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I materiali del nido sono di due sorta, cioè imisclii (inissimi e sottili radici. — Coi primi contesse la totalità do) suo edificio, coi secondi l'iveste semplicemente hi ciiviià. Ecco le dimensioni di un nido di Aliii/.zo clic sto esaminando, esso è uno dei |»iii regolari nella sua forma generale. Massimo spessore delle pareti 25 millimetri, minimo spes- »soi'c di esse miilimetri a, allezzii totale del nido millimetri 50, diametro di'lla cavità centimetri 4, 5, profondità di esso 50 millimetri. UD V A . !>’ Aiiu/.zo depone da (jualtro a sei uova per covata, elio non sono mai ('guali nel colore e nelle cliiazzatnre da nidiata a nidiata e assai di frequente anche nella stessa. Sono di forma ovata allungata a fondo hianeo poco lucente con chiazze e punti più 0 mono numerosi estesi e oscuri di coloro ruhigiuoso. Hanno l’ asse maggiore di circa venti miliimelri c l’ asse minore di circa quattordici. P U L C IA I , l pulcini di (juesla specie dissomigliano assai dai genitori per avere delle maechie di color fulvo sulla testa e sul gropjxuie; (juando lasciano ii nido dette macchie sono hianche. ¡Non jirendono l’ahilo dei genilori che dojio la prima muta. Finché non siano in grado di mettersi in viaggio non ahhaiidonano l’ albero dove hanno il loro nido. Talvolta si vedono due o tre individui l’nuo accanto ¡iM’aliro su di un ramo, ove stanno immobili |)er (jualche tempo. SÌ mitrono nei primi tempi dì piccolissimi inselli, e non é rado il vedere gli adulli per lerra nelle praterie dar ciho ai loro pulcini benché già siano ciipaci di volare. ,riSSIUOSTRES G c n e r a l iU ' i s u l l e H1RUNDINID£( F am . A o . ) Uìniii(liuiu<h. Circa in numero di settanta sono le specie di llondini che rallegrano le varie parti del globo, ma l’ Enrojni non ne vede d’ ordinario che sci e la nostra Lombardia non più di quattro , tante e quante ve ne ha in tutta Italia. — Sono animali che si fanno rimarcare per la loro agilità, destrezza e r!i|)idilà del volo, per mezzo del quale solcano l’ aria in innumerevoli guise da mane a sera; posseggono però anche la facoltà di camminare c di posare sui rami, ond’é che si veggono assai di frequente in tali atteggiamenti. Sorprende juirc la loro intelligenza c ia grande sociabilità di cui fanno mostra. — Essi infatti hanno modo colla voce di intendersi fra di loro |)cr prestarsi vicendevole ajuto anche in quei jK'ricoli che riescono straordinari cd impvevcdil>ili. In una specie poi, il Balestruccio (CheUdon urbica L.) la sociabilità giunge al jmnto che i varii individui nutrono rccÌ|»rocamcntc i pulcini dei loro vicini. Voicndo Indicare i limili estremi della durala della dimora 14-a noi delle" nostre specie, dirò ch’essa si protrae dalia metà di Marzo a Settembre inoltrato. Questi limili però sì vanno più o meno restringendo a norma delle particolari abitudini d’ogni specie c ilcll’andamento delle vicende atmosferiche. — Delle nostre specie la Chelidon urbica L. ahila indinerenlemenle le roccie nude e gli edilìzi, MUrundo vusHca L. j)re- fcrisce i luoghi abitati, la Pdjouoproguc rupeslris L. le roccie dei monti elevali, la Co- tgle r iparia L. infine stanzia sulle s])onde a jiicco sabbiose o argillose dei fiumi e dei laghi. Terminalo rallevamenlo dei pulcini o prima che sopravvenga l’ epoca precisa di emigrare jìer paesi caldi, si riuniscono le Rondini in mmierosissìmi stuoli sui canneti dei laghi c delle paludi. Il Balestruccio [»ortanlo, innanzi emigrar(', di buon niallino si congrega sui camjianili e sugli alli editici ove sembra i-adunalo a consiglio. Sembra ormai certo che giunte in Africa le Rondini non vi si pnqiaghino, ed ivi vi passino le notti da sole o appajate, sulla sabbia o sopra qiialclie edilizio« Quando fanno ritorno al nostro paese si veggono arrivare a coppie e non in attrujqiainenli come av«‘vano eflelluala la [i:ir(enza. Ber (juanto euncerne rassopimento jemale sostenuto da alenili sju'cialmeulc a proposito del Topino fCofglc riparia) , rimando il lettore a (jiianlo troverà sulla monografica illustrazione di qiu'sle sjiecie. Acccmierò solamenle all'eccezionale comparsa (iuranlc i rigori invernali di alcune Rondini, e di cui è assai diificile il jiorlarc ima e(|ua ragione. Il cibo di ([ucsli animali é coslilnito d'insetti, spceialmenle volatori, non escluso jterò alTalto i terrestri. La Tecondilà degli Iruiulinidi é abbastanza grande giacché in media le nostre spt'cie dejiougono ciiujue uova pc'r covala od al massimo aiiclic selle, di forma ovale volgente


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