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ad Achille a su o n a r la lira , e dallo immagini di Melpomene e di T a lia ; e l'altro esibiva i dipinti di
Ciparisso, di una Ncrcidc, di Polifemo e Galaica, oltre ad A m o ri, Psichi c ligure volanti. Due allri
rubieoli sono siluali a sinistra dell’a trio, e il primo contiene ire (|uadretli, cioè u n Salirò che scovre
u n a haccanle ad d o rm en ta la. Venere p e scalricc e Narciso ; e nel secondo si vedono u n a ltro dipinto
di Venere pesca lricc , Polifemo che riceve da Amore la lettera di Galatea e Frisso cd Elle. Delle due
ali, che lìancheggiaiio il lablino, <|uclla a sinislra dà l’accesso ad u n a cella penuria, e a tre ru stic h e
lo c a li tà , ove Irovasi la cucina eoi c e s so , e l’ a llra a drilla comunica per due porle col Irie lin io ,
avcnle un a fineslra sul virid a rio . Dei tre grandiosi d ip in li, cho adornavano tal tr ic lin io , o ra ve ne
rimane u n solo, rap p rescn lan le il trionfo di Racco; gli a llri v ennero trasp o rta li al Museo d ì Napoli
cd esibiscono l'u n o Racco fanciullo Ira le brac cia di Sileno, so p ra u n c a rro tira to da buoi, circondalo
dal tiaso, c l'altro Ercole ubbriaco appoggiato alle spalle di Priapo, avcnle al b anco Oinfale con gli
allribuli dell’e ro e , più Amorini c Baccanti. Di fronte a ll'ingresso si apre il tablino prcc cd u lo d a u n
gradino c solloposlo al v irid a rio , che Irovasi al livello d c lf ampia lìnestra dcl lablino medesimo. Al
viridario si perveniva per u n a gradinata s ilu a ta nella fauce d e co rala di maschore o simboli di divinità:
un porlico c ircondava pcr tre lali il g ia rd in o , cd era sostenuto da p ila s tri, in u n o de’ q uali vcdcsi
graliìlo il labirinto cou la scgucnlc epigrafe trac ciala sopra e nei due lali di esso :
L A B r n iN T I IV S
Die • UABITAT
ÍITN OTAVRVS
L ’ambulacro occidentale è sparlilo in due r e c e s s i, dei q ua li il secondo conteneva u n quadrelto
rap p rcsentanlc un a lellcra piegala e suggellata insieme ad a llri oggetli da scriltojo ; su lla lette ra si
legge l'in d irizz o al pro p rieta rio di questa ab itaz io n e :
M LVCRimO FLAMimQMAllTIS DIICVRI
POMPEI ONI
Nfill’ambulucro orientalo Irovasi, oltre a d u e celle fam ilia ri, u n oecns, separato da u n adiacente
cubicolo mediamo u n a iKircto di ta v o le ; in quello a mezzogiorno e w i la discesa nella cella vinaria
c u n ’e.rcdrH. 11 viridario è decoralo d i u n a fontana a musaico, contcnenlc u n a s ta tu e tta m a rm o re a di
Sileno, che serviva per getto d 'a c q u a , e di a llre slaluelio anche di ma rm o sparse in mezzo all’ arca
dcslìiuita alla coltura dei fiori. Atl u n a p arte se condaria d i questa casa si entrava d a u n ingresso
separalo n. 2 3 nel vico se llenlrionale ; u n an d ro n e avcnle a llato due cubicoli immclle in u n a lrio ,
dove hanno l’adilo il labliiio , un terzo c u bicolo, e la l'auce , clic a l pari dcl lab lin o riesce in u n
co n c la v e , pel qu a le si accedeva a lla p arte più nobile dell’ abitazione già de scritta .
7. Tab e rn a con la sc ale tta dcll’ammczzalo c la nicchia dei Penali, presso a lla qu a le si trovava
u n dipinto, o ra nel Musco di Napoli, che rap p resenta Isid c -F o rlu n a insieme a l Dio L u u o a cavallo
e ad Espcro alalo che solleva un a fiaccola; n ella cornice si logge:
PILOcaLVS • VOTVM - SOL - LIBES • MERITO
8. 0. xrélre boUcghe.
10. 11. Taberna a due ingressi, che olire il podio per la vendita tiene a sin istra u n a grande
c ella, di fronle il focolare c un adilo, pel qu a le comunica con fa ttig u o pislrino.
