imitaro il canlo di questi ultimi ma uon vi riesce se non in parie ed in modo confuso; daH’ incrociamcnlo fra il Cardellino ed il Canarino si oKengono dei inelicci a colori meno ricclii, ma il cni canto ha maggior forza e noie più melodiose. Quesla specie ofIVc degli alhinismi più o meno completi. Alenili Individui hanno bianca solo la testa, oppure il pedo, meiiIrc ve ne limino di quelli inlieramcnle. hianelii. A ID O . — I Cardellini annidano in gran numero da noi, speeialnienle alla pianura ed ai primi di maggio si trovano già i primi nidi, coslrulli per lo |)iù in luoghi colli- vati. Lo fabbricano sopra piante di qualclie allezza pei* cui allcsa la sua piccolezza ed il ricco fogliame da cui è circondato è senqire mollo dilTìeile il vederlo; l’olmo, il tiglio, il melo, la quercia, il gelso, servono al Cardellino per farvi il suo nido, ma sì è notala una eerla preferenza ch’ egli ha per la robinia, la cui coltivazione va sempre più cslendendosi nelle nostre campagne. Il pieeoi nido del Cardello è uno dei più eleganti e ben costrutti clic si conoscano. Esso è composto aH’eslcrno di sollilissimi steli erbacei assai llessibilì c di radici disposli in giro c con gran cura intralciati fra loro; vi sono frammisti c come tessuti insieme dei fili di lana, delle ragnalcle ed un po’ di quel cotone {pappo dei botanici) che circonda i semi dei salici e dei pioppi. Tutti questi filamcnli danno al nido consistenza cd impediscono aH’acqiia ed al freddo di penetrarvi. L ’ ìnlerno poi è un grosso strato di quel medesimo cotone ora nominalo a eui qualche volla si aggiunge il pappo che corona i semi de'plalani e dei cardi, ma sempre in poca quantità non avendo questo la morbidezza di quello de’piopjii e de’salici; inoltre la maluranza dei semi di queste ullimc piante coincide appunto colla nidificazione del Cardellino, così che il pappo che se ne stacca in bellissimi fiocclii d’ argento è portalo qua e là dai venti cd offre ai nostri neeellelli il materiale più soffice e più abbondante per servire di letto alla nascitura progenie. La forma del nido è concava ad orli piullosto alli. Quello da me misurato mi diede le seguenti cifre: allezza totale 5 cent.; profondità del cavo interno 2 ceni.; diametro massimo presso l'aperliira cent. C ‘/.; diametro della cavità cent. 2 y . ; spessore del nido presso l’orlo cent. 1 spessore dello strato inlcrno di cotone 8 a 10 mili. UOA’A . — In numero di 4 a 5 |)cr ogni covala. Apparlengono al lipo ovaio con un gran diamciro di mili. IO a 17 ed un piccolo di 12 a 15. Per fissare questi cslremi Lo dovuto misurare varie uova ed ho notato che le più corte hanno di solilo il piccolo diametro alquanto maggiore )ier cui sono più globulari cd hanno pertanto una capacità uguale a quelle più lunghe. La loro snpei lìcic è liscia, non lucente, senza pori apparenti. 11 color di fondo è bianco-latteo, con macchie non mollo numerose hriino-rossiccic n maltone, in alcune nidiate accuinniatc al polo oUiiso, in allrc sparse anche sulla rimanente superficie deH’uovo. In quesl’nltimo caso sono più pallide, mentre al polo olluso ne rimangono sempre di ([uelle più oscure. P U L C IA I . — Hanno la lesta, il dorso od il groppone d'un bruno cinereo; il pollo bianco con goccio brune; le scapolari hruno-seurc; le copriirici nerastre a punta d’un bianco-rossiccio sporco; le remiganti c le timoniere nere a punta bianco-rossiccia. I! giallo delle ali eom|iare appena alla base delle remiganti e non si estende come negli adulli. Sottocoda cinereo. Il rosso della lesta non compare clic dopo la prima muta ma non acquista tiilla la sua vivacità se non nel secondo anno. pigliarlo, memrc poco pri Il morire si lasciava pigliare da cliicliessia indistiniamenic e rimaneva per quale veniva collocalo. La ic avvenne in una nelle dell’aprile 1863; lo trovai disleso nella mangialojn, rigidità cadaverica, segno die la morte era assai recente. Codesto Cardellino era domestico, henehé solTri varii allungamenii ed incrociamenii di becco, di cui quanJ’era vispo guariva suHregando il becco nell' pezzo di mattone; mori