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(iM\KTtAL. Epigr- XIV, 3 9 ) . Dal lalo s e llen lrio n ale d o li'alrio . che c inleramcnle apcrlo,
si passa nel giardino clic nel Ibiulo ha u n ’ e d ico la , ove si rinvenne u n a sla lu a d i Diana in m a rm o :
poco (ìiscoslo a sinislra è u n ’a llra edicola ¡irecediila dalTara di fabbrica.
■15. È ima ampolla, che dopo l’ ingresso Ita u u g rande am b u lac ro coverto da Iclloia pogginnle,
sopra p ilastri, fra i q uali si ap rivano q u a llro adili pcr en tra re nel triclinio c in u n ’a re a , dove vedesi
u n lello tricliniarc ad emiciclo : addossala al triclinio è un a colia pciinriif.
10. i7 . Uscite secondarie di u n 'a b ila z io n e , clic avendo il suo ingrosso p rincipale sul vicolo ud
occidente fu do|io il trcmuoto dcl 03 divisa ed abilala da duo diverse famiglie. Il primo di qucsli
aditi immoUc nel virid a rio , clic con ic slanze adiacenli costituiva la parlo della casa ab itala da u n a
delle du e famiglie.
4 8 . L’ a ltra ¡larlc con l’ingresso dal vicolo occidentale consisteva dell’ an d ro n e situ ato fra due
cubicoli c dcH’a lrio, che da u n la lo avea l’ala divenuta Irielinio, e dalTallro u n d o rmito rio , la grad in a la
del piano supcriore c l'ala eo rrispondeiitc falla cucina. Di l'roule a lTingresso venne iniial/.alo u n mu ro .
J9 . Bottega comunicante co n Talrio della descritta abilazionc.
2(1. Gradinala pei cenacoli sup e rio ri.
21. Angusta casella formata di u n an d ro n e coverto, c di u n piccolo v irid a rio , con a lcu n e slanze
(jiiadi'o
secondo
lali dal
Ila cella
adiacenli.
2 2 . 23 . Botteghe.
2 i . Segue u n a splendida c a s a , il cui a n d ro n e , clic alla mclà quasi del suo proluiigamciitc
h a lu cella d e lT o s tia rio , immclle in u n p o rislilio , in lo rn o a l qu a le so n o v arie slanzo nohilmcnlc
(Incoralo, e nel lalo se llen lrio n ale prccodulc da vcsiibolo, donde aveasi accesso in u n occirs, in iiiTala
ed in u n cubicolo; appresso a (¡ucslo cubicolo stava u u aiìfracluin, clic coiilciiciulo la s c ala delle slaiizc
su p eriori menava a lla cucina cnl cesso, la cella p ciuina ed uiTapoi/iecn. So llo al portico o rientale si
Irovano du e cubicoli od il lab lin o ; indi s’in co n lra u n a faucc illum in a la da la rg a finestra ap erta sul
v irida rio, c a lla qu a le è addossalo un oecus. Da q u e sta faucc, p assando p e r a ltro v c s iib o lo , si pciTienc
in un o splendido Irielinio abbellito di pavimento a musaico e di dipinti, dei q uali ora resta
rap p rescn lan le Apollo a s s iso , che rim ira la me tam o rfo si d i Dafne. Attiguo a l triclinio è u
giardino.
25, 2 0 . Botleghe.
2 7 . DalTandronc si e n tra in un o spazioso cavedio conlenonlc il viridario cinlo pcr dii
portico. NclTambulacro an lerio re si Irovano la g rad in a la del piano su p e rio re , la c is te rn a ,
familiare cd u n c u b ico lo ; n c lTambulacro meridionale poi stan n o u n ’«poi/iCLVi, comunicanle con un a
cella che fronteggia la s tra d a , un o spazioso oecus, costeggialo d alla faucc che men a a lia cucina c suo
dipendenze, e finalmente il irielinio.
2 8 . 2 9 . Botteghe.
3 0 . Piccola cella contenente la g rad in a la ili u n piano supcriore indipendenle.
31. Altra abitazione , il c u i largo proliro fiaiiclieggialo da u n ' ampia slanza in tro d u c e n e lT aliio ,
avente ne! mezzo T impluvio di pietra n o ccrina : in fonilo a ll’ a trio slan n o il tablino con apolhcca
dictroposta c u n ’c.rci/rn, c sul destro la lo u n cubicolo, un occus, e u n ’a la , d ie contenendo gli aditi <li
du e celie familiari com u n ica col v irid a rio cinlo Ua porlico, dove Irovasi u n a faucc che mena alia
c u cina, c sue dipendenze, in seguito alla qu a le s’inconlea un corridojo cogli ingressi dcH’aveiirn, di un
cubicolo e del Irielinio.
