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In Tondo trovansi due celle, c iascuna di esse comunicante con a ltra cella d ietroposla, u n a delle q uali
con uscita separala n . 3 1 . Viene in seguito u n locale contenente il pozzo, u n a vasca cd u u a la lrin a
posta accanto ad u n ’ultima uscita ii. 30.
2 . Tabci-nii apparlen u ta allo slcsso pro p rieta rio della casa seguente.
3. Quest’ abitazione lia il solito p roliro che introduco n ell’ alrio con impluvio nel mezzo c un
inonopodio di ma rm o , dove a d rilla cvvi u n piccolo armadio ricavato ne! m u ro , e du e nicchie pei
Lari , di solto ad u n a delle quali veggonsi a bassorilievo di stucco i du e serpenti che d iv orano lo
oll'crlc, c il Geuii« /lt»iili«ris di|ìinto con p a te ra c cornucopia. A sinislra stan n o du e cubicoli, di cui
il secondo conlicnc le rap p rcsen lan ze di Polifemo c Galalea, o di Arianna abb an d o n a la, o ltre a i b u sti
di Marte e Venere , di Meleagro cd Aialanla , c di un a baccante rin chiusi in corono di erbe. Nella
parelc a d rilla è pratica to n n piccolo incavo destinalo a lla lucerna cubicularia. In fondo a ll’ a lrio si
apre il tablino coslcggialo a sinislra dal Irielinio c a d rilla d alla fauce, che mena a lla cu cin a o al
viridario, dove è la g rad in a la del piano superiore cd nn alveare p c r la collivazionc dei fio ri: accanlo
a qucslo è u n piccolo vcsiibolo , conlcnenlc u n puleal di ic rra co lla , c più o ltre u n cubicolo con
cammello. Di rin co n tro a l dello vestibolo , sull’ a llro lalo dcl viridario si irovano un’ apolliccu c il
domeslico sa c ra rio .
4 . Ta be rna, nella qu a le si lesse il graffito ; AIONVCloC OIITO T H , cho è u n esempio non
frequente di parole la tin e scrille in Icllcre greche.
5 . Boltega avente du e celle nel fondo.
lì. È u n a casa ab ilala probabilmente da a llo ri o mimi. Pe r 1' an d ro n e a lq u an to inclinalo sulla
via si e n tra nell' atrio coll' impluvio c u n a mensa ma rm o re a , dove a sin istra trovansi u n triclinio
fincstrato c u n ’a la clic faceva le veci di tabiino, e a dritta la cu cin a c u n cubicolo. DalT a trio pcr
du e p o rle si passa nel viridario , che contenendo nel mezzo u n a piscina è c irco n d ala da porlico
so rre llo da olio colonne. Le pa re ti so n o decorate di q u adrctli rap p resen tami ma sch e re sceniche, dei
q u a li u n o contiene maschere dcsunlo mollo probabilmenle dairAndromeda di E u ripide. A sin istra dcl
portico slan n o un’ cxeilra , u n a grad in a la pel piano superiore, un a piccola apolheca so rm o n ta la d alla
cucina e finalmcnlc il c esso; a dritta poi, o lire di un a colla, Irovasi un o spazioso oecus, già d e co ralo di
Ire gran d i q u ad ri, dei q uali u n o solo lo rn ò a luce ben conservalo c rap p resenla il ratto del Pa llad io .
7. Tflòcnin appaiTcmiia forse ad u n G. Ostilio, al quale è indirizzata l'epistola clic leggesi graffila
sulla pa re te dc slra della bollega.
8. Altra kiberiia con podio per la vendita c u n cubicolo dietroposlo.
9 . Anglista bottega comunicanle co n la casa seguente.
10- Questa ha l’ andi'oiic dcl p a ri inclinalo sulla via, c in lc rro lto d a u n gradino pcr rendere
meno ripido l'acecsso. L ’a lrio col solilo impluvio nel mezzo tiene a sin istra due cubicoli, a d ritta un
armadio incavato nel m u ro e di fronte il labiino costeggiato d alla fauce , al term ine d ella quale è
u n a grad in a ta c di rincontro a questa l’adito ili u n g rande triclinio fineslralo. Viene q u in d i il v irid a rio ,
alla cui parole del fondi), d e co rala di pilture rap p rescn lan li qu ad ru p ed i, pesci, fiori, erbe e du e grandi
c ra teri, è ad dossalo u n alveare por la collivazionc. A drilla stanno il pozzo, il fo co la re, un cubicolo
ed un a granile cucina colTopol/iecn, cui è a ttigua la la lrin a ; c a sinistra Irovasi u n podio che potè
servire anche d a lello Iricliniarc nei g iorni ostivi. Da u n suggello in bronzo quivi raccolto si rileva
che il p roprietario della descritta abilazionc fu probabilmenle u u lai Lucio Vohisio Fau sto .