però con un becco eiiorniemeiile incrocialo, e durante una laboriosa pone e si stendeva verso la parte anteriore del corpo. In breve, inveccliià perdendo a poco a poco l’ uso della e cieco, per cui questo caso va registralo in quelli di mone nsiologica. In line conviene iiolaro die i Cardellini in discorso abitavano soli in una gabbia spaziosissima, ebbero numerosi vicini di gabbia dio si mutarono varie volte di nunieiu e di specie, erano due masclil 0 non ebbero mai occasione di esercitare le facoltà riproduttive. Ho ore sul sosiegno sul on per anco alleilo da lasciasse vagar libero; di seppia o in uu di penna die cominciava dal grop- islupidilo MONTirJlINGILLA NIVALIS l in n . ..Mini CllMlAVd i i iv i i l i« l imi, — l ' r i i io Ì | | t i « i ix t iG l i« d u i t i t l ì« Koeli. — P u s N c r a lp io o la Pallas. l*l<-«-lrophiiiu>« l 'r i i iu ' i i lo is le « Buie. Iiali,,,,,,: rriii!>iicHu iil|iiiin. I.omimnh .■ ri';iii;;iic[| ile |;i hrv, _ |'imii;ì||HI tiri al)i. — lliiiilasnin. Sulle più iilli; calcile ili ì ì id i i I Ì , ove la i-isiclcZ7.a del clima n .iii consente di abilarc alle Passere cd ai Frinsiiclli, ba sua slaiiz.a una specie anliie, il Fringuello delle Alpi, il (piale, proprio dcli'anlieo eonlinenlc, si Irova dai Pirenei sino alla Siberia, al Caucaso c sui monli della Persia prossimi ai mar Caspio. Durarne lolla la bella slagienc esso mm discende mai al disollo del limile segnalo alla vogelazione arburca e solo negli inverni più crudi esso si porla un po'più in basso per cercarvi (|ucl nulrimenlo ciie la neve gli impeilisee ili iirocurarsi altrove. Le Alpi clic sono Ira l'Ilalia, la Svizzera Ci, il Tirulo, la Baviera cd il Salisbur- gbesc sembrano essere la dimora predilella di eodcsio Fringnello, mcillre nel sellcn- irioiie deli'Europa vi sono altre specie alpine ebe lo rap|ircscntano; in Italia Irovasi anebe sugli Appennini, uve mm suin fu vistn in copia sulle eresie ebe somi Ira Bole- giia 0 Firenze, ma si spinge micor più verso mezzogiorno, secondo il Salvadori, che lo osservò la siale sulle cime del monte Velloia', Pochi sono gli uccelli che, come (picsto, si compincciaiio di di rare a lama altezza, frammezzo alle più squallide regioni dove i gbiaeei e le nevi si ciinlimdono il dominio; lullavia esso vi è lanlo afl'czionato clic giammai se ne scosla di Iroppo; di rado si vede sul londo delle valli anebe elevate e solo per eccezione lairissinia poi se ne trova (pialcnno errante alla pianura. D'ordinario so nc sla a terra ove cammina o saltella come le Passere, posa sulle roccie o sui ciimignoli delle capanne, giammai sugli alberi. Ama la compagnia dei suoi simili c Iranno l'epoca dei nidi, diir'anle la quale si vede a eo[ipie, |ireferiscc formare dei piccoli branelii. E ueeello assai irrequieto. ebe vola quasi eome le Allodole, viS[io e spensieralo in apparenza; lo si riliene anebe assai |10C0 limido e per nulla selvaggio; in prova di clic si eilano gli ospizii alpini e le capanne dei mamiriaiii ebe sono spesso la favorita dimora ed il consuelo ritrovo d('i Eringnelli alpini; riin ciò avviene, a i|uaiito pare, in grazia dell'alibomlaiiz.a di cibo elio vi trovano e della s|iccie di imimmità di cui vi godono per parte dell'uomo; poieliò del reslo non maneano d’ inlelligcnza, pronli a fuggire al menomo pericolo, prudeiilis- simi cd anzilollo altcnli a non isvclai’c il nido. Il grido di riebiamo (li codcsio Fringuello c siniiic alipianlo a (piello dei Crocieri e suona (piasi come nn sibihinic c inlcrrotto • /ri H i- . Fu lamentevole pigolio c l'c- sprcssioiio dell’angoscia, mentre un risnonanle . yro gru ■ indica l ’imminenza del pc- rieold. Il suo canto, clic nello sialo di lilicrtà si ode solíanlo nel periodo della ripro- (Inzionc, si compone di liitlì (piesti snoni e non c pnnio ap|irczzalo dagli amalori di uccelli [lereliè bi'cve, i-aueo, diii'o cd ingi'alo (2). (I) D’onde ri ebbe il nido coi piilcini llguniii siiUj lavol,.. '2) A. K. Bi-eliin. I.a dia HajU nnimati. Tiadnziolle del prof. 6. Urna
Lade 5f 10-1
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