
della sua altezza, nel rimanente principia a dividersi in rami gracili, disposti
in modo, che quasi si alternano fra di loro; inferiormente questi
rami-sono alquanto distanti fra di loro, ma questo spazio si va restringendo;
nella estrema parte dell’asse, fra un ramo ed un altro, l’asse principale
diviene flessuoso a zig-zag. Ad ogni divisione dell’ asse sotto del
ramo vi è una brattea ottusa, che si inserisce sull’asse principale abbracciandolo
per una buona parte in modo che il centro della brattea è inserita
in un punto alquanto più elevato dell’asse, ed i due lati decorrono
in giù sul fusto a forma di un ferro di cavallo ; questa brattea è divenuta
perfettamente arida allorquando i fiori principiano a sbucciare.
Le foglie variano molto, per la loro lunghezza e larghezza, coltivate
nei vasi, arrivano ad avere 30 centimetri di lunghezza; in piena terra, specialmente
se in luogo ombreggiato, sono molto più lunghe sino ad avere
70 centimetri di lunghezza, ma non si allargano in proporzione; il loro
colorito è verde gajo, del tutto glabre e levigate nelle due faccie, la loro
forma è allungata, spatolata, ed assumono varie forme; ordinariamente si
restringono subitamente alla base, dove sono tumide, e carnose, poi si
allargano, ed al di sopra della mettà inferiore acquistano la loro maggiore
larghezza che arriva ad avere 16 cent., alla base ne misurano 11,
sopra la baso 9; nella quarta parte superiore principiano a restringersi,
e terminano in una punta, che è sormontata da una spina piuttosto gracile,
scannellata nella faccia superiore. Esse hanno una struttura coriaceo-
carnosa, e la loro spessezza si assottiglia molto nella parte superiore, ed
al di là della loro maggiore larghezza il loro tessuto ha poca solidità e
quindi sono flaccide, o si ripiegano indietro; sopra la base sono piane,
e spesso nella loro lunghezza si presentano coi margini rialzati, e quindi
largamente e profondamente canali culate, ma quando per la loro flaeci-
dità si ripiegano indietro, la loro pagina nella mettà superiore diviene
quasi piana.
Non di rado come principia ad allargarsi la lamina i bordi di essa si
rialzano per quasi tutta la lunghezza, e divengono canaliculate. 11 margine
è munito di piccoli denti deltoidei con la base alquanto slargata, la direzione
è varia, spesso al loro apice si incurvano in uno uncino, ¡1 loro
coloiito è quello del guscio del Castagno, ma coltivata in piena aria in
luogo un po’ ombreggiato i denti divengono più pronunciati, ed hanno
una tinta che le colora in rosso.
1 fiori si dispongono quasi come in capolino all’apice di ogni ramo,