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8. È u n ’aliita/.ioiic, il cui lu n g o an d ro n e c situ alo Ira u n cubicolo cd u
graffilo il seguciUo a u g u rio di Icliciià :
lANVAlUAS NOBIS FELICES MVLTIS AKXIS
I, presso cui leggesi
L ’a trio , avcnle ne! mezzo V impluvio , ò le traslilo ; a dritta di esso si Irovano d u e cubicoli ed
u n ’a la , c a sinistra il Irielinio con inccolo vii-idario alle spalle, u n a llro cubicolo c l’a la corrispondeiile.
Di fronte è il lablino , clic d a uu l.ilo b a u n a spaziosa npolheca conlcncnle u n a rmadio di legno, c
tlaH’a llra la cucina col focolare, la g rad in a la del piano su p e rio re e la la lrin a presso a l posiicuni sul
vico se llen lrio n ale n . 14.
y . Segue u n a labermi con due celie cd u n a fauce, che mena a lla c u cin a , avenlc p u re u n ’u sc ila
nel vico oi'icntale n . 1 2 .
10 . Alira botlcga co n u n a colla in fondo.
11 . Gradinata di u n piano su p c rio re indipendenle.
12. P o rla d ella cucina della labenia ii. 0.
13. Piccolo a n d ro n e , c lic , lenendo la la trin a presso a l lim ila rc , h a nel fondo la g rad in a la p e r
sa lire ad u n ’abilazionc sovrapposla. ‘
14. Posticuin della casa n . 8.
15-10. Celle merelriciae con lello di fabbrica.
1 8 . Scalinata di cenacoli su p e rio ri.
1 9 . Alira cella mereiricui.
2 0 . E u n a boUcga, al di so p ra della q u a le e ra u n meniano sp orgente su l vico ; acc an lo alTingresso
sla il b anco della vendila con q u a llro u rn e ili Icrra co lla c la piccola fornace , e nel fondo trovasi
u n a lo c alità p c r gli avvenlori, presso cui è unapolhacn.
2 1 . Bollega clic comunica co n la precedcnlc e conliene u n lu n g o podio, u n a vaschclla d i fab b ric a
e in fondo u n a cella.
22-23. Altre du e botteghe co n pavimcnlo di musaico c la
h a alialo u n a cella.
lalcUa dell’ ammezzalo ; la seconda
2-4. Tcrmopolio col banco della ven d ila, la grad in a la dei cenacoli (
2 5 . Botlcga con la so lila scalen a.
I cella p e r gli avventori.
L 'is o la dc cimaq u arla , avenlc la fronte principale sul (Icciimaiii« minor, è d e limitata negli allri
1 in te rro llo da du e g rad in i, pei
i(i apiìtheca e il la ra rio a guisa
la ti d alle vie qiinrla, deciina e uiulccima.
1. Bottega con cella dic tro p o sta, clic ha u n ’uscita sul vico occidentale n . 211.
2 -3 . Altre du e b o lle g lic , delle q uali la ¡irima ha nc! fm d o u n a piccola cella , c alialo ad essa
la g rad in a la con la liiiia soUoposta ; la seco n d a conliene la la lrin a ed u no spazioso locale , cui è
adiacente, u n apollinea.
4. E u n ¡liccolo an d ro n e avenlc in fondo la g rad in a la del piano su p c rio re .
5. Segue u n 'ab ita zio n e, il cui an d ro n e preceduto da vestibolo ei
q uali si ascendeva a lTatrio luscanico ; in queslo si tro v an o i
(li edicola, indi da ciascun lalo un occus c un c u bicolo, c poi a d riu a u n ’a la , a sin islra due apotííccaf
In lu o g o del lalduio vi è u n lungo am b u lac ro , dove, a cominciare da o riente, slan n o u n g randioso
Irielinio, il viridario c il locale delTofficina tin to ria condotta dal padrone di iiuesla abilazionc, e alla
quale si poteva accedere anclic dal vico oocidcntalc. Sul lalo opposto dcl dotto amb u lac ro so n o tre
celle familiari frammezzale dall’ ingresso a lla cucina con le su e dipendenze.
G. Spaziosa boltega.
7. G rad in a la, p e r cui si m o ntava ad un 'ab ila zio n e su p e rio re .
8 . Bollega con piccola cella nel fondo.
9. È u n ’ a llra c a s a , il cui pro liro conduce in u n a lrio luscanico con bellissimo impluvio
m a rm o re o «d il puleal delia c isterna di pielra vesuviana. A d r. d e lT a lrio si tro v an o due cubicoli e
l’ala coiiiuiiicaiile col triclinio, e a sinislra u n a ltro cubicolo e l'ala corrispondento adibita pcr upotìuica.
