Le Pei’iiici sono uccelii assolulamL'iite stiizionari. Non emigrano nemmeno quando ne! j)iii crudo inverno la terra è tutta coperta di neve, sieehc quasi impossibile sia il trovare un solo granello. Allora esse si riducono a razzolare sotto le eejipaje, a sjiostare ^iii qualche modo la neve per eereare qualche grano o qualche erba; tiitt’al più in que’ tempi si allontanano alcun poco dal loro territorio, ma per farvi pronto ritorno. Chcceliè ne abbiano detto o possano dirne aleuni autori, esse non emigrano, ma rimangono c ancora nidincaiio colà dove pure condussero una vita di stenti e di travagli, colà dove più volte furono trattate, a schioppettate, su (juel lerreno insanguinalo, dove nelle terribili battaglie sostenute si videro fulminare e cadere al lìaueo gli amati genitori o i cari fratelli. Sono esse cosi amanti e tenaci del loro suolo naiab' clic meriterebbero d’ essere assunte a simbolo di |)a(i‘io amoi’e. Dopo avere divisi insieme gli stenti inv»'riiali, gustano insieme anelie i primi tepori dcl febbrajo. Ma sono gli ultimi giorni ehe quegli ueeelli passano in famiglia. 11 sole novello mano mano ebe aeipiistando vigore ravviva l’ assopita natura, infonde anehc in loro sensi novelli. Da (piel dì nuovi e prepotenti istinti, nuovi ma sempre forti eoslumi. Ali’istinto del consorzio famigliare subentrando quello del consorzio eonjiigale per la propagazione della specie, lu famiglia si scioglie in tante eo|)|Mo nuziali di ma- seliio e femmina. — Avviene ebe per caso una mm li-ovi d’ accoppiarsi? S ’ allontana, gira, geme, grida linchè non s’abbatta in qualche altra mibemla. Due mascbi però die rimangano al seguilo d' una stessa femmina, si sfidano e vengono cavallereseamente a mortale certame. AIDO. — Le giovani cop|)ie intanto a guisa di sposi novelli ehe corrono a grandi poste l’ Europa, non si danno roipiie, ma scorrono esse pure iu tiitt’ i sensi il territorio. A mattina udite il loro grido sulla vetta d'un eolie; più lardi v’ abbattete in loro nel fondo d’ ima valle, più tardi ancora le trovale erranti nelle vaste spianate. Vagano incerte eiibre d’ amore? No; esplorano il campo eereando un luogo adatto pid nido; im silo al coperto dalle estive leinpeste; im sito dove comodo sia il trovare il necessario pasto nel tempo dell’ incubazione ed al (piale sia facile I’ accedere pedestri senza attraversare folle ed umide orbe e senza lasciare ai nemici facili traccie di proprie orme. Quindi è eli’esse non pongono mai il nido nel litio del bosco, ma piuttosto in qualelie maeehia vicino ai cam))i, su ((ualebe costiera, in bassi piiicli, sempre a p«>chi passi da (pialclie strada o sentiero o terreno spoglio d’ erbe c d’ eriche. M(mtre tuli’ ali’ intorno risuona il campo di svariati gorgheggi d'altri ueeelli, mute, assidue, consociate, attendono le pernici al lavoro del nido. Lavoro nè lungo nè diflì- eile invero per essa ehe, come dicemmo, tutto lo studio già impiegarono nella scelta della località c ehe nella tempra robusta dei propri lombi sentono ebe ai loro figli faranno noja le morbide |)iume. Basta (piiiuli che il loro nido sia scavato nell’ asciutto terreno con cntrovi poche c mal connesse ericlie e sia coperto da qualelie felce o giovine pino. Esso ha eirea trenta centimetri di diamidro. UOVA. Quando nessuno sgraziato accidente intervenga, in pochi giorni la femmina fecondata depone le uova. E nc depone molti, cioè da 15 a 20. Però ne dc[)one molto meno, cioè anche solo tre o ([uallro, (piando, tolta alla [irima covata, attende alla S(‘- conda in slagione più avanzala. Sono di forma ovata, eoli’asse maggioia' di mill. 35 a 38, il minore di mill. 27 a 28. il loro colore è cinereo uniforme lalvolla leggermente roseo, con jiori minutissimi assai apiirossimali, visibili ad occhio nudo, ed il guscio ii'è abbastanza solido. Duranle rineubazione maseliio c femmina si scaminano sulle uova. Intanto che l'ima cova, l’altra, benebè s’allontani qualche poco in cerca di cibo, nondimeno veglia sempre, pronta ad occorrere a|i|)ena sovrasti (pialelic perieolo. Anzi, se il pei’ieolo viene da cane, intrepida gli va incontro, gli si leva sollo il muso e grida e chioccia e quasi l’assale in modo da farsi inseguire, (‘ a meglio rieseirvi si lascia perfino cadere a lerra. Ingannato e talvolta atterrilo da simili astuzie, il cane «; sviato; ehe se