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ad n n triclinio invernale. Sul lalo sinistro poi del detto peristilio è collocalo n n secondo oecus- e di
Cronlc vi stanno du e cubicoli, un a cella conteiienic la grad in a la poi la strici, c d a u ltimo u n ’ ampia
cucina.
ssai piccola ora n on resla
i e ra la g rad in a la delle
4 . Bottega comunicante con la casa precedente.
5 . 0 . Tabernae comiuiicanti fra loro.
7. Altra bollega.
8 . È un angiporto che dava accesso a du e abitazioni. Della p rim a a
altro che lo impianto. Pc r T an d ro n e si en trav a in un a trio lo , in fondo i , , , , ^ _____________
stanze superiori: a cc an lo vi c u n a cella, che ne h a u n ’ a ltra alle spalle, cnirambc costeggiale d a fauce,
p c r cui si accedeva alla cu cin a , che tiene a llato un cubicolo c u n anguslo andito.
La seconda casa avea 1’ an d ro n e conlcnenlc la latrina cd u n canale pcr io scolo delle acquo
piovane. Seguiva il virid a rio , che cinlo da porlico avea in fondo il lahiino, situ ato fra u n ’apot/iec«
elio nc icnca u n ’a ltra a lle spallo, cd un a fauce. Dal tabiino si en trav a nel irie lin io , in u n cubicolo
c nella c u c in a , alla qu a le conduceva pure la faucc. Dopo mi rcpositorio , a cui si accedeva d a lla
stessa fauco orano nel portico tre celle, c ad dossato al podio, cho da questo lalo cingo il v ir id a rio , vedcsi
mi focolare covoiTo da piccola volla, sulla qu a le ò un a rozza tesla b a rb a la con p lic o , probabilmenle
di Vulcano. DalTallro lalo dcl giardino Irovansi u n oecus, iiiTe.cedm ed u n secondo oecus, avente alle
spallo u n piccolo rcpositorio.
9. 10. Officina coiisislenlc di più località, o rmai rese irriconoscibili dal passaggio del can a le del
S a rn o , costruito dal F o n lan a .
11. Boltega con podio p c r la vendita cd u n a cella destinata forse agli avventori.
■12. Altra bottega avente in fondo du e piccole celle.
4 3 . 44. BoUcghe comunicami fra lo ro , la prima con du e celle rasen ta te d a u n a faucc, che mena
ad u n ’a rca co n lencntc vasca c lavalojo; la seconda con g ran d e cella a lle spallo ed a ltra fau c e , cho
riesce nell’a rea suddetta.
45. Officina con grad in a ta pei cenacoli , solto la quale e ra u n podio co n fornace nel mezzo.
Nel fondo evvi un a cella, c u n ’a ltra stan za più spaziosa con la la trin a .
10. Altra officina, che dovcltc essere u n a fullonica o tintoria.
47. Gradinala di u n piano su p criore.
18. Uscita in dipendente di un a ru stic a cella app arten en te alTofficina n . 16.
19. Altra g radinala.
20. È u n abilazionc comunicarne con la boUcga n. 2 2 , ed entrambe appartenenti allo stesso
padrone. La casa ha Tandronc, che situ alo fra due spaziosi cubicoli inimeUc nelTalrio privo del solito
impluvio , dove trovasi di fronte il tablino, a drilla u n ampia cella e a sin islra il vano di comunicazione
con la bollega su d d e lla . Dal lablino si en lra nclTambulacro dcd viridario , dove so n o g l' ingressi di
u n cubicolo, di m i reposilorio c di u n vasto triclinio iiiiesiralo: n e ll'am b u la c ro destro poi cravi un
lello Iricliniarc di fabbrica c u u puleal di Icrracolla. Conligua al lablino sla u n ’<i^o///eca, cui è addossata
la cu cin a con la cella p e n om c il cesso.
2 1 . Gradinala indipendenle.
2 2 . La boUcga seguente è u n lermopolio: essa, o lire al podio per la vendila, h a un a dielrobottca-a,
che comunica con la c asa n. 20. °
23 . (jn-sTabitazione c priva del consueto a n d ro n e , e però la sua porta mcitc a d diriltura nell’ alrio ,
dove a d rilla si Irovano u n cubicolo, m\ apolheca c l’a la ; e a sinislra un altro cubicolo con grad in a ta
adiacente, presso la qu a le slanno il focolare e la la trin a . In fondo si apre il tablino, cho comunicando
con u n triclinio rmeslrato tiene alialo u n a faiice , cosleggiata a sinistra d a un cubicolo. Così dalla
fau c e, come dal labiino c dal irielinio si ¡lassava nel v ir id a rio , che sulle parete occidentale esibiva
dipinto TAnPilcatro con la rap p resen tan za d e lla rissa fra i l ’om¡lpjani o i Nucerini, memorala da Tacilo.