II lablino è situ alo fra u n oecus e la sc ale tta per le slanze su p e rio ri, accanlo a cui è la fau c c, clic
mena a l viridario. Qucslo è preceduto da porlico so rre llo da p ilastri, dove stan n o gl’ ingressi di u n
cubicolo c dcl siiddcUo tric lin io , c nella e stremità occidentale un a porla cbe dà l’ accesso ad alcu n e
celle ru stich e, cui sono a ttigue a ltre localilà adibite nelTulliino tempo p e r apotheca, per celia penuria
e per d ormitorii servili.
1 9 -H . fabernuc d’ in c erta destinazione.
12. Altra laberna con la scaletta delTammezzalo c la dictrobollega.
13. Bottega con piccola cella nel fondo. Qui su l margine della via sta u n a fo n lan a , nel cui cippo
è scolpila la prolome d i Pallade galoata.
14. L’ultima bottega su queslo lalo dell’ isola b a la scalcila dei cenacoli con soUoposta la trin a ,
la base di o n pressojo in traverlino c Tadilo di comunicazione con u n a casa , clic h a Tingresso dal
vico orienlalc. In principio di qucslo vico ora u n ’a ra compilale.
15. La detta casa h a u n piccolo androne e o a cella a lla to , e poi l’atrio luscanico con impluvio
c inlo di allo podio, la men sa e il pnleal di Icrracolla. Circondano Tatrio u n cubicolo, u u oecus, u n apolhcca
solloposla ad u n a grad in a ta estern a c la discesa nella bottega menzionala di so p ra , ove di fianco
trovasi u n a ltro cubicolo. Dal tablino situ ato fra u n cubìcolo lincslralo ed u n an gusto oecus si en tra
in u u piccolo v irid a rio , la cui parete del fondo è dipinta con festo n i, p ia iilo , uccelli c due pavoni,
che si accostano ad u n a palma ; in to rn o a l viridario stan n o la cu cina, il tric lin io , u n a cella familiare
e T apotheca.
10. Ingresso ad u n piano su p c rio re indipendente.
1 7-19. Uscite secondarie della casa n . 5.
2 0 . Gradinala d i cenacoli sup e rio ri.
L 'is o la dccimatjuiiUa , clic è T u ltim a della regione settima , è c irco sc riita dalle vie «(tcuniia ,
quhilu c savia.
Su l principio dol vicolo meridionale è u n a b ella fo n lan a m a rm o re a, che nel cippo offre l'immag in o
di u n gallo.
1. Picco la casella annessa alla g ran d e abilazionc, clic segue. Il p roliro costeggiate d a du e celle
pcnuriac immette nelTalriolo lu scanico, fo rnito d’impluvio, dove addossalo al mu ro di fronte s ta u u
fo co la re, acc an to al ([iialc è ima an gusta apolheca rasen ta la d alla fau c c, che d apprim a men a ad u u
ru stico cubicolo, indi ad u n a discesa cond u ccn lc n ella cantina soUoposta e d a u ltim o , d an d o l’accesso
ad u n a llro cubicolo, riesce nel peristilio della g rande c asa adiacente.
2 . Questa h a T an d ro n e prcccdulo da vestibolo e co n pavimento d i musaico , nel quale erano
cffigiate'sci prore di navi. L ’atrio a ssai spazioso h a nel mezzo u n bello impluvio c il puleal, cd è decoralo
delle ligure iso lale delle stagioni. I,’ an d ro n e è costeggialo a d rilla da u n g rande oectw adibito per
apolheca o a sin istra da u n cubicolo ; nell’ oecns o apotheca si rin v en n e la la s tra m a rm o re a con la
rappresentanza dipinta d i Niobc e i Niobidi, la q u a le o ra si conserva nel Musco di Napoli. Su l lalo
oriontolc dclTatrio si Irovano tre cu b ico li, di cui TiiUimo comunica con l’a la , d e co ra la delle figure
d i Leda col c ig n o , dì Nettuno c di Venere pesca tricc : su l la to occidentale sono dapprima due vani
d i comunicazione con T alrio lo della casella n. i , poi u n altro cubicolo c l’ ala co rrisp o n d en te. Di
fronte alTingresso è il tablino, già ad o rn o della rapprcseiUaiiza di Narcisso clic si specchia nel fonte.
