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N. 18. Altra la b e rn a , che ha alio spalle u n androne con du e celle , la cucina od un a faucc, in
fondo alla quale stava forse la latrina.
N. 19. Taberna seguila dalla dieli'obolloga.
N. 2 0 . Spaziosa bottega con abitazione annessa. Ila in fondo, oltre alla gradinala , u n triclinio
rasentalo dalla fauce cho menava ad u n piccolo giardino, ove sul muro d i fronte è u n dipinto larario
con le immagini di Giovo e di Venere Pompeiana ; a sinislra trovansi du e cello e a dritta la c u c in a ,
¡I cesso, la cisterna e forse anclic la cella penaria.
N. 21. Bottega che comunica con l’ altra seguente.
N. 2 2 . Questa è seguita da u n a lrio , che h a nel mezzo T impluvio con puleale e pilastro m armoreo ;
a sinislra sta u n cubicolo, di fronte il tablino con allato la gradinala, e accanto ad esso il triclinio,
a lle cui spaile trovasi la cucina.
N. 2 3 . Bottega comuüicantc con u n an d ro n e , ove, oltre alla porla che introduce nell’ alrio della
a ttig u a ab itaz io n e , è collocala u n a vasca ed u n a cella , in cui stava il puleal della cislerna ; in d i l.a
cucina col cesso.
N. 24*25. Taherna, a cui era annessa la casa dol bottegaio. Nell’ alrio decorato di p ittu re , di cui
rimane solo u n quadro o monocromo ritraente Ercole cd Auge fra u n coro di F au n i, s’incontrano il
triclinio od u n cubicolo frammezzati da u n a faucc, che p o rla alla cucina assai spaziosa, la quale, oltre
al focolare sormontato dal solilo dipinto la ra rio , contiene il cesso, la scalcila del piano supcriore, o a
sinislra duo celle.
N. 20. Altra bottega seguila anche dall’ abitazione , che consiste di u n alrio avente in u n canto
r impluvio, e sul destro lato u n ’ ala, u n ’ apolheca con la gradinala dei cenacoli, ed u n cubicolo ornalo
di u n dipinto, in cui è rappresentato u n combattimento gladiatorio. In fondo Irovansi un a cella seguita
da cavedio cd u n triclinio divisi dalla faucc, che nel suo p rolungamento dà adito a tre altre cello, ad
u n piccolo giardino c alla cucina col dipinto la rario, in cui vcdcsi Èrcole qual Penalo.
N. 2 7 . Accanto alla porta di quesla bottega , ch e comunica con la precedente ed h a in fondo
u n a vasca di fabbrica, fu posto u n fallo a rilievo per amuleto.
N. 28. Taberna che conliene una cella col focolare o il cesso.
N. 29. Viene appresso 1’ officina di u n p islor d u lc ìa riiis, alla quale sì entrava pcr un a spaziosa
taberna seguita d a u n androne adiacente ad u n vasto triclinio iincslralo : vi era attigu.i un a cella clic
al pari del triclinio guardava in u n cavedio, il quale Icnea le veci di u n giardinetto, cd era circondato
da xiiì apotheca, da u n ’ a ltra cella decorala di q u adretti e da u n piccolo recesso avente allato u n armadio
n el mu ro . Pcr l’ androne , nel cui prolungamento si trovano la scaletta dei cenacoli , un a vasca di
fabbrica col pozzo accanto, u n a angusta cella c il sito di u n secondo armadio, si perveniva nell’ officina,
ove stavano u n sedilo di fabbrica, il focolare, la la trin a c il forno. Segue u n a località piuttosto spaziosa
destinala al lavoro dei pislores, la quale comunica con u n ’ a ltra adibita forse per h orreim.
N. 30. Bottega d’ incerta destinazione.
N. 31. È un a grande abitazione, il cui alrio luscanico ha nel mezzo l’ impluvio, già rivcslilo di
marm i. Sul Iato sinistro d e lTatrio si aprono tre cubicoli ed u n ’ ala contenente il sacello domestico
0 decorala del dipinto di Apollo e Dafne ; sul lalo destro poi si trovano u n ingresso secondario sul
vico n . 3 3 , due altri cubicoli e l’ala corrispondente. Di fronte ré è il labiino situato tra due fauci, delle
q uali la occidentale è adiacente ad u n ’ apotheca con ingresso dal peristilio, e ia orientale comunica con
u n oecus fincstrato abbellito di pittu re , fra cui sono da menzionare Ganimede , che porge la coppa
a ll’ aquila di G iove; Ciparisso seduto con accanto ii cervo ferito ed Apollo in piedi; Venere clic valica
¡1 mare trasportata da u n Tritone, che suona la lira , e seguila da a ltro Tritone, da q u a llro Amorini e
da due Venti ; e finalmente Perseo cd Andromeda. Ambedue le suddette fauci riescono nel giardino ,
che circondalo dal portico sostenuto da sedici colonne jo n ich e conteneva nel mezzo u n ’ ampia piscina.
