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_ QUESTO LIBRO. Q Questo fioro è un documento, — un documento di, storia e Il
d’arte, a vita e di' mòrte, a dolore e di spe L i m 'ha .veduto Messina B g g « g |
Reggio, Palmi o Bagnara, non le vedrà pii. mai, non le vedrà pii. che m stampe
c o m e » . Di loro resta nella memoria quel niente che » a dei morti, un'immagine ogni pomo p.u pallida.
Quelle città risorgeranno, i tesori d’arte s * a ti saranno raccolti e venerati come rehqme, 1 frantumi n-
¿uperati saranno per ogni famiglia le prime festuche pel nuovo nido; ma le case anche se s alzassero ntte
s u f i,à s s e rovine e sui cadaveri d’oggi, saranno altre, e i '.oro abitanti anche se nascessero tutti da, pochi
superstiti saranno immemori. Gli uomini non dimenticano perchè vogliono ma perche debbono dimenticare.
Se tutti ricordassimo tutto, la vita sarebbe un incubo e un’agonia; e non ricordare ma v,vére è- necessario;;
q Pensate; ¿ c o pii. .l’un secolo è trascorso dall’altro terremoto H Messina che tu tanto atroce .eppure
É a à , in confronto di questo sembra mite, e appena qualche cronaca breve e qualche stampa s c o l o , , »
ne rammenta gli episodii più salienti. . . , .. .
q-Raccogliendo con ordine e fissando con nitidezza in questo volume molte centinaia di immagini delle città
distrutte, noi abbiamo dunque; voluto sottrarle alla seconda morte, all’oblio.
q Nè questo volume-era possibile in altre epoche che nella nostra rapidissima e precisa. 1 mezzi faci , si,
o l i fulminei con cui no. possiamo trattenere le più fugaci apparenze del presente e fissare sopra una lastra
preparata l’attimo che mezzo secolo fa era un’astrazione metafisica e adesso è un documento scientifico,
sono il nostro vanto. C o * raccolte come questa hanno un valore morale perchè all uomo destinato a drnien-
ticare tutto tanto presto, specialmente il dolore, offrono il modo di ritrovarsi, appena egli voglia, in presenza
del I M I aspetti più solenni e più minuti, più ferola I più eroici, — e di ricordare le promesse
e i propositi lanciati con tanto fervore nell'ora tragica, dileguati con tanta facilità nellora serena A, questo
sco p , gli antichi dovevano adoperare esortazioni, retoriche e rievocazioni poetiche; noi ci serviamo della realta
sola e tremenda.