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O R D I N E X .
( G LO S S A T A , F abr. ) .
Linneo divise dapprima i Lepidotteri, ehe costituivano l ’ or-
dine 3.° délia sua Classe degl’ insetti, in due soli generi , Pa-
pilio et Phalaena ; indi stahil'i il généré intermedio delle Sfingi
( Sphinx ) ; e questi generi tutti poggiö sopra earatteri si sem-
plici , e per costumi cosi naturali, ehe ritenuti si sono da tutti
i naturalisti a quello succeduti. Egli ricavo i earatteri dalla figura
delle antenne, e dalla posizione delle ali: e per rapporto ai
costumi , ben si avvide esseryene di quelli ehe a pieno giorno
svolazzano ; altri ehe destansi al tramonto del. sole, e yispi si
muovono fino al suo sorgere ; molti poi non appajono che di
n.o.tte soltanto.
Non è pero da ritenersi corne rigorosamente questa legge dalla natura
serbata. Vi sono de’ lepidotteri Dotturni , ehe siccome i crepuscolari
comportansi , ma non perô aman le tenebre e schivano del tutto il chia-
rore del sole; Vi sono de’ crepuscolari ehe a pieno giorno più cbe di sera o
di mattina si muovono ( Sesia stellatarum, Zygenae , ec. ) ; e fra nottur-
ni ancora non mancano esempi di specie ehe aman l ’ ardente raggio solare
( B. Saturnin Cqrpini, Pliisia. Villiça ; Gamma , Eyprepia , ed altre. ).
Ma i meno fanno eccezione alla regola stabilita dai più. Ed inoltre, son le
larve che per la maggior parte dal sole si guardapo.
Cosi dunque i moderni Entomologl dividono i Lepidotteri
in D iurni , C repuscolari e N otturni , sostituendo pero a l nome
di G euere quello di Famiglia.
I primi ( Papïliones ) si distinguono dalle antenne , le quali
, a cominciar dalla hase , vanno insensihilmente ingrossando
verso F apice ; o sivvero , essendo filiformi, terminate vengono
bruscamenle da un hottone più o meno lungo e grosso ; o fînal-
mente indiscernibile è questo in talune poche specie. Le loro