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Allro Iraílo delia rara iiiUdIigeiiza del Baleslriieeio è il modo eoi (|iiale sa eonser- varsi la proprietà del suo nido. Se un Passero si atlenti di oeeu|>arlo durante la sua assenza, il Halesirnoeio (|uando riede al nostro paese si unisee a molli compagni In nna eongiura fatale al malaceorlo usurpatore, ehe resla imprigionalo nel nido stesso; menli'e i Baloslriicei di eonsei'va ne eliinilono eon fango l'apertura ed il povero Passero è eondaniialo alla [leiiosa morte del Conte Ugolino. 1 miei lelfoi'i eoiioseoiio già i oostiimi della Rondiite che sono idenliei a (pielli della specie di eni ora tengo parola: solo aggiungerò ehe (piesla riscontrasi di |)refer«“nza nei luoglii assai po|i(ilalÌ o, strano conli'aslo, annidala sulle rupi montane lungi da ogni limano consorzio. E poi da nolarsi che il Ihileslriiceio i' più ahhomlaule, e che nel Sel- lemlire, poco dopo il levar del sole, gira e rigira in grossi stuoli volando sulle cime dei eampanili o di allri elevali edili/j, su cui di tratto in tratto prende a riposare. Anche ipiesla sjiceie cade sotto i eol|>i di chi ama addesliarsi ai bersagli dillicili. l ’oelie se ne pigliano eolie reti; grande distruzione avvieni» dei piccini, che p(‘r alcuni riescono un grato boccone; ma la maggior [iresa si fa di notio sui laghi nei modi deserilli por ia caccia dell' afiiiu» lltniiido rasficn. Da molle persone si reputa forliiiia l’aver (|nalche nido di Balestruccio sulla trave (lei l(‘lto, sul oornieione o sotto il ptu'lico della pro|>ria casa; (‘ succede S|M'sso che, (pialora non vengano dislnrliali, al ¡n'iino nido se no aggiungono progressi>ainenl(‘ |ia- reeehi altri, forinando per tal nuido uno fra i più sini[>atici ornaiiumti di (pielle case. Avvifiie però talora elie (pialche arrahhialo siinpalizzanfe delle lince simmelriclio ordini l’allerramcnto di (pici nidi, elio a suo dire scoiieiano rarnionia deH’ arcliilctliira ; ed ecco allora i poveri Baleslriicei falli scopo d’una ¡¡'ragionevole |ierseonzione. V. ventura |)crò pei' essi che la simpatia (piasi imivei'salc di cui sono degno soggetto, ne limiti ollremodo la distruzione. Alenne persone del volgo poi si lamio a proteggere (piesti animali per la ridicola snpcrslizioiu» che essi godano (lolla proli'zione della Madonna, cssendochi' in gioi'iio a Lei sacro o in (jiu'l torno partono e riiornano fra noi. Per ine, con Jauhcrl et Bartheh'my-I.apommeraye, mi faccio ad imploran' pel Ba- lestriieeio: — deraa/ /’iiisiiffisnnce des Iti/s an iiioiiis Iti prolrr/ion du (•(¡‘tu' AB I»». Si vedono da ò a 4 c talvolta 5 nidi rimo allaeeato aH'alIro, ed ì pnieini elle li ahilano vengono mitrili ¡ndilTcrenlí'inente dai eovalori d’ogiiiiiia di (pielle nidiate. Il nido di (piesta S|>ecie è irregolare, rappresentalo dal quarto d'nna sferoide allungalissinia compresa da (pialclu' angolo di ('dilìeio. Le lìneslro, i cornicioni, i porticati e (pialche oriiamenlo sporgente servono henissiino ai Balestrucci per accollarvi il loro nido composto di fango riunito a pallottoline per mezzo di»lla saliva con (pialelic niimizzolo di paglia. Iiilcrnanienle esso contiene uno strato piullosto grosso di (ieno e pemiueeie. L'ingresso al nido si fa per un l'oro semicireolaro scolpilo nella parte anterioi'c del nido stesso, e limitalo siipcriorinenle dal trave o dal muro al (piale è allaccato.AlIre volto tale iiign'sso non è limitalo dal pieeolo foro, ina consta di nn’api'rlura ohhmga ed estesa quasi quanto il nido, che non resla attaccalo al trave supcriore ehe alle esln'inilà. Il fango per la eoslrtizioiu» di ('sso nido, tali industri operaj lo rae- eolgono sulle rive aiMpiilrinoso; ma le penne e paglie le prendono ([iiando svolaz'zano |ier l'aria. Infatti i; nolo come si poiinn premieri' i Baleslriieei col mozzo di un cappio di erim» [u'iideiile e ehi' emileiiga una peiiiiiieeia, alla (piale essi aecorroiio restando così accalappiati. iX iA 'A . Ogni covala del Baleslrueeio consta di (|iialtro o ciiupie uova ovate, liian- cIk', Inceliti, eon puri invisibili, sparse dì rare macchie tonde |uceole, nerastre, o sfumature lu'imo e talora eomph'taim'iite hianche. Il loro asse maggiore oscilla dai 17 ai 19 niillimetri, e l'asse niiiiore da 14 a lo. B»i l«<'lAi. Nascono i piih'ini di (piesta spi'cie ninnili di (pialehe filamento di lina pelurie, poi assumono un ahito cinei'ognolo col groppone ('d il ventre hiancn. i l) Ijubfit ei Ilaillii'lc,iiy-1.;iiiommuraye. Ilichcises oniilhologi'¡iics iht wiili de la Fraiicc. — Marseille I8:>». ZVCOlìACTVI.I AlVirillllOLI i ì c l L e r i i l i L à s i l i L u CnCULID£ ( l ' a m . 