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Coslriiiscono nidi non ai'listici di nialcl'iali alTasUdlali nelle cavila che, si trovano negli alberi, nelle roccie c negli edilizi, per cui si dovrebbe classilicarc ipicsli nidi fra i c'avcrnosi. Si adallano con facililà anebe ad occupare nidi arlilìeiali per (piunlo appena siano adalli per forma al loro bisogno. Domcslici |Kiimo nidilicarc ane.be nelle case. I.a prolificità di (lucsti animali è grande so si considera clic ponno dare due covale all’ anno, ciascuna di esse però in media consla di 0 uova elio sono in ipiesla sollofaraiglia riconoscibili per i scgiicnli caralleri generali; Forma ovaia, guscio poco lucente, coloralo solo nella parlo cslerna a fondo di verde marino più o meno ciliari) uniforme e senza macchie. I pulcini sono (ino alla prima muta vestili di livrea assai diversa da (piella degli .dii. L'accidcnialilà del Piisloi- roseus pel noslro paese, è causala ndulti dall’csscr una spceie affallo meridionale. Q u a d r o d e l l e s p e c i e d i s t ü r n id ä : inoiirie alla Loiiibarilia. G o n fro n lo s la l i s l i c o c o l f a v ifa n n a eu rop ea . ,li i.i-oi.J-io »U’ EA.i-opa E .ì.-o p a L o m l iW lJ ----------------------------------------------------------------- I. Slurniis vulgaris Limi. 1 Luniiroluntilliiiin; 0 Ü : 2 . » miicolor La Marmora. - Sliiniiii» 3 2 :i, \ l'aslor rosolis Linn. 2 (ìraciiliiiiic Ü 1) 1 ) .(cniloilicrcb roseus Kaiizani. ÌUi[ili:ip,iiia3 0 0 :ì 2 Ordii Ili. l’assfdp.s. (NIDO IHHIàCOLAllE, STURNUS VULGARIS l in n é . X i i r d i i « « o l i t a r i i iw Monlagu. — K i i i r i i n « i io n i iu l l ! « Kli-iii. — K . v n r i i i« Mevcr et Wolf. Iiatinuos Storno, — Storno volgare. Lombmdo.- Storno. — Stomeil, - Storna. — Storen. T rovasi lo Slorno sparso, in mila Europa, al nord d'Afriea e nella Siberia neeiden- lalc. Ua noi è conmnissinio e ne possiamo osservare individui sUrzionarj ed allri emigranti. E nna specie ebe ama vivere gregario in grandi torme, svello, inlelligcnle, litigioso. Grida speeialnienle quando vola c , olire alle grida clic rliiarnerenio assordanli e disordinale, possiede nn canlo di noie confuse c non Irnppo piacevoli. Allo sialo dniiie- stieo abbellisce ii suo canto colf imitazione di qnelln d’ altre specie, liisogna però osservare clic eon pari facililà dimentica cd apprende noie iiim sue e die a sprupusite confonde varj canti a|>presi in tempi diversi o eontcmporaneameulc. Quando si vogliano avere Storni che l'ipetaiio bene e per esteso le ai-monie d’ altra spedi;, bisogna vietargli d’udire il canto di molle spedo. Impara inoltre a prommdare assai chiaramente molle parob;. Allo stato selvaggio usa convivere in falangi che lalora asctutdoiio a molle migliaja d’ individui a cui si aggiungono falangi di emigrami da allri paesi a inverni molto r i gidi. Quando gli stormi sono più ingrossali è nei mesi di seltimilire ed ollobre epoca ili cui arrivano provvisoriamente alle nostre campagne gli individui emigiamli da alire regioni. Alla primavera ci pervengono gli Storni noslri die emigrarono e (pielli die soggiornarono in regioni die posseggono oslali lro[i|Ki coeenli. . Da noi è comunissimo, d’ inverno in pianura, e ncile altre stagioni anebe iu collina. Frequenta le campagne aquiiriiiose, i bosdii avvieiiianli le pralerie ed i campi, noneliè i leni degli cdiiìej, i campanili, i rustici Iclli c b; eoloinl)aj(;. Va in numerosa falange alle pasture ove stando mollo all’ aperlo si accorge del- l’a\vicinar dd pericolo, e lo .sfugge con molta pivslezza. All’avvicinarsi d’un cacciatore |irendono il volo di conserva e porlansi fuori di tiro per calare, tulli iusi(;nie non mollo più in là. Ripetono ipiesii voli ogni volla die il |ierieolo li miiiacei, e ciò famio mamlaudo voci altissime, die diminuiscono (piando calano di bel nuovo a leri-a. Hanno gli Storni un volo rapidissimo dirillo, piiitloslo allo e iu lale allo muovono le ali sbattendole a bi’ovi ¡ni(;rvalli. Scelgono per dormii'o e |(er pascolare luoghi fra loro assai loutaiii, e die sono eoslaiilemeiile gli slessi. Quando emigrano lo loro falangi non seguono nell’aria una linea ri'golare, ma invece cambiano spessissimo di disposizione, e slanno sempre eompalli e sen-ati in modo die (piasi (piasi si toccano colle ali. Tulli ipicsii cangiamenti a|q)ortali neH’ ordine delle loro squadre e riiieedore serrali, si interpretano dagli autori (piali manovre alte a .sottrarli alla voracità ib;gli uccelli (la preda. Mangiano inselli, lombriei, lumaconi, larve, e sono gbiollissimi di uva e dei semi d’UIivo. !u un pieeolo paese della Spagna, per cura delle Aiilorità si fanno seguire gli Storni die si recano a deva.stare gli U l iv i , e si osservano i luoglii ove vanno a ileporre il loro raeeollo. lo data ora si fugano gli Storili da (piei luoghi mediante


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