NclTambulacro a sinislra trovansi due cubicoli, la grad in a ta del piano superiore e du e triclinii di diversa
grandezza frammezzati da u n ’ apol/wcii. 11 primo triclinio, ch e è il più piccolo, ha nel pavimento u n
quadretto a musaico ritraen te dei pesci c sulle pareti due d ipinti, dei quali T un o rappresenta Venere
e A d o n e , e nell’ a llro vedesi u n a donna poggiata ad u n plinto ed avente innanzi a sè u n a gabbia ,
dalla quale u n uomo trae fuori u n A m o rin o , ghermendolo per T ala, menlre due a llri ne lascia rinchiusi
nella gabbia. Nel secondo triclinio si osservano del pari due quadri, cioè Arianna addormentata, cui Bacco
rim ira accopipagoalo dol suo tirso, cd Apollo seduto col capo adorno di u n nimbo radiato, a l quale
rivolge la parola un a giovane donna assisa al suo fianco , avente tra mani u n serio di rose. Sul lato
orientalo del peristilio si trova dapprima u n cubicolo ornalo dei dipinli di Apollo e Dafne ( ? ) , di
Arianna abbandonata da Tcsco c di u n gruppo volante di Amore e Psiche. Seguono u n ’ apolheca ed
u n ’ esedra, la quale iia Ja parete dei fondo ad emiciclo contenente la nicchia di u n a statua ed è decorata
di quadri , d i cui T un o rappresenla un a sacerdotessa accompagnata da ancella in otto di sacrificare ,
T altro Achille e Patroclo, il terzo Leda col cigno, c il qu a rto Oreste e Pilado (?). Alla descrilla c.vedra
è attigua u n a cella familiare, che, al pari del peristilio e delia sj/stus che vien dopo, introduceva nella
parte meno nobile della casa, comunic.ante con u n ’ officina che ha il suo ingresso principale su! vico
orientale n. 39-40. In questa parlo dell’ abitazione Irovansi un a cella p e n a r ia , due gradinalo pcr
montare al piano s u p e rio re , l’ adito alla c a n tin a , Ja cucina ed il cesso. Sul lato sclientrionaie del
medesimo peristilio s’ incontrano u n secondo lablino costeggialo da du e oeci c u n terzo triclinio.
Dei due oeci quello a destra del labiino è ornato d i u n q u ad ro , in cui si vede Arianna seduta in
terra c addolorata alla vista della nave d i Teseo, che si allontana, mentre Bacco poggiato a Sileno cd
accompagnalo da due Satiri amorosamente la guarda. 11 secondo oecus a sinislra dcl tablino ora abbellito
anche di p itture, delle quali Tuna rappresentava Galatea, cho trasportala da u n delfino c seguita da u n
tritone suonante il buccino, nonché da u n Amorino volante che le fa ombra col parasole, si avvicina
a Polifemo seduto su di u n sasso, in mezzo al suo gregge; e nell’ altra si osservava Ercole e Prometeo
con paesaggio in fondo. Nel triclinio p o i, in cui esisteva un ampio letto tr ic lin ia rc , ré sono dipinti
piccoli paesaggi e combattimenti d i Pigmei e di grue.
Pc r questo secondo tabiino si entra in u n a ltro viridario circondalo da portico preceduto d a due
reposilorii c da un cubicolo. L ’ arca dcl giardino è scompartita da filari di mattoni m duo r iq u a d r i,
ckscu n o contenente più cerchi concentrici, che davano allo piante u n a simmetrica disposizione. In mezzo
ai due riquadri evvi un a vasca con fontana marmorea. Alcune cellae familiaricae, u n ’apolheca, q u alche
dormitorio servile ed un o spazioso oecus stanno inlorno a questo secondo peris tilio , dove inoltre si
incontrano la cucina, u n a cellella con u n ’edicola pcr la immagine delia divinità prolellrice della casa,
e finalmente Tu sc ila postica.
N. 32. Taberna, innanzi a cui nel margino è posta una fontana con la vasca semicircolare c senza
insogna nel cippo. La laberna comunica con la casa or descritta e con u n a c c lle tta , che h a T uscita
n. 33 nel vico tortuoso. , i - i
N. 34-30. Seguono tre botteghe, di cui T ultima lia la scala p c r T ammezzato e la latrina, in
mezzo alla via c poco disposto dalla prima di queste botteghe, sopra imo dei Lastroni di pietra vesuviana,
onde è lastricala la strada , sono scolpile le. lettere K. Q., iniziali della data e s Kaleiidis Qutnclthbus.
