Page 106

Lade 5f 10-1

Se m» [)reii(l<mo iiiolle coi eoperloni eoi t'ueili» ò', ¡ulnperaiido lo speeeliieKo (^J, eolia civella. Savi erede che la caccia dell’ Allodola riescìi hene con cpiesti mezzi, |)ereliè essendo esse animali molto curiosi, vengono attirale ad ammirare lìssameule, ((uesle coso, e (ìiiiseono portando tutta la loro alleiizioiie su di esse a non accorgersi del cacciatore che di piè fcumm ed allo scoperto le attende per regalar loro la morte. I cacciatori appi’oliltam) anche della cmi'iosilà di (juesto ueeello elie lo allira ad osservare di prerereiiza i cani hianehi o dal maiilello mollo eliiaro. Si deve» aggiungere ai mezzi di eaeeia lutti prolieui più sopra nomiuali anche gli archetti adescali con ((ualelu' grano, e (|uella eoi lìieiic ehe si o|)ei’a d'inv('riio senza civc'tta, nè senza ordigno di sorta intorno alle praterie dì mareila coperti' di neve. I pieeoli mammiferi, gli uccelli rapaci, le bestie pascolanti, la mietilui-a delle messi sono da eoiisidei'arsi (*(une nemici deirAllodola. Infatti per tutte ((uesle cause vanno manomesse molle nidiat(', vanno disperse molle uova, molti pulcini, ma non basta! anclie il Cuculo dc|)om» le sue uova nel nido di questa specie c ognuno conosce gli effetti di questa usurpaziom'. Le Allodole si assuefanno molto alla schiavilìi, nella (¡naie jtonno deporre uova anche fecondate, ma che non sono eapaei dieo\ar hene. Invece eome mi riferiscono autorevoli persone e come aveva già aununzialo Buffon, (¡uesti uccelli poiiiio fai'si buoni allevatori delle nidiate ehe loro si allidano e ¡»er l<! (¡nali spendono il meglio delle lorck cure a tale da diiiienlicare (¡nasi sè stesse od il soddisfacimento dei loro più pressanti bisogni per attendere al nuovo ollicio. I.a Lodola fa il nido entro i <‘avi naturali cho si Irovano nelle zolle dei campi tanlo in piamira clic in montagna. Il nido è concavo, regolare, costituito di paglia, lii'no cd anche steli alihaslanza grossetli, i (piali si trovaiu» anello neirinterno di esso, i'] eosirnilo |>errellain(‘nte a (ilo di'l suolo eon margini pialli, eontinui, stijiali, di ‘JS millimelri eirea di larghezza. La cavità v profonda da 25 a òO millimetri: l’ apertura di essa è di inillimelri (55. Gli adulti uou si posano mai vicino al nido, ma a grande distanza e vi arrivano camminando, ciò che aumenta la diflieollà nel rintraceiarli. l ’O i A. Ogni (‘ovata consta di cinque a sci uova ovate d’un fondo hianeo grigio, 0 liianco |)iiro, o verdaslim traente al giallo eon chiazze coloi- caffè o vinosi' a punti numerosissimi di egiial colore, il polo ottuso e coperto da eliiazzc e punti (ini spessi 0 che lo incoronano. I pori sono invisiliili e manca la Ineentezza del guscio. L'asse maggiore è di 20 o 22 millimelri per 1(5 a 17 di asse minore. L assai dillìeile il poter assegnare earatlcri precisi e di valore generale a ((iieste uova clic si assomigliano a quella didl'A. arborea le quali petm hanno valori diITcrenti degli assi e [ler lo più ehiazzaliiri; più oscure. 1 pulcini deile Lodole nascono con pelurie e poi vestono un abito somigliante a ([iicllo dei gi'iiilori. Il liianco terminalo (Ielle penne del capo è ¡liii ahhon- danlc che negli adulli; il pello è hianeaslro e la gola più chiara del jietio nei ¡»rimi tempi, pi'reliì' le penne som» meno ricelic di goccioline centrali lu'iine. Non [»osso a meno di raccontare ai miei letloid il fatto seguente ehe mi vi'iine riferito da [lersone aiitori'voli, e della veridicità del qual fatto, assumo resjuisahililà. àemie collocali» un arcliclli» presso al nidi» di (¡ucsta specie onde prendere l’adulto e dopo (¡iialelu! (l'mpo si trovi» che il nido era stalo vuotato. Levalo rarelietlo che non riusci allo sc(»po o fatto ritorno al nido dopo mezz'ora si Iroxarono di Ix'l nuovo i ¡iiil- cihi ricollocali al loia» p(»slo. (1) È grondo la disiruiione delle Allodole