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La voce del Rigogolo si appalesa eon nn canto disadorno e monotono , ma forte che ripetesi sempre eolie medesime strofe. K dillieile però l’ imitare questo canto eolie sillabe umane, ed il riconoscervi qualche somiglianza eon esse, ma l’ immaginazione sormontando spesso ogni ostacolo, fa credere ai contadini della T o s c a n a e d a quelli di varie parti di l ’i-aneia, clic esso chiaramente esprima e direi (piasi avvisi del gusto spiegalo per i frulli del Fico e del Cilic'gio. Infatti in Toscana si fa diro al Rigogolo — Ciriiladino h nuUuro lo (ivo — ed in Francia — Cesi le eompere Loriof, qui miinge Ies cerisos, el laisse le iioifaii. — Si nari'a di Rigogoli domcslici, ed allevali da nidiaci, eajiaei di ript'Iere arie musicali di diverso metro, con precisione e dolcezza. Da taluno si vuole assomigliare il eanlo della femmina c dei piccoli di questa specie, ma più di (piesti ehe di (piella, al miagolio lamentevole dei gatti. Il Rigogolo non vola molto nè assai alto ma eon movimenli leggerissimi e graziosi. A completare (piello che di più interessante si avrehhe a dire intorno ad esso, (|ua- lora l'indole delTopera il permettesse, dovrei andare nei dettagli sulla sua varia livrea a seconda del sesso e dell’età, ma dirò solo ehe è il maseliio adulto solamente il (piale è dotalo di quei colori tanto marcali (il giallo dorato ed il nero) che io fanno lanlo hello. Questi colori negli individui che riescono a sopportare più a lungo la prigionia perdono assai assumendo gradazioni più hasse. A I D O . — Il nido del Rigogolo è per la sua forma uno dei più singolari. Egli è appeso ad nn ramo della grossezza non superiore ad un dito e ad altro ramoscello ehe si stacchi dal |)rinio. 3IoI(e volle però è raeeomaiidalo ad altri rami minori che possono anehc attraversarlo nei liatichi, iiulipendentemenlo da quelli elio lo soslengono. La sospensione è operala eon piccoli nastri vegetali di varia grossezza, con scie lalora eon lili o cordiccitiole nei quali a caso si imhatle. Questi partono dallo sirato esterno del nido, ahhracciano il ramo circondando i ramoseelli ehe si staccano da esso c che servono di sostegno e ritornano obliquamente incrociandosi sopra Io strato esterno. II secondo slralo è apjioggialo direllamente nel primo clic si può considerare eome un semplice sosiegno del nido c non |iimioslo il nido stesso. Questo secondo strato consta di lamiggini, pagliuzze sottili, e forma una cavità ricoperta solo da steli sottilissimi di graminaceo. La cavità die è scinjire profonda c tondeggiante al suo fondo, ha un’apertura per lo più triangolare. Onesta forma gli è impartita dairangolo più J meno acuto die fanno i rami che lo soslengono. Ve ne sono per altro di regolari sospesi tulli da una parlo e di ovoidali sospesi a due rami paralleli avvicinali. Un escm- plare conservato al Museo Civico presenta le segiieiili dimensioni: iMassiino diametro della cavità 8 centimetri — Diametro perpendicolare al primo centimetri G — Profondità del cavo 5, G. U O V A . - - Le uova dd Rigogolo sono ovate ed Iiainio un massimo assediò centimetri per un piccolo asse di centimetri 2. Sono a fondo bianco con macdiielle e punti d’un bruno intenso, qualche esemplare ha queste macdiie vulgeiili al dnerognolo. Ogni covata consta di G nova. i*uu<‘iA i . — Colle prime penne i |uilcini di quesla specie sono d’iin bruno olivastro disopra, con le penne marginale di verdaslro olivigno; al disollo sono hiandii eoi eolio pello e ventre a gocdolalure allungale brune; i liandii, il sottocoda e l’eslremilà inferiore dd groppone sono giallastri. (I) Savi. Ornilologia toscana. — Voi. I. Pisa 1827. sTinra V DENTIUOSTllES O o n o j - a i i l à s u l l u AniPELlD£ (U'am. A O . ) Subfara. 109.“ A Esclusa rOcciinia, del reslo tutte le altre ¡»arti del mondo posseggono rappresentanti di questa risti’ellissima famiglia die in tutto non conta se non nna diecina di specie.— J/Enropa è nelle sue parli più fredde e cioè entro il circolo polare, fornita d’ una sol specie di Ampdide, quella die compie |)oi delle emigrazioni invernali più 0 meno estese c regolari nd restante dd conllnenlo c dipendenti dai rigori invernali e die, pure erratica, trovasi in Asia od in America. E dessa eonoscinla eoi nome volgare di Garrulo di Boemia c di Beccofrusone. (Ampelìs garrulus L.). Di essa non dirò allro se non che c animale di poca intelligenza, poco 0 punto diflìdente e dolalo di grande sociabilità per cui vive in truppe. — Mangia bacche e gemme d’alberi fruttiferi alle quali quando la stagione dura opportuna unisce molti inselli. Nidiliea pure in società. Specie unica propria all' Europa ed aitpaiTeiieiUc all Avilamia lombarda. 1 MoLio liiintifliii Ciou«"!-© O»-crvair.io»! I .\iu]iclin;i‘. Gen. 990. Ampclis L. Garrulus 1...................... accidenlale; è siala osservala la sua comparsa speciaimenle negli anni 1817, 1829, 1831, 1835, e più vicino a noi, nel 1867, — non nidiliea. OeiK-M'aliLà s u l l o MnSClGAPlOflE lloiiai'i'liiiui'. .lluscicapiiiir subfcm. ii:.- .llyajjriiiii'. Nella l'amislia dello Mnseicapidc lidie le sollofaiiiiglio liaiiiio specie sparse in Asia Africa ed Oceania, rulliiiia lia pure rappresenlanli in America, ma la peiiiillima solaiiicnlc ha specie europee. Complessivamente la famiglia eoida circa liiO specie, sole 5(1 la sollofamiglia delie .ItKsc/mpinae nclia quale si coiilciigono le quadro specie curo- pco, tante quante se ne rinvengono ¡indie nella sola Iliilia. In Lombardia non sono clic tre le specie che vi si Irovano |iiù di frequente, essendo la (piarla, Erglhroslerna parva L., ¡iffallo accidentale.


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