spnzio nudo, ove l’erica sia siala lai;liala o niaiiehi natiiraliiieiile. Ci eoiiviiuie perlaiilo collocarne il nido, se pure così può chiamarsi, fra sili appiattiti. E (pii è opporluno il ricordare come alcuni covi di [NoUolone ahhiano per lelto delle fof?lie secche, ehe per altro non sono mollo numerose nè portalevi ad arie dalla saggia previdenza niaterna. Avviene non di l’ado che si rinvengano sul lerreno, ove furono le nidiate, le traccio elio la femmina vi laseia, traeeie eonsistenli in una cavità prodotta dalla continua impressione del eorpo. In essa eavilà si riscontra hene spesso anello l’impressione elio vi lasciano le uova le quali vengono dalla madre voltalo di tratto in trullo. La covata è interamente in balìa delle intemperie anehc allorquando è posta in vicinanza di ([ualehe tronco d’ alliero (castagno o rovere) poiché esso non può prestarsi a pi’oteggerla. Seliinz e Gràssner asseriseoiio ehe il Noltoione annidi talvolta nei cavi Ironehi, ed il secondo aggiunge ohe ciò succede anelie nelle roecic: noi però non possiamo asserirlo. Il nido non é diflieile a trovarsi, sia per la grossezza delle uova elie contiene, sia per la loro tinta assai chiara, e di più se la femmina sta covando é facile scorgerlo per la grossezza dell’animale il quale però ha rahiludine di appiallarvisi in modo eome se volesse eonfondersi eoi terreno a eui lanlo somiglia pel colore e di tenere la lesta abbassata qualora lo si avvicini. Il Nottolone non si allontana facilmente dal nido e quasi (piasi si può toccarlo prima ehe esso pensi a raccomandarsi alle ali. Svolazza a poca distanza c quasi a stento rasciilaiulo terra e presto fa l’itorno al luogo abbandonato. Più di rado si trova il nido in pianura, é comunissimo invece iii eollina ed aiiclie hi montagna fin dove la vegetazione è rigogliosa. U O V A . — Le covate di questo ueeello constano di poche anzi ordinariamenle di due sole uova e qualche volla di uno; c ciò forse avviene non iierelié la deposizione sia stala unica, ma pcrclié il secondo uovo perì in causa delle intemperie o d’altro accidente. Si asserisce che il Nottolone faccia ima sola deposizione di uova all’anno e talvolta due, quando la prima sia stata in (jualche modo distrutta. L ’uovo é di forma ovale ed lia in media 3 centimetri d’asse maggiore su 20 millimetri d’asse minore. Il fondo dcH'iiovo è biancastro od anche bianco c vi sono tre ordini di cliiazzaliire che si accrescono d’intensità: le jirime sono larglic chiazze violacee chiare, le seconde maechie violaceo o violaeeo-riihiginuse piii intense, le terze bruno-eaffeastre. Talora sono le uova marmorizzale. Tal’ altra mancano le macehie caffeaslre c tulio l'uovo c coperto da macchie violacee di varia intensità. Il guscio é assai liscio e mancano jxiri facilmente diseernihlli. Tra covala e covata si trovano rimarchevoli dilTerenze, specialmente nelle eliiazzalure. i* u u c iA i . — I piccoli nascono con pcim’ie innestala in una pelle rossastra cnjia. I pulcini di cui si dà la figura, hanno quattro giorni di età; vengono nutriti tanto dalfuiio che dall’altro dei genitori. E dillieile l'allevarli ma qualclie volla vi si riesce. Anche i piccoli hanno carne aggradevole al gusto. Appena essi sono capaci di uscire dal nido, non jiensano ad abbandonare tosto Ì geniloin, dai (jiiali ricevono il nutrimento luttoclié capaci essi stessi di volare e |)ro(*iirarsene. La i)clui‘ie ehe antecede le [leiine é bruna sul capo, ))iù chiara sulla fronte ed alla gola, ancoi-a più chiara sul pello. D’ im bruno intenso alia jiarte superiore-posteriore del corpo. nm,. u ^iVHA^TIÎS r ì u n i : ! f n l i l à s u l l o GOLUMBIDÆ Subfam. 