapodylerinm dcl bagno virile, di Ironie
il p ra e fiirn inm , accanto al quale sta un a breve scaletta che mena al di sopra dalla fornace , cioè a!
sito delle c ald a je, e ad un a piscina che conteneva l’ acqua per i b.igni. Indi si passa m u n cortile
scoverlo , dove trovasi u n ' uscita su l vicolo o c cid en tale , u n a cella e la gradinata dei lastrici.
N. 8 . È qucslo il bagno muliebre, il cui ingresso è preceduto da piccolo vestibolo contenente due
sedili di fabbrica. Nell’ n;)0(fj/ierium vi è la vasca dcl bagno freddo, c all’ in to rn o lo scholae addossate
alle pa re li, sulle q uali veggonsi i fori per i travicelli che sostenevano lo vesti. CoH’apoJi/leriuin comunica
il lepidarium, avente le pareli vuole c il pavimento so sp e so ; segue poi il caldarium fatto nello stesso
modo , dove da u n lato c la vasca o calida ¡avallo , c ilei fondo il labrum. Questo bagno riceveva
!’ acqua c il calorico dalle vasche c dalla fornace della Terma innanzi descrilla.
N. 9 . Adito di u n ’a ngusta cella.
N. iO. Ingresso al cortile della fornace.
N. 1 1 . Tnhcnia con scaletta per l’ammezzato.
N. 12. Ingresso al giardino del bagno virile.
N 13 Bolle'’a assai profonda con gradinala di legno C solloposla latrina.
N, 1 4 . Altra faberna, che h a accanto alla po rla, a guisa d’insegna, u n a tabella di pietra n u c erina
circondata da cornice laterizia , nella quale vedesi a rilievo una capra. Oltre a l ¡.odio per la vendila
rivestito superiormente di marm i, questa fabema contiene la scaletta delTammczzato, u n dormitorio c
la cucina, cui era forse adiacente un a piccola s ta lla . _ . , . -
N. 15. Bottega, che ha nel fondo due località; nclTuna ovvi il dipinto la rario, nell a ltra u n ampia la trin a.
N. 1 0 .1 7 . Altre due botteghe, delle q uali la seconda fu probabilmclc un a eaupona.
N. 18-29. Grandi botlcglic, ira le quali è Tadilo n. 2 4 , per cui si en lra al giardino del bagno virile.
Il Foro, il decumniiHs minor e le vie secunda , tptinla e sea:frt circoscrivono 1 isola s e ttim a , nella
quale inconlriamo dapprima Tnedcs Teiieris Pompcjanae.
Da un a porla a q u a llro valvae, che è su l minore decumano della citta, montando du e gradini d.
ma rm o , si cnlra nel porlico che circonda il san tu ario delia dea. Sorretto da qu a ran to tto colonne, questo
porlico u n tempo era decoralo negli scompartimenti archilollonici delle pareti da parecchi dipinti relativi
a vari opisodii dell’ Iliade, cioè Pallade ed Achille; Achille che sguaina la spada co n tro Agamennone,
m a è rattonulo da Pallade; Ettore legato al c arro c trascinalo inlorno alle mu ra di Troja; P n am o che
implora il riscatto dcl corpo di E tto re; l’ ambasceria degli Achei ad Ach ille; c finalmente il supposto
ratto dcl Palladio. xNelT orca delimitala dal porlico si trovano u n ’ e rma m.irmorea, due tonti lustra li ,
cd alcune are, delle quali la maggiore è collocata innanzi aila gradinata della cella c porla sulle due
facce laterali la seguente iscrizione ;
M • PORCIVS • M • F • L • SEXTILIVS • L • F • CN • COENELIVS - CN - F
A • CORNELiVS - A • F • nn • V!R • D • D • S - F • LOC
che suona cosi ; fo rc io , f t l io d i Jiarm,- L . S a iil io , fu jlh i i Lucio; O lio Cornelio, fg lio di Cneo;
A. Cornelio, figlio di Au lo , qualuorviri, per sentenza dei Decurioni fecero coslruire.
A sinistra della della gradinala sorge u n a colonna jonica di marmo frigio, che sosteneva u
solare, o sulla quale in un a tabella sporgente d.al fusto si legge :
Il orologio
iPVNlVS • L • F
SANDILIANVS
li • llEttENNIVS • A •
EPIDIANVS
DVD - VIU • I • Ü
D • S • P • F • C
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