hero i loro punti di congiunzione, entrambe colle Piralidi, là dove con-
vergendo s’ incontrano (i).
G e r e r e NOTTULA ; N o c t v a , Latr.
G e r e r i s c h a r a c t e r e s e s s e n t i a e e s . Articulo ultimo pctlpo-
rum bferioruni brévissimo , squarnato.
Osservazioni. Avverti Latreille cbe questo genere fabriciano vien ri-
partito in 42 generi dagli entomologi alemanni , avendosi come tali i no-
mi introdo-lti nella semplice distribuzione fattasi nel Catalogo Viennese
de’ Lepidotteri europei (2). Le basi sulle quali trovansi essi fondati 10 1’ e-
sporrô successi vamente, apponendovi le poche riflessioni che vi ho potuto
fare : dalle quali perô r-isulterà evidentemente esserne i caratteri tratti
dai colori e da’ disegni d elle.ali dell’ insetto perfetto.
Lievi sono altr.esi le note caratteristiche di questo genere , secondo
i principi del prelodato' Entömologo francese, consistendo nella sola bre-
vità deU’ uItimo articolo de’ palpi inferiori, e nell’ esser questi compressie
coperti di squame ugualmente che gli al tri. Quindi risulta che senza una
grande ahitudine a risguardare questi esseri difficilmente si puo pervenire
alla loro conoscenza co’ soli scièntifici principî. L ’ ahito dell’ insetto perfetto,
i costumi délié larve , il modo diverso col quale compiono la loro
metamorfosi , e 1’ ausilio di ottime figure , render possono. familiare P en-
temologo alla ricognizione generica di tali farfalie.
Kitenendo iô il genere Nôctua quai nell’ adottato metodo di Latreille
si trova stahilito , e riportando le specie sotto i rispettivi nomi generiel
statuiti da Ochsenheimer e Treitschke , credo poter cosi soddisfare al modo
diverso col quale voglionsi al presente risguardare tali cose sistema-
tiche. E perche nulla trasandato ne r e s ti, ed ogni cosa che alla miglio-
ranza de’ sistemi concerne riunita vi fosse, seguirô 1’ ordine nel quale di-
sposti si trovano' i generi de’ prelodati alemanni entomologi dal chiarissi-
mo sig. Boisduval nel suo Index Method. Lepidopt. ec. 1
(1) Vetli Guv. Regn. Anim. T. V ; p. 4°9*-
"(2) Guv* k c. p. 4°9 > Nota.
Alis anlicis marmoraiisviridibits aul brunneis.
Osservazioni. Questo genere stahilito da Schrank ed adottato da Ochsenheimer
non ha verun carattere certo invariabile ed organico , ma son
tutti ideali relativi e vacillanti. Esso trae il nome dalla predilezione che
hanno le larve di nudrirsi de’ moschi ; ma esse non sono le sole che go-
dono di taie costume. La grandezza relativa delle farfalie è puramente
ideale ; l ’ avéré il corpo crestato e le ali disposte in tettoja non- è a que-
ste esclusiyo. Il color verde o marmorato è il solo indice dunque dal quale
semhra essersi presa la norma.
1. Br. ghiandifera ; Br. glandifera.
Br. ails anticis viridibus , maçulis fasciaque sinuata atris.
Noctuci lichenes, Fabr. Ent. Syst. III. 2, p. io4;
n. 3 i 2.
------Rossi, Faun. Etr. II. p. 186, n. n 35,
------De Vill. Ent. Lin. II. p. 160, n. 284.
L a p e r le , Pap. d’ Eur. PI. CCXXVI, f. 322.
Noetua Glandifera, Hüb. N. Tab. 5 , f. 24, SBryophda
Glandifera, Trtsk. Y , 1. p. 58, n. 1.
— -— Boisd. Ind. p. 61.
BryopTula glandaria , Frayer fasc. 12 , p. 129, 11.
125 , Tab.' 70 , f. 2.
La larva si nutrica del Lichen saxatilis, e délia Jungerman-
nia. Trovasi inÂustria , appo noi, ed altrove ; ed è la raen rara.
2. Br. perla; Br. perla.
Br. alis anticis cinerascentibus, nigro undalis , maculis duabus fuscis.
Noct. perla, Fabr. Ent. Syst. III. 2, p. 104, n. 3io.
------Ross. Faun. Etr. II. p. 26, n. 4°4-
L a G la n d ife r a , Pap. d’ Eur. PI. CCXXV, f. 3 2 i .