delle immagini dei Dioscuri ’ ; d i q u i la denominazione di casa di Casiere e Polluce. L’ alrio ha nel
mezzo u n vasto impluvio circondato da colonne, fra le quali sta u n puteale, ed è orn ato dei dipinli di
S a tu rn o in piedi, portando la falciglia d i Giove seduto in trono o coronalo dalla Vittoria d i Apollo
con la lira c il p lettro, poggiato alla base d i un a sla lu a *: della F o rtu n a col timone ed il globo di
Bacco in piedi con la pantera allato , recando il tirso ed il canlaro, in cui bove u n piccolo satiro * :
della Vittoria volante, che in un a mano tiene un a corona e nelTallra h a la lancia o lo scudo, nel cui
mezzo sono le sighe S C : di Marie in piedi galeato, che siringe u n ramo d i palma ’ ; d i Cerere con
fiaccola in un a mano c nell’altra u n calato ricolmo di spighe ' : o finalmente d i Ermafrodito giacente
sulla pelle d i u n leopardo >. A sinislra delT androne sta u n cubicolo^ costeggiato da u n ’npoiheca; sulle
pareli veggonsi le figure di Giunone assisa sul trono “ c d i Nettuno in piedi poggialo a l tridente . Sul
lalo sinistro s’ incontra dapprima u n ’oecus, che conserva i dipinti di Narciso " o di Endimione *, poi
due cubicoli e l’a l a " . Dall'atrio si passa nel tabiino, dove à vedovano due qu ad ri, l’un o rappresentante
Achille in Sciro " , e 1’ nitro frammentalo ritraen te la contesa fra Achille ed Agamennone ” . A destra
del tabiino è u n 'e ic d ro finestrata, an ch ’cssa decorala di due quadri ; in quello " sul muro occidentale
è ritrailo Minos, al quale si presentano duo donne, cioè Scilla e la sua n utrice, elio gli mostrano la ciocca
d i capelli di suo padre, ond’cgli inorridito rivolge altrove lo sguardo. A sinislra il tablino è ra s e n b to dalla
fauce, nel cui prolungamento incontrasi un a scala o poi u n cubicolo finestrato, cho dei suoi tre dipinti ora
Conserva solamente quello bellissimo di Apollo c Dafne Dalla faucc si pei-veniva nel viridario circondato
d a u n portico, sollo al quale rimiravansi u n tempo i quadri d’Ippolilo e Fedra " , di Argo ed Io®, c duo
a ltri isuirati dalla tragedia A sinistra dell’ ambulacro si apre
il triclinio coi dipinli dipinti d< i Narciso ” o di
l’adito della cucina < della
altri ispirati t r a g e d i a A Apollo, che suona la cetra alla presenza di Laomcdonlo o Admeto Scgi
la trin a, accanto a cui è la cella pcnoria preceduta da u n rcposilorio.
Sul lato deslro dcU’atrio è il vano, che introduce nello splendido peristilio di quest’abitazione. Nel
mezzo dell’ area destinala alia coltura dei fiori è u n a vasta p is c in a , c sotto al porlico si ammiravano
belle p ittu re , delle q uali ora rimangono un a figura di Venere Pompeiana " , di u n a B a c c an te , di u n
giovane con lancia e p a ra zo n io , d i u n a donna assisa, di u n .altro giovane con scudo e la n c ia , di u n
terzo, che conduce u n cavallo, e finalmente u n dipinto rappresentante Achille, che si arma alla presenza
di Teli. Altre im portanti pitture ” ornavano le q u a ttro pile angolari dcl peristilio ; fra esse è da
menzionare quella d i Medea che medila uccidere i suoi figliuoli, men tre questi giuocano agli astragali
in presenza del loro pedagogo. In fondo a l lalo orientale dcl peristilio si apre a n exedra molto spaziosa,
che ha quattro porlo, due delle q uali la mettevano in relazione col p rimo dei viridarii descritti e con
due celle familiaricae, che le stanno accanto; le altre due mettono in u n a faucc, che mena al posiicuni
n . 9 su l vico orienlalc e a due celle rustiche situate in u n livello inferiore.
