È specie eoniiiiie fra noi e Teiiiniiiiek lo diee proprio di tiitii i luoglii montuosi tanto del nord che del sud d'Europa ; volendo precisare dirò eoi Duhois, elu; non oltrepassa la Svezia. Abita il Capo, r.\hissinia, l’Egitto e l’Arabia. L ’ Italia la possiede sparsa su tutta la sua estensione e in Sicilia mollissimi sono peidellamenU; stazio- narii. Non sono ancor sciolti i dubbi della sua esistenza in Sardegna, ancorché Cara ve Labbia annoverata <3). DalLEuro[)a gli Stiaccini si recano a svernare iu Africa e Naumanii diee elu; viaggiano soli od in piccole famiglie e soltanto dui'ante la notle. Loco prima della partenza si prendono più facilmente e se ne jmò fare la eaeeia eoi eoperloni, eolie hre- seianelk; o cogli areholli. L ’ agosto loro migliora le carni, ehe sono saporitissime. Preso adullo ia di lui educazione è diflieile, ma se essa riesee, vive lungamente e per oltenei' iiucslo fa d' uopo nulriido dup|ii‘ima eou mosche e locuste, e (piiiuli con farina gialla e crisalidi. A i l iD .— Pei’correiido le montagne verso la metà del maggio, si irovano le Pia- gnaeeie alTaeeendate a terminare i nidi e (jualeuna a deporvi le uova. Costruiscono ([uesto nido sul lerreno sotto ad un cespuglio o nei folli dell'erba o nei fori naturali del suolo (puilehe volla anche nei vani lasciali dalle pietre che allora proteggonlo dalle intemperie. Prima di ineomineiarne il eonleslo preparano un'ìn- eavatiira, destinata a ricettarlo : essa è profonda abbastanza pei'cliè il nido condotto a tei'inine si mantenga a lìor di suolo. Il colore dei bordi del nido composto per lo piii di radici, e »[ualelie volta anche di muschi, i pulcini eoi loro eineraeeo giallastro e colla loro immobilità, congiurano onde render diflieilissimo L accorgersi della sua |iresenza Esso è di forma eoneava, per lo più regolarissima. I materiali consistono in niiisclii più 0 meno abbondanti nella ¡»arte cslerna misti a radici grosse e (ine, |>iìi ordinariamente a s te lid i graminacee e a funghi ch’ hanno aspetto di radici nere. — Talvolta nella parte esterna si trovano anche penne, cotone, crini c pelo. — 11 margine del nido non si confonde coll’ esterno perclic risulta dalia eonlimiazione di quelli della cavità interna, che sono foglie capillari di piccolissime graminacee, il complesso del nido risulta all'evidenza di due soli strati e per eccezione si trovano nidi composti di solo musco, i quali 11011 presciitaiu) due strali. Lo strato esterno, a libre incrocicehiale, è mollo sodo ad onta dell’ apparente disordine. I materiali, invece, della parte interna sono disposli soltanto eircolannente, ma con molla cura e non è ehe sul fondo elio vedesi un inlreceio manifesto. L ’altezza massima dei nidi dello Sliaeeino è di ecnt. o, 5 e molli presentano un'altezza di cent. 5, poclii di eenl. 2,4. Il diametro ¡nleriio a nido non sformalo misura 5 ceni. L ’oi'lo ha lo spessore che varia da 5 a 4 eenl. c la profondità del cavo destinato alla covata eenl. 4, o. Per tener conto di qualche eccezione dirò anche di un nido, che fa bella mostra in raccolta, il quale ha la cavità non emisferica ma conoidea che presenta (rispettale le altre dimensioni) la jirofondità di 7 eenl. ■.‘« V A . — Alla seconda metà del maggio si trovano le covate ehe si compongono |iià geiiei-aliiicnle di 4 o 5 uova, di rado 7. Sono di forma ovata e variano poco. Misurano da Iti a 20 mili. d’ asse maggiore e da 12,5 a 15 di asse minore. Ilarmo un hel colore ceruleo marino ed un guscio liieenle di eui ad occhio nudo non si veggono i pori. — Il polo ottuso è qualche volta provveduto 'di piccole macchie ii’regolari, ruhiginosc, sbiadite, poco visihili. Raramente si estendono a toccare il polo acuto, di solito coronano L allro |iolo. Scliinz ammette che lo Stiaccino non covi più d’ ima volta all’ anno. Spesso il Cuculo sceglie il nido di questa specie per deporvì le sue uova. — Nascono i pulcini alla line di maggio od al jirincipio di giugno e sono dolali di un'epidermide rosea. Ruhigiiiosi cinei'acei dap|)i*ima, col crescere hanno penne nere orlale di giallastro oseuro ed il petto hiaiieo sporco eon punti hrimi e le pai'li iiiferioi'i rossastri» con gradazioni |>iii intense. — Lino al verno non eamhiaiio L abito c vestono eomplelanieiite eome gli adulti soltanto al terzo anno, (piaiitumpie do|io il primo le diflérenze uon siano molle. I pulcini anche prossimi alla quindicina (vedi lavola annessa) slanno aceovaeciali nel nido, al quale fanno |»erd<‘re lutla la forma |»rimitiva dilatandolo assai. Al più lardi v(>rso il tlieiasetlesimo giorno di vila sono eapaei di volar fuori dal covo, e se vengono sturliali làmio (¡uesto anche ([ualelie giorno ¡»rima. — Stanno allora nascosti nel |)iù vicino cespuglio c i genitori vi accorrono portando il ciho. Ealli |)tù adulti, aneoi'clié capaci di ci'rcarsi il nutrimento, non ahiiandommo i genitori e seguono (¡uesti nel viaggio ehe fanno per recarsi o sulle eolline od al piano. — Se si eoslringoiio a lasciare il ces|>ugliu da loro scelto vengono eoiidollì lontano dai parenti, nè più vi (àimo ritorno, ma non sturbali rimangono fedeli ad esso, lino all’ epoca della loi'o emigrazione. XIC. Lo generali^ sulle Sassicolc Tennero ben esposio nella Sloria Natiir. degli Aiiim. di Géiié. (1) Temminek, Manuel d'Oniitologie Européeune (cilil. 1820). (2) Cara, Ornilologia Sarda. Cagliari. (3) Vedi Tommaso Salvadori. Calai, degli Ueeelli di Sardegna, nel VI voi. degli Alli della Soc. Ilaliana di Scienic Nalur. Milano, 1861. Ò) Ci accadile di vedere una coppia di Siiaccini ebe portavano il cibo ai loro pulcini, .senza che quesli ci potessero cadere nella mani, quantunque li cercassimo appunto in quel cespuglio a cui la coppia si spesso faceva ritorno. — Solamente al terzo giorno f«- priiomo i! nido die ci passò inosservato nei giorni innanzi.
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