4 5 . * ) Ckib fa:r.. ii:/ So)Iliroiiiiia*. sub lum. ibo.' I'lia'iik‘opli;i»iiia!. subiam. isi.* trotopliiigiua;. Cabfdmi:2.‘ (¡(Milrnimtliiia'. „abfa.-n. 123.' Sani'tillii'riii.T. sjbra.ii. 134." Ooccuiiia'. bub àm. i3^.- (Jiciilliia*. Sub fezK. Ub.' Iiitllcatoi'iiia“. I r a i Zigodattili, la presente famiglia è certo una delle più degne d'attenzione |)er la singolarità dei coslnmi di non |»oelie .S|iecie clic ia compongono. Mollo si è scritto sui costumi di ipie.sti uccelli, ma (|iiasi sempre le relazioni degli osservatori si riferi.se(>uo ai noslro Cuculo comune; delle specie csoliclic poco o nulla si sapeva, e solo da poco tmiipo s’ è potuto conoscere iiitorno ad essi qualche cosa, il che ci periiietle di dare un'idea eoinparativa delle ahitiidiiii de’ vari mcnihri di'lla famiglia. Tulli iCiiciilidi frattanto sono essenzialmente insettivori; (pielli delle nlliine tre sottofamiglie in ¡specie divorano gran copia di larve pelose, dannosissime agli alheri, larve che sono per lo [liù riliuiati' dagli alli'i ueeelli e eon ciò ari'oeano nn evidente vantaggio alTt'eonomia delle foreste; oltre di ciò fanno gran eonsnino di liriielii, di farfalle, locuste, gi'illi ed allri insi'Iti d’ogni ordine. Le Satirolen» (SauroUiera vehdaj della (iiainmaiea assalgono ancora [liccoli vertebrali, come lopi e lucertole {d'onde il noim»). Boelu» specie miiscono al eiliu animale semi e frulli: fra (pieste primeggia lo Sci/l/iro¡is cIm! si mitre aiielie d(»l seme dcH’albero delia gomma e di cpielli del pepe. 11 nulrimenlo iniluisee pertanto a.ssai sulla scelta della stazione propria a ciascuna speeie. In gene- rale amano i boschi di (pialelic estensione e (pielli in parlicolar modo clic sono qua e la iiilerrolli da aeipie 0 da prali, dove ¡lossono esercitare la loro irretpiiela allivilà; è nei boschi infalli e Ira le macchie eh'cssi trovano il loro milrimcnto e dove adem- pioiio a loro modo all iinicio della l'iproduzione. Poche sjiocie ('Piaga, Crotop/iagaJ vivono in piccolo truppe; tulle le altre amano l'isolamento e stanno solo a coppie nel ter- ritorio prescelto e litigano co' [U'opri simili per conservarne il dominio. Posano sugli alheri e di rado scendono a terra; però lo Crolofaglie non isdegnano di saltellare per le pralerie ove pascolano li» niandre e là cercarvi gl'inselli ehe pnilnlano in copia tra l’ei'he e sul dorso stesso degli animali; il singolare Cuculo-fagiano fPolop/iiliis pha- .sianasj è forsi' il solo che ahhia l'aliiindine di starsene (piasi sempre sul terreno. (1) Cosliluiscc quesla insieme alla faiiiiglia dei Pieidi c|uol gruph« 'b uceelh, delli a¡ipuiiiu ZigoiaUili, car.iiicmzaio dall’avei'e duo dila in avunli c iliie indietro o, por niEgliu dire, oul diio esterno di ciascun piede rivolto all' indietro 1 Cuculidi in ispecial niodu si dislin- giiono poi al cori« svelto, alle all piullosto lunghe, alla coda pure lunga c graduala, al becco più o mono compresso, un po’arcualo, assai allo, lungo i|uaiiin il capo, a margini aflìiaii, ed ai piedi piullosto liinglil e robusti colle ilila brevi. CosUtniscono una famiglia naiurale, ricoiiosciula già da molto tempo, numerosa assai di specie (circa UiO) e divisa dai sistematici in varie solinfamiglie c generi parcci'bi, in cui siaiino aggruppati con maggior rigore le diverse specie. Ugni parte del mondo possiede (|iialclie specie di Cuctiltdc, ma non tutte te sutintainiglie vi sono ugualmoiiio rappresentale; cosi le Sajlhropinic. di cui si conosco otta sola specie (Scylhi ops Novar-llolinndite). sono confinale all'Auslraiia; le Ootopluigina (goti. Cro- Inphaga di Umico) lo Suurolhriiiiic c le Coccyzinw sono proprie del coiiiiiieiiie americaiiot tulle le allro sollofamiglic banno rappresentanti iu Asia, in ATrica c nell'Oceania, mentre in una sola (Cwulhuc) riscontriamo le spccio visiialrici doll’Curopa. Tra queste una (Oiniliis canorus). cclcheriima lin dull’unlicliili, abita durante la bella slagione quasi tulli i paesi d'Europa cd è notissima poi suo grido particolare c per lo sue strane abitudini: di essa si discorre nel conno che licii dietro a questo generalità. L’allra specie (Oxy- hpliiis glaiid'inii.si 6 piopno di paesi u.ssai più calili del noslro. ma visila iniiatia il inezzodi d'Eurojia ed anzi si propaga in Ispagna, peli di rado in llalia u iieliii Gieria.


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