ila laliino si sanno iinilare a perfezione. Trascurano i Hauipicliiui in allora di premunirsi (la ogni pericolo, (piasi quasi volauvi sul capo, lauto l'amalo suono ha assorhila la l(u-o alicnziom*. La sarebbe questa una edizione iiiqiicciolila del cauto d'Orfco? A UIC maneauo le prove per negare uu tale asserto c lo accetto provvisoriamente lino a che r esperienza non m'abbia fatto edotto se debba accettarlo o respingerlo come non vero. A completare quanto è veunlo iu mia cognizione sulla specie di cui ragioniamo, diri) che tollera la compagnia di altri ueccllciti c speclaimcute dei piccoli, fra cui le Pariizzole. A ID O . — Già in marzo i Rampichini liaiiuo costrutto il loro nido, collocaudoio ueirintcruo degli alberi e scegliendo possibilmente quelli clic, por avere più fori, possono presentare altrctlanlc oppoiTiiuc vie di scampo ali'approssimarsi del pericolo. Di solito mettono il nido a poca allezza dal suolo, c uon solo ue’ boschi ma aiiclic nelle campagne aperte, sui gelsi c sugli olmi, spcciaimcutc ove siauvi corsi d’acqua. Sul fondo di uua cavità e più basso del foro vicino clic serve d’ingresso, i Rampichini dispongono uu sonice stralodi minuto muschio, riunito senz’ arte a cui talvolta aggiungono qualche |)cnnuceia. Nel nido figuralo sulla tavola ho misurato ccutimciri Ih dal foro d'ingresso al fondo della cavità cd uu diametro di cent. 5, 5, ma si comprende come tali misure possano variare e spesso variare d’assai. Lo slralo muscoso presenta uno spessore clic oscilla Ira cent. I, 5 a 1 UOVA. — Deposte iu miiucro di « a 9 per ogni covala, le uova apparlengono al tipo ovaio, hanno guscio sottilissimo e fragilissimo, liscio, poco lucente, con uu diametro maggiore di millimetri 15,5 a I(ì od uno minore di millimelri I I a 12.11 fondo ii’è bianco volgente al roseo, con macchie rosso-sanguigne talvolta grandicelle, talvolta più minute e puntiformi. Seeoudo la grandezza c la dispersione delie macehie se ue dislinguono ire varietà principali; L A macchie grandi numerose su lullo l’uovo, più numerose al polo olluso, ove formano una specie di corona. 2* Con poche macchie, piccole, sparsesi! tutto l’uovo, ma più verso il polo senza pcr<) formare uua corona. 5’ A macchie pimliformi, scarse dovunque, tranne intorno ai polo ottuso, ove formano una larga fascia, che lutto lo cinge. i pulcini nascono muli, ed allorché hanno le prime pcuuc dilTeriscouo già poco (lai genitori; nei piccoli la gola e l’addome sono d'un hianco-spnrco eou mi- nule spruzzature hnine che mancano agli adulli, in cui (ali parli sono alTalto hianche. Nel resto si rassomigliano, c solo i colori sono, nei pulcini, al((iiaitl(» più sbiaditi. SIT ÏA EUROP/EA LINNÉ. (MIX) C.WKIINOSO) ('[•riV.V OVATiì) Li„„è _ S ì , , „ ..................... ^ ^ ^ /fai,.,,,,.. P . .d .n . . pìuhi. erigi. - Piuhi. .ia .r ., _ _ P . . . , . , , . Lomlmnlo: Picoilin — Cinett — Piciott — PÌOIHbÌD. E il Pie,.ili,, „lui'al,,,.,. l'ririicn .specie di ,|ue.sl» sellerie el.e .si (rievi in Ln,nln„.di,r CS.SO neunosee peri pniriia lui,a l Euriopa ad eccezione della Scozia; icnvasi „urie nel- l'Asia sctlculrioualc. Vive nei ho.sclii, spccialinenic d’ alln fn.slo, di pianui'a e dì collina, e l.en di cado in (jiiclli di imiulagna. I', di eariallerc vivace e dilani li'ovasi in e inno molo; ai-rianipicaloric ceeeilenlissinio pcrieoriric il Irionco degli all,crii in Inni i sensi; lalvolla accade di vederlo .sospeso a (pialche rariio come fanno le eingailegre. Pei'eorrendone il iconco in lune le "iiise esso cerca gii inselli, i (piali „ .si na.seondonn nelle serepolainre o .slannii anche al- (pnintii |iiù inlernali nei fori e nelle gallerie eh’essi si seavaiui. Allora col lieeeii jier- eiiole in varii punii la corleceia lanln da farne nseire l'animalelKi che poi ingoja. - Le fiinniehe, sono per luì cibo gradilo al pari delle hirve, dei eoleollei'i, delk farfal- Iclle. — In penuria di (pieslo aliriienlo osa mangiare mandorle e semi ipianlnmpie. a hnccia dura.— Col heeeo ne fora i gnsei, nè si rislii dal piccliiare prima d’av,-rli infranli. Narra r,onaparle m che nei luoghi ove le Siile sono co|iiosc, ncll’anlnilno si veggono facihncnlc mucchi di gusci di nocciuiilc, piiincchi c dnrc seincnzc, spezzali a colpi di becco, ni! raro c il vedere lo slcsso animale cui ca|io all'ingiù dar di cozzo rcplicatainenlc nei Ironclii, nelle eni fessure ha ih is Io il ghinllo hersaglio, ni' mai stancarsi prima di frangerle. — Se ai-i'anipicamln Inlle le piisizinni son linmie pel Pie- ehio niurajniilo, essii perii non osa della coda, enslnmc (picslii pi-npi-io dei l>i,.c|ii. X’ i i i 'i ''''" ’ soglionn emigrare, ma in lai slagione inveee min è raro inennirarli ni'i giardini cniro le cillii o pei villaggi. Non vola a hirnie ma vive a si', ipianinnipie in nn liiogii rislrello si inconlrinii nimierosi Mnrajnoli. Sla mollo vidonlieri coi Merlo e colla Ghiandaja. — Oliando si ode la sua voce.se non accade eiii jiereiiii l'animale è (lominald dallo spavcnio o amoreggia, m io ] dii-e che li-ovasi eolie specie anzidelle. Il suo canlo eonsislc in liscili diversi che emelle con voce sonora, c si pnii riprodurre facendo nn c im ll, s ili, s ili, aeum l'ipelnln Ire o i|niillro volle, senza pansa. — Emelle la sua voce anche i|iiand(i hi si slnrlia n si fa iminvere. Per allii'ai'hi e vederlo davvieino non v'è nllro a fare se non imilare il (.¡mio del Merlo proeuranihi (li nascondersi sniln (¡na [lianla o fra ((n ee.spnglin. Il suo volo avviei((! a piìi riprese a srnniglian/.a di (|[¡elln dei pieelii: di Iralln in Irallo si fei'imi pei- arranipieare, dì raro posa sai l'aini colle posizioni nrtlimn-ie ,1,'gli allri neeelli. Pochi incappano nelle reli e ciò accath' [ler caso; anche la caccia cui focile non Irnppn facih’, ma vi si riesce cnlla pazienza. (1) Iconograiin della i''.ninii Ilalica. Vul. 1. iloma I8.I2-II.
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