L'isola q u a rta di (¡ucsla regione c delimitata dal decifmaiius minor (via dell’ab b o n d an z a), dal carilo
(via s ta b ia n a ) c dalle vie secunda c sesta.
1 .E un a taberna an nessa ad u n ’ollicina probabilmente tin to ria, a lla qu a le si perveniva mediaiUc
u n an gusto passaggio, clic contiene anche la scalcila dolTammezzato. NelTolTicina so n o alcu n e vasche
cd u n forolajo. La taberna h a u n secondo ingresso d a l vico occidcniale n . 53.
2 . 3. Bollcghc eoriuinicanli Ira loro c dipendenti d alla casa scguenle.
i . Questa ha Tandronc che immette nclTatiio, il qua le avendo nel mezzo Timpliivio licne a d rilla
c a sin istra due cubicoli; delle ali (juclla a sin islra era abbcllila dei dipinti di Apollo e Dafne, di Perseo
cd Andromeda c di un a rappresentanza rcla liv a al milo d i E rcole. In fondo alTalrio si trova il tabiino, clic
a d o rn o della p illu ra di Venere c Adone avea da u n lalo la scala di legno del piano superiore e
dalTallro la faucc. 11 gia rd in o con du e fonlane ed u n a mensa m a rm o re a è circondalo da p ortico sor-
reilo (la robusle colonne riu n ite tra lo ro da pluteo di legno, c verso occidenle d a u n podio di fabbrica:
al p rimo era sovrapposlo u n secondo ordine di c o lo n n e , di cui esiste nn indizio n e lTamliu la ero a
dr. di chi en lra d alla faucc ne! viridario. Hanno Tin g resso nel peristilio u n oecns ed il Irielin io , che
conserva i dipinti di Frisso cd Elle , c di Arianna ab b andonala. Sollo il porlico a d rilla si (l'ovano Ire
colle familia ri, con u n ’u scita segreta, c di fronle u n e.mira situala fra u n oecus cil u n ’a llra cella familiare.
L ’esedra è orn ala di tre g ran d io s i (¡uadri, dei ipiali Tuno rappresenla Arianna ad d ormenlata a Nasso,
so rp re sa da D io n iso , c ircondalo dal liaso , il secondo E rmafro d ilo c Sileno , c il terzo , di cui o ra
rim an e un frammcnln , ritraeva Narciso al fonte ; negli scomparlimcnli archilollonici delle pareli si
osservano le ligure di Talia con la m a schera, d i Urania col globo e la verga, c di u n a d o n n a ignuda,
con duplici armillc , parascelidi, e lungo laccio di oro incrocialo sul petto, sed u ta su di allo scanno.
Anche T oecus è splendidamente d e co ralo , conlcncndo le rap presentanze del giudizio di P a rid e, di Acliillc
a Sciro e d i Oreste in Tauridc. Nella cella a ttigua a lTcm/ra vcdonsi poi i dipinti di Euro p a su l toro,
d i u n a Ncrcide sull’ ippocampo, e di Venere cd Espcro, NclTambulacro orientale s’in co n lra u n recesso,
ch e potè servire anche di irielinio estivo, e più innanzi la cucina col cesso , il fo c o la r e , u n a tavola
di m a rm o , u n a v a sca di fabbrica, u n a g ranile fornace c la nicchia dei Penati.
5 . Bottega comunicanle con la casa o r descritta.
6 . Adito d i un a g rad in a ta indipendenle.
7. Bottega appartencnle alla casa scguenle ; vi si lesse u n ’ epigrafe greca dipinta , o ra serbata
nel Musco di N ap o li, la quale rip roducendo T epigramma ricordato d a Diogene Laeraio su o n a così :
il figlio d i Giove, Ercole viUorioso abita q u i: non v 'en lri malanno. 11 padrone dun q u e pose la su a bottega
sotto la protezione d i Erco le per a llo n ta n are da essa ogni fascino.
8 . .Altra boltega, che avea comune con la casa a lligna T uso del cesso.
9 . È la casa di u n la i Tito Mescinio G elo n e, come risu lta d a u n suggello in bronzo rinvenuto
il 6 febbraio 4801, P c r un lungo an d ro n e si c n lra n elTatrio letraslilo , che da u n lalo h a Ire cubicoli
c d all’ a ltro u n a faucc, che menava a l cesso anzidetto, c du e allri cubicoli. Il tablino è collocalo fra
u n ’ ampia slanza ( t r i c l i n io ? ) cd u n a c e lla , adibita foi-se per lavalojo. Segue u n a g rande a r e a , clic
occupa il posto del viridario.
