presa iul esame) e che loro tornavano utili per meglio sopportare (a lotta per l'e sistenza, resero ereditaria (c quindi S|)oeifiea) la variazione dapprima aeeidenlalc. A ID O . La Porniee di monte entra in amore in Maggio e si aiipresta il nido in Giugno. Il nido consiste in ima leggera cscavazione del suolo che guarnisec di foglie seeelio, di radici ed erbe do|ioste in piccola ((uanlilà c senza intreccio. U O V A . Le uova della Pernice di monte sono elegantissime giacché essendo di un fondo biancastro leggerissimamenle gradalo di fulvo sono coperti da punti mnnerosi di color caffè ben marcalo. Talora le macciiie si fanno più ampie e circondano di una fascia l'uovo verso la melà, aiti'e jionno presentare le macclùe [>iù grandi al polo olluso e più in basso una fascia larghissima risnilante dalla fusione di macchie più ampie, più diffuse e sovrapposte fra di loro senza lasciare ehe menome soluzioni di continuità. L ’ incubazione è opera della femmina che è tanlo assidua da lasciarsi prender colle mani piullosto ehe abbandonare il nido. Il maschio frallanlo custodisce la ¡femmina a breve distanza dal covo. D U U C I A I . Nascono i pulcini della Pernice di monte, con una folla |)elurie. L ca- rnllerislieo il triangolo ehe si Irova sul pileo il quale ha il vertice verso il hecco ed è formalo da linee nere clie comprendono mio spazio castagno. Le parli superiori sono di colore fiilvlccio a slriature brune, le inferiori sono di un bianco giallognolo sporco. Le ali Inumo fascio incerte di limili e di coloro castagno. I piedi sono coperli da pelurie. Appena nati sono atti a camminare. La madre sola li sorveglia allenlamcnlc, con grida d' allarme li ammonisce di allontanarsi e di nascondersi al pericolo, clic da sola affronta ù). Quando i pulcini sono capaci di sostenersi a lunghi voli, la madre li spinge sulle alle vette ove si uniscono al maschio clic dall’epoca dell’ allevamento vi si era recalo, e dove con esso formano una sola famiglia (1) Elllot. Monographie dei Trtraom. (2) Ellioi, loe. cil. , PLRDICLS ( ì c n e r ' u l i l à s u l l e PERDIC1D£(F am . IIO.‘) scb tni. .... l’i'i'dii'in.T. .>58.- S’jb f™, 259.- Colui'iiicinac. :a:: b . . . ' i N n i ÌC Ì| | ; i '. I .a c (tamislin tinlcccd.irilc) c le l'ci-dieidte eorre ,„i divti.ae ..¡.nareliexole .siillii uliiaizioiie rrs|.ollivnn>(.me prcicr ila da esse. Infalli se le ni-ime |.redilÌ!;oiio le leeahla alpesli'i e fredde, le seconde, almeno in generale, eereano le regioni ealde e Icniperalc, |ier coi sono frer|oenti in |iìamira. Non lirsogna |icrò rilonerc i-onie asso- '' .................. Sì ™ ' " ' ' " i"i<dic ie l'erdieidic presenlano varie specie elle preleroscono a ipialniiipie siasi Ioealilà le alle ealene di monli. ^ l>cr non divagarmi in muli 1 gonerali/7.a/,ioiii Iroppo c.slcsc e elio qui sarebbero fuori di poslo, mi Iimilcrò a dire brevi parole sm costumi dello nostre specie londiardc. Sono animali d'indole soeialc assai inarcala; ad orila di ciò alenile specie sono monogame come la C«ce«ò/.t ridirà kaup. La specie nominala e le afiini amano i luoghi aceidcnlali e selvaggi coperli da a ben nani, da enebc o da gramigne non collivale, clic rinvengonsi sui colli, sugli allipiani c sulle moiilagnc rocciose. Non amano ii piano, ove si recano solo per acci- milooo e corrono rapidameule c con svellezzn; banno invece un volo poco elevalo c posarne, mezzo di locomozione qneslo a eni fanno incorso solo per ¡sfuggire I pencoli o per recarsi in posli lonlani fra loro. I mascbi ebe non Irovarono fem'mina a CUI (Icilicarc il loro amore si riiiiiLsoono in Icmpornnee eomilive più o meno lunncrose. àniaiio assai la Ioealilà sccila, clic abbandonano diflicilinenlc. Le Slanie differiscono dalle I ermei (Irrniinc colicllivo applicabile ai generi Carca/jis e Prrdix) pcrcliè proferiscono I bmgbi collivali ai selvaggi, le piamirc ai monli, per avere inollre nn volo eon ea- rallcri parlirolari c speciali voci da aggiungersi ai caralleri somaliei. — Del reslo l ’erniei la sociabiliià, la liinidezza e la sedenlarielà. Le Onaglie invece SI lanim nolare per la emignizione clic operano verso elimi favoi-ili, al sòpniggiun- grre della peggiore delle noslre stagioni, por la poca lemienza alla sociabiliià c per la poligamia. Il iiiiinmciilo dei l’erillcidi eonsislc in inselli, bacrbc, grani, erbe, frulli, ecc. I, iiiduslria della nidilieazione prescnlano appena abbozzala, clic infalli il loro’ nido eonsla di una («cavaziime nel lerreno In cui ai assano scarsi c disordinali maleriali ipiali radiri o foglie sccelie. I.o nova sono di forma ovata a fondo rliiaro o maerbie liriiiir: i pnirini nasrono vestili di pelurie.
Lade 5f 10-1
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