avviene eh’esso ritorni sulli; [iriim; Iraceie, trova già pronto a rinnovarsi lo stesso giuoco una seconda, una lerza, e forsi; più volte. Così (piella che sta sulle uova min è mai olihligata levarsene (; eosi mm manifesta il suo nido; durante l’assmiza poi, i gmiitori coprono le uova con erlM’ secche |icr toglierle alla vista altrui. Se md lempo deli’incuhazione avviem; che il maseliio cada vittima di ((ualche sgraziato accidente (poiché le h'ggi proibitive non verranno mai a togliere la sfnmala ii- liidine di caccia) la sola fi;mmina supi‘rsiii<> «piasi sempre riesee a far scliimb're l’ intera covata. Non cosi (piando soprawivc il solo maschio. I*UIA'IAI. — Qmdla mattina in cui shiieeiano i pulcini dalle uoxa, mentri' la fem- iiiiiia attendi' alla d(;lieala cura di ajiilarli e raccoglierli, il maschio é come pazzo, eorre al nido, [loi se ne allontana di poclii |iassi, rizzasi in piedi quasi p«;r meglio ved(;re e meglio udire s<; alcuno s’ajipressi, poi ritorna al nido «; così via, eenlinaja di vidle.— Sgusciati i [irimi pulcini, se tulio all’intoriio é quieto e sicuro, ìl maschio li a|iporta con sé poclù passi lontano e mano mano che uno ne sguscia, eorre a prenderlo e condurlo cogli altri (piasi pi'r lasciari; |iiù lih(;ra la femmina nel suo laborioso ministero. I |)iileini nascono eiqierli di pinim; a fondo liianeo-grigiaslro, con due slriscìe nere sul dorso i; tre ugualmente nere sulla lesta; quelle del vertice e del griqqKuie, riibigi- iiose. Ai lali della testa e del tronco sono delle maeebie neri'ggianli assai irregolari. (lia lin dal monieido d(;lla nascita sono eajiaci di camminare e di procacciarsi da sé il cibo, il quale nc’ primi giorni (;onsiste in uoxa d’ insetti, pieimle larve, qualche tenera erbetta. l-atli più adulli, pur continuando sempre la caccia agli insetti, [ireferi- seono eiharsi di granaglie. I genitori pongono gramle amore ai ioni pulcini. Da ciò si Ila una novella conferma di (juella gran legge di natura ehe, cioè, ramore ai figli è proporzionato aU’amore reciproco tra i gi'iiilori. — Così la nuova famiglia cresée in eia e insieme in robustezza, rimanendo, linelié non sia disturbala, sul suolo natale.— la meno di venti giorni i nostri pnieini sono atti a levarsi al volo. Legata saldamente dal più vivo amore, la nuova famiglia |uù non si scioglie ni' per pericoli, né per jicrsecuzioni e disgrazie. Finelié la covala è giovine, è gramle studio dei genitori di non lasciarla disjierdere (piando avvenga ohe sia eosirella levare al volo. Perciò menlre partono eon lulta la famiglia, approfittano del loro più rapido volo per portarsi in avanti e ebioeciaiido e descrivendo un'obbliqua sulla fronte liei loro cari, si'giiare a qu<;sli il sito più opportuni) di calare a lerra o almeno il luogo di più facile ritrovo. Se ciò non rii;s<;e ed avviene invece che la famiglia sia dispersa l'd alcuni di l'ssa vengano uccisi, i superstiti in breve ora, sono nuovamente raccolti, e si raccolgono tanto più i)r(;sl() quanto più giovani sono i pulcini, ¡/oiclù; più ti;nu;nilo allora i genitori della loro inesperienza, più impazienti si mostrano di dare il grido della raeimlia. Se della covala avviene che una rimanga ferita, ((uesta si stacca dalla famiglia e fa vila a sé finché non sia guarita. Ea essa eosi perelié iiii'lla a si;giiire le altre, ovvero per non creare un |)eneoIo all'intera famiglia? Un abile eaeeialore che tenga esalta statistica delle pernici d’un dato territorio, non larda ad accorgersi che talvolta due covate s'uniscono e si fondono insieme. Una lalc unione può essere duratura ([iiaiido avvenga |)rcslo e massime (piando una parlila sia orfana d’amhediie i genilori; altrimenti é temporanea e (piasi direi accidentale. Una covala di |)erniei clic trovi abbastanza di eibo in un campo vi si fa ipiasi stazionaria. (Juivi essa impara a distinguere gl’innocui eoiiladini dai micidiali cacciatori. Li distingue tanto bene ehe, mentre all’appressarsi di (|iiesti essa o s'appiatta o s’al- loiilami se può e levasi facilmente, s’aflìda inveee a ruzzolare lunghe ore sollo gli occhi (li quelli. Da ciò vmme l’uso in molti pa<;si di caiH-iare le pernici stando su carrette da campo «i portando gerla in ¡spalla, insomimi fingendosi contadini [ler meglio portarsi a tiro sicuro.
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