------Cerella, Germ. Jkfag. d. Ent. IV , p. i 34 , n. i •
--------------Trtsk. IX , i. p. 5 i , n. 4 -
Dalla sinonimia svariata, che sotto 1’ occhio d’ un medesimo
autore ha spesse volte ricevuta , chiaramente rilevasi esser moite
le variazioni alle quali è questa specie soggetta , nonchè sensibi-
li le differenze tra gl’ individui de’ due sessi ; in guisa chè con
due e tre diversi nomi è stata appellata nel medesimo tempo e dal-
lo stesso scrittore. (V . Fahr, e Latr. ). Questa specie b molto interessante
a conoscersi per i danni ch’ essa si suppone cagionare
aile Am ie , vivendo a spese de’ fa v i, ehe divora e distrugge. Io
mi eslendo per questo a darne la descrizione compléta , ed entrera
pure in qualche altro dettaglio, a fin di mettere al caso
gl’ industriosi di Api di darle la caccia , ed allontanare dalle Ar-
nie questo insetto nemico.
Tutta la farfalla è di color cenerognolo, più chiaro nel capo
e nel torace, con una macchiolina nera nell’ apice posteriore
del medesimo, ove si eleva un ciuffo di squame o peli , formando
una cresta. Il capo è picciolo, e gli occhi neri puntegiati di cenerognolo.
Le ali superiori sono di color cenerognolo rossiccio,
più pallido verso la basé, e più oscuro verso l’ estremità posteriore
; hanno la metà quasi posteriore od interna cospersa di
punti e lineette nere ; diagonalmente corre sopra essé una liuea
rilevata costituita da ciuffetti di peli neri e cenerognoli in forma
di creste ( quesle nella femmina solamente ) ; il loro margine posteriore
è angoloso , o come scisso nel mezzo , e colla frangia striata
e quasi dentellata. Le ali inferiori, di color cenerognolo an-
ch’ esse, ma più chiaro verso la base, e col margine tutto alter-
nativamente macchiato di chiaro ed oscuro. L addomine e pure
cinto di bruno.
La lunghezza della femmina , dal capo all’ estremità delle
ali è di linee 8 ;q u e lla del maschio di linee sei solamente.
Le larve vivono entro cunicoli costruiti da bava loro serî-
cea , dalla quale escono solo per cercare alimento ; ed in quello
accovacciate si stanno , e quando satolle e quando minacciate si
sentono.
La larva e nuda , sparsa perö di punli verrucosi su tutti gli
anelli del corpo. Essa si nutrisca a spese della cera delle cellule
rimaste vdte, senza recare alcun danno ne al mele rib alle
api. E perö esse sono la consequenza piuttosto ehe la causa del
cattivo andamento de favi. Questi, allorche son v ecchi, domi-
nali dall’ umidita ,, e la repubblica poco energica, danno ricetto,
e forsi richiamano tali ospiti stranieri per essere divorati. Io pen-
so ehe, in tutti i casi, l’ invasione de’ nemici risulta dalla debo-
lezza e dall alterazione nella quale son caduti glialberi, le pian-
te , le loro frutta , e gli animali stessi ai quali gli altri sono
parassiti od epigeni. Se un alhero od una pianta si mantiene ri-
goglioso , se un animale e in perfetto stato di sanitb, non b mai
invaso da esseri parassiti; e quando mai taluno di tali nemici,
per circostanze eventuali e straordinarie , vi capitasse , ei non
potra prosperare , e molto meno propagare la sua progenie. Se
quindi 1’ alveare e nello stato di salutare energia , e per la sua te-
nuta , e per la sanilb e numero del suo popolo , certo ehe invaso
non sara dalle gallerie , nb da veruno altro insetto distrut-
tore. Questa teorica , ehe sembra forsi a taluno gratuitamente az-
zardata , ha le sue fondamenta assai stabili, le quali mi propon-
go sviluppare in altro luogo.
Costruiscono i loro bozzoli, entro de’ quali si trasformano ,
della medesima sostanza sericea , non molto eompatti, e di figu-
ra cilindracea; attaccandogli 1’ uno contro 1’ altro, in numero
grande, e dentro le arnie medesime.
La grande diflerenza ehe si osserva nelle Farfalle de’ due
sessi e stata la cagione dell’ essersi risguardate come due specie
distinte, e quindi della svariata sinonimia.
Siccome le gallerie schiudono in Luglio , e ne’ paesi piü me-
ridionali eiö avviene anche prima, conviene visitare le arnie in
fine di Giugno , quando si trovano le pupe co’ loro bozzoli riu-
niti in fascetto. Questi, estratti, si calpestano o si danno al fuoco.
Nelle province meridionali la schiusa delle gallerie avviene
due volte nell’ anno ; in Aprile o Maggio, ed in Luglio od Ago-
sto. Nelle Galabrie , ove la educazione delle api e sommamente
negletta e poco intesa, e dove tutte le circostanze concorrono a