N. 3 7 . Andito angusto con focolare d i fabbrica.
N. 38. Toberim con armadio incavato no! muro.
N. 3 9-40. Aditi di u n ’ officina fullonica, dipendente, come si è detto, dalla casa n . 31. R primo
di essi avente a dritta la latrina introduce in una bottega seguita da u n ’ area scovcrta , destinata al
prosciugamento dei panni. Nelle localilà adiacenti stavano la vasca, il lavalojo e la caidaja con sottoposta
fornace.
N. 41. Gradinala indipendente di cenacoli superiori.
N. 42. Cella mcrclricia contenente anche un a latrina e rozze p itture, delle quali ne resta un a sola
rappresentante u n uomo ilifallico, che avvicinasi ad u n a donna sdrajata su letto.
N. 43- Uscita secondaria della casa n . 48.
N. 44. Altra gradinala che menava al piano superiore.
N. 4 5-40. T aW iia a due ingressi , dei quali u n o sul decumano maggiore. Ila internamente una
cella con T ammezzato.
N. 47. Altra hollega comunicanle con la precedcnlc c fo rnita della solila scaletta,
N 4 8 È un a casa il cui androne introduce nell' alrio luscanico , che ha nel mezzo 1 impluvio
e il puleale di ma rm o , cd è decoralo con dipinti d i figure volanti, delle quali un a ritraeva l'au tu n n o
con serto di fru ita e paniere ricolmo di melograno ; T a ltra rappresentava i’ Inverno ammantalo e con
vaso in mano, portando sospese alT omero tre anitre. w i •
Dei cubicoli che circondano T a l r io , u n solo contiene dipinti , cioè Danae m piedi col fulmine
accanto , che si scovro il seno p e r ricevere la pioggia d’ ora versala da u n Amorino volante ; Leda in
piedi con allato il fulmine c Io scettro, la quale si stringe al seno il cigno; Venere pescatricc; c i b u sti
di Giove Apollo, Diana e Mercurio. NelT ala a ttigua dipinta a monocromo vedeasi Achille riconosciuto
da Ulisse nella roggia di Licomcde; Mercurio seduto coverto di pclaso o munito di caduceo; più ligure
isolalo fra ornali architettonici. Sul lato orientale evvi inoltre un passaggio, clic mena alla cucina, ove
è il focolare, un podio c la latrina.
In fondo alTalrio si Irova il tabiino decoralo un tempo di due quadri, dei quali I uno esibiva Dedalo
che addila a Pasifac la giovenca di legno, c Tallr.a Arianna cho porge a Teseo il gomitolo. Fiancheggiano
il labiino u n triclinio finestrato c la faucc, rispondenti nell’ ambulacro che precede il viridario. Queslo
circondalo da colonne congiunte fra loro mcdionlc u n podio di fabbrica conliene nel mezzo u n a piscina
ed è addossalo alla parete dcl fondo, sulla quale vcdcsi dipinta la rappresentazione di un a caccia, bui
lato rinislro dei peristilio s’ in contrano dapprima uiT esedra cd u n oecus ornalo dei dipinti di Apollo
ed Ar-o; Diana cd Ancone ; Poiilcmo ; ed mia figura virile con tirso, che si allo n tan a da un a donna
s e d e n ti Seguono poi la gradinala del piano supcriore, l’uscita secondaria della casa n. 4 3 c la cucina.
N. 49. Tnberiin con la scaletta c la nicchia dei Penali.
N. 5 0 . Altra bottega con la solita gradinata, la cella dictroposta c la latrina.
N. 51. Rosficuiii della casa or descrilla.
N 52-53. Due tabernae, che n ulla presentano di notevole.
N, 54. Gradinata di cenacoli indipendenti, alla quale è sottoposta la latrina della boltega d ie precede.
N. 55. Spaziosa botlcga, la quale comunica con T alrio della casa seguente.
xN 50 Questa ha nell’androno duo piccole celle seguile dalla scaletta dei cenacoli superiori. Nell a ln o
luscanico si trovano sul lalo sinistro tre cubicoli e di fronte il labiino, che un a volta era decoralo del
dipinto rapprescnlanle il supplizio di Direc. La f a u c e , nel cui prolungamento eranv, gli aditi di un a
cella familiare c di u n ’ apolheca solloposla od un a gradinata, rasenta i! tablino c conduce al peristilio,
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