superiori contorte verso 1’ apice , composte di articoli squamat i ,
tutte nere ; squame lunghe e divergenti dalla terza parte in poi.
Capo bianco-argentino y coperto di piume lineari. Ali superiori
nere con sottoposto splendore dorato ; una maccbia triangolare
presso 1’ omero , cui siegue una fascia trasversale obbliqua, ehe
talvolta non giunge al margine posteriore, e tal altra è interrot-
ta nel mezzo convertendosi in due macchie ( i) ; una seconda
fascia parallela a questa che dal margine anteriore corre fino alla
metà , e sul margine opposto vi corrisponde un punto ; sieguono
due al tri punti opposti, e tre più piccioli sul con tor no dell1 apice
; ^tutti argentei splendentissimi ; frangia del margine posteriore
nera. Ali inferiori brunicce, con una costola nel mezzo bianco-
argentina, guarnite di lunga frangia nel margine postoriore (2).
Osservazioni. Potrebbesi a primo sguardo confondere colla T. TMeria-
nella rappresentata da Hübner nella Tav. 20, f. i 34 , ma è da quella diversa
per essere la metà in grandezza, per Ie macchie clell’ apice , e pin ancora
perche quella appartiene al genere Ecofora , come si dice , e questa è indu-
bitatamente una tignuola. Molta analogia ha eziandio colla Tinea Leopol-
della nob., ma n’ è pur diversa per moite note , come apparisce dalle ri-
spettive descrizioni e figure.
Vive nelle selve, sopra i Cam^ldoli ; in agosto.
13. T. Granella ; 1 \ Granella. oar. nob. T. IY , f. H
Capo mediocre col fronte coperto di folti e lunghi p e li, di
color fulvo chiaro. Occhi p ic c io li, n e r i, laterali , poco elevati.
Palpi corti ehe non oltrepassano il fronte. Antenne lunghe quanto
le ali superiori, delicate , setacee, nere ugualmente. Torace gri-
gio-biancastro. Ali superiori strette , a lati quasi parallel j , po-
steriormente rotondate, guarnite di lunga frangia, ehe nell1 an-
(1) E costante osservazioneche 1’ ala désira non, è perfettamente uguale ne’ simile
alia sinistra. In questa specie la fascia seconda si suddivide nella destra, mentre nglla
sinistra non giunge sul margine posteriore-
. (2) Dedicata al chiarissimo e benemerito professor« D. Giosuè Sangiovanni Diretto-
• re del Museo Zoologico della.Regia Universita degli studii di N a p o l i in attestato di
profonda stima.
golo posteriore si eleva pochissimo ; di color grigio-cenerino mac-
chiate di nero : due macchie più cospicue verso la metà nel
margine anteriore ; i punti neri ehe stanno verso 1’ apice si dispon-
gono in linee trasversali interrotte nel ijiezzo, ove vi corre una
macchia longitudinale. Ali infei’iori brunicce splendenti , lineari
, guarnite di lunga frangia da entrambe le parti, più lunga
pero la posteriore.
Corpo cinerino ; gambe simili ; tibie delle gambe posteriori
guarnite di spine e di lunghi e folti peli ; tarsi gracili ; tutto del
medesimo colore del corpo.
Il maschio è più piccolo , e macchiato di tinte più oscure
della femmina.
Trovata nel grano, ehe divora ne’ naagazzini. Da luglio per
tutto 1’ ottobre.
Nude, lisce , e splendenti sono le uova di questa specie ,
siccome quelle della pellionella. La femmina le depone e le at-
tacca sopra i corpi dei quali viver' suole, mercè il glutine di cui
escono involte. Lo sgravio si opera con un artifizio'sommamen-
te ammirabile , ad intendere il quale uopo è premettere la de-
scrizione dell’ ovidotto.
Esso è composto di un tubo cilindraceo dapprima, e rigon-
fiato all’ estremo in forma di clava ; la qual parte è rivestita di
lulnghi e rigidi peli di lungh'ezza diversa. La sua posterior parte
è congiunta collo sfintere dell’ ano per mezzo d’ un altro tubo
membranoso ,■ che ripiegando sopra se medesimo lascia la liber-
tà di entrare ed uscire all’ ovidotto , senza slocarsi. Due musco-
li adduttori, attaccati all’ orlo interno di questo , uno per lato
cioè , lo tirano in dentro , portandolo a contatto dell’ uovo di-
sposto ad uscire. Allora , alcuni lobi ne’ quali resta quell’ orlo
diviso , restringendosi abbracciano 1’ ùoyo , e lo conducono al-
1’ interno , in virtù d’ un movimento vermicolare-, simile a
quello dell’ intestino retto. In questo istante medesimo tutto lo
stiletto vien spinto fuora, e ritirato con grande celerità , finchè
non giunge a superare lo sfintere dell’ ano ,, il cui diametro es-
sendo minore di quello dell’ uovo , non ne permette il passag