Lo fianclieggiano due slanzo che però h a n n o Tin g resso sollo a l portico dcl g ia rd in o ; (¡uclla a d rilla
c u u Irielinio f iu c s lra lo , in cui si vedono liillo ra le tracce di u n q u a d ro ritra e n lc Marie e Venere,
Tallva a sin islra è u u oecìis, che delle sue belle pillu rc conserva solamcnlc u u paesaggio con la
rap presentanza di Diana e Ancone, e la figura isolata di u n a lloro comico assai a ccuraiam ciitc e seguila.
11 portico ba du e am b u lac ri ; in u n o si trovano la grad in a la dcl piano su p e rio re , il cosso e la discesa
nel g ia rd in o , ove si riiivciiiic quel vaso di vclro ripieno d’olio, clic o ra si conserva nel Musco di Napoli ;
n e ll’ a llro è u n a l'auce, cbe contenendo Tad ilo della cu cin a mena a l bagno formalo dcl (epidnriiini,
dcl ciiWariHiii c d i uiT ampia slan za eleganlemcnlc d e co rala , che forse fu ad ibita p c r apoihjteriuin.
L ’abbollivuno, oltre a v a rii dipinti min o ri. Ire gran d i q u a d ri, di cui l’uno rap p resen ta la strage dei Niobidi,
il secondo il supplizio d i Dircc e il terzo P e rseo cd Andromeda.
3. Viene in seguito iiiTallra abitazione, clic serba Uillora tracce dclT incendio, che vi si sviluppò
a l tempo d ella c atastrofe. L ’ aiulronc , presso al cui lin iila re sta la la trin a , è ccstoggialo d a un a
rozza cella e d a u n oecus finestrato, decorato di du e q u a d re tti, esprimenti l’un o Aialanla e Meleagro
c il secondo la tolcllu di Venero. NelTalrio luscanico è a d r. la g rad in a la che menava a l meniano
sovrapposlo c in fondo m ia fauce tr a due cu biculi: noi viridario Irovansi la cucina cd il triclinio.
4 . È u n a cniipoiia, clic a sin islra delTandronc h a u n a an g u sta cella pciiaria c a dritta la cucina
d ell’ alligno tcrmopolio. L’ an d ro n e metto in uiT a rc a scoverla , pcr cui si ciUriiva in u n a seconda
c u cin a , donde si riusciva in u n 'a llr a a rc a c ircondala da Ire spaziose localilà destinate allo cene, l’u ltima
delle quali è fiancheggiala da un a f a u c e , che so tto p o sta a lla g rad in a la dcl piano supcriore m en av a
a lla la trin a.
5 . 11 lermopolio La presso la p o rla la immagine d i Mercurio , come p e n a le , c il podio per la
vendita , noiiclic u n a specie di poggiuolo ncH’angolo, co n sollo il fusorium. Segue u n alrio lo , dove
s ta di IVonle u u Irielinio lincslralo costeggialo da u n a f a u c c , clic dando l’accesso ad u n cubicolo
riesce in u n an guslo virid a rio , nel qu a le si iro v a u n ’a ra di fab b ric a in n an zi a l la ra rio .
G, 'i’rtòeni« umni'ia, che dipende d alla casa scgucnlc.
7 . Questa lia u n brev e andro n e , che situ ato fra u n cubicolo cd il triclinio in tro du c e in u n alriolo
con impluvio c ircondato da a lto podio. A sin islra si tro v an o la g rad in a la dei cenacoli , sollo a lla
(piale è u n ’d/wi/ieca, c u n oecns fin c s tra to , a d ritta sla u n a cella p eu a ria , clic procede la cu cin a col
focolare c il dipinto la ra rio , c q u in d i u n a llro cubicolo.
8 . IT a n d ro n e di (piesla c asella è preceduto da breve vestibolo e fiancheggialo dal triclinio e d a
u n cubicolo. NelTalrio, di fronte a lT ingresso si Irovano il tabiino fiiicslralo, u n a fauce ed u n a g rad in a la ,
accosto alla qu a le sta u n a cella penariu. P c r la l’auce, clic dà pu re l’accesso ad u n a cella ru s lic a , si
perviene nel viridario, in cui sporge u u oecus, clic tro v as i alle spallo dol labiino.
9-10. Altra modesta abitazione con boltega annessa. L’a n d ro n e , clic lia a sin islra la cu cin a ed
il cesso, mette nelTalriolo, dove ad dossate ad u n a delle pareli sono due grad in a lo per le colle su p e rio ri.
Intorno aU’alriolo si trovano il lablino fra du e cubicoli, u n triclinio ed u n a cella penuria.
T ra lo varie iscrizioni gralfilc nel vico sc tlcnlrionale è degna d’csscr rico rd a la la seg u en te , d ie
conliene u n frizzo diretto ad u u la i V e ro :