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salililà (li giislo fa si «he iii saldila si Irovi lieiie sia elio veiisa iiiili'ilo di niislio, |ia- idco, eaiiapc, o ilolla solila iariiia gialla iidsla a ci-isaiiili. Caiii|ia |ieWi |iii'i a Illudo (|iiaiiilci II riulriiiieiilo che gli si apprcsla sia ili l’i'e(|iieiile vai'ialo. ” Divenla (lonieslico con facililà, |iuò essere lascialo anche lihero per le camere, nel ipial caso (li frci|uenle sneeeile ehe idililicid e allevi anehc la sua prole. La fennnina però deponc le nova anche ipiainlo nini sia appajala e le nozze i-iescono fceiinile (|tninilo In sia col l’ellirosso (Hiilienilu fumiliaris lìiylh) asserzione ili eoi lascio lolla la ri’sponsaldiilà a lìeehslein d'. ........ Le ioealilà sedie dalla Passera Seopajida per fahhrirare il idihi snnn sempre le vallale posfe a sellenirione, nelle quali lissa il envn ad nn eespngliii airalle/.za di !) 0 fi piedi non più, pio di frequenle vieiiio a lerra od ai sassi. Il nido è eoneavo eonslanle all'esterno di maleriali di varia grossezza e qnalilà. fra i quali haeehelline imisehi, licheni, disposti eon poca Ihdlezz.a. Ail'inlerno inveee è eiqierlo di imo slralii di peli 0 radieine disposte assai ililigenlcmente; Ira qneslo c l'oslerno slralo havvi nna eiinqialla sloll'a di mnseldii dì poco ennsiilercvole s|iessore. Oneslo slralo lalora però liìiiDca. " L'allezza del nido c yarialiilisshna, però per lo piò è di Ti a .SO milliinelri, lalora anche a|ipena di 4ii. 1 pio hassi sono disposli sol rami orizzonlali, i piò ahi fra hifor- cazioid (li ramoscelli ehe lenilono a l'arsi verlieali. Alenin nidi snnn incassali fra I fori a IH di lerra o fra i-oerie e conslano per lo piò di niusehiii. La eavilà è regolarizzala ilaiqirhna da muschio grossolano e disposlo a coppa pei- rioeverc il vero nido elio è di mnsehio finissimo, sofliee c slipalii eon una eavilà l'egolare |ioeo profonda e come al solilo rivcsiila di pelo. Non si può lener conio dello spessore del mnsehio grossolano pcrrhè dipende dall'anqiiezza della eavilà da riveslire; il vero nido |ierò ha inni spessore da Iii a 23 ndlliineiri iiroei'ilenilii nella misurazione dalla parie superiore alla hase. L'aperliira della eavilà è dì 33 millimelri eirea e la profiinililà oseilhi da 23 a 27. f O V A . Le nova sono ovale, 0|iaehc, senza macchie e di nn eolor vei-dc azzurrino nnifornie. Hanno da 18 a 20 millimelri d'asse maggiore |icr 13 di asso ndnore. Assomigliano assai a quelli della l 'r it l in h i nilielrii l.inn. ma qnesle nlliine liannii nn va- lorc diverso degli assi ni una maggiore Incenlezza di guscio. Ogni covala eonsla ili 4 a (i nova c ogni coppia nc fa due |ier anno. l ” l Nascono i pnieini della Passera Scopajola eon |ielnrie hi'nna sui Icnqiiirah, sulle verlehre, cce,, e si vesliinii poi dapperliillo di peone ndsle di caffè rossastro c hrimo. Il margine lihero delle Icllriei pellorali però è rosso qnasi eome negli aduli!. (n Bechsloin. Mannel de l'amaleur des Oiseaux de volière, trailaii. de i’allemaiid. 2."'^ dii. liruxetle.? 18.1K 0 1.1 PASSERES sTiurs „1 S U B U L F R O S T R E S G r e n e r a i i t à s u l l e TROGLODYTIDÆ ,i„ », Sub fam. 69.‘ Ti*o}iIo(!yliim‘ La famiglia dei Trogloditidi si pitò dire verameiile cosniopoliia, ma mm conta in tutto che circa ima sessantina di specie, ed in Europa è così miseramente rappresentala da non polervisi annoverare con certezza se non nna specie, quella che pure compare noM’avifanna lombarda, e secondo allri aiielie due. io non posso proniineiarmi così ex eatfiedru deiratlendihililji o meno della seconda specie che Fischer lia fallo conoscere nel ISIVI, propria del nord il'Europa per cui provvisoriamente io la verrò regisirando come disliula, aspellando dagli studi ulteriori che la luce sia falla su questo controverso argomento. La denominazione di Trogloditidi elio significa abitatoi-i delle enverne indica un co- sliimc che è più direllameiilc proprio del vero genere TrogIndi/tes elie non dei molti altri (') ehe nella classificazione da noi adottala e |)iù ancora nelle altre meno iilo.solì- ehe entrano a formare questa famiglia. — Infatti, come bone osserva Des-Miirs 9), molli di questi generi frequentano esclusivamente i luoghi paludo.si c le alle piante ehe ivi si ti’ovano, percorrono i fusti come il Cannareccione {Colaiiio/ierpc turdoides Boie) e f:uino pure nidi somiglianli a quelli di qiiesl’ullimo uccello, per cui si dovrebbero rilem're eome vere Silvie da palude. I veri Trogloditidi invece sono animali vivacissimi, privi qnasi afl'allo di difiìdenza, irrcquieli, che vivono lungo le siepi, nelle boscaglie umide e folle senza però portarsi mai in alto sugli alberi, ehe almeno <la noi preferiscono la collina c la montagna alla pianura, ove invece sono comuni durante l'inverno. In lale stagione si vedono anche nei giardini presso le abitazioni, negli acquedotti, e nelle evenluali cavità ehe i mui'i, gli alheri scalzati ai piede, le roccie ponno prcscnlare. Hanno voce altisonante c sproporzionata all’ estrema piecioiczza del loro corpo. Mangiano inselli d'ogni maniera. Vivono isolati ma non isdegnano di avvicinare altre specie 0 di lasciarsi avvicinare. Costruiscono un nido globuloso di matci’iali assai .sofiìci e più o mono regolare di forma, ad ingresso laterale. Sono discretamente |)rolilici ed almeno la nostra spccie depone da (1 ad S uova per covata, che sono di foi’ina ovaia talora tendenti alla globulosa. 1 |iulcini nascono nudi e innanzi la prima muta non differiscono diii genitori che por colorilo |iiù sobrio. La loro muta è semplice. Non mi dilungo oltre giacché avendo a ehe fare con una sol .specie e maneandomi quindi molti |)unli di confronlo verrei di necessità fi i-ipetere (piello che trova meglio il suo poslo neirilliislrazione della specie. (!) Per esempio Thryothoms Vieill. (2) 0. Des ilars. Oologie ortiMholog., pag. 293. Paris I860.


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