Page 26

Lade 5f 10-1

A ll^ o . — Il Gufi) selvatico non costruisce itroprlainciUc nido alcuno, ina adopera a tale uso le cavità dei vecchi alberi, siano poi dessi resinosi od a fronda caduca; solo )tonc atlenzione che il cavo prescelto sia profondo e posto a (piaiche altezza dal lei-- reno c difeso dalla pioggia. Olti-e ciò usa anche di appropriarsi i nidi abbandonati dai Corvi, dalle Cornaecliio, dalle Piche, dalle Pojatie e dai Nibbi, sebbene Naunianri e Thieneinann pongano la cosa in dubbio. UO V A . •— La de])osizionc avviene in marzo ed ogni coviUa consta di 4 a b uova, talora anche meno, (piasi sferiche, di nn bianco puro Incide, aventi in media 45 millimetri di grande e 40 millimetri di piccolo diametro. P U U C IV I. — Sono calnginosissiml come (pielli dì tulli gli allri Rapaci, e di nn bel bianco, il (piai colore vanno a poco a poco perdendo, di mano in mano ebe loro spuntano le penne, che nelle prime età rassomigliano assai a (pielle della femmina. Oiiuo 11 Aaui'iTiiES. (NIDO CAVERNOSO) OTUS VULGARIS l ’ L U M . K t r K o l i i « LIniiif. — l l i i l i o o t i iw Savigny. — O i i i « v i i l f r i i r i« l'Iom, O l i i « ...... Lesson. lù-ys. ri Iti. - 0 ( i i « 0 ( 11« ScliUg. ìUiUiim,! Alloeco. Gufo minore. Lnmhnrdn: Loróc. — l‘iccol dogo. - Dnghin. Abila l’ Alloceu tnlt:i rLnrop;t eeeellnata la melà [>in seltenirionale delbi S\ezia, l’Asia e rAiuei'iea sodo le medesime laliindini; l’Africa, Iraniie iorse le regioni inler- Iropicali più iiduslc, possiede pure ipiesto Gufo. In Europa rinviensi piìi abbondanle in Francia, in Germania ed in genere nei paesi al di là delle Alpi. SeileiiUn-io in l'raneia, nel Belgio ed in Sicilia, emigra dalla Germania nel setleiiiiire per làtornarxi in marzo ed aprile, giusla l’asserzione di Gràssner, nelle (piali epoche è più freipieiile dell'ordi- nario. In Lombardia è comune o Irovasi più freqnenle in collina ebe non al |iiano; molli imlividni sono di passaggio, pochi sedentari; Inlfavia sembra più comune nel verno poiché in tale stagione quelli ebe abilavano i colli ed i monli scendono ai piano e Brambilla infallì lo dice eomnnissimo nel l*aves(‘. Secondo Cara e Salvadori, sarebbe assai l’aro in Sardegna. Di giorno gli Allocchi stanno noi boschi, vieiim ai caseggiati, od in case veeeliie e diroccali;, neirinterno di vecchi (ronchi o nel follo degli alberi; d’estate preferiscono la collina e la montagna e fanno dimora nei boselii; (rinvcrno seeiiilono alla piamira e si portano presso l'abitalo, ma non iieiietrano se non nelle case in mina ed arfallo abbandonale; sembrano sdegnare le caverne e gli spaccili delle rupi, cui non scelgono mai a loro rifugio a meno che non sia per farvi il nido. Emigra non di rado in piccoli stuoli c spesso si riposano tutti assieme su di uno stesso albero. Il Gufo minore non è mollo selvaggio e quindi riesce trattabile sebbene con ipial- eiie eireospezioiK'; dormigliosi» per natura, se ne sta tutto il dì inattivo ed immollile al punto clic con diflieollà si può eostrhigi'rlo a fuggire. Solo dopo il tramonto esso si scuole dal suo sopore per darsi alla caccia e |irocnrarsÌ il suo soslenfaniento. È all'ineerfi) lume del ere|»nseolo od al pallido eliiarore della luna elie si spiega tutta la [»olenza visiva di (pieslo uccello e delle specie allini; e, mentre tulli i viventi cercano e Irovano un riposo alle stanche membra, i Gali si mettono allora in moto e dominano, da veri re assoluti, nel silenzioso regno delle timebre. Nelle sere di primavera lino a notte inoltrala e la nnillina aiieiie dopo il levar del sole, l’Allocco fa udire di sovente il suo iamenti'vole grido simile ad un gemilo grave e prolungato (piasi come nn Iniuli più forte verso la line; j»iii di rado emelle un snono ben diverso che udito da vicino rassomiglia al richiamo d’amore di un Tarabuso fBoliiìtriis .slellaris, vnig. TunahiisJ situato in loiilanini/.a, cioè ad un cupo viiiiih, viiiiih. I giovani gridano e schiamazzano assai più dei genitori e fanno udire a più riprese il loro fnm ÌE limile (Gloger). Come Inltì gli IJeeelli nolinrni, così anche questa S li’ige ha le [»(‘ime eslremaiiK'iiIe molli per modo elie volando non [irodnee aleim rumore e questa è eireoslanza assai notevole poiché le permette di avvicinarsi alla preda sopita nel sonno senza siiaven- tarla. Il suo volo è lento. Gli Leeelli, i Pipistrelli, i Topi ed altri pieeoli Rosieeliianti, le Rane ed i grossi insetti sono l'ordinario cibo deirAiloeeo. Oliando ineomiiteia a l'arsi sentire il i-igore del verno e dillìeile riesce il trovar cibo, gli Alloeclii si portano verso sera vieiiio ai pas


Lade 5f 10-1
To see the actual publication please follow the link above