N. 7. Da u n suggello rinvenuto il 2 0 marzo 1828 in quest’ abilazionc sappiamo clic apparteneva
ad u n tal Cn. Celronio Eutycho. L’androne è costeggiato a sinistra da u n cubicolo e a d rilla dalla cucina,
a lla quale è a ttigua un a cella contenente la latrina e la gradinata al piano superiore. In mezzo alTalrio
c l'impluvio, e su! suo lato destro hanno Tingresso tre oeci: su l lato opposto è la p o rta di comunicazione
con la casa precedente. Di fronte trovasi il labiino fra u n cubicolo e la fauce che menando al triclinio
riesce nel viridario, circoscritto d a u n podio d i fabbrica. Nell’ ambulacro anteriore si trovano gli aditi
d i a ltre qu a ttro celle e d i un a localilà ru stica avenlo nel mezzo u n pilastro per sostenere la tettoia ed
un a porta n. 8 nel vico orientale.
N. U . In questo vicolo ha pu re T ingresso la piccola casa aggregala a l Gaiiinianum, nella quale
forse dimorava il padrone della eaupona. Essa ha il p rotiro in mezzo a due cubicoli, dal quale si passa
ne ll’ atriolo privo d’ impluvio e circondalo dal triclinio, da u n ' cavedio ornato probabilmente anche di
vasi di fiori , dalla cucina con le sue dipendenze , da un a cella penaria , da u n oeci« e da u n altro
cubicolo. Di fro n te si apre il lablino costeggialo da due celle, dal quale si entrava nel Gabinianum.
Le vie p r im a , sesia e se}>lhna e il decmnani« major circoscrivono l'Isola decima di questa Regione.
Dello epigrafi, che si leggevano su! mu ro esterno, ora esiste solamente, quella relativa alla c an didatura
edilizia di Aulo Vellio Firm o :
A ■ VETTIVM FIRMVM
AED-O'V-FDIGNEST
CiPiusu ■ CvM • nYupuio • Eoo
VSA • ET • vicwi • Óvp
N. 1. È u n lermopolio avente il podio pcr la vendila rivestito d i m a rm i, u n a scansia sulla parete,
'llBlBlO. n. 176.
'• HSLBIO. n- 1370.
" HSLBIO. B. 160.
cd il focolare. Nel fondo stan n o duo porle, delle q uali quella a sinistra introduce in u n a cella destinala
agli avventori, nella quale si scovrirono alcune rappresentazioni osceno e sci qu ad re lli esibenti uomini
c donne sedute o in ¡licdi, in a tto di mangiare o di bere; tra questi sono notevoli quello rappresentante
un a tavola con più persone seduto in lo rn o , c nclT alto il cnriiartiim, da cui pendono vari commestibili,
come salami, cipolle cd a llro ; u n secondo, in cui u n uomo togato con calice in man o volgosi ad un
fanciullo che porla u n vaso vinario, dicendogli
ADDE ■ CALICEM SETINVM ‘
c finalmente un terzo rappresentante u n soldato, elio chiede da bere u n po’ d’ acqua fredda ad u n servo,
con le parole :
DE FRIDAM • PVSILLVM *
L’ a ltra porla a d rilla avea nel suo limitare la gradinala dcl piano supcriore , c quindi du e cellette ,
di cui la prima riesce n e lTalrio delT alligna abitazione e la seconda serba du e q u adrctli , T un o con
Polifemo e Galatcia ’ c T altra con Venere pescatricc *.
2. Quesla casa h a l’androne preceduto da breve vestibolo e costeggiato a d ritta da u n cubicolo. L a in o
luscanico con impluvio di marmo è privo d i slanze su l lato deslro , ma solamente a sinislra h a un
oecitó clic fu già adorno di tre quadri ora nel Musco di N a p o li, ritra e n ti Ulisse c Penelope Paride
ed Elena ' c il vaticinio di Cassandra 11 labiino è rasentato dalla fauce che riesce nel viridario
circondalo per due lati da angusto porlico , sollo ii quale si trovano p rim a un'apoUieca cd u n oeaus
fincstrato col di|)iiito di u n eroe clic interrog.i T oracolo * ; poi u n cubicolo , u n a colla penarla , la
cucina c in fondo alTambiilacro un a gradinala con sottoposto latrina. Dietro a l viridario si apre il triclinio.
