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eoli Molluschi, Insetti acipialici, [»iccoli Crostacei, Verniieialtoii, uova di Pesci e di Haiie, erbe ae(|uatiehe, semi di ogni sorta e lalvolla in piccoli Peseialelli. Per far ciò eseguisce ogni sorta di rapide evoluzioni, liiflaiido s|iesso la [larle anteriore, e talora lullo il ooi’po soll'ae<[ua. Sopralullo sul far della sera le Anitre salvaliche eseoiio dalle giun- eaje e dalle folle erbe ehe circondano la riva c prendono il largo, menlre durante il giorno se ne stanno per lo più ininiohili e nascoste onde sollrarsi ai loro numerosi nemici. • Nella nostra Lombardia la caccia alle Anitre si fa sui laghi, in piccole barche ebe [)oco sporgono dall’acqua, e medianle l’uso delle spingarde. Iit alcuni luoghi, come su certi [»ieeoli laghi didla Rrianza, una tal caccia riesce bene spesso assai prolicua ond’ò clic il diritto di esercitarla non viene ceduto se non medianle una convenuta somma di denaro. Più copiosa che altrove è quella che si fa sulle paludi del Mantovano. Al [»iaiio c specialmente nelle risaje se ne fa una discreta caccia, coU’iiso di speciali ar- lilici. Si prc|»ara una campagna allagala, nel cui mezzo si collocano cinque o sei Anitre addomesticale che servono da richiamo; una di esse è tenuta lissa su di una [>ic- eola [irominenza nel mezzo dell’acqua, mentre le altre volano al sopravvenire delle Aiiiti-e di passaggio e cercano d'indurle a posare con loro. Da un lato della eampagna è disposta una siepe deirallezza di un uomo che nasconde nei suo centro un pìccolo camerino dove il cacciatore si apposta prima che S|)niili il giorno, e di dove ]»uò con colpo sicuro tirare alle Anitre discese nello stagno artificiale. Con queslo mezzo si fanno S[»esso nel veimo delle Imoiie cacce, l cacciatori ne sorprendono talora (pialcunii anche di giorno, nei fossi, nelle paludi, nei prali marciloj, sempre però in luoghi ove [»ossoiio stare nascoste e giammai airapoi‘lo. AiiM i. — L'accop|)iamenlo dei Germani avviene in marzo, ora più presto ora [»in lardi secondo corre la slagione, c tosto ogjii cop[»ia si se|iara dalle altre. La feininiiia eoslruisce un rozzo nido di molle erbe e foglie sovi*ap|)osle senza inlreceio di sorta, e lo eoslriiisee lungi dalla visla del maschio che la di.sLnrberebbe durante l’incubazione, a cui altcmle da sola. Allorcliè la deposizione delle uova è compiuta, la madre si strappa la pelurie dal proprio pello c nc forma lo strato più siiperlicìale del nido. Questo si trova ordinariamente in mezzo alle canne delle paludi e dei laghi, su di un rialzo di terra, od in un foro naturale lungo un liume o presso piccole acque lungi dalle strade. In alcuni casi, giusta l’asscrziunc di Schinz, si trova anche sugli alheri anche discosti daH’aeqna o, secondo Nanmann, (pialche volla il nido abbandonalo dalla Cornacchia o dalla Pica serve pure aH’Anitra salvaliea. La femmina, prima di allontanarsi dal nido |»er cercarsi il mitriinenlo ha sempre cura di rÌcoj»rire le uova con [»oche foglie ed occultarle così alla vista dei nemici. U O V A . — E in questo nido ehe vengono deposle da 8 a 14 uova ovale, [»oco lucide, a guscio ahbastiuiza solido e resistente, a pori non visihili ad occhio nudo, di colore bianco-vcrdoguolo sporco. Ee misuro da me [»rese su delle uova di Anitra salva- tica della collezione Turati danno |i(‘l diametro maggiore mill. 5;>, pel minore mill. 40-41, le quali misure comhinauo a ca[tpello con quelle dateci dal Degland. P i tu u iA i . — Quattro settimane dura T iiiciihazione a cui attende da sola indefessamente ia femmina. I juileini schiudono lutti in una volla cd a|)peiia nali, vengono cou- dutti dalla madre airaccpia più vicina ove subito, diguazzando, si addestrano al uiioto. Come tulli quelli dello slcsso ordino, cosi anche i pulcini deirAnilra vengono alla luce vestiti di pelurie [»iultoslo densa alla a slìdare il iiipiido elemento; da sè si cercano il cibo, che consiste princi|talmenle in vermieinoli , ma nei primi tenqii lullavia la madre se li tiene vieini, li conduce ai luoglii [liii abbondanti di nutrimento, con grida sommesse li allira lungi dal pericol », li difende se (»ccorre (', di notte, li riscalda sollo le sue ali. Una volta ahhandoiialo il nido più non vi fanno rilonu». O c n c r a l i L à s u l l e MERGIDÆ ( F a n i . 1128.*) Sul Mergiiia*. ìm.. zz:.' ilorgaiielliiiæ. 1 Mergidi conosciuti imn ascendono che a circa una dozzina, [»er cui l'Europa che ne conta a può dirsi relativamenl(; ricca in rap|iresenlanli di (¡uesla famiglia. — Sono uccelli einiiieiitemente iiiiolalori, ed in tale allo non lasciano Sjiorgere dalTacqua che il collo e la [»arte aiUeriitrc dcl dorso. Si milrono di [»esci che sanno [lersegiiilarc e raggiungere anclMì al fondo delle ac([ue. Camminano a stento in causa della posizione che è [iropria dei loro arti inferiori; volano però con forza c celerilà, qiianUm([ue im esame delle loro ali potrebbe farli ritenere come (piasi inetti [»er tal mezzo di locomozione. I earallei’i oologici di (piesta famiglia sono comuni alle Anatidæ (nel senso di Bonaparte) e cioè la forma delle uova nei Mcrgiiii è l'ovale, mentre il colore n'è uniforme ed affatto su|»crlìciale. QiRuh'o tlcile sp e c ie di b i e r g id æ |iro|M’ic alla Liiiiiliarilia. NoltolUiiiiu'Ilo .llei-jiiiiæ. Gen. 2091. Merganser Hr. 1 easier Linn................. 1 Mergus merganser Linn. Gcii. 2092. Mergus Liim. scrralor Linn. . . . (icn. 2094. Mcrgellns Selby. albclliis Linn. . . . raro, di passaggio accidenlale d’ inverno — «Oli nidifica. raro, accidentale non nidifica. menu raro in alcune Ioealilà, accidenlale — non nidifica. Co iilro iilo s la lis lic o coH’avil'anna europea. (li I.U' .li iri-li'ibuo’.ionu liluroixv L.ombnt'.' Il 1. Merganser castor Linn, 1 Jlcrgiuic 4 2. Mergus serrator Limi. 2 Hlergancllimo 0 ** Il 3. Lopbodyles cucullalus Lim». 4. Mergcllus albellus Linn. 3 4 3


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