Il suo nutrimento è varialo assai, ma quasi esclusivamente di natura animale, giacché mangia uccelletti clic infìgge dapprima su di uno spino c divora in seguilo a brani a brani, topi, lucertolo, rane cd insetti d’ogni genere e dimensione, talora si pasce anche di qualche frutta. S ’è osservalo cITcssa s'introduce anche nei nidi altrui per far bottino di teneri pulcini. Sfugge i parelaj, di rado c pure colpita col fucile cd i cacciatori non usano particolari astuzie per attirarla attesa la durezza c la poca bontà delle sue carni. Pei- riposare si colloca di preferenza sugli alli alheri, non isdognando però le siepi e gli arbusti, e quasi sempre ama posare su qualche raiiioscello secco o per (jnalsiasi molivo denudato dalle foglie. I\'ll>0 . — I fìtti cespugli formali specialmente da spinosi arbusti, in vicinanza allo selve, sembrano prescelti dall’Averla grossa per uidifìcare; lalvolla un melo selvatico od un biancospino isolalo cd un po’ elevato serve allo stesso scopo. Il nido è tessuto grossolanamente con islcrpi e radici disposli in giro c con poco intreccio; poco fìtto n’è il tessuto c fra sterpo c sterpo Irovasi commisto senz’ arte un po’ di muschio c qualche pennuccia. Un po’ più tino è Io strato interno su eui posano le uova, composto di minuti steli di graminacee e d’ altre erbe c lalora di lane c di peli. Di solilo il nido è fissato con molta solidità airinforcatura di vari rami partenti da mi tronco o ramo maestro verticale e vicini nella loro origine. — lin nido di (jiu'sta specie da rm; misuralo presenta il maggior diametro esterno di cent. 14, ¡I corrispondente diametro interno di cent. G a 10, un’altezza totale 7 ed ima profondità di 4 cent. UOVA. — Ogni covata consta di 4 a G, di rado 7 uova, di forma ovata, a fondo bianco-cenerognolo, con macchie irregolari piullosto larglic, di colore fuligginoso, variabili nelle dimensioni, più numerose al polo olluso, a contorni netti ovvero sbiaditi secondo che si osserva imo piuttosto che un allro uovo; il guscio n'ò liscio, poco lucido, a pori invisibili ad occliio nudo, l e dimensioni rilevale sono pel diametro maggiore millim. 25-2G, pel minore 19-19, 5. PU U C IA I. — Ai primi di maggio si trovano già i novelli dell Averla grossa che nascono nudi, dopo quindici giorni di covatura. Le pennuccie che loro spuntano assai per tempo sono uniformerncnle a fondo cincriceio-giallognolo con ima fascia liruno- ncraslra presso l’ orlo, più dislinla sulle ali; le remiganli c le timoniere sono hnmo- ncrastre con orlo giallognolo; la gola biancastra e l'addome pure hianeaslro colle penne nerastre alla estremità. FNNKOCTOrVUS COLLURIO linné. ( MIX! fiiLNCAVU I * - U . Ilr.Lm U . p ì u „ „ U u r n s l».ll U . »I.um-,.,* Ki.so - v M lu r i » Boio. iwrl;i ]iircolii. t-j.mhmM: <iiL»^fr||;i, SliT;;»«.;.. - SIl-ij-IIU/K. Sprsill-olil. i;AN(H-la liiCTOlii clic c ¡iliiliill'icc ilcllii Silii'i-ia, ilei ISclgiii, ||,.||-(II|||1|||| ilcli'i Gcr liiaiiiii, ilclla riaiiicia, c |icl liii,i ilcll'Ainci-ica Mcl'iilimialc, ci aiiaNa alla iiiciii ,li Amile pei- fare sossioi'iio ,ii I.iiiiilianlia lini, „1 , „ ¡,„1 ,|| Selleiiihre, ed in liillii ,|ue,l;i „lagnine e eoimiiiissiilia. Aliila di preferenza nei I,escili, ma .si rinviene anche nei inac- elnoni, sulle siepi, nei eespngii (dove ama di nidilieare), c perliim nei eampi. Vive solilarni anzielieiiii, earallere ipicsle che la rende liligiosa onde eiiiilendere il lerreno a suoi .simili, o pin ancora alle specie allini. Se ..... . però se nc vedono da enii|ue a selle individui assieme rinnili, è segno che da poen furono aliliandonall dai ........ lardano poi a rallenlaro doi liillo ogni vincolo clic era fra di loro e ad assumere perciò pronlamenle il earallere della specie da eui provengono. Il iiiilriinenlo di eoi fa uso c svariain giaeelic mangia grani, uva, allro haeclie e 'l‘" ‘l' " ' l " ‘"l'scn in aliliiindanza ni.selli d'ogni i|iialilà. Vodcsi spesso dare la eaeeni in piccoli neeellelli che inligge alle grosse spine per divora,di eon minore incomodo, (dii osserva la rohnsiczza del suo heeeo, trova siiliilo spiegala la ragione di I|nc,sla sua li.san/.a, ohe si suol indicare coH’ epilelo di lirannia, usanza che la rende lenmia anco alle specie per le i|nali a ragion di mole polrehhe passare inosservata. E altresì mollo astuta e di queslo ne possiamo aver non dnlihia prova noirahiludine ehe ha di imilare il eanlo dolle specie di citi si vuole impadronire, e che deslhia alla fa- tale spina. I.a voce naiurale ihdle Aveide è poco sinipaliea, vaidala assai o poco spiegala- per riehiaino emellono nn eek eek che si può assinnigliare all'urlo ripeinlo e violento di due inoneluecie di ramo. Onesto snomi è facile assai ad essere imitalo dal eaeeialore per eni qiiesli lo usa come mezzo di allirarle, mezzo sicuro col quale ollicnc di avvicinarle a pochi passi di distanza e per emisegucnza di uceiderie. Allri inveee usano di atlendcrie nei prali, pereliè del reslo non è facile farle ineapparc nelle reti. Aniaiin di posarsi sulla cima delle pianle ove .„lamio hmnohill anche per dei qiiarli d'ora. Il loro volo è lenlo e rullo a spese di mio slraordinario e sgrazialo inoviinento impresso alle ali, molle volle prendono anehc il volo rcpenlinameiKc da lerra, si alzano an'alto a pcrpendieoio per ridiseendere allo slos.so poslo con glande rapidilà. l’oelie persone usano di lencric prigioniere, non essendo a ciò allenale dalla diflì- colla che si incontra nello allevarle, qiiaiid'aiiehu siano prese da nidiaehc c lennie colla massima cura. Si Irovano varielà alhiiic ma .sono assai rare. ....... . l'inratia iiieomineia sniiilo dopo aver lissalo soggiorno fra noi, il suo nido che colloca per lo pin sulle hifnr uro di niolli.ssiine .Specie di pianic
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