inferiormente alquanto sbiadato. Le mascelle sono nçre. Una linca color di aurora
parte dal labro superiore, e , scorrendo per i la tij va a terminare al-
1’ apice esteriore , dove il suo colorito cangiasi in roseo , e nella opposta par-
te od interna in violetto. Il color nero delle mascelle accompagna questa li-
nea fino alla sua metà , dalla parte inferiore, dileguandosi mano m ano, ed i-
venendo più brieve , secondo che 1’ animale avanza in età. XJna macchia di
color vidletto tinge pure gli estremi delle due grandi spine medie ; ed un pun*
tô bianco si osserva sull- apice di tutte quattro,
I l corpo è composto di 11. anelli distinti , tubercolati, e trasversalmente
solcati da tre linee ben sensibili. Tutto dello stesso colore dèlcapo, inferior-
mente piii cbiaro , coi margini laterali di color d’ arancio , tendente più. al
giallo. Sul sesto anello evvi nna macchia circolare di côlor d’ arancio il cam-
po della quale è di color azzurro, o d’ oltremare. Nella prima età della larva
quesla macchia è anteriormente incompleta , e si compie solo dopo la penul-
tima muda; nella quale epoca un? altra ne appare cordiforme sull’ ottavo anello;
essa è di color ceruleo cinta da una delicatissima linea oscura. L ’ ultimo anello
, o codale, termina in due punte laterali e quasi divergent!, di color gial-
lognolo nella base, e sanguigno negli apici,
I piedi veri al numéro di sei, sono situati sotto ai tre primi anelli. Essi
sono inerti , ed armati da unghie acute ( i ) , alquanto ricurve, e nere. I piedi
falsi, al numéro di 4 p aja, sono distribuiti dal 6.° al 9.0 anello : e sotto
l ’ undecimo ed ultimo evvi un altro pajo di falsi piedi, o codali, per i quali
essa si tieue più fortemente attaccata sulla foglia , e specialmente quando si
gospende per la sua metamorfosi in crisalide, siccome or ora si dirà.
* Suoi costuml La larva del P. Giasone è stazionaria ; essa cioè stahilmen-
le riposa sopra una medesima fronda , dalle quale muove solainente per ai*
dare a prender cibo da altra simile e prossima , dopo di che ritorna alla sua
stazione. Nèl partirsi dal suo posto comincia a spalmare il cammino di una
sostanza sericea, per servirgli di guida nel suo ritorno. E.bello è vederla quai-
che volta , equivocate il sentiere sul bivio formate da’ peduncoli di due op-
poste fronde , com’ ella ritorna indietro, riprende il cammino, e giunta al bivio
dove deviè, esaminayattentameute i due divers* sentieri,per riconoscer quello
che meparla deve alla sua abituale stazione ; non altrimetiti di quello che pra-5
ticato viene da’ cani per mezzo dell’ olfatto. Nel suo trasferimento da luogo a
luogo non odopera affatto i veri piedi ; ma per tirare. innanzi il suo corpo ,
pôggia il muso contro la fronda ( nel quai atto attacca pure la bava sopra
quella ) ? e contraendo sucpessivamente gli anelli, si ayanza lentarpente tenen-
dosi coi piedi fa ls i, che muove siccpme d’ ordinario,
(1) Latraille diçe in generale, che l ’ estremità de’piedi veri nelle larve de papilioni, sono
scagliose. vol. 2. pag. 280.— Io trovo armati divere unghie i veri piedi di una gran parle delle
lÿrve di papilioni da me esaminate; e lo stesso autore ha emendato questo sbaglio nel suo fiegnq
Animale distribuito secondo le fatniglie naturaji.
Essa si mantiene sempre di fronte al maggior lume, coi piedi veri con-
tfalti ed isolati, col muso per lo più poggiato sulla frpnda, e coi piedi falsi
attaccati fortemente alla stess.a , la quale , per esser liscia, 1’ animale spalma
di sostanza sericea , onde poteryisi meglio attaccare sulla scabrpsità ehe per
C6sà si forma,
E tafe l ’ immutabilità di stazione di questa larva, ehe ritorna benanche a
prender cibo da quella fronda medesima che côminci.o a rodere, riprendendo
il rodimentp da quel panto ove sospese 1’ auteçedente pasto : nè vi è caso in
cui essa cominci a rosicçhiare altra fronda senza aver consumula completa-
paepte la prima.
11 suo pasto è da 4 ore in 4 ore : e l’ epoche contar si possono dall’ una
pomeridi.an.a ajl’ una dopo fa mezza nolle , senza yeruna alterazione ; cosicchè
sembra un vero orologio (li Fauno.
La q.uantità di cibo varia a seconda dell’ età , come è naturale ; ma a-
yen.do tenuto conto de’ suoi estremi , risulta , che dopo la penultima muda
.equiyale alla de.cima parte di un ppllice per ciascuna yo lta , e quindi 6/10 di
pol, quadr. per un giorno. Il di seguente fu eguale ad 1/6 di pol. , e quindi
.ad un intiero pollice per 24 ore. Cosi mano mano crescendo, nell’ultimo gioiv
tio> di sua vita ( nello stato di larva ) il suo più lauto pasto fu d’ una intiera
fronda per lo spazio delle ultimo 24 ore , la qualg }io valutata uguale a due
pollici quadr.ati,
II momento del cangiamento di pelle, o muda , viene annunziato i.° dal
giacere essa ,col .capo erto assai, tenendo ancora i piedi veri iu aria, mentre
abitualmenie tiene il capo contralto fra la nuca e col muso poggiante sopra la
fronda, siemooe nella figura A rappresentata çi vede; 2,9 da due macchie san-
guigne, che pppajono lateralmente al collo e che svaniscono momenti dopo
aver deposta la spoglia. (1). Queste macchie sono di figura quasi triangolare,
ed anteriormente terminate da una tinta gialla c 3.9. finalmente , dalla sospen-
sione di cibo , le quale cominçie 3$ o 47 ore prima, e si protrae 6 od 8 ore
dopo la muda; nella prima età cioè questo interyalfo è maggiore (48 ad 8 ),
e nell’ ultimo è minima ( 36 a 6 ).
'Tmsforrnazione in Crisalide. Siccome durante la vita attiva tende mai sempre
a star di fronte a} sole , od almeno ad aver in prospetto la maggior luce,
cosi per T opposto , nel momento in cui si disponé al passagio in crisalide ,
jBcçglie Ja luce minore , ed il sito meno riscaldato. Quindi si trafferisce sul
lato settentrionale del ramo sul quale si trova , o,d in altro contiguo, e scelta
(1) Probabilmente ciô nasce dall’ aecrcscimento di vita, che nelle parti anteriori si ha nel-
1’ epoca délia metamorfosi. Il Dottor Carus ha dimostrato, ehe in quest’ epoca il movimento cir-
colatorio cessa nelle lamelle codali e comincia a mostrarsi distintamente ne’ rudimenti delle ali,
pye il torrente si dirige dal lato anteriore ed esterno verso il posteriore ed intern«.