
La distribuzione delle specie desunte dai caratteri delle foglie, colla quale si collocano
in unico gruppo quelle c h e , per la loro infiorescenza, costituirebbero ora
un’A g a v e ed ora L i t t a e a , non può esser mantenuta che provvisoriamente sino a
quando di tutte le specie saranno conosciute le varie parti del fiore; ma alla fine
ogni sottogenere dee essere caratterizzato per l’infiorescenza, e per i suoi verticilli
fiorali, e per avere i suoi gruppi secondarii desunti dai caratteri delle foglie.
Un gruppo principale delle A g a v e a e è quello, cui appartiene l’À. a m e r i c a n a
che è il tipo del genere, alle quali sono affini l’A. m e x i c a n a L a r a . , e l’A. M il l e r i
H aw . ; esso è caratterizzato per la sua infiorescenza a pannocchia, della quale l’asse
principale si divide in rami secondarii, che tornano nuovamente a suddividersi.
Un altro gruppo ancor esso molto ben pronunciato è quello, a cui appartiene
l’A. c a n d e l a b r u m T o d . , che noi avevamo creduto doversi, riferire secondo la
classificazione dell’insigne monografo J a c o b i alle specie della sezione terza della
C e r a t o c a n t h a e , da lui distinte col nome di s u b c o r i a c e a e , mentre ora visti
sviluppare i bulbetti, ed osservato il loro aspetto, allorquando si coltivano in vaso, e dopo
di avere osservato la figura, che da il B a k e r dell’A. l a x a I ia rw . nel G a r d e n e r ’s
C h r o n i c l e , ritenghiamo doversi riferire alla sesta sezione dal detto Jacobi appellata
c a n a l i c u l a t a e , cioè alla f le x ile s v i v i p a r a e del B a k e r , sezione costituita da
specie molto affini tra di loro, in effetto allorquando si pubblicò l’A. c a n d e l a b r u m ,
furono da noi presentite le affinità di questa specie con l’A. R u r r ip b ii H a s s k a r l
e colle specie affini che appartengono a questo gruppo.
Ma è impossibile, che questa sezione potesse convenientemente essere illustrata, se
pria delle varie specie, che la compongono, non si conosce la loro infiorescenza; e
le piante non sono coltivate in piena terra, o in vasi di tale grandezza, che le stesse
possano raggiungere il loro completo sviluppo.
Nessuno oserebbe dire che, vista la figura 150 che da il B a k e r della sua A. viv
i p a r a , questa pianta potesse appartenere ad una specie di questa sezione, che ha
per tipo l’avere il carattere di essere il tessuto delle foglie più sottile, meno carnoso,
e più flessibile di quelle, che appartengono ai due gruppi delle c o r i a c e o - c a r n o s a e ,
e che la forma delle stesse fosse lineare ensiforme ; caratteri che bene si attagliano
alla figura, che l’istesso insigne autore da della A. l a x a (fig. 151).
Tutte le specie, che noi possediamo di questa sezione, hanno appunto le foglie configurate
come nella A. l a x a , cioè più o meno lineari - ensiformi ; quantunque il
carattere, di esser recurve sia nell'età giovine, sia nell’adulta, non si attaglia alle stesse;
ma nessuna nello stato giovane presenta le foglie come quelle, che dal B a k e r sono
figurate nella A. v i v i p a r a , la quale sembrerebbe piuttosto una specie a foglie lencea-
late-oblunghe, come nell’A. s o b o l i f e r a , anziché una specie a foglie lineari-ensiformi,
per come d’altronde sono rappresentate nella tavola del R u m f io , se questa rappresenta
effettivamente una specie del genere A g a v e , del che è ancor molto a
dubitare.
Nè noi abbiamo tuttavia potuto stabilire un giudizio diffinitivo. intorno alla specie
descritta dal L in n e o col nome di A g a v e v i v i p a r a , che si riporta a questa sezione;
diremo la nostra opinione in uno dei futuri fascicoli; quel che possiamo sin da ora asserire
è che il sinonimo del R um f io non può apprestare un elemento sicuro a riconoscerla.
In quest’anno nel nostro giardino botanico sono fiorite tre diverse specie che appartengono
al gruppo déll’A. c a n d e l a b r u m cioè al gruppo della f le x ile s v i v i p a r a e
del B a k e r , le quali noi andremo ora successivamente ad illustrare; ed in questo fascicolo
ci occupiamo della più bella di esse, che abbiamo effigiato nella tav. XXV.