Into rn o al viridario Irovansi u n cubicolo, mia piccola apolheca, du e rozze celle cd un a g radinala.
2 4 . E uiT a ltra abitazione , il cui ingresso ha sui pilastri lalcraii lo immagini di Mercurio c di
Erco le , quali divinilà lu lc la ri. L’and ro n e , costeggiato a drilla da un cubicolo e a sinistro àaW’apolheca,
conlenenle un a g rad in a ta , in tro d u c e nelTalrio, che, avendo u n a mensa marmorea so rrc lla d a sostegni
di fabbrica , c circondalo da un oecus , dalla l'auce , dal lablino c da u n cubicolo. Dalla fa u c e 's i
passava nell’am b u lac ro dcl virid a rio , dove a sin istra sta u n cu bicolo, e a dritla ima cella col triclinio
c mia cella penariu p o sta sollo la grad in a la dei cenacoli s u p e rio ri, alla qu a le è adiaccnlc la cucina
col cesso. In fondo a l medesimo am b u lac ro vedcsi il la ra rio .
2 5 . L ’an d ro n e d ella casa seguente mena in u n alrio , inlorno al quale si trovano u n triclinio
fmoslrato , la cu cina, u n cubicolo e il la b iin o , clic licne a llato u n a llro cubicolo preceduto da due
gradini. Più iiilcrnamciilc slan n o poi u n oeeus, decorato delle immagini di Ba cco , Venere ed Elios;
un cubicolo con le rap p rcsen lan ze di Ciparisso c di Perseo cd Andromeda; c d i fronte Vapolheca ed
uiTeaicdr«. In fondo si Irova il g ia rdino.
2 6 . Bollega comunicanto per mezzo di un a cella con l’atrio d ella casa precedente.
2 7 . Viene in seguilo u n pislrino. NolTarea ilclle macine si vedono le basi di q u a llro molae c un
avanzo del dipinto la ra rio , 11 forno h a da un la lo il p n n ifc ium comunicanle per u n l'oro col prtiefurnium,
r). dalTallro u n ’r..i.p..o.IlIh.—eca , 1l-a il-a.l.,r:i„n-a , i rcpositorio, la slalla e un a vasca.
2 8 . Spaziosa bolloga con podio per la vendila c du e focolari.
29. Umile c asella, il cui and ro n e , con cucina adiacente, immellc in u n a lr io lo , cho ha da u n
lalo un a vasca e d alTallro il tubiino, p receduto da uu a apotheca c d a u n cubicolo, al quale è a ttig u a
la grad in a ta dello stanze su p e rio ri. A sin istra d e lTandronc è u n ru stico triclinio, c in fondo alTalriolo
una rozza cella.
3 0 . Alira c asella con Tan dronc avenle da u n lato la cucina con accosto un a sc ala e d a lTallro
il triclinio cou (ìneslra sp orgente sul viridario; c nclTambulacro an terio re di qucslo s’inconlra dapprima
un a cella precodula da puleal di le rra co lta , e poi u n cubicolo, il triclinio c due cello penai-kw.
31 . Uscita iiulipcndcntc della cucina ap partenente alla casa ii. 3.
L’Isola qiiaiTa è delimitala dal conio, dal decumanus minor c dalle vie p rimn e quinta.
1. Bottega comunicante con la c asa seguente.
2 . Quesla h a l’ a n d ro n e che preceduto da vcsiibolo immetle n e lT a lr io , in fondo al qu a le sta il
lahiino costeggialo a d rilla da u n cubicolo c a sin istra da un a faucc, che al pari dcl tablino riesce
nel viridario cinto d a otto colonne; nel v irid a rio Irovasi u n triclinio riiieslralo con u n a scala accanto
clic menava a lla cucina.
3 . È u n tcrmopolio dipendente d a lla c asa o r d e scritta , nel cui alrio Irovasi il focolare clic serviva
a riscaldar le bevande.
4 . Bottega.
5 . È questo l'abitazione di Lucio Popidio Secondo Augusliano, illuslre personaggio della colouia.
L’a n d ro n c p receduto d a tre scalini di p ietra ha al su o lim ila rc iin’angusla cclletta pel servo atricnse:
nelTalrio stan n o a sinislra Ire cubicoli, dne a d r itla , c poi le ali, un a delle q uali comunica con un a -
f a u c c , clic dando accesso dap p rim a ad u n a p rofonda cella ru slica c poi al bagno riusciva per uu
on/’rnclum n ella cucina c da ultimo menava ad un a fo n tan a . In fondo alTalrio è situalo in u n livello
siqicnoi' : il lablì ! però ad i i accede d alla faucc che gli sta accanlo ; dal lablino poi si saliv;
alle stanze su p e rio ri p c r mezzo di u n a sc alin ata , nel cui subsealare e ra u ii’iipol/iecn con ingresso separato.
