Page 128

Lade 5f 10-1

In questa speeie si sono osservate alcune varielà di colorilo, ira cni alcuni casi iV alln'iiìs/iio. :mi»o. — Nel mese di aprile il Picchio comincia a provvedersi di un asilo per la fulnra sua lìgliuolan/.a. A quest’epoca esso raddoppia i gridi e l'attività. Noi lo vediamo infatti aflàeeendarsi attorno ai tronclii percnolendoii eonliimamenle, e eamhiando sempre di posizione lintanto ehe non sia stahiiila la scelta «lei luogo più op|iorlnno all’e- scavazione del nido. Dal suono ehe l ’albero mandò alle prime percosse, il Picchio si è accorto die il tronco è iielT interno roso e tarlato di modo ehe poco rimane a fare per procurarsi jiP3 cavità alihaslanza capace; allora si accinge a forare la dura corteccia, la soia parte che olirà seria resistenza, praticato in essa nn foro Inudcggiantc e non molto ampio <') va poi inano inano scavando o piuttosto allargando T interna cavità. So Talhcro seello non corrisponde alTaspellativa, ma esige Iroppo tempo a scavarlo, viene ahhandonalo, anche a lavoro incomincialo, dall’ iiulnslrioso scavatore, il quale continua altrove le sue ricerche lintanto die riesee a Irovarc un luogo |iiù adattato allo sco|)o. I franliimi del legno die giacciono sul fondo delia cavità servono poi senz’altro di giaciglio alle uova e ai |)uleini per tutto il limipo del loro allevamento. Accade porò talvolta die nn nido scavalo nelTanno precedente, non imporla se dagli stessi 0 da altri individui, venga dai Picchi occupalo senza die sia necessario alcun riattamento, ma questo solo ([iiando venga loro tolto il ¡»rimo nido. A quanto sembra il maschio e la femmina attendono in eoimme a lavorare ìl nido. U O V A . — Depoiigono le femmine per lo |tiù ai primi di maggio, talora anche in giugno. Le covate constano di cinque o sei uo\a di forma ovata, dì colore hianeo a |)ori invisibili ad oediio non armalo e dolale di notevole lucentezza. Hanno, in media 23 millimelri d’asse maggiore, sopra 18 d’ asse minore. P u u r iA i . — Nascono verso la seconda melà di maggio c talora anche in luglio se appartengono a covale lardive. Dapprima sono interamente nudi; non appena però mettono le pemmcde si riscontrano subito i colori di clic andranno ornali da adulti, per cui ìl rosso al capo, il verde sulle parli superiori dd cor|u) ed il giallo liianeastro sulTaddome non sono ehe sfumature appena più chiare dcll'ahito de’ genilori. I |)ulcinì de’ due sessi lino alla quarta mula tengono il rosso dei capo in comune, ma le femmine perdono più tardi qneslo colore. L'attività die spiegheranno ipiesli jiiecoli animali si appalesa già nel rumore grande die fanno lin da iiidiaeei. Vengono nutriti da entrambi i genitori con inselli e larve. (1) Il foro d'eniraia non misura più di 1S-S0 millimelri e la covala giace sempre più bassa del foro medesimo almeno un nuaitro 0 cinque dila di traverso, ma lale profondili varia assaissimo da nido a nido, e ciò a seconda dei vani maggiori o minori nreesislenii su^rioir ® caso porò il nido è sempre coperto nella parlo sua in cu s MINOR LINNÉ. (MlJO CAVEIINOS ii i i i iu r L I» . |ii|M*a Pallas I* . « I r i ó l a I il«« ->li >ec I* . -Malli. I» o il< lr o c o |tii* > i i i i i i o r l>ii<di. I* . I i o r l o r i i i i i , I* . I i i - r h a r i i i i i el I* . r ra sK ÌroH < r i« nreliiii. I * i|t r i|> ir i i« m i n o r Itp. B » r a o l> a to « n i in o r llnie — .A |i< e rn ii< i m in o r S » . Italiniiii : l’ici'llio lllillill'l' — PicdliO [liccillll — ficclli« ms.so Lomimnio : |'Ìl'COZ/ÌII - l'ÌCI)7./.Plt - - l’imiZZOll itl'l cAo l'ilss. Il Piccino minore è specie sparsa da nord a sud dcH’Eiiropa, ma va facendosi sempre più rara quanto più si procede a cercarlo verso il mezzogiorno. Risente con facilità gli innussi diiiiatologici, come ne fanno fedo le varie razze a cui dà luogo: diè per tali si devono ritenere le varie specie disliiilc dal Rrdim, (pidla d’Algeria die si distingue per la sua pìceiolozza fP . Lodouri Malli.) ed un Picchio coslanlemente aliiino il Kaml(‘hall;oitsìs Malli, se si vuol seguire l’opinione deU’aiitore clic gli ha imposlu questa denominazione f». Nel nostro paese non è comune, ma non (igura fra le specie |iin diflicili ad aversi. E stazionario e nidiliea al monte ed al piano. Gli individui montanini aiutano solanicnto d’estate nei boschi più o meno folti ed estesi di quelle località, ma d’anlniino scendono alla [»iaiiura, ove non è diflicilc vederlo nd giai’dìni o negli orli villerecci. Ama assai gli alberi coiiiferi c le betulle, ma nei noslri orti si accontenta degli alberi fnillifori. Arrampicando non si alza assai, c talvolta posa sui rami, nel modo |iro|irio agli ncedielli che non sono arrampicatori. E poco timoroso, dà prova di ciò ai cacciatori clic possono avvicinare l’alliero sui quale lavora incessantemente, senza vederlo fuggire. E meno dei congeneri inlollei'anle di eoinpagnia, ed a qneslo proposito gli autori dolle Rir/ipsses oniilìiolognines du midi de la Fraiiei’ asseriscono che di frecpiente lo si Irova in eonqiagnia delle Siile sulle quercie e sui veedii noci. Il lintrimento di <|iieslo animale consisto in larve cd inselli xilofagi l'd in pochi semi. Di caratteristico nei costumi di questa specie non trovo altro ad aggiungere, giacche col dilungarmi non verrei con allrc parole che a duplicare la storia dcl /Vc/z.? majo r con nessun vantaggio dei mìci cortesi lettori. A il» o . — La nidilieazione dd Picchio minore, ¡uir essa non offi'c grandi |iai'(ico!arilà. Non sempre è desso ranlorc dello scavo occupalo nciralhcro in cni depone le nova, giacché Malherbe assicura die disputi Tahilazionc alla Parnzzola alici clic sappia occupare i fori ahiiaiidonati dalle Siile, note pcrclié alla lor \olia occupano i nidi ahliandonati dai Picdij, accontentandosi di reslringcre il foro d'ingresso, con nna ensli'uzìoiie di fango. Di questi falli io non ho le prove dirette, ma li accetto (1) Msllierbe. Monographie des Picidéts - Metz. ISo'J. (2) .Malherbe. Loc. cil.


Lade 5f 10-1
To see the actual publication please follow the link above