12. Questo è costiluito dcH’a rc a delle macine, orn ata del dipinto la ra rio con le immagini della
Lima 0 Semole a cavallo e di Isid c -F o rlu n a. A d rilla è il forno, incontro a l quale sorge un pilastro
che sorreggeva ia Iclloja ; in du e facce di tal pilastro sono du e rappresentanze dol Genius Famitiaris.
Sotto la lettoja ora silu ata la scala pei la strici , c in fondo all’ area trovansi la la lrin a con focolare
accanto e il panificio; fra queste du e localilà è u n co nclave, pcr cui si en trav a a l v irid a rio e al
triclinio fincstrato.
13. Bottega avente alle spalle u n a lrio lo , dove trovansi due focolari, l’impluvio, la c isterna co n
puleal di terra co tta , un a g rad in a la , e nel fondo il triclinio ed u n a stan za p receduta da lu n g a fauce,
alla cui estremità s la n n o la cu cina, la cella penaria e la la lrin a.
14. iMlra laberna con la grad in a ta dei cenacoli e u n a cella per gli av v enlori, accanto a lla qu a le
è ii passaggio ad u n locale rustico in p arie scoverlo, ove erano il fo co la re, il fusorium cd il cesso.
AppaiTeiine ad un Cajo Galio Scilo, come si rileva dal suggello, che vi si rinvenne.
Sul pilastro divisorio Ira T ingresso della descrilla hollega c quello dell’ abilazionc seguente si
vedono dipinli Mercurio e Minerva.
15. La piccola casa a ttigua h a un lu n g o and ro n e , al termine del q u a le è la la lrin a . L'atrio con
impluvio c puleale licne su l lato occidentale u u cubicolo ed il labiino ; viene appresso la faucc costeggiala
da spazioso cubicolo, da cui mo n tan d o due grad in i si entrava in u n oecus , clic al p ari delle faucc
riusciva nel v irida rio. Queslo circondalo da porlico sorretto da dieci colonne ha sul la lo scttcnlrionalc
il Irielinio fiucslralo p receduto d a ll’apol/icra e dal focolare, c nel la lo meridionale isa’exeiira, u u cubicolo
cd un a stanza piuttosto ampia.
16. Bottega con u n a fo rn a ce , la sc alc ila dcl cenacolo c u n a ru stic a cella.
17 . Taberna app artcn u la a u n ta l Quinto Sallustio Invento. Ha u n sedilo accanto ad u n a vasca,
un a spaziosa cella prcccdula da duo g rad in i, un a faucc con a ltra vasca situ ala sotto u n a scala di
legno, e finalmente u n a slalla con la trin a.
18. Altra taberna ten u ta d a u n Publio Faccio Claro. Essa contiene un a cella finestrata nel fondo,
u n a piccola fornace e ad dossata a lla parelc sinistra u n ’u rn a di te rra co tta circondata da can a lello di
fabbrica.
19. E la bollega di Tito Geniale, la qu a le comunicando con un pislrino sembra sia sia la adibila
pcr la vendila dcl p an e; lia accanto alla soglia u n poggiuolo di fabbrica con nn moiTajo, c dall’a ltro
lalo vedesi la traccia d elia g rad in a la pei cenacoli con apotheca solloposla. In fondo Irovansi due
Iriclinj illuminati d a fin e s trin i, dei q uali il primo è d e co ralo di due ligure di Baccanli c dol b u sto
d i Diana, c il secondo contiene due q u ad ri, Tuno rap p rescnlantc Bacco cd Arianna a N asso , Tallro
T rip to lem o , che alla presenza di Cerere c P ro sc rp in a è in allo d i montare sopra u u c arro (irato da
duo serpenti , spa rg en d o su l suolo il g ran o ricevuto d alla dea. Dna faucc , pcr cui s i entrava a!
forno, avea ncH’eslrcmo l ’ ingresso ad u n oecus fumilo di du e fineslrc , l’ima sporgente sul secondo
dei delti I ric lin j, T alira g u a rd an lc nclTaroa delTadiacenle pislrino.
2 0 . In qu e sta stavano q u a ttro macine, ripara te da telloja, c, olire della nicchia dei P en a li, vi si
osserva la p illu ra la ra ria col Genius Familiaris , il lihiciiic , il camillo , i du e L ari e più sollo il
se rp en te che si avvicina alT a ra . A d rilla è sito il forno , tra la slalla d a u n la to e il panificio
d a ll’a ltro, seguito da una cella co n lencntc due vasche di le rra co lta rivcslilo inlernamciUc d i piombo.