H . Tiiberiia con podio c un a cella nel fondo.
42-13. Tabernae comunicanti fra loro.
44. Adilo di u n a grad in a la indijiendenle.
45 . Modesta abitazione consistente dcU’alrio con im p lu v io , di du e cubicoli c di u n a fau c e , per
la quale si perveniva alla cu cina, a lla sta ila , ad uiTnpol/icca, al cesso e a u n a gradinala.
4C. È u n ’a llra a b ita z io n e , il cui an d ro n e immette ncH’ambiilacro di im poriico, che circondava
pcr du e lati il v irid a rio , contenente il puleale di te rra co tta c J il piccolo la ra rio . A d rilla d i questo
portico Irovasi u n a ru slica c ella, c a sin rilra u n ’ampia località ru s lic a del pari, dove cvvi la g rad in a la
dcl piano su p e rio re . Viene q u in d i u n Irielinio, donde si passava nel lab liiio , che comunica alla sua
volta con u n cubicolo ; queste Ire u ltim e slanze conservano la d ecorazione dcl primo stile , falla a
bugne con duplice ordine d i cornici.
17. La casa seguenle h a u n brev e proliro , che avendo alla su a eslremilà T edicola dei Penali
introduco ncH’alrio coll’ impluvio, u n a mensa m a rm o re a e u n pilaslrino portan te il sim ulacro di Èrcole:
a d rilla sla u n a rozza cella , a sin islra u n ’npoi/ific« con la cucina ed altre dipendenze , u n oecus c
u n a slanza che serviva d i passaggio ad u n g rande g ia rd in o . Di fronte si apre il ta b iin o , che decoralo
di u n paesaggio con la rapprescnlcnza di Endimione e Selene ha a d rilta u n cubicolo e a sin islra
la fauce , che contenendo u n a cella ru slica e la g rad in a ta dcl piano superiore menava a l Iricrmio ,
dove fra gli a ltri dipinli si vede Ercole in piedi poggialo a lla clava c con la p elle leonina siilTomero.
In fondo a l tabiino è u n a n gusto v irida rio fornito d i vasca c costeggiato da a llro cubicolo. Il grande
giardino p o i, c ircondalo p e r du e lali da portico, tiene nel fondo u n a niccbia rivestita di m a rm i, nella
quale fu rinvenula u n a sta tu c lla di Venero in piedi appoggiala al su o id o lo , che o ra trovasi nel Museo
di Napoli. A sin istra è T ingresso ad un a g ran d e e s e d ra , seguila d a l vano d i comunicazione con la
48. Q u esla, o lire al podio contenente sci i
di I c rra c o lla , avea n clT in te rn o u n a cella e due
vi un a seconda lo c alità con du e celle riislicho ed
scanzie di legno poggiale allo pareti. Dielroposl;
im’uscita n. 10 nel vicolo orienlale.
20. E T ingresso di u n a eaupona. DalTandronc fiancheggialo a d rilla da u n a cella si en lra in un
conile 0 atrio con sedile di fabliriea, illum in a to da fineslra sporgente suU’ alliguo v irid a rio : a sinislra
slan n o la cucina , il cesso , il pozzo cd u n a piccola apolheca. L’ ambulacro dcl viridario coverto da
lettoja menava al triclinio , ad un a g rad in a la pei cenacoli sovrapposti c a due celle. Ad u n angolo
del viridario so n o addossali due lotti iric lin ia ri di fab b ric a, e sulla parete a dritta si vede la rap p rc-
scnlanza la ra ria co n le immagini di Bacco c della FuiTiina effigiati come dei penali.
24. È u n t/imnopoiium col b anco pcr la vendila rivcslilo di ma rm i.
22 . E u n ’a llra caupojin. Dopo l'in g re s so alquanto spazioso Irovasi u n ’a rc a, dove a d ritta era un a
scalcila pcr sa lire a i cenacoli , ia niccbia dei Penali c il irielinio , sul cui pavimento è serillo in
b iancbe pietruzze IIAVE ; a sinistra sla mia piccola cella con pozzo altiguo cd u n serbalojo d’acqua,
poi la cucina. Viene in seguilo u n a seconda a rc a , pro ietta in due lati d a icltoja, dove si Irovano
un a g rande apotheca cd un piccolo d o rmiiorio.
23 . Taberna divisa io du e lo c alità, nella p rima dolle q u a li è la grad in a la con la lrin a solloposla,
e n ella seconda un a cella ru slica costeggiala d a nn passaggio , cbe serviva dì apolheca c menava
alla cucina.
24 . Anche quest’cdifizio era una eaupona, come si rileva dal seguente dislico, graffito con o rtografia
dialettale so p ra u n a delle sue pareti da u n avventore ma l contento :
Talia le fullanl ulinaiu mendacia, copo ;
lu vendes acuain el bibes ipse mcruin.
