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il M.« III.' Sig.' Notajo A. F. S. Podefià
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» giudicialmente ^^
« del luogo.
« Personalmente coaílituiti li Signori Luogotenente delle Milizie di queilo luo-
« go, P. ed A. M. Garb. e M. Olliv. H quali alla semplice richiefla
del Sig. Chir. V. P. loro giuramenti mediante, che hanno uno dopo
»• l'altro preñato, toccate corporalmente le scritture a mani, e delazioì)
ne del prefato Sig. Podeilà, premuniti della forza, ed importanza
« di un tale atto, tanto unitamente, che separatamente hanno atteftato, j
ed atteñano quanto segue .
M Noi G. G. ed O. poffiamo con tutta verità atteftare, iìccome atteftiaino dì
»» eiTerlì ritrovati presenti li venticinque Fehhrajo dell'Anno 1784., e
»» circa le ore ventitré nella ñanza cobiculare della solita abitazione
»» del Sig. Richiedente , fituata nel recinto di quello luogo , alle coe-
»• renze della ftrada pubblica a due , e di G. R. salvi altri nell' occan
fione, che la moglie di detto Sig. B. per nome Sig." M. era agiti
tata dai dolori di parto, e da vomiti continui, per preñarle la noilra
>» affiñenza, nella quale occaiìone noi Condeponenti abbiamo veduto la
>» medefima a gettar fuori per la bocca, dopo uno ilraordinario sforza
« di vomito, una quantità di umori fluidi, che gettò per terra nel mezìì
zo di detta ilanza, ed a fianco del letto, a parte di mezzo giorno ,
» a segno tale , che reftò come tramortita , in seguito al che avendo io
li Condeponente P. G. con il benefizio d'una scopa, che in detta ftan-
>» za fi. ritrovava, tentato di far pafTare in un angolo della medefima
»t le materie da detta Sig.* vomitate, oiTervai, che fra quelle vi fi ri-
M trovava un animale , del volume d'una groiTa rana , che fi era già
trasportato fuori dalle materie predette ; loche avendomi sorpreso mi
»t diede luogo di fare ciò oiTcrvare dagli altri Condeponenti, li quali,
M come noi ileffi dichiariamo , abbiamo pure veduto chiaramente detto
»» animale vivente e serpeggiante per terra in forma ¿i serpe, coficchc
n io P. G. pensai nell' aver tentato di gettar via le materie , di cui
M depofi, di aver truncata la metà della coda , che aveva detto anima-
" le, per aver quefta quindi oflervato confusa colle materie ñeflc, e
« r animale predetto con un reilante di coda , che giudicavo la separa-
» zionc
M zione recentemente fatta di quella , che ; come dilli , rimase fra-
» mischiata colle materie predette. Ciò seguito, giunto nella camera
») predetta il Sig. Richiedente, che poco tempo prima dalla medefima fi
» era dipartito per fare apparecchiare qualche riñoro alla Sig.^ sua
» Partoriente , impedi , che noi tutti Condeponenti gettafflmo- detto
animale dalla fineüra , quale anzi preso colle mani, dopo averlo k-
>» vato nell'acqua, ce lo fece offervare, ed allora f u , che riconobbi-
« mo chiaramente la verità del medefimo , e la di lui corporatura, e
» forma irregolariffima, vale a dire un animale con una teña, die
porgeva in fuori superiormente a guisa della coda del gambaro dura ,
» e refiflente , barbato al diiTotto del collo , con una vescica , o fia
li budello della lunghezza di m palmo mediocre, che principiava dal
collo , e che terminava in una saccoccia della groffezza d' un uovo
n di gallina : quanto sopra seguito con molta noftra ammirazione vidimo
»» altresì il Sig. Richiedente a riporre detto animale in un vaso di ve-
" tro ripieno di spirito di vino , senza avervi per allora fatte maggiori
oiTervazioni, perchè tutti intenti a preftar ajuto alla Sig.' Partoriente,
»» la quale da lì a cinque ore circa diede alla luce un figlio.... e tutto
ti quanto sopra pofikmo con tutta verità atteftare , come lo attefliamo
» per efferfi come sopra ritrovati presenti, ed oiTervato attentamente
" quanto depofimo
Firmai. P. G.
A. M. G.
Segno ^ di detta M. O. presente a quanto sovra
Firmai. V. D. P. Ch.
S. Podeftà, gratis
Fallo C. gratis.
Hacc faai species, quae licet rudi ter , atque inter plurimos orihographicos aliosque
errores conscripta fuerit, attamen fidcm aìiquam mereri poiTe, nemo
negabit. Veruntamen teflimonio hoc nondum contentus , facultatem
pctii , ut insolitum hoc animai e vitro «ducere et examinare polTem.
Cum vero hoc minime consecutus , imo coa^us quoque fuerim intra
duodecim horas intaftum yas denuo reñituere , ita totus in eo eram
Parsili. G
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