Si tro v an o in fondo u n d o rmiio rio c du e localilà scovcrtc, da un a delle q uali si passa nel viridario
c into da podio , dove s’ inconlra iiiT altra cella con la g rad in a la dcl piano superiore. È notevole in
qucslo viridario la rap p rcscn ian za del Sa rno come Penate.
2 1-22. Segue u n ’area, che se rv ì d i deposito a i ma leriali d i edilizi demoliti.
2 3 . E un a piccola casa , il cui an d ro n e avenle accanlo la la trin a immelte in u n alrio lo , a
sin islra del ijuale slava forse la cucina addossala a l cesso, c a dritta il triclinio, il tab lin o , indi ’u n
cubicolo ed il viridario, acc an lo al qu a le c un a cella penuria contenente la cisterna.
2 4 . Uscita se condaria d ella casa di M. Lucrezio.
2 5 . Altra mo d e sta abitazione ap partenuta a un tal Lucio Clodio V aro; l’an d ro n e , a sin istra del
quale è u n cu bicolo, è seguilo da un alrio lo privo di stanze la tera li, ed avente in fondo il triclinio,
un’(ipo//iecn, la cu cin a ed il cesso ’ .
REGIONE PR IMA
A d rilla di ciii en tra in Pompei d alla porla Stabiana , la più antica di liillè quelle che davano
a ccesso alla c i t t à , coslruila in grandi massi di p ielra sa rn en sc e con T androne coverto da vòlla , è
s itu a la l’ isola p rim a di qnesla regione, che |jc r e sser fo rm a ta da duo Iwspilia e da varie Inàcniae’fu
a b ilala da persone oscrcenli il piccolo commercio. Essa è deiiinilata a sc itenlrione d alla via terlia ,
ad oricnle da u n vicolelto che la se p ara d all’ Isola V., a mezzogiorno d a ll'a g g c r e delle m u ra e a
occidente dal canlo mu.clmus, che di.po la p o rta s’inncsiava con la via d elta dai Sannili
e da essi lastricala , essendo edili M, Suilio e N. P o n ilo , e poscia rall'orzalu a pro p rie speso dai
duumviri^ giusdicenli L . Avianio Fiacco c Q. Spcdio Firm o .
•1. E u n a caupoiiii a du e ¡io n e, d elle q uali u n a accessibile i
fabbrica, che vi sla dinanzi.
l 'a lt r a resa impervia dal podio di
2. Segue u n a hiberna con d u e ban ch i di fabbrica per la vendila, c avente alle spalle du e località
r .in a p e r gli nvvcMori e l’a llr« assai sp a iio sa eonlenciile il tocolare, la la lrin a, eil una gradinala.
3 . E un hospilhiin , il cui an d ro n e comu n ican te con la ía tenm seguente mette in u n ’a re a assai
S])Uziosa, in fondo alla qu a le Irovasì ì'equile.
4-5 . Tabernae comuiiieanli fra lo ro c con ì'hospitium precedente.
6 . Altra bollega dipendcnlc da n n secondo alb erg o esislilo in qu e sla isola.
7. Adilo di un a g rad in a la indipendenle.
8 . Qucslo secondo a lbergo, co n d o n o l'orec da un Ermclc , h a dinanzi a sè il margine abbassalo
p e r ren d e re più facile l’accesso agli an imali, e nella prima localilà dojio la porta d ’ ingresso si vedea
a sinistra sulla parete il dipinto la ra r io , c a d ritta addossalo al muro sla il focolare co n fo rn e llo ,
acc an lo al qu a le c ii vano di comunicazione con la boUegii n, 6 . Succede alla p rima u n a seconda
località, dopo la quale viene u n co rtile scovcido, c quindi le slallc con a ltro dipendenze.
9 . E u n llwrmopolium col podio p c r la vendita e u n a localilà più interna p e r gli avventori.
10 . Uscita postica delTosteria n. I.
L ’Isola seconda c c ircoscrilla dal cardo, dalle vie secunda e lertia e da u n vicolo parallelo a l canlo.
I . E u n a cflitpoiin a duo ingressi , Tuno dei q uali volto ad occidente avea dinanzi il podio per
la vendita rivestilo su p e rio rm en te di marm i, c l’a ltro a mezzogiorno n , 3 2 teneva d’acc an to u n focolare.
• Lo altro isole di questa Rogioao, laceado parte dogli ¡ \a nell’appendice,