contenga due. Sul modo con cui la Cucula depone le sue uova nei nidi regna pure grande discrepanza di idee. Alcuni pretendono che l'uovo venga deposto per lerra e lo porti poi col hecco nel nido spiato a lungo e già preseello, altri inveee cho deponga direttamente ii suo uovo nel nido, acconlmilaiidosi di accomodarlo col hecco nel covo. Sembra però elio le due opinioni abbimi motivo d’esistere entrambi. Considerata 1’ e- strcina fragilità del guscio è da credere che la deposizione diretta nel nido sia la maniera più ovvia, j)iii sicura e più utile, se uon che quando l'uovo è confidalo a nidi chiusi come quello dello Serieeiolo si ehiarisee impossibile alla Cucula di fare nel modo anzidetto onde di necessità dovrà depositar l’uovo a terra e trasportarlo in seguito al nido. Del reslo FI. Fi’evost o molti cacciatori londiardi asseriscono il’avcr ucciso Cuculi colTuovo ili bocca. Gjicl ^conserva dei dubbi in proposito, e chiede se veramente tali uova erano senqire di Cuculo. Si racconta di casi in cui Zigoli e l’etlirossi furon visti opporsi a tutta forza a clic un Cuculo deponessp V novo nel loi'o nido e ciò valga a provare ehe le idee assolute che ci siamo create sugli istinli imprescindibili Irovano sempre il loro appoggio nelle concezioni teoriche, ma spesso sono smentite nella pratica; onde è erroneo il ritenere che (piando si faccia la storia d'un individuo di data specie si sia fatta la storia (lolla specie intera. Nel corsodi quest’opera si troverà la eonfei’ma di quest’asserto in minierosa serie di fatti, die appona ho potuto non trascurai di riferire. i»x:u€iAl. — La deposizione ddl'iun o del Cuculo in nidi d'altre specie non riesce subito fatale, giacché è raro anzi rarissimo il caso di lro\ar le uova legittime rotte o malmenale; gli efl'elli nefasti non eomineiano neppure durante l’ incubazione ma ancor più tardi. Frattanto gli inculmlori adottili, cui le uova del Cuculi) vennero affidate frau- dolcnlcmenle, covano con ogni premura fincliè nasce il piccolo parassito, afl’atto nudo e che riconoscasi per l'oscura linfa della sua pelle. La durata dell' incubazione, calcolala da KiesscI ’’2) per un uovo deposto in un nido di Saltimpalo f7VnYmco/ii non eccederebbe i 14 giorni. Le penne nei bordoni sono disposte in modo affatto originale, eome lo rende palese l'annessa lavola. L'inlerno della bocca è di un rosso ocraceo mollo vivo. All’età (li 10 giorni ed anclie prima il pulcino del Cuculo si trova solo nel nido, ìl che accenna alla strage avvenuta per opera sua, dei puleini legittimi coi quali venne allevato. Egli infatti con un movimento reiterato delle ¡tarli anteriori e specialmente degli ani toracici riduce tulli i pulcini al margine de! nido, forse per Irovarsi meglio adagialo sul fondo del covo, ed i iniserelli ne precipitano. Alcuni asseriscono che il giovane Cuculo facendo mostra di un assai precoce istinto di ofl’crat(‘zza getti fuori del nido i suoi fratelli d’adozione valendosi del hecco, ma ìl fallo merita autorevole conferma. La madre adottiva anello dopo che ia sua ¡)remura le è costala la vita dei figli, continua le sue cure con ¡lari amore, con incessante c penosa fatica. L ’ ingordigia o [ler dir meglio il bisogno sti'agraiide di ciho, costrìnge ìl ¡ùceolo Cuculo a cercar il ciho con insistenza veraim'iile straordinaria a mezzo di grida stridule, forti e senza posa, che riescono, al dire di Opel, fastidiose a (¡ualsiasi sistema nervoso. li Cuculo adullo durante !’ allevamento doi suoi piccoli non ii perdo di vista, ma li sorveglia di eoiitimio e venuto il momento ojiporluiio li raduna e loro apprende ad emigrare. (!) Opel F. M. Eduaril - Der Knkiik, Dresden 1801. (2) Der zoologiicke Carie«, 18G8, pag, 308. OilKOill PASSERES Coliois r %yK;oductili STIRI’S SCANSORES. Oe n e r a i i t ù s u l l e PICIDÆ ( F a r r i . 4 Ö . * ) Sono fam. \%1.‘ Piciuæ Seno fam. 128.“ YlIÙgilia! Sotto fam. 129.“ PicmUllillíR. Je connais peu d'histoire plus faciles à conter ijue celle de la tribu des Pics, el pourtant je n'en sais guère que les poètes el ies historiens de tous les pays et de tous les âges ayent plus défigurée. A. Toi-ssexel (1). Ce tableau véridique est un peu difierenl, liôJas I lie celui de IJiiffon, mais il est si difficile de savoir ce que se passe sous les voûtes des forêts et dans le fond des trous d'arbres à qui ne peut sortir do son cabinet d'élude où le retiennent cloué les devoirs do sa charge e la passion des manchettes de dentelle... .A. TOISSENEI. (2). La famiglia delle Pieidee assume il suo maggior sviluppo in numei'o tli specie nelle ¡>arti ealde del globo, (¡uanluii([ue non nc vadano ¡)rive le fredde, sia ¡Ku-eliè poste verso il ¡mio, sia ¡)(>rché tali a causa della grande elevazione sul livello del mare. Strano ed inospiieahilc è tuttora ìl molivo dcH’assoluta mancanza di esse nelle isole di Madagascar, della Riunione, Maurizio, della Nuova Olamia, Nuova Zelanda cd allrc poche regioni. A spiegala» (¡ueslo sti-ano fatto forse uou arriverà che la scienza di un lontano avvenire, inquaiiloché non il clima, non la mancanza di alberi, non la soverchia durezza di essi, ci jicrmctlono di considerarli come cause di tale assenza. A duecento novanta ascende Ì1 numero di Pieidir (speeie hen constatate) pervenute a cognizione di Mallicrbe (1859) (3', e l’Asia, la regione che nc è piti fornita ne conta circa 87, numero (¡uesto clic varrà a dimostrare la povertà della fauna Europea che nc ¡lossiede solo dieei, h» (¡nali non lutle compajono in Lombardia. Da noi non vanno esenti (li simili animali lo Alpi, onde Rormio teme la devastazione dei propri alveari per o[iera del Jh ‘!iocopiift mardiis L., (¡nanluii([iie essi non si spingano mai fino sotto le nevi per- ¡lelne. Non ne manehiamo nei colli, c no vanno fornite per hene le nostre pianure. Constatato così per (¡nanlo ho meglio e più brevemente sa[iuto, i rapporti della nosira avifanna per (piesto gruppo dì uccelli colla avifauna mondiale e colla onro[K»a, passerò a dir qualche cosa della particolare ubicazione delle nostre S[)ecie. L'abituale dimora di qu(»sli animali, eome la più conveniente al loro istinto ed ai loro bisogni, è il bosco, e accordano ¡ircfercnza a quelli die contengono le qncreie. Por alenne il bosco costituisce solo la dimora estiva giacché nel verno si river( 1) Tousscuel. I. esprti des bétes. Le monde des Oiseaux, Ornithologie piiJsio«elie, 2.«« partie. — Paris 1853. pag 387. (2) Op. cit., pag. 302. (3) .Malherbe. Monographie dis 1‘,ridés. - Paris I831L
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