Viene in seguilo un o splendido v irid a rio , cinto d a portico sostenuto da diciollo colonne c decoralo
sul dinanzi da u n a v a sca m a rm o re a sem ic irco la re , in g iro alla quale l’u ro n rinvenute figure in bronzo
di an imali isolali o a g g ru p p a li, che servivano por getto di a cq u a . Nel la to occidentale di esso trovasi
iin'eAcdi'rt splendidamente de co rata , avcnle su l limilare du e colonne, clic nc sorreggevano il fastigio;
n ella su a p a re te dc slra sono p raticale sei lineslre c due porlo, luUc sporgenti in u n alligno v irida rio,
solto a i cui povlici e ra n o gl’ingressi di u n cubicolo comiuiiraiile con un oecus, di un a spaziosa esedra
già d e co rala dei dipinti di Bacco ed A riam u i, o di Orcslc c Pilade innanzi a Toanlc, nonché Tadilo
di u n c u b ico lo , cui ora annessa u n a piccola cella. T o rnando a l ¡irimo v irid a rio , a drilla Irovasi
dapprima u n rcpositorio, c poi u n ’ampia esedra avente a d rilla u n cubicolo c u n occus, di fronte due
allri oeci Tullimo dei q u a li 6 adorno di Ire q u a d ri, l’un o cioè rap p rcscnlanlc .Apollo col corvo, Tallio,
u n a g a ra musicale cd il tei'zo u n giovane e ro e alla presenza di u n re b a rb a ro . Indi viene iiiTnpol/iccu,
accosto a lla q u a le è u n a fauce che conleiioiido u n a scala di legno pel piano superiore riesce nelTalriolo
di u n ’ abilazione se rv ile , ove sono du e cubicoli. A sin islra dclTe:redrn, abbellita del dipinto rilraciite
il giiulizio di Pa rid e, cvvi u n nobile oecus p receduto da vcsiibolo c decorato pu re d i Ire gran d i dipinli
rap p resen lan li il primo u n soggoUo iiu lclc rmin a lo , il secondo Ixcda o il cigno, il lerzo Marte c Venere.
Adiaccnlc alle delle stanze è u n ’a llra esedra assai s;iaziosa e a d o rn a u n tempo dcl dipinto di u n a Baccante
d o rmente presso u n ru sce llo . Nel la to scu ciilrio n alc di questo medesimo giardino Irovansi u n rcpositorio
cd u n a cella qicmiria , frammezzali da u n a scalinata , per cui sì saliva ad u n terzo giardino , che
ap p artenuto dapprima ad u n a casa con l'in g resso sul decumano minore ii. 2 5 venne in seguilo
aggregato alTabilazione di Popidio. T ra i monumeiUi in quesla rinvenuli è da rico rd a re la slalua
a rc ais lica di bronzo rap p rcse n ta n lc Apollo citaredo e i busti marm ore i di Pompeo e d i Bru to , doUamcnlc
dichiarali dalTilliislrc de P c lra .
6 . 7. Bollcghc dipendenti d ella d e scritto casa.
8 . Altra bottega.
9 . E u n ’ a b ita z io n e , il cui p roliro preceduto da vestibolo introduco nclT atrio , che avendo nel
mezzo T impluvio cd viiia mensa m a rm o re a lionc a sinistra u n cubicolo , u n apotheca e u n ’ ala ; di
fronte Ira du e cubicoli il lablino c la faucc, che conlcncndo la scalinato dcl piano supcriore menava
ad u n altro cubicolo c al tr ic lin io . In fondo a l tablino e ra u n angustissimo v irid a rio avente a d rilla
la cucina col cesso.
1 0 . Bollega, che in
11. Taberna.
1 2 . È im phli-huim c
ed una spaziosa cella.
43 . È la bo tlcg a di u n p islor d u lc ia riu s , n ella qu a le trovasi u n piccolo forno , u n apolheca cd
u n passaggio alla boltega n . 17.
14. Tniimin a nnessa a lla b o tlcg a precedcnlc.
15, 16. 'raiicriioe apparloiiiilo a u n Decimo Giunio Pro c u lo .
17. Botlcga, ove prob ab ilmen le vcndcvasi la farina molila s e rb a la in due gran d i dolii di lerracolta
fabbricali nel suolo.
c comunicava con la casa anzidetto.
vestibolo, l’are a d elle mucine, ii fo rn o , il panificio, la s ta lla , Yhorreuin