Val d ir e : Tog/i«iio g li Dei che menzogne si¡falle ingannino anche le , osle; tu vendi l'acqua e ti bevi i
vino schietlo. Un androne immellc in u n ’ a rc a o atrio , clic ini T impluvio addossato a lla parelc di
fronte, nel qua le fluivano le a cque cadcnli dal lello sostenuto da du e colonne. A drilla d ell’ingresso
è la niccliia dei Pen a li col dipinto la ra r io , notevole pcr du e quad ru p ed i ai lali ili della nicchia , da
un o dei qu a li, forse lu p o , c p ro p riam en te d alla parte posicriorc dcl suo corpo esce in senso orizzoiilalc
u n a figura virile con le b rac cia stese indiclro. Nell’a lrio , di fronte a lai dipiiUo la ra rio è uno spazioso
triclinio, dopo del quale si trova la scalcila del piano su p criore, u n ’a ltra sala adibila forse pu re pelle
cene cd u n locale ruslico; a sin istra dolTalrio slanno du e celle, dello q uali u n a comunica con la
botlcga adiacente. A d riu a poi, cioè ad oriente delTalrio era u n porlico , che so rre llo da colonnelle
e d a u n pilaslro c irco n d av a pcr du e lati il viridario, co nlcnenlc nel mezzo u n triclinio di fab b ric a ,
di fronte il sa crario . Tal porlico (iene a sin islra u n cubicolo , a drilla mia scalcila , poi u n a llro
triclinio , indi u q lavalojo , u n a piccola apotheca , e da ultimo la cucina col focolare , il forno c il
2 5 . Rustica bottega, la qu a le ha il focolare a d rilla d ella p o rta , c la bocca dcl pozzo presso la
parete sinistra.
2 0 . Gradinala di u n piano supcriore.
2 7 . Taherna.
28- È un a abitazione, il cui a n d ro n e , p receduto da grad in o d i p ietra vesuviana, immclle m un
a lrio letraslilo , che avea il compluvio difeso da in ferriata. Di fro n le all’ ingresso si apre il labliiio
silu alo fra u n a cella, che serviva di passaggio a l virid a rio , e un apolheca ; dopo la qu a le è u n allro
passaggio con g rad in a la c focolare, cui è ad iac en te u n a spaziosa slan za , clic lu lto ra conserva visibili
tracce d’ incendio. Il viridario è cinlo pcr due lali d a po rlico , ed ha nel mezzo mi Irielinio di fabbrica.
A sin islra c u n a cella fiiicslrata cd avente u n a c alc ra lla nel pavimento, c a d ritla u n ampio irielinio
già a d o rn o di u u q u a d ro rapp resen tan lo il vaticinio di Cassandra. Fin alm en te si Irovano la cu cin a
con focolare, due e rg a sto li, la la lrin a ed un a sc ale tta p c r le slanze superiori.
29 . Taberna avente in n an zi alT ingresso il podio pcr la vendila.
L’ Isola lerza è c irco sc rilla d alle vie p rima e secunda, d a l cardo c da u n vicolo a questo p a rallelo.
1. Taberna a p p a rten u ta forse a u n pislor dulciarius. F.ssa h a interuamciilc due celle c il fo rn o ,
olire ad u n a sc ala di legno p c r le stanze superiori.
2 . Bollega con p odio, nel qu a le sono infisse q u a llro grandi u rn e di le rracotla.
3. È niTabitazioiie, la qu a le p c r essere edificala sul poggio, clic con dolce pendio discende verso
la via, ha le stanze collocate in div e rso livello. Por un o slrc llo an dro n e si entra nell’ a lrio , clic a
d rilla ha la colla pel servo a tricnse, im cubicolo e u n ’ apolheca; a sin istra u n ’ a ra pei domestici
saerilizj e d i fronte il tabiino cd il Irielinio. Un secondo triclinio con reposilorio accanto e p receduto
da un a faucc trovasi a drilla dcl labiino; c più innanzi in contrasi un co rrid o jo , che mena all.i cucina
con cella penarla adiacente. P c r u n a g rad in a la a lligna al lablino si saliva a l p e ris tilio ; ma a mclà
dell’ orla è u u a breve discesa, la qu a le intro d u c ev a forso al bagno. I! v irid a rio è cinlo pcr tre lali
dal portico sostenuto da dodici colonne: a dritla d e lla g rad in a ta , pcr cui vi si m ontava, Irovasi uno
spazioso oeci«, indi u n co rrid o jo che coiiduccva ai lastrici di co v erlura alle stanze posle a mezzodì
delTalrio, c finalinenlo un a bellissima esedra. Procedendo oltre in queslo ambulacro s’ in co n tra T ingresso