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Da noi è più comune al piano ehe in eollina e nessuna ne osservai in monlafina. In pianura vive nei luoiilii uinidi nei maeeliioni vieino alle pralerie, in eollina preferisce i hosehi folli avvicinanti la eainpaiina o Ì prali. Arrivano ui primi di aprili» neila (piai epoea non si \edono in mi numero inaimioi'»* •di due, d’ agoslo scendono ai prati in numero di sei o selle assieme. Raccontano gli autori delle li/rhesses (h-iiilliithijiqiirs du Midi dr hi Fruiire di una Upupa ehe venne relegala in mi eoi-lile previa la tarpatura delle ali. Essa appro- lìltaiido di un momento in eui uou era sorvegliata jiedeslremenle se ne exasc. Ea fame però dopo poelii giorni la rieliiamò al cortile alihandoiiato, ove giunse sui faldella sera, e trovando le porte eliiuse percosse eoi heeeo nelle imposte, si fece api-ire, eli enlnila in cuciiiii poscsi ii divoriu’c un piali« di eanic clic le venne appreslalii. Dopo d’allora dinienlieò fra le carezze e le golosilii, d' esser stala liliera c eomplela- nientc si addonioslieò. Gli stessi autori a [iroposilo doila venerazione clic le [ini-lavano gli Egizii rlie ne avevano fallo 1' einlilenia dell' amore nialerno , eilano un' l pn|ia rlie' laieeliinsa in una galiliia al giardino zoologico di Mai’siglia assieme alla sna [irole, ogni inallinii uno ne divorava neeidendoli prima a eol|ii di lieeeo, non senza [iriina aver deluso l'osservanza alti’ni, mostrandosi Iranquilla e eai’ezzevole vei-so i iigli i ' . .-vino. — Ai primi dì niaggin le Epiipc si piirlano ad oceiqiare i cavi Ironelii per deporvi le uova. Nidiliea nei cavi Ironelii anelie a [iiieln deeiineiri da lei’ra [im-eliè vi trovi una fessura adalla. Si serve di solilo dei fori iibliandoiiali dai l'iee lii, lasciando per lello allo nova o il dclrilus del legno o foglie sccelic od altre malerle clic vi si trovano per caso. Irovano le nova eirea al fio maggio in numero di li per covala. Sono di forma ovale, c misurano un asse maggiore di 36 o 37 niillimeiri, e mio minore di i<J millimelri. Sono lisce, bianeo-verdogiioie o di colore fulvo caffeastro. p i .-IbOISì i . — Nascono i imicini dell’ lJ|in[ia verso la line di maggio, e sono rivcsiili di Inngliissinia peini-ic liianea. (Vedi [mleino delia lavola deli'cià d'i'im giorno.) Trovalo un nido di U|inpa non si riesci a farne uscire la rovalriec anclie accendendo nel nido delia caria. Taglialo da una parte il Irnneci ed inirodollavi ia mano si irovò la covala di 6 uova cd uu [micino a|)peiia nulo. I.a feimiuna si era nascosta nel- l'inlcrno dell’albero, lìiniesso il [lezzo dell’albero I ’ lJ[ra|ia eonlinm'i a covare quanlnn- i[ue la si fosse [irivala d' un [micino. Diqio 7 giorni si levò dal nido nn alti-o puioino (vedi pulcino della lavola, clà giorni 7) e (Ìo|m> 1(1 giorni levai! gli nitinii due [micini, fu ju-esa anche la femmina. Il nido di ([iiosla specie è pnzzolcnlissiino per l'arrimmlala quimlilà delle feci rim vi impiilt-idiscom). (I) Jaubcn «i liarUiÉlemy l.apommeraye. fliclicsscs ormili, du muli dr la t'ra. " Vlll.laiBES - ....... AM S d D A C n i . l ( ii-'iuii'iiiilà s u l l e sr„ir.s I I IA N T E S CYPSEIID£ ( F a tu , /•> .“) Cut rum. lij.' CypseliiiaL sut iu.-n. ito' Eollocjtliinji?. I.a famiglia dei Cipsclidi è cerlainenle nna fra le meno numerose, giaccbè non conia pressa poco se non nna cmqnanlina di s|iceie ' ) e qnesle sono divise, secondo il sislema di, no, .segnilo, in dne sollnfamiglie, la prima delle quali ba ropprcsenlimti per allo I orilo la seconda invoco, qnoila delle Salangane, solamente in Asia cd in Oceania .... ì ” >«ìc<Ic dm d,,e .specie, qncile slesse clic ineonlransi per Inllo ii resto (Ioli Europi). ' Sorio animali olle [>cr la loro organizzazione, e per i loro coslnmi mollo rilriu-- gono dalle Itondmi senza però meiioniamenic confondersi eon esse, e di lai modo eiio ora m ogni l.onc inlesa elassilleazione, si dà loro un po.slo distiiilo. - limiapiirle però die SI bene addenirossi nel secreto del [larallelismo fra le serie zoologielie allonlanò I Oipscliili dalie lìomiim, mpllcmloli acculilo agli Slmiorimìi n i ai Capnimili/idi ne"li .inismialliìì, ove aiqiimlo l'iqipresenlano ic Eomlini clic [ler vero sono uccelli Ben- daflili. Dussanclo ai roslmni mi limiterò a rirordarc l’ inslaiieabililà dei Cipsriidi nel volo die eosliluisee I' esclusivo loro nioilii di locomozione. iMfalli si può dire clic Inlle quante le azioni della loro vila si compiono volando. Mai non posano a lerra e qnando vengono a eiiiloro, la In-evilà dei larsi, l'anormale dis|)Osizione delle dila, la lungliezza eccessiva delle ali, sono imic cimso elle loro iin[icdiscono di ripremlero il volo./-Sono inverc ben emifnrniali [ler aggrapparsi alle roeeic od allo muraglie, presso i quali luogb, [imigmio senq.ro il loro rovo, a eni fanno ritorno nell'einigrarc ed a eui por- l:uio ((iicll iiflelto istnsso clic le Rondini pollano al loro [u-oprio. .àlonibelliard, Gerlies o Spallanzani asserirono che i Cipselidi usino verso l'imbrunire d, elevarsi nell'aria lino a perilersi alla nostra visla, in piccole torme dì 13-30 mdivKlm rimanendo lilirali snil’ali lino ai primi albori, gimili i quali farebbero rilorno isolalaiiienic alle Iiassc regioni dell’iilmosfera donde sono parlili. Oliando [leri'i le nova od I pnicmi esigono assidnilà d i euro, solo i masrlii iu,|,remiom. làli singolari no- fCiinmizioni nottiinic. '■ Questo racconlo Irovò e Irova nona lorlo molli inercdnli, ai pori dcll’allro clic ri fa pare lo stesso Spallanzani, ii quale ci „[.[ireiide usare qucsli animalelli, dopo aver lerininala I rdneaz.iono della [iroie e [irima d’emigrarr, di recarsi sulle alle inonlagne ove [ler quiilelic lempo viviaddiero in seno all'aria senza [irendere i-i[,oso sopra venni punto (I iiiqioggio. I.a sembra mia il izione ileile favole e leinpo vennero sineeialr sugli I rrelM del l>iiraili,so. ' ' II) S,hu.|.. _ .v„„. II,, Cr lidi,,. - In: nrocteJing, of Ihn Zn.lngicl Set. 18J8.


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