19S.- I.O |l llol,'l‘ l l l i l l i l ' Sub fam. 193,- ( ;a r | IO | l l la ? ÌH ' 'l ' Subfam. 13i. C o l l l l l l l l i l iæ Sub fam. 193.* I l ir l l ir i l lU * , Subfam. 196.' ZC I If l id in H ! Sub fam. 19..* IM ia | f ìnf ( ! So a 160 (Il asooiidc il ninnerò ili Cnliiinliiiloc olio si Irovano s|iarsc sulla faroia ilei slolio, solo 8 iignraiio nella avifauna onro|ioa, raccliinso nella liiS-' o I9 j ‘ ilello solili finn. (¡Ili sopra indionlo. In I.oiidmrdia se ne annnvorano ii fra le (piali snnn da cniisidcrarsi arlioricnle il Piihiml/iis limiimtHS I.., il i'm-lHr mirilns Hay., e la Cuhiinha 11‘iuis !.. (lipn del sollog. Palnmlmiim rì|i.) ([iiaiiliiiii|iie apparlcnenle ad mi genere di eoslnini rnpieoli ove ligiira la Cohtmhn fh'ia L. tanto ricca in razze doineslielie e se- niililicre. l\ii|iieola è diffalli anello la specie lipidi dalle i|iiaic senza dnidiiii deriva e la cui pamilcla !; Iieiic spesso indicala aiiciic da i|ualelic rilorno di colorilo (/im eii arl>' i niarralii. lliinaiido i lellori elle aina,sscro eliiarir meglio la ipieslionc a (pianto ne dico parlando eselnsi\anienle di iinesla specie, ed a ipianlo ne scrisse Darwin imporla (pii di iiolaro elio la Tortora doincsiiea non è derivala dalia 7'»r- llir wiriiii.s iìay. ma (liill'asialiea T. n'mrin I,. (Con. .Sfropto/ie/ói l!p. (J)). Le Coliinibidee lianiin per In più coslnmi socievoli ed infimi, alilieno por una parlo dell anno, vivono in Iruppe piò n meno numerose. Generalmente sono emigratriei, c compilino i loro viaggi ad epoelic dclerminiilc. Per rapporlo alla voce mi iiniilerii ad osservare clic lianiiii piii o meno spiegala secondo le specie, la proprielii di gonliarc l’ingluvie c produrre eon esso nn |iarl'ico- iare. suniin, detto lulmzìoni'. E degno di rimareo elio molle specie di Coliimiiidee, niilrono i loro pnieini ad in- leryalli costanti di liiinpo. OncsI'nllimo l'allo doveva verilicarsi speciaimenle nella mi- Irizioiie dei piecoli, (piando si riHetla elle il eilm loro ainmannilo ò fornilo da nna sc- erczione dell'(ii(;/«e/e, clic iperirolizzaiidosi si copre nelle sue ripirgiiliire di mia lua- leria polposa, avente analogia eliiniica e limzionale col lalle, secrezione prodoltn da cifllulc epiteliali clic si dislaeeann .senza sciogliersi 'C. Onesto prodotto venne da allri (Temminek) rilennlo per alimcnio maccrain e eliiinieamenle mmliiieali) col soggiornare nel gozzo. — Le Coliimliidcc liaiiiio l'aliiliidiiie singolare di iiere d'iiii sol trailo. Naciiuc dall’ osservare, elle i l ’ieeiiiiii depougouo .scili(irc dno nova (di eni nno si lirclende nasca a masoliiii, I altro a icinniiiia) l’npiniime die (piesli ilovesserci formare lina unione indissolnliilc per mila la vila. Consiileratido pm’i clic dopo l’ allevamento ( Il Boriap. CmpictH, syilimatis oniilMogli,. Anmlts Se. .Vsfur. Serio (V, (em. ( Nei ceiiibiainenti felli sutiire ilell aulere all'orrime (Cd.p d'api rtir Paidra da, PIgaaas. Campi,, „ad- da, saanaa, da l'daad. da, SaUaae,. T. xeeir o n, lim iSli.S), vcilendo ri- sircito il numero üi sono famiglio che cnirano neiio Columbidce, le specie liiscentiono a sole 89. (2) Darwin. Origine da especcs, inil. de Clem. .\tig. ilojer. Pan.s 18(12. Darwin. De In variation des animaux- et ita plantes ole (rad. Mouliniè. Voi. I. — Pans 18(B. ’ (3) Vedi Bp. Conp imu, eie., eslr. a parie pag. 31. (4) Vedi L-analisi chimica del Lecomie pubblicala da Cl. Uernard {Levons sur les proprielés physiol, da liguida de f organisme T. 2,», pag. 23(i. Paris 185Û). ^
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