farfalla nc’ mesi di giugno e luglio. La larva vive sopra 1’ Ace-
tosa ( Rumex acetosa ).
2. A. della glabularia ; A. globulariae.
A. alls anticis coeruleo viridibus : posticis fuscis ; antennis omnino
pectinatis , apice cuspidatis.
Sphinx globulariae, Hüb. Sphing. T . l . f . 2 ^ , f . 3 Ç.
Atychia globulariae , Ochsen. I I , p. i 3 , n. 2.
----- Fray. Fase. II, p. n g , n. m 3 , T • 62, f. 2.
Patria di questa specie , confusa per lo innanzi colla precedente
, sono le contrade di Darmstadt , Auysburg', Austria ,
ed Ungheria. Io 1' lio trovata nella Calabria ulteriore, in luglio;
ed in Nocera è stata trovata dal Sig, Cap. Wredow.
3. Ai della Vite ; A- Ampelophaga.
H. alis nigro-viridibus ; capite , thora.ee abdomineque coeruleseenti-
viridibus} nitentibus ; antennis maris valde pectinatis,
Zygaena ampelophaga , Bay, Barel, degl’ Ins. noc.
all’ agr.
Sphinx ampelophaga , Hüb, Tab. 34, f» ï 53 , l 54-
Procris ampelophaga, Passer. Mem. Sopra due specie
d’ ins. nopivi, p. 4 , Tav. I, f. 1— 13.
Sphinx vitis , Fray. XII , p. 6g. Tab. 68 f. 3.
Atichya ampelophaga, Trtsk, X. Suppl. I, p. 100,
Procris vitis, Boisd. Ind, p. 38.
Specie nociva alla vite , delle cui pampini vive la larva ,
distruggendo specialmente le tenere messe ; e trovasi in Italia ,
Hell’ Ungheria', nella Russia Méridionale , ec. A el regno di Napoli
l’ ho trôyata frequente sul Gargano , e nella province di
Bari e di Terra d’ Otranto , ove perd di rado fa essa elevare il
grido dell’ agricoltore. La sua hiologia legger si puô nella p récita
ta memoria dell’ Entomologo Toscano sig, Passerini,
F A M IG L IA T E R Z A
L E M n O T T E R S M W H J M M I
O
l e FALENE d i L in .
Piu numerosa di specie, e specie più svariate di forma e di
grandezza , offrir doveva questa famiglia imbarazzo maggiore ai
classa tori ed agli studiosi di entomologia. Da Linneo fino a La-
treille i lepidotteri notturni passarono da i a 37 generi, se tali
dir si possono quelli che senza precisione n’esibisce il sullodato
entomologo nel Regno Animale del B. Cuvier. Partendo poscia
da principi diversi, il medesimo autore, nella sua ultima opera
( jReg’we Animal distr. en Famill. IVatur. ) divide questa famiglia
in 8 tribu, composte di 35 generi. I medesimi viventi ,
nelle mani degli Entomologi Alemanni, si sono elevati a i2q generi
, de quali farô rilevare in luoghi distinti i pregi ed i vizî.
E perô, quantunque io trovi molto incompleta la distribuzio-
ne metodica di Latreille, riportata da Cuvier nel suo Regno Animale
, è preferibile nondimeno a quella de’ signori Ochsenheimer e
Treitschke, comecchè basata sopra caratteri organici dell’ insetto
perfetto. La ritengo quindi senza omettere quelle modificazioni che
mi sono parse acconcie , come dalle ossërvazioni parziali risulta.
XI carattere comune a tutti i Lepidotteri notturni non è cer-
tamente quello che il nome ne indica , di svolazzare cioè sol-
tanto di notte’; essendovene molti che in pieno giorno si libra-
110 ad un volo rapidissimo : e taie a cagion di esempio è la Set-
turnia Carpini, la Ejprepia villica, la Lithosia ancilla, ec. ec.
Ma quello che distingue generalmente i Lepidotteri notturni
nello stato d’ insetto perfetto consiste nella rachide o stelo délié
antenne, il quale, a contar dalla base va successivamente decrescendo
come una setola o pelo. Nello stato di larva non è
sempre facile riconoscerle e distingueriez, avvegnachè moite so-
njigliano a quelle de’ diurni. Nell’ epoca della loro metamorfosi
soltanto hanno caratteri tra loro cosi distinti e visibili da non
lasciar dubitare se ail’ una od all’ altra famiglia appartengono