elio si (a iicll'epoca del passo. In un gioco di eoperloni s e no prendono anclie 500 al Il caccialore ili ragijiungero la giorno, eil in media 40. Anche col (ucilo ricorrendo allo specclileilo o alla civoiin è cosa comunissima per u media suindicata, ne è raro il caso che cosi ne possa uccidere olire como individui. (2) l.g spcccliieito consla di nn pezzo di legno lungo circa duo decimeiri e allo uno, di sezione triangolare, il quale è coperto d panno rosso con fori spessi dei i|uali si vedono alireiianii speccliieiii. (Jiiesio nggeiio si fa girare aliernaiivamenie a destra od a si nisir.i sul proprio asse, mediante una cordicella elio mello capo ad un congegno semplicissimo, lia alcuni ho veduto impiegalo a fai girare lo speccliietiu una macchina simile per meccanismo al girároslo. Onoii III l’.'.ssKiiKs. ALAUDA ARBOREA linné. Alauilit i ir lM s r c » L, — ,V. lu am o roN » tinid. ..ri>t,>t<.||a Lali, — < i „ l „ , i , l „ o ro » . , cl u r i , . , r e llrcl,,,,. _ U u l i . la a r l i o r i i . li-,,. Ilnllum,.- Cilhinill'ii. — .Vllotldlil. Lumbar,lo: Tii|')(». — Loilolil. — CillaillllNI. I.a Calaiiiira abila quasi mila Eiiiaqia dallo Isolo lìnlaiiiiiolio sino ai bosolii di pini (loila Norvegia, la si incontra aliliaslair/.a iiiiincrosa perlino nello roroslc di Cedri del l.ibano, nel Ivaiiisclialka nell’Asia Minore ed in Algeria. Da noi è rappresenlala da individui slazioiiari ed emigranti. E poco abbondante in niontagiia, eoniunc in collina c pianura, che rallegra col suo arnionioso canto clic emette volando. A lerra non eanla ma sì aeconlcLila di enicllerc voci da riebiamo, è svella, allegra, inlelligcnlissiiiia c poco liniida. ' ivo voloulieri colla aniiic .1. i irm u is , c nelle liriigliicrc anello col- VEinberha cilrinella. Nè vìve nè vola in grandi torme, per lo più in laraiglinole a cinque o sei individui clic di solilo apparlemicro ad una stessa nidiata. Il volo della Calandra è lesto, mollo allo, ben diretto. Molle volle si alza da terra, per recarsi assai in allo a eaiilarel- lare c ri|Hirlarsi con lestezza ancora sull'¡stesso piirilo di lerremi. l'osa di raro sulle piante, c quando fa ciò sceglie i rami poco elevati e sceclii, e preferisce quelli piiil- loslo grossi e che perciò ic prcscnliiio la possiliiliià di camminarvi sopra, essendo per lei se non impossàbile almeno disagioso quello di aggrapparsi al ramo. il ribo delia Calandra è in niassimii parte coslitnilo di grani, semi d'ogni sorta ai quali unisce gran copia ili insetti. In iseliiavilù si adatta presto al miglio cd al pastone. IiiO!>|»pa (li i-adu tii*i ¡»arfsiaj posti in vicinanza a brughiere, non si lascia attirare dal laico, nè dalla civetia, non è facile ad ingannarsi ed accorrere al suono d’un ziifoietto da eaeeialore, ond’è ehe non se ne fanno eaeeie copiose come deirafline, ,1. arvensis, e la cifra elie rap|irescii(a la media degli individui clic si ¡»rendono (»gni giorno non olirepas.sa (jiiella di oKo. La pa.«sala dura lutto Ottobre, il ritorno di ossa ai no.slri colli si fa per Io più in line di Marzo nel qnal lempo si slahilisee nelle eampagiu', nei campi, c nelle spianale di terreno d’ogni sorta che siano coperte di radi ('('spiigli; è perciò che preferisce le hrughieiv. Nel nome volgare di (¡uesla specie si vuol scoprire una armonia imitativa specialmente delle sue grida di richiamo, ma io non mi trovo hene accomodalo in (¡uesla o|)inioiic. l.n Calauili-a eosli-iùscc un iiiilo seinpi-e a lini- ili leri-a eil a ciò scava ima inlossiiliira nel leiTenii, e sceglie per iqierarla uu lerreim clic aliliia qiialelic zolla sporgente, qualche erba stipala alla ad uiiibreggiarla. Che se mia o l'alira di queste iiiiliiniii eireoslanze mm si vorilielii la Calandra è da lauto di mimirle a bella posta di un lellii di paglia.


Lade 5f 10-1
To see the actual publication please follow the link above