7. El. gemmatella ; E l. gemmatella, n. T. V I I , f. 3.
E. alis amicis rubro-auralis , maculis tribus argenteis puslulatis ni-
gro induclis , altéra marginali obsoleta , basi extremitale fimbriaque ni-
gro-violaceis ; alis posticis nigricantibus ; antennarum apice albo.
Corpo ed ali inferiori neri fuliginosi, con qualche splendore
metallico ; capo liscio nerissimo, antenne simili, coll’ apice bianco.
Ali superiori di color rosso-dorato-matto , nel mezzo delle
quali tre punti lucidissimi elevati argentini circondati di nero :
uno di questi sul margine esterno più grande , e due minori ,
sovente scancellati, sul margine interno : una striscetta parimen-
ti di argento quasi scancellata sul margine dell* angolo posteriore
esterno : la base, il contorno delT angolo estremo , e la sua
lunga frangia neri , con riflesso ^iolaceo.
Ha molta analogia colla OE, merianella , Hüb. i 35 , ma è
genericamente diversa, più piccola , ed a colori più vivaci.
Vive sopra 1’ Olmo. La farfalla schiude in fine di Luglio.
Guardia Regia, in Provincia di Molise.
G en e r e E CO FOR A , Oecophora ( i ) ? Latr.
G e n e r i s c h a r a c t e r e s e s s e n t i a l e s . Palpi inferiores Ion-
gissimi recurvi, saepe thoracem superius attingentes, extre-
mitate acuta. Antennae corpore haud longiores.
C haracteres naturales. Antennae corpore brev lores , seta-
cece , in medio verticis supra oculos insertce , erectoe. Caput et
thorax s quamis brevissimis adpressis. Alae varice 5 sepissime angu-
statce, deflexce vel convolutce. Lingua brevis.
Osservazioni. Per quanto facile semhiar potesse la ricognizione delle
specie di questo genere , altrettante anomalie si trovano presso gli auto-
r i , sia nello stabilire 1’ insieme de’ caratteri generici , che nel riportarvi
Ie specie. Latreille ha il primo fondato quéstó genere a spese del genere
Phycis di Fabricio , ch’ è stato ritenuto da taluni, da altri è stato consi-
derato corne, una suddivisione di questo ultimo. L ’ entomolgo francese ri-
ferisce aile Ecofore la Tinea majorella e Geoffroyella di Hüb. , entrambe
le quali il sig. Treitschte ripone fra le Adele : E la Tinea Xylo Stella che
quest’ ultimo risguarda come una Ecofora, io penso doversi riportare at
genere Euplocamus , per ragioni ehe ivi trovansi esposte. Questa specie
ha vagato fra tutti i generi successivamente instituiti, e forse non ancora
avrà ricevuto il suo posto !
II sullodato Latreille rimanda il lettore alia monografia del genere
Phycis, redatta da Germar n e l3.° %’oî. del suo Magazzino p e rl’ entomologia,
a riguardo delle Ecofore ( Cuv. Regno Anim. vol. V , pag. 4-2^ ); Ma in
questa monografia non si cita alcuna specie di quelle tenute dai moderni
per Ecofore , ond’ è eh’ io non intendo 1’ oggetto di tale citazione. I ca-
ratteri abituali cbe il sig. Germar assegna al genere Pliycis sono anzi discordant
con quelli ehe per lo più si verificano nelle .vere Ecofore , Tali
sono , per esempio , le ali superiori strette ed attorcigliate i'ntorno al corpo ,
e le inferiori larghe e simicircolari : le antenne molto approssimate nella
loro inserzione sul capo: caratteri per lo più mancanti tutti , o taluno
ne lie specie del genere Ecofora.
(i) Dal greco 0 ’/xo<, ov et q>upx; domus et gestatio, che vuol dire portai* seco la casa
5 imperciocchè le larve di questi minuti lepidotteri costrette sono trascinar seco quel
foderetto, entro del quale vivono, quantunque costume esso sia di tutli gli altri del grande
genere Tinea', e dir si potrebbe ancora piv^prepriamente delle Lumache , de’Paguri eo.