10. Bottega sp a rlila in due compresi.
1 1 . A ltra b ollega che probabilmente fu lenula d a u n negolialor pigmenlarius, essendovisi raccolti
molti colori c bilume.
4 2 . 1 3 . Bottegbe, d a lla p rim a delle q uali si e n tra in u n atriolo avente a sinistra du e celle, di
cui un a licne accanlo la g rad in a la dei c en a co li; viene q u in d i u n an d ro n e con la cucina d a un lato
e dalT altro la cella p e u a ria , ed in seguilo u n ’ a re a circo n d ata d a porlico , solto a l quale si trovano
d u e a llre c elle, iinapoi/jecu, u n repositorio, e di fronte a l suddetto an d ro n e duo spaziosi I rid im i, con
un a stanzetta adiacente; ad dossala a l pilastro cbe divide g l’ingressi dei du e triclinii era l’arca ferrata
dcl domeslico peculio. NolTarea si vedono confìtti nel suolo sette dolii, u n monopodio di marmo ed
uria vasca di fab b ric a .
1 4-10. Questa casa app arten u ta a lla gente C o rn e lia, cui si ran n o d an o le origini della colonia
su lla n a , h a l’an d ro n e costeggiato d a du e tabernae, comu n ican ti co n Talrio. Questo contiene du e Irapczoforl
assai ben lav ora ti c u n o splendido impluvio m a rm o re o con getto di a cqua nel mezzo. A d ritta dell’ingresso
vedcsi il la ra rio , e add o ssala alTan ta sinislra del labiino è l’e rm a in marmo di un o degli an tenati del
proprietario d ella casa, co n la seguente epigrafe incisa su l p ila s lrin o :
C • CORNELIO
RVFO
Han n o ingresso nel dello a trio tre cubicoli, d u e a li ed u n ’ angusta c e lla , ricavata dalla fauce
che menava a l peristilio. Di fronte si irova il lab iin o , o rn a to di du e dipinti quasi d islm tti, dei q uali
q uello sulla pa re lc d ritta rappresentava probabilmente P a n e con le ninfe. Ad orien te del lablino è
situ ato u n oecus avente Tingresso dal p e ris tilio , il quale ha da u n a p a rte u n c u b ico lo , ¡una^oí/íeca,
u n a g rad in a la , uu Irielinio e la c u cin a , e d alTaltra p a rie u n a g rande esedra comunicante con u n oeciw.
Il viridario contiene u n a fo n tan a e du e puleali.
17. Tnèerna co n tre celle nel fondo.
1 8 . Altra la&enia d’in c e rta destinazione.
19. Bottega co n u u a c elia e la cu cina.
2 0 . 2 1 . .Altre du e botteghe.
2 2 . Boltega comu n ican te con la casa già descritta n. 15.
23. .Androne che costituiva l’u sc ita seco n d a ria d ella casa anzidelta.
24. E u n compilum o sa cello por i lari compilali.
25. Bottega col podio d ella vendita o ra distru tto .
26. Bottega comunicanle pcr due ingressi col pistrino seguenle, e adibita probabilmenle pcr la vendila
del pane.
27. Un a n d ro n e , a l qu a le è adiacente u n a sta lla , menava a l dello p istrin o costiluito dclTarea delle
macine e dcl forno, che h a alialo u n a cassa di piombo. A sin istra delTandronc si tro v an o le due localilà
dcl panificio, c di fro n lo vi è il vano di comunicazione con la casa del foriiajo, la qu a le preceduta
d a vestibolo consisteva di u n an d ro n e fiancheggiato d a due cubicoli c di u n viridario con porlico, uu
triclinio c u n a cella penaria.
28. Bollega comu n ican te col panificio del dcscrillo pistrino.
2 9 . Uscita della cella p e n an « d ella casa annessa a l medesimo pislrino.
3 0 . E Tadilo di u n a casetta con a n d ro n e , du e c u b ico li, u n alriolo ed u n a c e lla , o ltre ad mia
g rad in a la ed u n ’angusto localo adibito p c r la d imo ra di q u alche servo.
31. Spaziosa bollega.
32. Gradinala ora d is tru tta , che menava a i cenacoli su p e rio ri.
3 3 . Lungo an d ro n e clic immetle in u u cavedio avente a drilla u n piccolo g ia rd in o , a sin istra la
sc alinata dol piano su p eriore, c nel fondo u n triclinio fìneslrato cd u u cubicolo.