3. È u n secondo lermopolio comunicante con la casetta seguente. Aveva il banco di marmo col
rorncllo, oltre u n focolare situato n e lT a trio della c a s a , a cui si perveniva p e r le due porte che sono
in fondo all.ì inheriia.
4. Dall’ androne si cnlra nell’ .'.trio luscanico, che a d ritta ha la scala p e r i cenacoli su p e rio ri, c di
fronte il piccolo tabiino costeggialo dalla fauce avente allato l’incavo di u n grande armadio, P c r la fauce
si perveniva ad un a cella familiare ed al triclinio illuminato d a finestra sporgente in u n cortile , che
avendo T uscita n . 18 sul vico orientale aveva accanto alla porta il cesso e poco discosto ü focolare.
5 . Biillega preceduta da due gradini.
G. L’ alrio di questa terza casa è preceduto da p ro liro , clic da u n lato h a u n cubicolo c dalTaltro
un triclinio finestrato, accanto a cui è un a scalcila pcr sa lire alle cucina. A destra dell’a trio trovansi
due cubicoli u sa li per apolhecae cd u n ’ ala, c su ll’opposto lato u n altro cubicolo e l’ala corrispondonlo.
In fondo sta il tabiino costeggiato da di/o a c c i, accanto ad un o di quaU è la fauco che menava al
viridario. Sollo al porlico che lo circonda hanno ingresso iiiTaratIr/i, u n ’ a ltra slanza con due a d it i,
u n a terrazza costituita su ll’ impianto di muro a b b allu lc, e linalmcnlc un a g radinata, che discendendo al
poslicum 11. 17 menava in u n sotterraneo sottoposto alla suddetta terrazza- Qui foree doveiisi trasportare
il lorcularc con le due macino emisferiche ora esistenti nelTalrio.
7. Due gradini di marmo precedono Tingresso di questa splendida abitazione, ed u n a ltro so nc
incontra nel protiro con pavimento di musaico, che nel mezzo presenta l’effigie di u n 'a n co ra . Fianclieggiano
T androne du e cubicoli, di cui quello a d ritta conserva ancora il dipinto di NoUuiio ed Amimene e
quello a sinislra ha il frammento di u n q u adro rappresentante Arianna ab b andonala " ,
Su l lalo seltcnlriouale d e lT atrio luscanico stan n o u n oecus, u n 'a la ed u n cubiculo; di fronte un
secondo occi« , il labiino cd una gradinala che discendeva in u n vasto p e ris tilio , sottoposto al piano
della via , cd al livello degli altri cdifizii a mezzodì dolT isola , ch e hanno T ingresso sul decumano
maggiore. Questo porticato sostenuto da pilastri si compone di n umerose arcale, di cui ciascuna ha
nel fondo u n piedistallo pcr vaso di fiore; c nel lalo meridionale trovasi u n larario a guisa di tempietto
fra due n ic ch ie , in ciascuna dello quali era u n a fontana. Un allro porlico sostenuto da colonnette
sovrastava quello ora descriito, c trovavasi nello stesso livello del labiino; erano poi in continuazione
di esso u n oecus, u n triclinio, uu a cella familiare ed altre slanze sprofondale, alle q u a li si accedeva
puro da basso, montando una scala posta nelTeslromo di varie celle ru stich e, che sono nel la to occidentale
dclTampio viridario.
8. Rosticiim della casa n. 1 1 .
9. Gradinala di cenacoli iudipendcnli con sottoposta latrina.
1 0 . È un a laberna che credesi sia stata u n negozio di velo, remi, cordami e di a ltri attrezzi marinareschi
, giacché a guisa d’ insegna vi si vede accanto alla p o rta il dipinto di un a nave carica di
rematori ; o a l di sopra di questa un quadretto sormontalo da festoni rappresentante u n albero di
olivo e (lue ligure, di cui un a era forse un Lare.
11. L’ androne della casa seguente tiene nel destro lalo la scalcila po’ c e n a c o li, c nel subsealare
la cella dell’ ostiario. L’ atrio circondato da quattro cubicoli c dalle duo ali ha nel mezzo Tiiiijiluvio ,
sul cui margine sta il puleal sostenente una mensa e rivestilo di musaici, che rappresentavano la figura
' IlELitiG, n. 1504.—Zang. a. 15
•Zaso. n. 1201.
' ilsLBio, n. 1044.