lascia il suo nascondiglio, ravvia le penne e con volo leggero si porta in (|iialelie luogo elevalo, d’onde gli è dato dominare la eireoslanle contrada. Allora iiieomiiieia a far sentire un ranco grido simile a bun, bun, ovvero ¡niku, puhii, elie si ode a molta distanza e che agghiaccia il sangue in corpo alla gente timida e superstiziosa. Nelle notti in cui splende la luna e nella stagione degli umori il Gnfo reale grida «piasi di continuo. Se poi avviene che due maselii si contendano it possesso di nna femmina le grida non liaimo posa o si fanno sentire in Inila la serie delle ingratissime modulazioni di cui sono capaci, lino al termine della lotta. Non è provalo che il Gufo reale assalga i cervi, i vitelli, i pieeoli eingliiali, le vol[>i ed i maggiori uccelli di rapina sellitene non difetti di coraggio e di ardimento. K certo invece che non risparmia le lepri, i conigli, i polli, i fagiani,’^! galli di monte, le pern ic i , le anitre, le oche, non che i piccoli mammifeià e gli uccelli di minor mole. Il danno pertanto ch’ egli cagiona non è compensalo se non in parte dalla distruzione ch’egli fa dei topi d’ogni specie e di grossi inselli. Non afi'allo insensibile alle cure ebe l’uomo si prende di lui, codesto Gufo è suscettibile lalora di addomeslieanienlo, cnmoehè ineomjdeto ed allora temilo colle debile c u re , può vìvere molti anni in isebiaviln ed anche riprodursi. Meglio riesce l’osperi- mciUo con giovani tolti dal nido, sebbene si abbiano esempi di individui clic presi da adulli, diedero in breve Icnijio prove di grande docilità. Rene spesso però si mostra intrattabile ed irascibile quanto mai. L ’ odio eli’ egli inspira a lutti gli allri uccelli ha suggerito l ’ idea di servirsene, come alcuni praticano in Germania, per la caccia ai corvi cd alle cornacchie, nella stessa maniera che si fa da noi colla Civetta. A ID O . — Secondo la natura del luogo, diversa è anehc la collocazione del nido: ora è posto nello spacco d’nna rupe od in un antro delia montagna, ora fra i rami d’un albero, ora fra le rovine di nn antico castello, di rado sul suolo o tra i canneti. È desso semplicissimo, constando di un ammasso disordinalo di rami e di fuscelli con sovrapposte poche foglie secche; lalora per altro non avvi vero nido, le nova essendo deposte sul nudo suolo. Quando può il Gufo reale non isdegna di fai’ servire tal «piale il nido abbandonato dalle Cojanc, «lai Corvi c dalle Cicogne. UO V A . — Il numero delle nova è limitato a due o tre, sono di foi'ma quasi sferica, con nn diameti’o maggiore dì millimetri 58 ed uno minore di millimetri 48, a guscio d’iin bianco puro, solido, poebissìmo lucente, ruvido, a pori visibilissimi ad occhio nudo. II maschio, feroce allorquando e invaso dalla gelosia, mosli-asi tenerissimo verso la sua compagna c la fornisce copiosamente di cibo durante l ’ inenbazione, alla quale essa attende da sola e con molta costanza. P U L C IA I . — I |)ulcini die nascono rivestiti di folta e bianca pelurie, sono l’ oggetto delle più amorose cure per parte dei genitori che li provvedono di cibo per modo ebe nuotano sempre neirabbondanza; li difendono e«»r:iggiosamenle dai pericoli cnon temono di affrontare aH'occorrenza allri rapaci «d anche lo stesso uomo, e quando s’accorgono che il nido non offre bastante sicurezza trasportano altrove i loro nati precisamente come fanno i nostri galli. Se |)cr mala sorte i pulcini vengono portati via, gli adulli, ove possono, continuano a nutrirli nella ealtivìlà e per lungo tempo. SCOPS ZORCA GiMELIN. (NIDO mitEOOLAIIK) (DOVA SFEIUCHE) K l r K ,.ulol.oll„ - S ( r . On.,! Iloj.. - KpUìnlios «e,.,,« R.j. r i i i- o p u i i« I.PSS,,,, _ K v o p « «op, » Suai.ison - S p o p « <(iriiÌolÌ< a H,cl»n ,- p I .y » h p « Savigny, - K«-op« Ita... - K p o p « A ia r o v a n d l Bona,. Assiolo, — Civettino. Lombardo: ScisciS. — Nocc. - Siveti. — Sieti. — Sissfi-zivtin. Il Civoltino è specie coni.uie d;i noi, ove preferisce ai luoglil moniuosi eil alla pia- mira la collina. Quelli ebe stanno sui monti non vi si elevano mollo. Incontrasi in molle parti d’Europa, qnanumqne la Germania, il Belgio c l’Olanda raimoverino fra gli nceeili rari. E assai più eommie airoccidente della Francia, negli alti Pirenei, in Isvizzcra e nelle Isole Britanniche: è poi comunissimo sul Giura, sulle rive del Volga, del mar Caspio e del mar Rosso: si Irova pnre al Capo di Buona-Sporanza ed in Algeria o. Abita di solilo nei Ironehi d«‘gli alberi e meno di frequente nelle fessure delle vecchie muraglie, qualche volta sui campanili. Vive anche in compagnia della Civetta e«t- niune [Aibene noclmi L.) e con quesla «»desi liignbri'mente vociare per la eaiiqta'mi Non vive m compagnia ma solo, non riunendosi a coppie che la primavera. Ha volo non molto alto e sostenuto, sibbene lento; volando batte le ali lenendole aperte c conlinnamenle stese. Con tolta facilità si scopre il luogo del suo ritiro, c |ier lo stereo elio deponc ia notte fuori del nascondiglio e per le penne cd i peli, aviinzi del suo pasto, elle si rinvengono sul solloposto suolo. Preso colle mani non usa violenza e non nuoce col becco. Inea|ipa n caso nelle l'cli dei parelaj pei-eliè vive (piasi sempre nei liosclii c nelle eainpagnc discoste dalle aliilazioni nelle cui vicinanze si pongono ap|niiilo i roeeoli L annuvolarsi cupo del cielo fa einellerc a (piesfneccllo'qualclie suono Ingnbre aiiclic di giorno, ma di consueto non fa udire la sua voce elle di iinlle. La paura la mainles a engendn i eiiilfelli di penne sopraceigiiari, i quali pure stallini alzali quando anim.ile di giorno s’abliaiuloim al sonno. Kntresi l’Assiolo di lopi, necelli, rettili ma preeipiiainenle di scarafaggi, falene, ed allri inselli. Si ricorda dagli unii,ri la di^lrn- zione di ratti eiic si opera da questi aniinali e eoo ciò i grandi vantaggi elle apiiorla all agricoltura. ' Da noi è stazionario, in alire parli d’Europa all’approssiniarsi del verno eini-ra e ritorna poi alla pi-imuvera. ' ’ IlnlTon asserisce clic questi iieeelli |ier emigrare si rinniseoiiii a liranelii, e Vieilliil (■) a tpieslo proposito cosi si esprime: . è specie tiaggialriec e fonila all’aninnno delle ■ "■"lipc po’ .... . nel sud; parte a quanto dicesi dopo lo Rondini e rilornii • press a poco alla stessa epoca . . La stazionarietà fra noi di questa specie mi inipedisec di esporre osservazioni dilette falle a proposito delle sue emigrazioni per In qinil cosa trovo necessario rieiir- dare, clic alcuni autori negarono le riiinioni di quesla specie imprese all’ iiiqio di viiig- («) Duhois.
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